FINO ALLA PROCLAMAZIONE DEL BLOCCO CONTINENTALE
13 Cfr WISKEMANN, 1929: 129-0 Sull'intreccio diplomatico nel Nord della Germania tra 1795 e 1800 cfr WOHLWILL, 1883b Era notoriamente anche attraverso la piazza di Amburgo
che si effettuavano i pagamenti dei sussidi inglesi alla coalizione, ed era stato il negoziante amburghese John Parish a far pervenire alla Prussia le sovvenzioni previste dal Trattato del l'Aia del 19 aprile 1794. La Prussia incassò più di un milione di sterline, senza peraltro diri gersi, come tenuta, verso i Paesi Bassi. L’Inghilterra sospese allora il versamento dei sussidi, atteso pretesto, per la Prussia, per uscire dalla coalizione e siglare la pace con la Francia. Non più protetti dal continente, i Paesi Bassi caddero così in mano francese nell'inverno 1794/95, quando i ghiacci impedivano all’Inghilterra ogni intervento. Le truppe hannoverane, private di denaro e di viveri, si rivolsero al console inglese a Amburgo: fu Parish a fornire un anticipo ed a impegnare il proprio capitale acquistando tratte sul Tesoro britannico per un valore comples sivo di 2,3 milioni di sterline, operazione da cui ricavò l'l% di profitto: cfr. EHRENBERG, 1905: 62-69.
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fini per riconoscere Abbéma come rappresentante della Repubblica Batava • cosa tutt’altro che scontata, visto che in città risedeva ancora Hartsinck, il plenipotenziario del governo olandese prerivoluzionario accreditato presso il Circolo della Bassa Sassonia - a partire dal gennaio 1796 furono le insistenti richieste francesi di riconoscimento dello stesso Reinhard a creare un grave ostacolo. 11 contrasto andava inasprendosi - il Senato esitava infatti, vista la propria formale appartenenza al Reich, a riconoscere un diplomatico nemico - allorché la Commerzdeputation decise di intervenire, ben comprendendo che ogni decisione presa dal Senato avrebbe provocato rappresaglie commerciali o militari da parte di uno dei contendenti: il negoziante Sieveking fu così inviato a Parigi, dove potè presto rendersi conto che l'offesa dignità nazionale di cui il Direttorio pretendeva farsi portavoce poteva ben essere lenita mediante un adeguato compenso finanziario versato nelle casse dell'erario francese, drammaticamente vuote. L'accordo raggiunto nella tarda primavera del 1796 impegnava Amburgo all'acquisto, con pagamento in numerario, di 5 milioni di
rescriptions batave, sostituite l'anno precedente agli assegnati, e destinate
anch'esse ad una rapida inflazione: in contropartita, la Francia toglieva l'embargo recentemente proclamato sulle navi amburghesi e rinviava il ri conoscimento di Reinhard alla ratifica della pace generale, promettendo inoltre il proprio appoggio alle richieste di una garanzia intemazionale che le città anseatiche avrebbero avanzato nel corso di tali trattative14. La complessa situazione in cui versavano le città anseatiche indusse i rappresentanti dei Se nati di Amburgo, Brema e Lubecca a consultarsi. Gli incontri sfociarono nel di cembre 1796 in un accordo su una piattaforma comune di rivendicazioni, tra cui figurano la libera navigazione di Elba, Weser e Trave, l’impegno imperiale a non richiedere l'espulsione dei diplomatici, l'esenzione da obblighi di alloggi militari e mantenimento delle truppe15.
Avanzate a Rastadt, riproposte a Lunéville, le istanze anseatiche saranno infine accolte dal Reichsdeputationshauptschlufi del 25 febbraio 1803, il cui art. 27 riconosceva alle 6 città imperiali che si lasciavano sussistere la piena sovranità sul territorio e la neutralità in caso di guerra, nonché l'esenzione da ogni tributo bellico16. Coronamento delle speranze nutrite da almeno un de cennio dai diplomatici amburghesi, anche questa dichiarazione sarà tuttavia
14 VOGEL, 1913: 10; SERVIERES, 1904: 20-27; lo studio più esaustivo sulla missione di Sieveking è SIEVEKING, 1913: 171-269. Sul riconoscimento di Reinhard e sul vivace dibattito che si svolse a questo proposito a Amburgo, cfr. HERZIG, 1989b: 165-168; REINCKE, 1925: 170-171; WOHLWILL, 1914: 136-161. Sull'ammontare di questo tributo i diversi autori non
sono concordi. -
15 Sui Hanseatische Desiderien cfr. HERZIG, 1989b: 169-170; WISKEMANN, 1929: 130-131. 16 II testo dell'art. 27 è riprodotto in REINCKE, 1939: 251-252.
