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Nella progettazione tradizionale i vari servizi sono assicurati da impianti diversi, indipendenti, che non colloquiano e non interagiscono fra loro. Ciò porta a costose duplicazioni, a difficoltà nel coordinare il funzionamento dei singoli impianti, a costi d‟esercizio nascosti e una minor efficacia nel garantire ciò che richiediamo dai nostri impianti: sicurezza, comfort e risparmio. Dunque, la differenza fondamentale fra impianti tradizionali e i sistemi d‟automazione può essere condensata in una sola parola: integrazione. Da cui deriva anche una semplificazione a livello progettuale. I criteri per integrare gli elementi di un impianto domotico sono diversi.

Integrazione per:

Aree funzionali

Gestione dell’ambiente

distribuzione dell‟energia, climatizzazione, riscaldamento dell‟acqua, illuminazione, azionamento da remoto (sistemi di apertura e di ingresso)

Comunicazione ed informazione

comunicazione via telefono per acquisti, prenotazioni, … comunicazioni interne, trasmissione dati (per telemedicina e controlli sanitari, per attività lavorativa e di istruzione, informazioni e svago con TV, PC, …)

Sicurezza

antifurto, antintrusione, antincendio, antiallagamento, da fumo, gas, scariche elettriche, terremoto; telesoccorso e assistenza disabili/anziani

Gestione degli apparecchi domestici

lavastoviglie, lavatrice e asciugatrice, frigoriferi e congelatori, forni, cucine, macchine per preparazione cibi, idrosanitari, sauna, …

Tecnologie

(mezzi di integrazione)

Home computer

apparecchiature e software dedicati

Rete di trasmissione domestica

rete elettrica, bus domestico, …

Rete di trasmissione esterna

rete telefonica pubblica, rete cablata, rete radiotelevisiva, reti private

Settore merceologico dominante

Informatica Telecomunicazioni

Elettronica di consumo e svago Elettrodomestici

Impianti di climatizzazione

Impianti di distribuzione dell’energia Robotica domestica

Impianti di sicurezza Approccio

produttivo/distributivo

Produzione e distribuzione di prodotti, reti, installazioni

Processo di evoluzione

Attraverso i seguenti sistemi:

 Sviluppo di un unico sistema integrato

 Sviluppo separato di sistemi integrati per aree funzionali omogenee

 Supervisione delle aree omogenee, tramite utilizzo di software e supporti di trasmissione

1. Cosa deve fare l’unità centrale di controllo

La maggior parte degli operatori ritiene vincente l‟idea di un impianto nel quale l‟unità centrale

di controllo sia facile da gestire, attraverso semplici interfacce utente (interfacce user-friendly). 2. Quali devono essere i mezzi trasmissivi (sistema di collegamento e trasmissione dati)

Come vedremo nel paragrafo successivo, abbiamo diverse linee di approccio al problema.

3. Quali devono essere le caratteristiche delle varie periferiche (architettura del sistema)

Ci sono due diverse tendenze che vengono seguite dagli operatori del settore:

 Realizzazione da zero di un sistema progettato per essere integrato;

 Trasformare gradualmente le varie apparecchiature presenti nella casa in un sistema integrato introducendo la “comunicazione” tra essi338.

6.1 Difficoltà nella realizzazione di un impianto domotico integrato

La creazione di un impianto integrato presenta diverse problematiche.

Sicuramente la mancanza di una cultura sull‟argomento da parte degli utenti finali non aiuta a far decollare la domanda, insieme all‟assenza di uno standard dominante e alla presenza di costi ancora relativamente elevati; ma quello che inibisce maggiormente lo sviluppo di questo settore è la mancanza di conoscenza da parte degli installatori che di solito sono specializzati nell‟installazione di impiantistica tradizionale e non di quella integrata; diventa essenziale una loro formazione professionale (non è necessario che sappiano eseguire tutti i tipi di impianti di automazione, ma per lo meno che sappiano programmarne la gestione ed il controllo).

6.2 Prodotti per la gestione dell’impianto domotico integrato

L‟installazione lunga e costosa di reti e di cavi per anni ha rallentato la diffusione del settore. Attualmente, invece, il settore può risentire di un forte impulso al suo sviluppo, grazie alle moderne tecnologie di comunicazione wireless; la domotica ha un enorme serbatoio di potenziali utenti ai quali piace il “dialogo” con l‟elettrodomestico. La casa Hi-Tech è una realtà confermata anche dalle aziende italiane che negli ultimi anni hanno presentato sistemi di automazione domestica che coniugano tecnologie e design di grande successo. Un modo davvero facile per gestire e comandare un impianto domotico è possibile grazie ad un Display Touch Control LCD, mediante le icone ed i menù interattivi presenti su questo touchscreen; in alternativa si può ricorrere ai tastierini a muro339.

338 Quest‟ultima tendenza è quella più realizzabile: si ha una graduale evoluzione di apparecchi che sono tra loro incompatibili verso un sistema integrato multifunzionale e modulare. Inoltre, il sistema ha una capacità di interattività globale elevata sia con l‟interno che con l‟esterno, se sono presenti adeguate infrastrutture pubbliche di comunicazione.

