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Organizzazione Viet Minh

7.3 Thai Nguyen e la propaganda armata

Le forze di Chu Van Tan, nate come Armata di Salvezza Nazionale, traevano la loro origine dalla ribellione di Lang Son del 1940. Alcuni delle forze che là avevano combattuto, munite di armi, si rifugiarono nella zona intorno a Bac Son per sfuggire alla repressione francese, che dopo aver ripreso la città intendeva distruggere qualunque

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DAVID MARR, cit., p. 252

42 Il ripensamento di Zhang Fagui e la sua benevolenza nei confronti di Ho Chi Minh possono essere

spiegati, oltre che con le necessità di avere una base vera all’interno del paese, con la presenza di molti comunisti e simpatizzanti dei comunisti tra i collaboratori di Zhang. In particolare, Hsia Wen, un simpatizzante comunista vice capo della sezione affari internazionali del quartier generale di Zhang Fagui, divenne un amico di Ho Chi Minh, con il quale intrattenne lunghi discorsi sulla situazione politica e sulla prospettiva della seconda guerra mondiale. Idem, p. 65

43 Ciò era permesso anche dalla recrudescenza della pirateria vera e propria, che rendeva ancora più

porosi i confini. La pirateria nel 1942, dice un rapporto, è aumentata. La pirateria marittima è opera dei cinesi, e pare non sia collegata con la pirateria terrestre. La piccola pirateria terrestre veniva definita endemica. Ma c’è anche una grande pirateria organizzata di terra. Una delle ragioni per le quali non si riusciva a venirne a capo era la complicità della popolazione. La scarsa conoscenza del territorio, inoltre, rendeva anche difficile che si potessero organizzare delle battute di massa che dessero risultati. Cfr. CAOM GGI CM 623

focolare di protesta e punire in maniera esemplare coloro che, approfittando dell’attacco giapponese, si erano ammutinati o avevano attaccato i soldati.

Questi gruppi trovarono a Bac Son una tradizione rivoluzionaria, e un quadro del PCI, Chu Van Tan, che, nell’arco di tre mesi, trasformò la ribellione spontanea in gruppi di autodifesa e di guerriglia.

Il 14 febbraio 1941 è la data della nascita dell’Armata di Liberazione Nazionale, che consisteva di 24 uomini, quadri e membri del partito, sia del delta che delle zone di montagna, i quali avevano partecipato all’insurrezione di Bac Son seguita ai fatti di Lang Son44. I suoi compiti erano quelli propri della guerriglia. Si dovevano organizzare delle operazioni armate, nelle quali non si dovevano perdere delle forze, bensì imprimere danni a forze superiori, però disorganizzate o colte di sorpresa o in difficoltà a causa della scarsa conoscenza del territorio.

Il confronto aperto andava totalmente evitato, ed anche in caso di azioni repressive, tipo rastrellamenti, bisognava essere capaci di mischiarsi tra la popolazione o di nascondersi, andando in “letargo” e riapparendo solamente ad operazione conclusa. L’azione di guerriglia aveva bisogno del consenso del popolo, e per acquisirlo bisognava impostare un lavoro di lunga lena, di propaganda e di formazione degli elementi più interessati, più attivi e più importanti. Ove possibile, bisognava difendere il popolo ed il villaggio dai soprusi dei mandarini, dei soldati e dei francesi.

Insieme a queste attività, l’AFNS (abbreviazione di Army for National Salvation) aveva anche il compito, dato appunto il suo carattere di “esercito”, quindi un gradino più elevato rispetto ai gruppi di autodifesa di villaggio, di curare la costituzione di aree protette, di basi della guerriglia, in cui si potessero compiere esercitazioni militari, corsi di preparazione di durata maggiore rispetto a quelli che si tenevano nei villaggi, ed in cui i quadri del partito trovassero momenti di ristoro e guide che li conducessero verso il delta, nel caso si trattasse di andare da nord verso sud, o viceversa verso le montagne, nel caso i dirigenti del delta si stessero dirigendo verso la Cina e verso Pac Bo.

