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L’influenza del template process sui processi di accumulo delle conoscenze

Fiat, avendo adottato in grande misura l’esternalizzazione delle proprie attività innovative, aveva subito una perdita progressiva nel tempo del proprio complesso di conoscenze e delle competenze per operare in maniera efficace quale impresa integratore di sistema. Nel momento in cui il management ottenne un’adeguata convinzione della rilevanza che assume la conoscenza specifica sui componenti al fine di poter acquisire una buona conoscenza sull’architettura del prodotto, Fiat aveva ormai intrapreso una strategia di outsourcing delle attività di progettazione dei componenti, che l’aveva condotta in una situazione problematica di perdita delle proprie conoscenze di integrazione di sistema, difficile da recuperare.

Recuperare la perdita delle conoscenze in delle parti fondamentali dell’automobile, quali le sospensioni o la plancia (cruscotto), necessitava il ricorso in maniera rilevante ad una strategia di integrazione verticale che però, Fiat non aveva la possibilità di intraprendere agli inizi degli anni 2000, nel momento in cui le sue difficoltà iniziarono ad essere evidenti in grande misura. Ciò è giustificato sia da ragioni di tipo finanziario, ossia per mancanza di risorse, sia dai tempi che l’internalizzazione delle conoscenze perse avrebbe necessitato. Fiat per questo motivo, dal 2005 in poi, ha variato le proprie decisioni relative alla suddivisione dei compiti di progettazione adottando l’approccio organizzativo del template process, una nuova modalità di organizzare il processo di sviluppo dei propri prodotti che ha cambiato la suddivisione delle attività produttive nella filiera industriale e l’allocazione dei compiti di progettazione al suo interno. Lo sviluppo di un modello template ha quale obiettivo la progettazione di un prodotto che verrà commercializzato. Tramite lo sviluppo di un nuovo modello template però, Fiat consegue anche un ulteriore obiettivo di medio-lungo periodo, ossia l’individuazione di un insieme di archetipi del prodotto che verranno in seguito impiegati anche per la progettazione dei modelli derivati facenti parte al medesimo segmento di mercato. Fiat ha scelto di progettare un template per ciascun segmento di mercato, poiché ognuno di questi presenta determinate caratteristiche in relazione alle prestazioni cruciali dell’automobile che i clienti considerano e richiedono. Un modello

template dunque, è costituito da un insieme di soluzioni archetipiche relative ai sistemi e ai componenti più rilevanti dell’auto e alla modalità con la quale essi stessi interagiscono tra loro. Queste soluzioni archetipiche diventeranno poi degli standard per lo sviluppo dei prodotti all’interno dell’impresa.

L’osservazione più importante da fare a tal proposito, senza considerare le conseguenze positive sulle performance complessive dell’impresa che verranno mostrate in dettaglio in seguito, è che quando sviluppa i modelli template Fiat acquisisce la responsabilità della progettazione dei componenti e sistemi cruciali del veicolo e con i propri ingegneri si occupa direttamente del loro sviluppo. Quest’ultimo aspetto è molto importante e differenzia il comportamento di Fiat da quando adotta l’approccio del template process, rispetto a quanto succedeva in precedenza del suo impiego. Prima di adottare il template process, gli ingegneri di Fiat partecipavano sempre in minor misura alle attività di progettazione dei propri prodotti ed erano impiegati prevalentemente in compiti di monitoraggio e di coordinamento dei propri fornitori e dei progetti di sviluppo a cui essi stessi collaboravano. Attualmente il management Fiat, riconoscendo la rilevanza di essere in possesso della conoscenza specifica sui componenti dei propri prodotti tramite il learning by doing, si è impegnato sia a modificare l’organizzazione dei propri processi di sviluppo ottenendo una suddivisione più equilibrata fra mansioni operative tecniche e gestionali dei propri ingegneri, sia ha cominciato a distinguere tra modelli template e derivati in relazione ai modelli di auto che sviluppa nei propri progetti di sviluppo. L’approccio organizzativo del template process mette in condizioni i team di sviluppo prodotto Fiat di possedere elevate conoscenze e controllare in maniera adeguata le performance delle tecnologie di maggior importanza del prodotto, poiché vengono progettate principalmente all’interno dell’impresa. Gli ingegneri Fiat possiedono un livello soddisfacente di competenze di integrazione di sistema, in modo tale da poter assicurare al proprio management di riuscire a conservare e accrescere le proprie capacità di interagire e collaborare con i fornitori, facendo anche in modo che i processi di apprendimento che si instaurano tra loro siano reciproci e non invece in un’unica direzione come di frequente si verificava in precedenza (ossia, quando prima dell’adozione del template process i fornitori possedevano una maggior conoscenza di Fiat, sia sui componenti del prodotto sia sul loro assemblaggio e funzionamento all’interno dell’auto). E’ chiaro dunque che il template process costituisce un approccio gestionale utile al fine di acquisire e accrescere le proprie conoscenze inerenti

