• Non ci sono risultati.

Accessibilità nel settore Hi-Tech

5. Nuovi orizzonti per l‟innovazione tecnologica e aspetti strategici

5.5 Accessibilità nel settore Hi-Tech

L‟accessibilità nel settore Hi-Tech è un concetto abbastanza nuovo, ma le tecnologie e la R&S sono molto progredite e si stanno realizzando nuovi devices accessibili322.

Tutti gli utenti interagiscono con un servizio mediante un dispositivo cha ha un‟interfaccia umana; il device a sua volta interagisce come servizio attraverso un network e l‟interfaccia della rete. Per gli utenti disabili è di primaria importanza l‟interfaccia umana.

Bisogna capire se l‟accessibilità è una questione relativa alla catena produttiva del software, ai processi produttivi e all‟ergonomia del dispositivo o è una questione di standardizzazione.

Per un‟azienda che produce dispositivi, l‟ideale sarebbe quello di riuscire a produrre devices accessibili categorizzando il problema in base alla tipologia di disabilità: questo significa garantire che almeno un prodotto di ogni famiglia debba essere altamente accessibile per le persone con disabilità. In realtà, è bene che le comunità di disabili rendano note le loro esigenze, specialmente quando si tratta di nuovi prodotti/servizi, poiché è molto difficile per i costruttori capire esattamente quello che può costituire un problema per un disabile. In ogni caso, per garantire l‟accessibilità mediante devices assistivi è necessaria la standardizzazione delle interfacce. Le soluzioni per migliorare l‟accessibilità possono avvenire sia a livello hardware che software, dunque bisogna incorporarne i criteri sia in fase progettuale che di sviluppo del prodotto. Non ha importanza quale sia lo standard tecnologico che si afferma, poiché il “nocciolo della questione” risiede nello sviluppo delle relative applicazioni: gli sviluppatori dovranno accertarsi che esse siano il più accessibili possibile323.

Pertanto, la standardizzazione nel settore Hi-Tech è una condizione necessaria irrinunciabile e ancora una volta costituisce un aspetto strategico basilare; questo perché è richiesta sia dalla globalizzazione e dalla riduzione della dimensione spaziale dei prodotti sia dalle tecnologie. Inoltre la standardizzazione: garantisce la compatibilità dei prodotti, indipendentemente dal produttore o dal fornitore, permettendo un‟assoluta interoperabilità fra tutti i dispositivi in uso, senza creare vincoli commerciali ed agevolando quindi l‟offerta dei servizi; favorisce i produttori che in questo modo possono confrontare obiettivamente la propria offerta e apprendere dalle esperienze, proprie ed altrui. In conclusione, la definizione ed il rispetto di standard accessibili diventa una modalità progettuale e operativa desiderabile che migliora l‟accessibilità dei prodotti/servizi e dei dispositivi accrescendone anche la sicurezza.

322

La R&S coinvolge tutte le nuove tecnologie come TV digitale, Bluetooth, standard IEEE, GPRS e 3G. 323 I produttori possono pertanto investire più nella R&S che nella definizione e nella selezione dello standard migliore.

Per quanto riguarda la telefonia mobile, di recente, stiamo assistendo alla crescita delle cosiddette m-communities che “orbitano” attorno al relativo m-commerce: esse vengono create dalle aziende per aumentare la fidelizzazione dei loro clienti verso i propri prodotti o si creano spontaneamente quando le persone con interessi comuni si ritrovano. Sul lato software, se il mercato non offrirà siti accessibili e indipendenti dal dispositivo di accesso, potrebbero generarsi riflessi negativi sulla diffusione delle nuove tecnologie di connessione mobile: infatti se il sito è pesante sarà poco accessibile anche dagli utenti che sono tecnologicamente sempre all‟avanguardia. Sul lato hardware, se non saranno disponibili devices assistivi adeguati, la maggioranza delle persone disabili sarà esclusa da molti dei nuovi servizi e dunque anche da nuovi aspetti della vita sociale. Per rendere tali servizi accessibili per tutti gli utenti, occorre procedere in due modi: ricorrere al design for all e alle tecnologie assistive.

Per quanto riguarda la vita domestica, vedremo che l‟obiettivo finale della domotica non è l‟ostentazione tecnologica, bensì l‟adattamento dell‟ambiente casalingo alle esigenze di ogni singola persona che ci deve vivere. Dunque, tutte le tecnologie inerenti la Home Automation non sono solo un vezzo per gli appassionati di Hi-Tech, ma costituiscono un valido supporto per rendere più facile, meno faticosa e frustrante la vita di persone che hanno reali esigenze e necessità: la tecnologia infatti può rivelarsi essenziale per la conquista dell‟autonomia per molte persone come i disabili e gli anziani.