Questi compiti vennero probabilmente affinati e meglio definiti, alla luce della nuova strategia, all’VIII Plenum al quale partecipò anche Chu Van Tan, come accompagnatore di alcuni membri del Comitato Centrale. Di ritorno dal Plenum, oltre le risoluzioni dell’ottavo plenum, Chu portò con sé pistole, fucili, granate45. Rispetto alle altre province, in Thai Nguyen il movimento era più avanzato, e ciò permise fin dall’inizio la costituzione di gruppi di autodifesa ed il compimento di azioni di sabotaggio antifrancese ed antigiapponese, oltre un lavoro di propaganda che, per stessa ammissione dei francesi, era più avanzato e profondo che nelle altre provincie del Bac Bo46.

L’attuazione della nuova linea estese l’influenza dell’AFNS, che nel settembre 1941 poté costituire un secondo distaccamento. Nel novembre dello stesso anno la AFNS si divise in tre sezioni ed un gruppo centrale. La formazione dei quadri, l’eliminazione delle spie, il collegamento tra nord e sud della regione, la propaganda furono i principali compiti dell’AFNS47.

A partire dal metà 1941 cominciò la repressione francese, che si abbatté con molta più forza su Bac Son, la città, che nelle zone di montagna intorno a Trang Xa, dove la AFNS aveva il quartier generale48.

44 C

HU VAN TAN, cit. p. 39

45 Idem, p. 49 46

CAOM RST NF 6960, Rapports politiques – Tonkin, 1941

47 I francesi, per scoprire i “banditi”, consideravano fondamentali gli informatori che, mascherati da

venditori ambulanti, dovevano essere molto discreti nel raccogliere informazioni, e non fare mai domande dirette. CAOM GGI CM 627, Territoires militaires – Police frontière – Sécurité intérieure (1941-1944)

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I rapporti francesi del settembre 1941 davano per completata la repressione. Cfr. CAOM RST NF 6960,

La repressione durò otto mesi49. In alcuni casi la popolazione venne riunita in villaggi speciali, in modo che i suoi movimenti potessero essere controllati dai soldati e non si potesse dare ospitalità e supporto logistico ai rivoluzionari.

Nel marzo del 1942 Chu Van Tan insieme a gran parte dell’AFNS cominciò a ripiegare in direzione della Cina. Sul terreno rimasero alcuni nuclei di autodifesa, con il compito di continuare la propaganda armata e di fungere da agenti di riferimento e di collegamento nel momento in cui il nucleo dell’esercito avesse potuto nuovamente tornare in patria.

Nonostante la vasta azione di repressione, alcuni documenti ufficiali francesi mostrano come, nel secondo territorio militare, ancora nell’ottobre del 1942 la popolazione fosse assolutamente e risolutamente ostile ai francesi, e come questi operassero una politica “extra-energica” di imprigionamento e di distruzione dei villaggi che non collaboravano con l’autorità50.

Secondo Chu Van Tan, nel novembre del 1942 un primo gruppo dell’AFSN che era in Cina tornò a Binh Gia. Trovarono una situazione molto migliore di quella che immaginavano, e subito fecero sapere che altri compagni potevano venire. Nel gennaio del 1943 un secondo gruppo di soldati dell’AFNS tornò in Viet Nam. Durante tutto questo periodo non ci furono contatti tra l’AFNS ed il Comitato Centrale. Chu si basò, per la sua azione, sulle ultime risoluzioni a sua disposizione, e sulla sua capacità di direzione politica e di intuito.

Nel gennaio 1943 Chu Van Tan si incontrò con Vo Nguyen Giap e Pham Van Dong, e vennero prese le seguenti decisioni: “In accordo con lo spirito della risoluzione dell’ottavo Plenum, l’incontro decise di perseguire quattro compiti principali: (1) Mantenere fermamente le infrastrutture nella regione di confine, e aprire una via da là a Binh Gia, Bac Son, e Vo Nhai; (2) Creare una nuova struttura nelle province di Cao- Bac-Lang, Tuyen Quang, Thai Nguyen e Bac Giang, consolidare le strutture già esistenti e collegando tra loro le vie di collegamento; (3) Procedere con la formazione delle Unità di Rottura per la Marcia verso Sud, sotto il comando diretto di Vo Nguyen Giap.

