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Mappa 4. La posizione di Xinzhucun, tra le città di Judian e Ludian (si veda il sito: Google Maps).

9. Ciclo annuale e stile di vita

A Xinzhucun, come spesso accade in questa zona, ogni anno è scandito dall’alternanza tra momenti di festa e di lavoro, e i ritmi della vita degli abitanti sono determinati, in modo piuttosto flessibile ma invariato, dalle diverse operazioni agricole e dagli altri tipi di fabbisogno delle case/famiglie. L’anno comincia e si conclude con la festa più importante e amata dell’anno, 春节

Chunjie, la “festa di primavera”, che coincide con il Capodanno cinese. La festività dura ufficialmente

64 Quelli che in cinese vengono definiti come le “cose esterne”, all’interno del conosciutissimo detto che recita: “男主外女主内” nan zhu wai nu zhu nei: l’uomo si occupa degli affari esterni (alle mura domestiche) e la donna di quelli interni.

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7 giorni, ma di fatto a tutti i lavoratori a contratto originari della zona viene concesso un mese abbondante di vacanze, le più lunghe dell’anno. Dai cinque giorni precedenti la festa in poi, è quasi “vietato” lavorare nei campi: chi lo fa, è visto come una persona che deve avere un brutto caratteraccio: tutti sono generalmente contenti di interrompere il normale ritmo di vita e si pregustano la novità già diverse settimane in anticipo. Dopo aver pulito case e strade ed addobbato la via principale di Xinzhu, ci si rifornisce di scorte di ogni genere, da quelle alimentari ai festoni beneaugurali, e si attende che inizi la festa. Questa dura cinque giorni, ed ha un fulcro di attività nella frazione centrale: sul palco si esibiscono gruppi di ballo tradizionale e cantanti improvvisati, mentre a 50 m di distanza si disputa un’accanitissima partita di pallacanestro. Il mese delle vacanze invernali è quello prescelto dalla quasi totalità delle coppie per programmare il proprio matrimonio. Questo è il periodo che viene denominato “follia Naxi”, dal momento che, tra una festa e l’altra, tra gennaio e inizio marzo i contadini abbandonano quasi del tutto le attività agricole. Le altre feste, nazionali o Naxi che siano, benché numerose, sono meno apprezzate.

A primavera si arano i campi con l’ausilio dei pianniu o dei trattori: è il periodo più febbrile dell’anno, in cui tutti sono indaffarati e si determinano le sorti delle varie colture.

Il 4 aprile si tiene la festa della “pura luminosità” (清明节 qingmingjie), durante la quale è ottima abitudine riunirsi con tutta la famiglia per andare a “spazzare” le tombe dei propri cari mancati e dei propri antenati, e passare una giornata in loro compagnia, offrendo loro incensi, cibo, alcol, thè, e soldi finti.

Tra agosto e settembre si raccoglie il mais e si essicca il tabacco. In questo periodo, diverse famiglie fanno uno dei due rifornimenti annuali di legna da ardere.

A inizio ottobre vi è una pausa di una settimana, in corrispondenza della Festa Nazionale, in cui i lavoratori possono tornare a Xinzhucun, ma che, dal momento che non vi sono dei particolari riti da svolgere e non è nata per veicolare un forte senso di unione familiare, viene spesso utilizzata come una buona occasione per fare delle piccole gite con parenti e amici.

Durante la stagione invernale, da dicembre a marzo, si effettua l’estrazione delle piante medicinali e la raccolta degli aghi di pino. All’incirca a febbraio, si effettua un secondo rifornimento di legname da ardere; per compiere questa operazione, si preferisce attendere i momenti in cui i familiari che lavorano altrove rientrano a Xinzhucun, per avere supporto.

Mentre nei momenti di festa il senso di comunità è palpabile e le energie di tutti sono riassorbite da divertimenti o attività collettive, anche se non ludiche, nei momenti comuni dell’anno l’attenzione delle persone è riassorbita dagli affari privati o familiari, e ciascuno pensa al proprio

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sostentamento, crescita economica e benessere. Si passa così da momenti in cui il villaggio è pieno di gente e si vive un’atmosfera vivace, a momenti di grande tranquillità in cui le strade si svuotano, dato che i lavoratori stipendiati ritornano alle proprie occupazioni e i residenti si ritirano nelle proprie mura domestiche per una quantità di tempo maggiore del proprio tempo libero.

Ciò che è difficile trasmettere descrivendo un’attività dopo l’altra così come vengono svolte, è il senso di tranquillità e di dominio del proprio tempo che si percepisce negli abitanti di Xinzhucun. Li si vede perfino assumere espressioni beffarde mentre si prendono la libertà di riposarsi più del dovuto dopo pranzo o scelgono la propria attività di svago durante le feste. Dal momento che ogni gruppo familiare decide per sé, l’unico fattore che non si può ignorare sono le tempistiche di crescita e maturazione delle colture. Per il resto, una famiglia può liberamente decidere di sbrigare i propri lavori ad un ritmo più serrato o più rilassato, ed è forse solo questione di discuterne e fare in modo che i membri nel nucleo familiare stretto siano concordi e collaborino. Più volte mi sono chiesta se la sessione di lavoro mattutina portata avanti dalle madri di casa non sia una forma di dimostrazione della propria laboriosità più che una necessità concreta. Chi è più laborioso, si prende in carico un’area maggiore di campi. Chi non ha una condizione fisica che gli permetta di muoversi con agilità, o chi si accontenta di poco, lavorerà meno. Si sentono quindi delle persone che sostengono che la vita a Xinzhucun sia molto pesante e stancante, ed altri che affermano che non potrebbe andare meglio: se una persona vuole lavorare, lavora, altrimenti andrà avanti il giorno successivo. Ciò non toglie che se non si coltiva o non si raccolgono aghi e legna del tutto, si finisce a non avere da mangiare. Pertanto, i contadini si trovano di nuovo di fronte ad una sorta di grande libertà personale per quanto riguarda la gestione del proprio tempo, quando nascere a Xinzhucun non offre molte alternative sulle possibilità di vita. I budget per aprire qualsiasi tipo di attività e per iscrivere i bambini alle scuole migliori sono difficili da accumulare. Inoltre, nascere in questo contesto, dove gli adulti, in media, sanno a malapena parlare cinese e non sanno scrivere, rende piuttosto complicato stimolare l’interesse dei bambini allo studio. Questo porta le persone, quando viene loro richiesto, ad affermare di apprezzare la vita del posto, ma contemporaneamente di non avere alternative. Si tratta dunque di una libertà obbligata, come quella di collaborare nelle attività collettive o di aiuto nei confronti degli amici bisognosi, e come quella di lavorare per la propria famiglia.

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