La domotica più evoluta simula le manovre che si fanno prima di andare a dormire, alla mattina o per predisporre la casa per gli ospiti: controllori ed attuatori fanno tutto questo al posto nostro senza distrazioni, creando automaticamente degli scenari così da preparare la casa per le diverse situazioni. Per quanto riguarda la sicurezza, tutti i sistemi antintrusione sono inseribili nell‟impianto domotico, anche i componenti più sofisticati. Per evitare brutti incontri in garage, per esempio, i sistemi domotici controllano con telecamere immagini e audio; pulsanti antipanico in posizioni strategiche “sparano” luci fortissime contro l‟intruso e dall‟auto si può allertare la vigilanza se, arrivando, si nota qualcosa di strano. Una evoluzione della Home Automation è la versione web che consente il controllo remoto, ossia di vedere da sede lontana la propria abitazione via Internet, di monitorare tramite le telecamere (manovrabili dal PC portatile) gli ambienti e di manovrare apparecchi e impianti. Ci sono due tipi di Home Automation: su misura e standard; la prima è “sartoriale”, costruita dai System Integrator su misura della famiglia e con soluzioni particolari anche per gli spazi esterni, compresi parchi, piscine, …; la seconda, parte da componenti di serie e offre la possibilità di avviare, disattivare e regolare apparecchi e impianti della security antintrusione (compresa la videosorveglianza), la prevenzione degli incidenti, la gestione dei consumi di elettricità, gas e acqua, di apparecchi audio-video, dell‟illuminazione, della climatizzazione, delle aperture e chiusure della casa interne ed esterne, dei citofoni e videocitofoni: il costo minimo per un sistema standard ammonta a 4.000/5.000 €; il prezzo sale se si inseriscono gli scenari; la possibilità di risparmio è del 30% con un sistema wireless. Vediamo ora una breve carrellata dei prodotti e dei dispositivi user-friendly offerti dalle principali aziende presenti nel settore:

Abb Sace

DomusTech. È un sistema flessibile e modulare che sfrutta la tecnologia in radiofrequenza;

questo consente l‟installazione degli impianti senza la necessità di posare alcuna canalina elettrica per il passaggio di cavi aggiuntivi (non sono richiesti lavori murali e sono la soluzione ideale per le estensioni di impianti esistenti, in edifici con vincoli architettonici, nelle ristrutturazioni e nei cambi di destinazione); DomusLink rappresenta la centrale di controllo del sistema.

Comfort Touch. È un centro di comunicazione touchscreen che consente di integrare sicurezza e infotainment (email, news da Internet, VoIP, IP-TV, filmati e file mp3), di visualizzare gli

ambienti della casa e le relative automazioni e gli scenari; supporta la tecnologia Abb i-bus a standard internazionale EIB/KNX.

Bitron Video: i-Bus

Questo dispositivo, pensato per i condomini (Building Automation) consente di gestire da più monitor le seguenti funzioni: videosorveglianza, antintrusione, allarmi antiallagamento, gas ed elettricità e antipanico, centralizzando in portineria molte funzioni.

BTicino

MyHome. È la prima azienda in Europa ad operare nel settore Home Automation ed ha ricevuto

numerosi premi; si distingue per il design raffinato e, oltre ad avere la più ampia gamma di prestazioni domotiche, con il portale My Home Web offre l‟opportunità agli utenti del controllo remoto tramite PC, smartphone o telefono tradizionale.

iMyHome. È un‟applicazione per iPhone e iPodTouch (di Apple) realizzata da BTicino che

consente il controllo remoto dell‟impianto domotico realizzato secondo lo standard proprietario; basta utilizzare un gateway standard BTicino che sfrutta il protocollo OpenWebNet; il programma è scaricabile dall‟App Store (in versione gratuita, ma limitata, oppure completa a pagamento).

Easydom

È un sistema a logica distribuita che non necessita di centrali dedicate e si adatta alla normale rete elettrica; è un sistema semplice che permette di gestire la propria casa attraverso un click, un telecomando o un display touch screen. Tra i diversi vantaggi troviamo la visualizzazione della barra dei consumi che consente di controllare il consumo energetico e lo scenario “solo in casa” che garantisce un risparmio di energia fino al 35%; grazie all‟utilizzo dell‟interfaccia planimetrica si ha la visione dell‟ambiente domotico e di tutti i dispositivi comandabili; si sviluppa su tre livelli (start, plus e connect per la gestione da remoto) con differente grado di interazione con la casa.

Gewiss: Activo

Questo sistema evita i blackout tenendo sotto controllo apparecchi e impianti, evitando dispersioni e sbalzi di tensione: in caso di sovraccarico stacca la linea elettrica programmata come non prioritaria; tramite apposite placche elettriche a radiofrequenza è possibile ampliare l‟impianto senza interventi murari.

Samsung: Home Watcher

È un‟applicazione per il Samsung Galaxy Tab (concorrente di Apple iPad) che si configura come un innovativo strumento per la gestione di tutti gli elettrodomestici.

Vimar: By-me

È un sistema bus che utilizza una tecnologia wireless, è facilmente programmabile e consente di realizzare la gestione coordinata e centralizzata dei vari impianti; è aperto al dialogo con le reti che si basano sullo standard Konnex per garantire la interoperabilità con le migliaia di prodotti realizzati dalle aziende associate; il sistema consente sia il controllo remoto con cellulare che locale tramite touchscreen o attraverso l‟applicativo per Microsoft Media Center; i sistemi integrati sono: sicurezza (security & safety), comfort, risparmio energetico e comunicazione. Altri prodotti degni di nota sono Ave Touch di Ave (un dispositivo con scritte luminose che supera il tradizionale touchscreen, basta infatti sfiorarlo per attivare le varie funzioni) e Passy di

BFT (un transponder che “riconosce” il proprietario che arriva e apre cancelli e portoni).