di Serena Fossat
52 Fonte: Elaborazione Studi, statistica e programmazione su dati Registro Imprese.
2.2 LE CARATTERISTICHE E LE QUALITÀ DEI NUOVI PROFESSIONIST
Quali sono le soft skills e le competenze premianti?
L’attitudine, soprattutto per le figure junior, costituisce un fattore essenziale per valutare la modalità con cui inter- pretano un ruolo aziendale e interagiscono con il contesto che si trasforma con elevata rapidità. Passione, curiosità e doti di ricerca sono le chiavi per lavorare nel mondo della comunicazione, in quanto stimolano a conoscere, esplorare, apprendere e aggiornarsi continuamente, a innovare e fare la differenza. In questa fase di sperimen- tazione e di ricerca identitaria, le aziende cercano nelle figure professionali che selezionano ecletticità, spirito di iniziativa e pro-attività, elementi in grado di stimo- lare la creatività e l’innovazione, la proposta di idee non convenzionali e l’introduzione di elementi di novità nelle imprese.
Le skills premianti sono la curiosità, la voglia di crescere, ap- prendere e l’orientamento all’innovazione. La pro-attività, la resilienza, la fl essibilità, la capacità di rimanere al passo con i cambiamenti sono caratteristiche chiave. Occorre avere una
mente aperta per conoscere e fare la differenza. Più che le competenze, “l’attitude” è fondamentale.
Lana Tiziana – Sky Italia
Le soft skills – abilità trasversali di carattere sociale, emotivo, relazionale e cognitivo – assumono centralità all’interno dello scenario professionale attuale.
Le più premianti sono le abilità relazionali, ovvero la capacità di instaurare e coltivare le relazioni con i clienti (un orientamen- to al cliente volto a coglierne i bisogni, gli obiettivi, le aspet- tative) e di interagire positivamente con fi gure professionali differenti all’interno del team di lavoro. Le relazioni, dunque, costituiscono una risorsa preziosa. Il team working implica collaborazione, intelligenza emotiva nel comprendere e gesti- re le emozioni (proprie e altrui), ascolto pro-attivo delle esigen- ze di colleghi di diversi ambiti, trasferimento di competenze e scambio di idee fi nalizzati alla costruzione di un progetto e al raggiungimento del risultato. Di conseguenza, la fl essibili- tà in termini di apertura e disponibilità ad apprendere ruoli e compiti non specifi ci del proprio ambito appare un ulteriore elemento di valorizzazione. Tra le soft skills relazionali risultano fondamentali le capacità comunicative, non esclusivamente legate alle abilità espressive, ma anche al facilitare la comuni- cazione attraverso l’ascolto attivo, il confronto e l’empatia, ovvero il “sintonizzarsi” con i colleghi e i diversi interlocutori.
Apprezziamo la fl essibilità e la disponibilità ad imparare in un giovane, la capacità di confrontarsi e interagire con diversi settori. La tendenza è creare team di lavoro collaborativi, in grado di ascoltare le esigenze di fi gure professionali di di- versi ambiti e collaborare verso la migliore soluzione fi nale.
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La capacità relazionale è fondamentale: no man is island è un marchio di fabbrica per tutti i professionisti della comu- nicazione. Senza capacità empatica, non è possibile lavorare nella comunicazione.
Marco Canella – Synaptics
Le soft skills di carattere gestionale e manageriale più ricer- cate in un candidato sono la resistenza allo stress e il pro- blem solving. Risulta premiante un atteggiamento positivo, orientato alla soluzione di problemi e al conseguimento degli obiettivi: lavorare con dedizione ed entusiasmo, gestire con equilibro le situazioni più complesse, reagendo attivamente alla pressione lavorativa e identifi cando le migliori soluzioni ai problemi.