l’integrazione di sistema, cioè è un nuovo metodo organizzativo che consente l’assorbimento progressivo nel tempo di competenze relative all’architettura di prodotto e al suo progresso tecnologico nel tempo. A confermare queste considerazioni ci sono le parole del CTO Fiat, che quando descrive la soluzione del template process sottolinea precisamente che “i modelli template sono uno strumento per apprendere e sviluppare conoscenza sulle interdipendenze tecniche e su come gestire i trade-off di performance” (Chief Technology Officer, Fiat Auto, 2006).

Come osservato, il template consente a Fiat di accrescere in misura rilevante le proprie competenze relative all’integrazione di sistema, e ciò è molto importante in particolare relativamente alla propria strategia aziendale. L’approccio del template process assicura infatti, l’acquisizione in misura crescente di conoscenze su architettura e componenti del prodotto e, dunque, consente di riacquisire da parte di Fiat all’interno dell’impresa la maggior parte delle competenze erose nella fine degli anni Novanta, pur non variando i propri confini aziendali tramite l’acquisizione per integrazione verticale di alcune attività di progettazione e produttive. La decisione strategica di adottare il template process, come hanno imposto le condizioni contingenti di Fiat, non comporta dei costi aggiuntivi dunque, poiché non necessita di ulteriori investimenti sia di tipo finanziario sia di personale aggiuntivo e non causerà delle modifiche rilevanti al complesso dei fornitori di Fiat, come al contrario si verificò negli anni Novanta. L’elemento cruciale di questo processo di accumulo delle competenze che favorisce il template process, è di agevolare l’apprendimento di Fiat sulle interdipendenze fondamentali e sui trade-off di performance di maggior importanza, sviluppando all’interno dell’impresa esclusivamente alcuni progetti di sviluppo individuati in maniera selettiva.

Fiat in aggiunta, avvalendosi delle conoscenze acquisite tramite lo sviluppo dei modelli template, ha la possibilità di poter ricorrere alla completa esternalizzazione ai fornitori di ingegneria in relazione ai modelli derivati. Le competenze sviluppate tramite il learning by doing sulle interdipendenze chiave e sui trade-off di performance, assicurano sia l’ottenimento delle prestazioni del prodotto desiderate, sia consentono anche di rendere più efficace il controllo sui fornitori impegnati a progettare componenti, sistemi e i modelli derivati affidati loro in outsourcing. Fiat attualmente, ad esempio, possiede le conoscenze per indicare in modo migliore e con più precisione le specifiche relative ai componenti che acquista da soggetti terzi. Queste maggiori competenze comportano anche più opportunità di apprendimento reciproco nei

confronti dei fornitori stessi venditori di componenti, e un più grande controllo dei costi degli acquisti.

Figura 3

Fonte: ZIRPOLI F. (2010), Organizzare l’innovazione, Bologna, Ed. Il Mulino, “cap. 6”, p. 138.

La Figura 3 qui sopra presentata, evidenzia sinteticamente la nuova soluzione organizzativa adottata da Fiat inerente l’allocazione dei compiti di progettazione e industrializzazione nella propria filiera industriale e la relativa funzione e responsabilità dei fornitori, illustrando anche le conseguenze che questa nuova suddivisione dei compiti di progettazione comporta sulle competenze tecnologiche possedute da parte di Fiat. Si osserva in maniera chiara dalla tabella che Fiat, rispetto a quanto accadeva prima dell’adozione del template process, mette in atto una distinzione fra “tipo di progetto” e “divisione di compiti di progettazione” che comporta delle conseguenze rilevanti sulle competenze detenute da parte di essa stessa.