• Non ci sono risultati.

2. Il processo strategico della gestione dell‟innovazione tecnologica

2.1 Le fonti dell’innovazione

Alla base dell‟innovazione c‟è la creatività che consente di generare nuove idee.

Negli inventori essa è funzione di: capacità intellettuale (osservare i problemi da prospettive non convenzionali, selezionare le idee e convincere gli altri del loro valore); conoscenze possedute (privilegiano una conoscenza “globale” rispetto ad una conoscenza specifica che potrebbe restare intrappolata in schemi logici e in paradigmi dominanti, frenando l‟emergere di soluzioni “alternative”); forma mentis (possedere abilità nel discernere i problemi e prendere decisioni in modo originale); personalità (fiducia nelle proprie capacità, curiosità, volontà a superare le difficoltà, propensione al rischio); motivazioni personali (la creatività viene stimolata quando si lavora su qualcosa che piace); contesto ambientale (la creatività viene stimolata in presenza di un “setting” che la promuove e la sostiene).

INNOVAZIONE

TECNOLOGICA

Le fonti dell’innovazione I modelli di diffusione La definizione degli standard I meccanismi di protezione della conoscenza L’organizzazione dei processi di innovazione Il marketing dei nuovi prodotti

Nelle aziende essa è funzione anche della struttura organizzativa e i metodi di “gestione” aziendale della creatività sono: focus group/brainstorming (lavoro di squadra e “sistemi di ascolto” in cui vengono coinvolti fornitori, collaboratori e consumatori per intercettare i trend emergenti)88; training creative (esercizi per stimolare l‟adozione di meccanismi come lo sviluppo di scenari alternativi in cui confrontare un problema con una situazione analoga per riformulare il problema in una nuova prospettiva); problem solving (i progetti vengono affrontati procedendo per tentativi, esplorando la più ampia varietà di soluzioni possibili, fino a quando si ottiene un risultato ottimale; vengono bilanciati i profili dei “creativi” che generano una molteplicità di idee, adoperando l‟apprendimento basato sull’esperienza e degli “operativi” che sviluppano definizioni chiare dei requisiti che deve avere un prodotto).

Le fonti dell‟innovazione, oltre a università, enti pubblici, fondazioni non profit, sono: 1. Singoli individui. Gli inventori che, oltre a quanto già detto, hanno scarsa attitudine imprenditoriale, ma mettono in discussione le ipotesi esistenti e i modelli di pensiero dominanti89. Gli utilizzatori, sono individui che, utilizzando un prodotto, sono alla ricerca di soluzioni che soddisfino meglio le loro esigenze; in effetti, solo loro possiedono una profonda conoscenza dei propri bisogni, dunque le innovazioni nate da questo “feedback” possono far nascere nuovi settori merceologici in cui gli utilizzatori si comportano da early adopters90. 2. Aziende private. Oltre alla R&S interna, si avvalgono anche di relazioni con: clienti o potenziali utilizzatori; network esterni di aziende (concorrenti, produttori, fornitori); enti di ricerca scientifica (università, enti pubblici, …) per collaborare ai progetti di innovazione. 3. Laboratori, incubatori di imprese (strutture che, dedicate alla creazione/sviluppo di nuove aziende, concorrono ad attenuare i rischi nel caso di innovazioni con un alto grado di incertezza in termini di ROI) e parchi scientifici o science park (strutture in cui collaborano enti pubblici, università e imprese private, allo scopo di trarre vantaggio commerciale dal know-how sviluppato e fornire il capitale e l‟assistenza sull‟uso e sul miglioramento di: nuovi materiali, tecnologie di progettazione e processi produttivi indispensabili allo start-up; inoltre possono supportare attività di collaborazione tra imprese consolidate e generare cluster tecnologici in grado di offrire agli attori vantaggi significativi e sostenibili nel tempo)91.

88

Il capitale umano (intellettuale) è visto come la risorsa più importante: il kaizen, cioè il miglioramento continuo e a piccoli passi può realizzarsi solo attraverso il primo fattore di crescita, cioè il cambiamento, a sua volta determinato da una forte motivazione e dal gioco di squadra.

89 questa “versatilità” consente loro di osservare le cose da prospettive originali e quindi di produrre nuove idee. 90

Vedere il modello di Rogers illustrato nel paragrafo successivo.

91 In Italia ce ne sono circa trenta, specializzati in: ICT, ambiente, alimentare, biotecnologie. Si ricordano il Tecnopolis di Bari e l‟Area Science Park di Trieste, che sono tra i principali parchi scientifici europei.