Nello scenario professionale attuale sono fondamentali le competenze relative alla conoscenza degli ambienti digita- li, dunque la comprensione delle dinamiche, logiche e mec- canismi delle piattaforme digitali anche attraverso un utilizzo personale sperimentale e consapevole. Nello specifi co, in ambito digital, sono richieste competenze relative alla ge- stione della comunicazione all’interno degli ambienti social. Agli occhi degli intervistati, tra le competenze più ricercate rientrano SEO (Search Engine Optimization), con riferimen- to alle iniziative volte ad ottimizzare un sito web e ottenere un migliore posizionamento all’interno dei motori di ricerca; SEM (Search Engine Marketing), ovvero strategie fi nalizza- te a indirizzare traffi co qualifi cato verso un sito web, ottenere maggiore visibilità nei risultati di ricerca attraverso attività di link building, social media marketing e monitoraggio delle query e delle keyword. Queste competenze presuppongono la familiarità con i linguaggi di programmazione, la solida
conoscenza della lingua inglese, l’utilizzo di database per la gestione dei dati e abilità analitiche per l’analisi della web analytics. Inoltre, viene sempre più apprezzata la specializza- zione SEO/SEM sulle specifi che piattaforme di CMS (tra cui Wordpress, Magento, Prestashop).
Le competenze più richieste sono ultraverticali: capacità di analisi di big data, competenze SEO differenziate per App e web. Si sono affermate professioni predittive, in grado di analizzare i risultati di campagne precedenti per anticipare i dati delle campagne future. Queste fi gure uniscono compe- tenze di comunicazione a competenze statistiche.
Emiliano Novelli – Idea Link
I contenuti costituiscono la chiave della SEO, in quanto rile- vanti per raggiungere i posizionamenti desiderati. La scrittu- ra si conferma dunque un’abilità fondamentale. Tuttavia, la scrittura in ottica SEO è una specializzazione necessaria per elaborare e condividere contenuti di qualità, effi caci ed inte- ressanti, capaci di scalare progressivamente le SERP (ovvero le pagine dei risultati dei motori di ricerca). Inoltre, l’utilizzo di programmi di editing per immagini è rilevante poiché i contenuti visivi sono in grado di veicolare un messaggio con maggiore forza e generare engagement all’interno delle piat- taforme digitali. Occorre sviluppare dunque una capacità di leggere e impaginare le immagini in modo accattivante. Tra le competenze attualmente più ricercate sul mercato vi sono le capacità web-analitiche e di calcolo. Nello specifi - co, si ricercano sempre più profi li in grado di utilizzare i sof- tware per la raccolta, l’analisi e l’interpretazione dei big data, considerati la chiave della competitività di un’impresa. Difatti, è fondamentale per le aziende analizzare e misurare
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la grande mole di dati provenienti dalla rete – che si con- traddistinguono per elevati volumi, velocità e complessità – al fi ne di analizzare le propria performance all’interno degli ambienti digitali, individuare tendenze, fornire indicazioni ed elaborare delle predizioni future. La gestione, la lettura, l’e- laborazione dei dati in chiave strategica e operativa richiede competenze specifi che nel tradurre dati numerici in strategie operative: dalla conoscenza di logiche di estrazione dati a metodi e modelli di analisi a conoscenze di linguaggi di programmazione informatica.
L’analista di dati in area digital è la fi gura più ricercata in tutto il mercato discografi co. Con la musica in streaming, ricevia- mo dati sull’utilizzo dei brani sulle piattaforme digitali, sulle preferenze del pubblico ogni minuto. Nei prossimi anni ci saranno degli investimenti da parte di tutto il mondo disco- grafi co in questa direzione.
Daniele Demartini – Universal Music Italia
Chi riuscirà a trovare la chiave per leggere i dati, le tendenze e i movimenti sulla rete in modo predittivo riuscirà ad otte- nere un vantaggio rilevante, sarà in grado di intercettare dei trend che cresceranno. Questa fi gura manca nel mercato.
Raffaele Razzini – Warner Music Italia
Infi ne, la conoscenza approfondita ed avanzata delle lingue straniere, nello specifi co della lingua inglese, è un prerequi- sito di base per intraprendere un percorso nel mondo della comunicazione.