Capitolo V

LA HOME AUTOMATION

Non domo dominus,

sed domino domus honestanda est

(non il padrone alla casa, ma la casa al padrone deve essere onesta) [Cicerone]

Negli ultimi decenni si è assistito ad un crescente proliferare, nelle abitazioni, di oggetti elettronici (anche digitali) che, in maniera sempre più sofisticata, assistono l’utente nello svolgimento delle attività di tutti i giorni: il PC è forse il fenomeno più appariscente di questa tendenza, ma non bisogna dimenticare i telefoni, le televisioni, i videoregistratori, i forni a microonde, le lavatrici, le lavastoviglie, ….

Il passo successivo di questa invasione è quello dell’interconnessione: poiché nella casa sono disponibili un gran numero di oggetti digitali, perché non pensare ad un sistema di comunicazione in grado di far loro scambiare dati e servizi? La sfida è proprio questa: permettere ai vari dispositivi che ci circondano di comunicare fra di loro. Ed è proprio questo il campo di azione della Home Automation: la domotica estende il concetto di integrazione e automazione degli apparati elettronici presenti in un’abitazione o in un edificio fino alla connessione degli stessi sulla Rete Internet.

La nascita della domotica si deve alle tecnologie ICT, che hanno reso più “intelligenti” gli apparecchi domestici aumentando il numero delle loro funzioni, e si deve inoltre alla sempre crescente interazione fra i settori delle Telecomunicazioni, Informatica, Media ed Elettronica di consumo che per molto tempo si sono sviluppati seguendo percorsi separati ma che oggi, grazie allo sviluppo della tecnologia digitale, stanno convergendo verso la realizzazione di un insieme di prodotti e di servizi che cambiano radicalmente il modo di lavorare e di vivere. Essi, infatti, dopo aver profondamente trasformato il mondo del lavoro e rivoluzionato tutto il settore della comunicazione, stanno entrando anche nell’universo domestico.

In questo capitolo daremo una definizione del concetto di domotica e ne vedremo la sua evoluzione, gli ambiti applicativi (sicurezza, comfort, comunicazione, intrattenimento, gestione dell’energia, dell’ambiente e degli elettrodomestici) i requisiti per l’usabilità (approfondendo il concetto di interoperabilità) e i vantaggi per l’utente finale in cui si confronterà l’impianto domotico con gli impianti tradizionali e in cui approfondiremo gli aspetti che riguardano l’accessibilità per disabili e anziani (descriveremo tecnologie come la Wireless Sensor Network e uno schema sui vari dispositivi che consentono di migliorare la vita per queste categorie di utenti). Quindi faremo una panoramica dei vari metodi di integrazione di un impianto domotico (aree funzionali, tecnologie, settore merceologico dominante, approccio produttivo/distributivo, processo di evoluzione) al fine di facilitare le fasi di progettazione e di marketing dei relativi prodotti e vedremo quali sono le principali difficoltà nella realizzazione di un impianto domotico integrato. Infine, dopo una breve carrellata sui principali prodotti offerti dal mercato, analizzeremo gli aspetti tecnologici che stanno alla base di un sistema domotico: architettura centralizzata/distribuita, standard aperti/proprietari, componenti principali (unità centrale, interfaccia utente, trasduttori, sensori, attuatori, gateway residenziale, …), catena di comando, principio di funzionamento, topologia di collegamento (bus, stella, albero, maglia), tecnologie di trasmissione (in modalità wired e wireless) e protocolli di comunicazione che rappresentano la condizione necessaria per comprendere se ci siano o meno i presupposti per una consistente diffusione del mercato della Home Automation. Quindi concluderemo il capitolo accennando al concetto di Building Automation, ossia la disciplina che si occupa dell’integrazione dei sistemi e degli impianti in interi edifici, anche non destinati ad uso residenziale.

Alcuni anni fa un noto comico italiano ha dato una descrizione sommaria di cosa sia la domotica attraverso una serie di gag esilaranti:

Signore e signori, vecchi e giovani, adeguiamoci: è nata una nuova scienza, si chiama domotica! La domotica è una scienza eccezionale perché rende la casa intelligente. La casa sarà tutta governata dai sensori, per cui diventerà sempre più intelligente … e sempre più imbecille quello che ci abita!