4. Network collaborativi. Sono relazioni che si stabiliscono fra le differenti fonti e possono essere impostate secondo varie forme92. Tra i principali network collaborativi si citano i cluster tecnologici (una rete di imprese connesse che agendo in condizioni di prossimità territoriale93 cooperano e godono di vantaggi nella condivisione delle informazioni, cosa che determina una maggiore produttività dei processi di innovazione)94 e gli spillover tecnologici (che si manifestano quando i benefici delle attività di R&S di un‟azienda si riversano su altre imprese generando meccanismi di diffusione della conoscenza che vanno al di là dei confini aziendali o dell‟area geografica originaria)95.

5. Knowledge broker. Si tratta di aziende o individui che coordinano e trasferiscono le informazioni tra i diversi network, fungendo come da ponte al fine di combinare tra loro i diversi know-how posseduti; tale condizione consente loro di essere dei formidabili promotori dei processi di innovazione infatti, anche se non hanno la forza di introdurre innovazioni di rottura, possono favorire i processi innovativi che sfruttano le sinergie che si generano nella combinazione di tecnologie esistenti, ma che provengono da fonti diverse.

Se operiamo un “cambio di prospettiva” mettendoci nella posizione attraverso cui osserviamo motivi e cause scatenanti che favoriscono la nascita e lo sviluppo dell‟innovazione, possiamo individuare fonti endogene ed esogene.

Fonti endogene (interne all’azienda) Eventi inattesi

Incongruenze

Bisogni di processo

Cambiamenti nel mercato e nell’impresa

Un fallimento può rappresentare uno spunto all‟innovazione Alcune fasi di una certa attività possono portare a galla delle inefficienze tali da far nascere l‟esigenza di trovare nuove soluzioni per migliorarne le prestazioni

L‟innovazione nasce quando siamo in una situazione in cui mancano processi adeguati per svolgere un‟attività

Le strutture delle imprese cambiano, a fronte di cambiamenti nei mercati in cui operano e questo può generare opportunità di innovazione

92

Alleanze, consorzi di ricerca, concessioni di licenze, accordi contrattuali di R&S, joint-venture, ….

93L‟intensità del processo di clustering (ovvero la concentrazione territoriale) dipende anche da altri fattori come: natura della tecnologia (base di conoscenze necessarie al suo sviluppo, efficienza dei meccanismi di protezione, grado di prossimità che richiede per essere scambiata); caratteristiche del settore (grado di concentrazione del mercato, stadio del ciclo di vita, costi di trasporto, presenza di fornitori e di canali di distribuzione); contesto culturale della tecnologia (densità di risorse umane specializzate e di clienti esigenti e sofisticati, grado di sviluppo delle infrastrutture, modalità di finanziamento e di protezione della tecnologia). 94

Questo, a sua volta, stimola la nascita di nuove imprese nell‟area di gravitazione del cluster e attira altre imprese esistenti; inoltre emergono mercati di fornitura a monte e canali di distribuzione a valle per soddisfare le esigenze del cluster; vengono attirate risorse umane specializzate e nuovi talenti, stimolati a fare esperienza lavorando in aziende innovative di successo; infine, l‟aumento dell‟occupazione e dei proventi può incoraggiare il miglioramento delle infrastrutture e l‟ampliamento dell‟offerta di servizi per la comunità ospitante il cluster. 95 La probabilità di spillover dipende: dall‟efficienza dei meccanismi di protezione quali brevetti, copyright e

Fonti esogene (esterne all’azienda) Cambiamenti demografici Cambiamenti nella percezione

Nuove conoscenze

(scientifiche, tecniche o sociali)

Quest‟area risulta quella più prevedibile e più affidabile Un cambiamento nella percezione di un qualsiasi evento non altera l‟evento stesso, ma ne cambia il significato96; l‟inclinazione dell‟individuo è una cosa concreta che si può testare e sfruttare per individuare nuove opportunità Queste rappresentano ciò che la gente intende quando si parla di innovazione e portano successo per l‟innovatore; queste innovazioni si distinguono per vari fattori, tra cui il lead time97 (che è più elevato in quanto ci vuole più tempo per distillare le conoscenze in tecnologia e ce ne vuole altrettanto perché essa possa essere immessa sul mercato); bisogna rivolgere molta attenzione al mercato in quanto queste innovazioni ne sono più dipendenti