L’AFNS avrebbe mandato una squadra a Cao Bang per unirsi con i compagni di Cao Bang e aprire una via per il delta. Dalla zona di guerra Bac Son-Vo Nhai, l’AFNS avrebbe aperto quattro vie per muoversi verso nord e congiungersi con i vari nuclei della Marcia verso Sud che stavano aprendosi la loro via verso il Sud. Queste quattro vie sarebbero: (a) Da That Khe e Dong Khe sino a Cao Bang; (b) da Hoi Hoa e Binh Gia verso Van Mich e NaRi; (c) da Cho Chu a Cho Don e Cho Ra; (4) Cercare di riprendere contatto con il Comitato Centrale che stava nel delta”51. Per fine 1943 si da come stabilito e funzionante sia il collegamento con il delta che il collegamento con la

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I francesi diedero notizia del ritiro degli uomini della Sûreté partecipanti alle operazioni nell’aprile del 1942. Cfr. CAOM RST NF 6175, Affaire de Bac Son – Dinh Ca – Personnel de la Sûreté participant aux

opérations de répression (Thai Nguyen) (Bac Giang) – 1942

50 “L’ultimo bollettino informativo del secondo territorio militare mostra che una certa insicurezza regna

in questa regione […]. Il comandante del territorio militare si lamenta di non essere informato dalle popolazioni che sono le prime vittime della pirateria e teme che non lo sarà neanche in futuro. Questa reticenza dei Tho non è nuova e noi ne conosciamo alcune ragioni. Quale che sia una migliore comprensione delle loro ragioni, questa necessiterà del tempo, ed in ogni caso una politica extra-energica (imprigionamento, distruzione di villaggi) non pare dia dei buoni risultati”. CAOM GGI CM 627,

Territoires militaires – Police frontière – Sécurité intérieure (1941-1944). Traduzione libera

51 C

HU VAN TAN, cit., p. 159. La storia "ufficiale” del periodo cambia parzialmente il dato storico, e parla di una riunione dei quadri di Cao Bang e Bac Son che si tenne nel febbraio del 1943 a Lung Hoang, nella provincia di Cao Bang, durante la quale si decise di intensificare gli sforzi e sviluppare le forze di guerriglia: cfr. AAVV, History of the August Revolution, Foreign Publishing House, Hanoi 1972, p. 46

base di Cao Bang52. Per Woodside questo compito è raggiunto già nell’agosto del 194353. La base prese il nome di Base Rivoluzionaria Hoang Hoa Tham54.

Nel 1943 la situazione veniva considerata calma dai francesi, anche se implicitamente nei rapporti si ammette l’esistenza di una estesa opera di propaganda del Viet Minh, il cui raggio d’azione si estendeva sino alla provincia del Tuyen-Quang55. In una lettera del 29 dicembre 1943 il comandante del III territorio militare infatti dice che il movimento che aveva agitato Thay-Nguyen e Backan non è arrivato sino là, non si è espanso, ed anzi è stato represso alla sua radice56.

Tuttavia, altri documenti francesi ci informano indirettamente come a fine 1943 le attività rivoluzionarie di Thai Nguyen fossero coordinate con quelle del delta, e riuscissero a colpire e ad essere attive anche in settori strategici per la macchina repressiva francese, come il settore dei militari vietnamiti57.

In definitiva, il Viet Minh riuscì ad acquisire il controllo del territorio e a costruire linee di collegamento con le altre province senza che i francesi potessero reprimerli. Si verificò cioè il caso di territori sotto “doppia autorità”, una francese diurna, ed una vietnamita notturna.

L’azione in questa area, dal punto di vista geostrategico, fu fondamentale per creare le linee di contatto tra la base di Lam Son e le attività del delta.