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ben presto travolta dagli eventi. Per il suo appoggio a Rastadt, e sfruttando abilmente i timori diffusisi verso la fine del 1797 dell'esistenza di un progetto di spartizione delle città anseatiche tra Prussia e Danimarca, la Francia si era fatta intanto versare dopo lunghe trattative 4 milioni di livres, anche questa volta in cambio di rescriptions bata ve17. Tale versamento alimentava ulte riormente i sospetti delle potenze della Coalizione, ai cui occhi Amburgo costi tuiva, coi suoi clubs e l'ampia libertà di stampa, un focolaio rivoluzionario. Dal canto suo, la Francia accusava la città di essere al centro di trame antirivolu zionarie fomentate da emigrati al soldo deU'Inghilterra. I pretesti per accusare il Senato di inerzia o connivenza non mancavano né da una parte né dall'altra.
Nel novembre 1798 sorse una nuova controversia quando il diplomatico inglese a Amburgo, Crawford, richiese e ottenne dal Senato l'arresto di Nap- per-Tandy ed altri tre individui che si erano rifugiati a Amburgo sotto falso nome dopo il fallimento di un tentativo di insurrezione anti-britannica in Ir landa appoggiato dal governo francese. Il residente francese si oppose eviden temente alla loro estradizione, anche perché due degli arrestati erano ufficiali dell'Armata francese. La vicenda si trascinò per diversi mesi; l'Inghilterra in viò due navi da guerra alle bocche dell'Elba, la Russia mise sotto sequestro i bastimenti amburghesi ormeggiati nei propri porti, e il Senato finì per cedere e far estradare i quattro arrestati, il 1 ottobre 1799. Già dalla primavera, la Francia aveva richiamato il proprio diplomatico, ed espulso il residente di Am burgo a Parigi. Il maldestro tentativo francese di negoziare la vicenda estor cendo ad Amburgo un prestito di 8 milioni non ebbe peraltro successo; anche l'embargo proclamato il 13 nevoso Vili (3 gennaio 1800) sulle navi anseatiche fu revocato già dopo qualche giorno. La rottura delle relazioni diplomatiche continuò invece fino al 18021®.
17 SERVIERES, 1904: 31-34. La Francia aveva inizialmente richiesto a Amburgo 7 milioni. Cfr. GALLOIS, 1853-1856: II, 602-603. REINCKE, 1925: 172-173 segnala che altri due milioni furono spesi per corrompere diverse autorità francesi, al fine di facilitare le trattative.
Conseguenze più gravi furono evitate sia perché l'Inghilterra rimise ben presto in libertà Napper-Tandy e i suoi tre compagni, sia perché un intervento militare francese nel Nord della Germania, di per sé problematico se si considera lo stato delle finanze francesi, avrebbe provo cato l'immediata reazione prussiana. Tuttavia nel brumaio VIII gli echi della vicenda non erano affatto spenti, ed il Primo Console ne derivò un giudizio tutt'altro che favorevole su Am burgo. Il fatto che Nelson, di passaggio a Amburgo nell'ottobre 1800, vi fosse trionfalmente ac colto tra il generale tripudio non contribuì certo ad attenuare le disposizioni d'animo di Napo
leone. Sulla vicenda di Napper-Tandy cfr. GALLOIS, 1853-1856: II, 610-611; REINCKE, 1925: 173-175; SERVIERES, 1904: 37-39; WOHLWILL, 1914: 211-229. In A.M.A.E.P., Corr.Pol., Hambourg, supplément 16, ne 246-261, è conservato un pamphlet intitolato La conduite du
Sénat de Hambourg dévoilée aux yeux de l'Europe ou Rélation de mon arrestation illégale et de ma détention avec Napper-Tandy et deux autres officiers français, par W. Corbet, capitaine d ’infanterie, Versailles, 1807, che ha per scopo dichiarato quello di "faire connaître la conduite
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Sempre -maggiore cura veniva intanto messa per non contrastare la volontà inglese, dal momento che la marina britannica era in grado di control lare le foci dell'Elba e che la Gran Bretagna era divenuta, come vedremo, il maggior partner commerciale di Amburgo1®. D'altra parte occorreva mante nere buone relazioni sia con la Prussia, garante della neutralità della Germa nia settentrionale, che con la Francia, le cui richieste finanziarie divenivano di anno in anno più elevate e pressanti. Così, quando nell'ottobre 1800 una cor vetta britannica catturò la nave prussiana "Tritón von Emden" e riparò con essa nel porto di Cuxhaven in seguito a delle avarie, Amburgo finì per riacqui stare dal governo inglese la libertà della nave, benché giuridicamente non fosse tenuta a farlo, per evitare di subire rappresaglie prussiane. Ciò non ri sparmiò tuttavia a Amburgo l'occupazione di Ritzebùttel ad opera delle truppe prussiane, per meglio tutelare, si disse, il rispetto della neutralità garantita dalla pace di Basilea20.