Da domani entri in casa e ci pensano i sensori, tu entri e non fai in tempo a dire “È buio!” che si accende la luce, vien fuori il caffè pronto e gli amici vengon su dalle sedie. Questa sarà l‟idea della casa intelligente! Ci saranno prodotti meravigliosi, prodotti veramente stupendi: ad esempio le tapparelle, grazie ai sensori, scenderanno gradualmente man mano che scende la luce del sole, così se vuoi vedere un tramonto, devi fare il passo del leopardo sulla moquette leccando la schiena agli acari! E poi ci saranno cose bellissime, se tu vuoi fregare la casa intelligente lo puoi fare, ad esempio uno c‟ha tentato: è uscito fuori prima che arrivasse il tramonto, con le braghette sulla terrazza, ha dimenticato il telecomando, è arrivata una nuvola, tutto coperto, è rimasto fuori tutta la notte. L‟hanno trovato la mattina brinato che picchiava la tapparella e diceva “Bastardo, apriti!” ma i sensori son sensori, ma non sensibili.

E poi, donne italiane e single italiani, la lavatrice intelligente è sul mercato: una lavatrice che non va più programmata a casa, la possiamo programmare nei cicli di lavaggio direttamente dall‟ufficio, via email. Ma non è una grandissima scoperta? Donne, perché perdere quei 30-40 secondi a casa, cric crac cric con la manopola, quando puoi andare in ufficio, metterci 15 minuti per collegarti al server che va sul Nasdaq a New York, torna a Singapore e poi va sulla tua lavatrice?

Il prodotto più sensazionale sarà il frigorifero intelligente, prepariamoci! Sarà un frigorifero che avrà uno scanner che legge i codici a barre degli alimenti sulla porta, memorizza le date di scadenza e la padrona di casa potrà registrare il nome degli alimenti che scadono, per cui non ci sarà più solo tua moglie che ti rompe le palle con tutti i nomi degli alimenti, ma anche il frigo parlerà in casa e anche la lucidatrice ogni tanto “Oeh! Non è ora di passare la cera qua?”, arriverà anche il frullino a dirti “Oeh! La maionese, và che qui scadono le uova!” Ora bisogna fare attenzione, bisogna fare attenzione perché il frigorifero intelligente ti parla quando meno te l‟aspetti! Tu uomo, riesci a mandare tua moglie al mare, la mandi via coi bambini, rimani padrone di casa, ti prendi i wurstel crudi e li metti nella maionese, mangi e ti fai quello che vuoi, fumi in sala, te ne fotti e quando sei li felice, contento in casa che butti i mozziconi sotto il tappeto, senti dalla cucina “Sono scadute le uova!” dici “Madonna mia! È tornata?” e invece vai in cucina … è il frigorifero che parla, cioè un frigorifero ti dice quello che devi fare … allora tu dici “Va bè, ma lascia perdere, son scadute le cambio domani le uova!”, “No, no!” il frigorifero insiste “Son scadute le uova, anche il melone, buttarlo via!” e tu te ne fotti, dici “No, va bè dai non è possibile che parli il frigorifero e poi io … le butto via quando voglio, sono io che comando in casa!”. Noooo, perché al terzo avviso, gli elettrodomestici sono collegati in rete, per cui se tu non ascolti il frigorifero … la lucidatrice, il forno a microonde, il frullino e anche l‟asse del cesso, per simpatia, iniziano insieme “Ti sono scadute le uova, ti sono scadute le uoova, ti sono scadute le uoovaaaa … perché non le vai a buttar! Oeh!” È questa la parte più brutta. Ma … ma metti caso, metti caso che a me piaccia un prodotto scaduto, ci sono prodotti scaduti che sono buonissimi: il gorgonzola, il suo buono sta nel fatto che è scaduto. Allora, lei non vuole mai che io lo mangi perché dice “Ti salgono i trigliceridi”, io pensavo fosse un popolo antico, pensa te, e vado a prendere il gorgonzola, una bella sleppa da 8 euro, mi sta colando in mano perché è caldo, vado verso il frigo, faccio per metterlo dentro, lui fa: “NON SI PUÒ BASTARDO!”

“No, bastardo tu che sei ancora in garanzia, và che ti mando via!”.

Finirà come? Finirà che dovrai andare da un vicino di casa, che non ha la casa tanto intelligente, però c‟ha due lauree lui e gli dici: “Oh senti … mi faresti una cortesia?” “Ma perché parli sottovoce?”“Shhhhhhhh

… i sensori! Mi tieni per favore questo gorgonzola nel tuo frigo, fino a stanotte? Quando me lo porti mettilo nella carta del giornale, avvolto nella stagnola e fischietta mentre me lo dai!”

“Ma perché?” “Eh … perché se ci vede il mio frigo ci fa un mazzo così a tutti e due!”324.

Vediamo ora cosa in realtà è, e cosa potrà essere, la domotica.