Per contrastare la spregiudicatezza inglese sui mari, nel dicembre 1800 fu stipulata una convenzione tra Russia, Svezia, Danimarca e Prussia per sal vaguardare i diritti della navigazione neutrale; il Baltico fu chiuso all'Inghilterra. I prezzi dei cereali subirono di conseguenza sensibili aumenti, contribuendo ad orientare la Gran Bretagna verso una politica di pace che tro verà il suo coronamento a Amiens, nel marzo 1802. Nel corso delle ostilità tra la Lega dei Neutrali e l'Inghilterra si inserisce, tra il 29 marzo ed il 23 maggio 1801, l'occupazione danese di Amburgo, motivata dall'esigenza di chiudere il mercato amburghese al commercio britannico, in risposta all'embargo inglese posto sulle navi dei paesi aderenti alla Lega. La reazione inglese non si fece at tendere: Nelson, inviato a Copenaghen, vi distrusse la metà della flotta danese (9 aprile), costringendo la Danimarca all'armistizio. La notizia dell'assassinio
les plus sacrées de l'humanité [...]. On ne verra pas sans intérêt le contraste qui existe entre les outrages infâmes faits à la Grande Nation, dans la personne d'officiers à son service, par des magistrats mercenaires vendus à l'or des Anglais, et la générosité du Vainqueur qui [...] épargne un peuple avili". E' evidente che un simile testo, nel 1807, ben rispondeva all'esigenza napoleonica di giustificare l'occupazione delle città anseatiche avvenuta nel novembre 1806. Napper-Tandy era morto a Bordeaux il 7 fruttidoro XI (25 agosto 1803): il suo nome figura nelle tavole delle successioni in A.d.G., 3Q 3: lasciava 3.369 fr. di beni mobili.
1® Fino alla Rivoluzione il principale partner commerciale di Amburgo era stata la Francia, da dove nel 1788 proveniva il 54% del totale delle importazioni della città: ragioni economiche quanto considerazioni strategiche inducevano la diplomazia anseatica a non compromettere in maniera eccessiva le relazioni con la Francia, dato che si poteva ragionevolmente presumere che un ritorno alla pace avrebbe ristabilito le condizioni normali dei traffici. D'altro canto, non solo la crescente importanza commerciale degli scambi con la Gran Bretagna, ma anche il con trollo sulla navigazione esercitato dalla Royal Navy rendevano imperativo il mantenimento di buone relazioni diplomatiche con l'oltremanica.
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dello zar Paolo I induceva anche le restanti potenze della Lega a siglare la pace con l'Inghilterra, accettando il principio che la bandiera neutrale non proteg geva le merci, assoggettabili dunque a controlli in alto mare.
La pur breve occupazione danese, costata a Amburgo più di mezzo mi lione di marchi in alloggi e requisizioni, non fece che rafforzare negli anseatici il desiderio di una garanzia intemazionale della loro neutralità e dell'invio labilità del loro territorio21. Se si temevano le mire espansioniste di Prussia e Russia, le relazioni con la Francia consolare non erano migliori: nel marzo 1801, Napoleone richiese al Senato cittadino un indennizzo di 4 milioni per i presunti illeciti ai danni del governo francese commessi da uno dei maggiori negozianti amburghesi, Chapeaurouge. Un accordo fu raggiunto nell'aprile dell'anno seguente: in cambio del versamento di 4,2 milioni di franchi in re-
scriptions batave, la Francia rinunciava ad ogni pretesa di risarcimento nella
vicenda Chapeaurouge, e acconsentiva al ristabilimento delle relazioni di plomatiche, interrotte dal 1799: Reinhard, inviato nel 1797 in Toscana e dive nuto poi ministro degli Affari Esteri a Parigi, tornava ad Amburgo in qualità di residente francese-presso il Circolo della Bassa Sassonia22.
La ripresa delle relazioni diplomatiche con la Francia, la pace di Amiens e le garanzia offerte dal Reichsdeputationshauptschluf32a sembrarono costi tuire una buona base per un periodo di maggior tranquillità. Già nella prima vera 1803 tuttavia riprendevano le ostilità. Nel marzo il generale Mortier fu inviato a occupare l'Hannover; nel giugno, un distaccamento francese prese possesso di Ritzebuttel, proibendo l'introduzione di merci e di navi inglesi lungo l'Elba ed il Weser. L'occupazione francese del ducato di Lauenburg, che rendeva possibile il controllo del canale di Stecknitz che collegava il Baltico al
21 WOHLWILL, 1914: 245-252. Sulla occupazione di Amburgo nel contesto della Lega dei Neutrali cfr REINCKE, 1925: 176; MÒNCKENBERG, 1885: 399-401; GALLOIS, 1853-56: voi. II, 625-627. Secondo SINGEN, 1916, il costo dell'occupazione fu invece di 316.555 marchi cou-
rant. Poiché il prestito volontario indetto per coprire le spese non si rivelò sufficiente, si ricorse
al raddoppio della capitazione.
22 WOHLWILL, 1914: 254-256; SERVIERES, 1904: 40-44. Chapeaurouge era già stato giu dicato e condannato dal Senato il 30 gennaio 1795, su pressione di Vienna, per aver infranto gli Inhibitorien e rifornito la Francia con merci proibite per almeno 800.000 marchi banco: HERZIG, 1989b: 163-164.
23 Oltre al riconoscimento della propria sovranità e neutralità, Amburgo ottenne la sovra