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Mappa 4. La posizione di Xinzhucun, tra le città di Judian e Ludian (si veda il sito: Google Maps).

5. La frazione: attività

Nonostante il livello di confidenza sia inferiore a quello dei gruppi di solidarietà, anche all’interno della frazione, composta interamente da parenti più o meno stretti ed amici di lunga data, si respira un clima di grande familiarità. Si tratta delle persone a stretto contatto con le quali si è nati e cresciuti, e di un intrico di viottoli, scorciatoie, ripari, cortili che si conoscono come casa propria. Vi è una serie di attività, dalla gestione dei beni comuni al divertimento svincolato da obblighi, che si conducono in compresenza o collaborazione con le persone appartenenti alla propria frazione, all’interno di uno spazio pubblico o che diviene temporaneamente condiviso.

La pulizia e la manutenzione delle strade, degli ambienti e dei beni comuni, come il campo da basket (ogni frazione ne possiede uno, come si vedrà a breve) o l’insieme delle vettovaglie da festa, sono gestiti da una sorta di regolamento non scritto che viene tendenzialmente rispettato, e viene adeguato ai cambiamenti che avvengono nella piccola comunità sotto la guida del rappresentante della frazione e dei suoi personaggi più conosciuti. Così, ad esempio, il pezzo di strada che passa innanzi ad un gruppo di abitazioni, verrà pulito a turno da ciascuna delle famiglie ed eventualmente aggiustato dalle persone più competenti della frazione, che se ne occuperanno come se sia scontato che spetti a loro. Ad una simile amministrazione orale e basata eminentemente sul controllo reciproco dei vari abitanti è, come si è visto, affidata la protezione ambientale. Sembra infatti che il consumo

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di legname sia regolato sulle necessità interne di ogni famiglia e non ecceda questa quantità. La rapida moltiplicazione di rifiuti di plastica, ha colto di sorpresa la comunità, non abituata a dover smaltire rifiuti non organici, ed ha modificato largamente il suo impatto ambientale. La soluzione adottata oggi è di gettare le scorie lungo gli argini dei fiumi, e di bruciarle una volta all’anno, in corrispondenza della festa di Capodanno. Ho personalmente notato uno dei personaggi più autoritari di Donghongdui, in un contesto in cui erano tutti presenti, richiamare l’attenzione degli abitanti della frazione sulla necessità di non eccedere nella produzione di scorie di plastica e sollecitarli a bruciarle. È raro, come avviene all’interno delle famiglie, che qualcuno si rifiuti di stare alle regole collettive; il timore del pettegolezzo e della “perdita di faccia” sono un deterrente efficace. Ovviamente le persone pigre o restie non mancano, ma la modalità utilizzata per riportarli all’ordine è la battuta o lo scherzo90, e non si vedono frequentemente nascere scontri dovuti a simili questioni.

A metà tra lo spasso e il lavoro comunitario giacciono le celebrazioni, in occasione delle feste nazionali o di quelle private di un membro della frazione. Le feste nazionali sono fondamentalmente occasione di un ricongiungimento familiare, che si concretizza nella preparazione e nel consumo di un lauto pasto tra genitori e figli (fig. 22). Tra queste, quella di gran lunga più sentita è il Capodanno cinese, che prevede in aggiunta un festeggiamento collettivo di tutto il villaggio. Si tratta tuttavia di un’occasione in cui lo spazio comune viene messo al centro e il tempo condiviso ricopre la stragrande maggioranza delle giornate.

90 È raro infatti che le persone facciano emergere le proprie emozioni in modo diretto: le persone dal contegno

più alto sono quelle più rispettabili. La resistenza e la tolleranza al dolore sono delle qualità stimate. La modalità preferita per accennare alle emozioni è quindi l’accenno o lo scherzo, per quanto seria e profonda la questione possa essere. Eric Mueggler definisce questo atteggiamento cheerful public demeanor (Mueggler 2001).

Fig.22. Pasto familiare in occasione di

Chunjie, Donghongdui, Xinzhucun.

Fotografia: L. Spinelli (2018).

Fig.23. Preparazione del campo da basket di

allenamento, Donghongdui, Xinzhucun.

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Una porzione di tempo è impegnata nel compiere il giro di tutte le famiglie di parenti per portare omaggio (拜年 bainian), mentre la sera, finite le attività in cui partecipa tutto il villaggio, si inizia ad invitarsi reciprocamente a cena tra amici e vicini di casa. Ogni volta che si hanno ospiti a casa, gli invitati sono ovviamente liberi di muoversi in tutte le stanze: mi è stato infatti raccomandato più volte, in tali occasioni, di lasciare i mei effetti personali fuori dalla portata dei bambini. Nonostante siano frequenti le occasioni di svagarsi con amici che non si vedono da tempo, le persone con cui si rimane sono principalmente gli abitanti della propria frazione, con i quali si condivide lo schieramento dalla parte della propria squadra di basket (fig. 23), si assiste agli spettacoli di canto e ballo messi in scena dai propri vicini di casa, e la sera si balla al ritmo di musiche Naxi attorno al focolare acceso nel campo da basket, momento al quale pochi rinuncerebbero. Differente è invece l’organizzazione delle celebrazioni private. Si tratta dei principali riti di passaggio della vita di una persona: corrispondono alla cerimonia di assegnazione del nome, al matrimonio, alla separazione dalla casa dei genitori (fenjia) e al funerale. Come si è visto, nel periodo di “follia Naxi”, questo tipo di evento è estremamente frequente. Si tratta di momenti che vengono condivisi con la comunità dando grandi feste alle quali vengono invitati di necessità tutti gli abitanti della frazione, e i propri parenti ed amici che risiedono altrove. Ciascuna delle tre cerimonie ha una struttura simile e ruota attorno al momento dell’offerta di uno o due pasti a tutti i partecipanti. Si tratta dunque di tre o quattro giorni in cui la casa della famiglia ospitante rimane aperta e viene battuta da centinaia di piedi. Prima e dopo questa giornata centrale serve dunque una lunga fase preparativa, alla quale parenti, amici e compaesani non si rifiuterebbero mai di prendere parte e di rendersi utili. Dal momento che spesso il numero degli invitati raggiunge diverse centinaia, l’organizzazione non è banale, ed è un tipico momento in cui l’intero apparato della frazione viene mobilitato. Le celebrazioni possono durare diversi giorni. Tra la preparazione di carne e verdure, la predisposizione degli ambienti e la cerimonia vera e propria, chi non l’ha vissuto, non sospetterebbe l’intensità del brulichio di attività che viene nascosto alla vista degli invitati, smistato com’è nell’intrico variamente disposto di ambienti chiusi e aperti di cui sono costituite tutte le abitazioni Naxi. La mattina, le persone disponibili ad aiutare si radunano nel cortile della casa dove si darà la festa e, sulla guida di una persona esperta in carica, che in genere coincide con uno dei personaggi più conosciuti del paese, vengono divisi nei vari compiti che è necessario portare avanti. Si tratta di recuperare vasellame e pentole dal deposito collettivo della frazione (fig. 24); trasportare i tavoli ed adornare gli ambienti; occuparsi degli acquisti; improvvisare una serie di fornelli a carbone all’aperto (fig. 25), per poter cucinare riso, mantou e molte pietanze contemporaneamente; al momento opportuno, lavare ciotole, piatti e pentole.

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Alla fine, una ventina di piccoli tavoli quadrati saranno schierati in cortile, adornato con rami di pino e quercia, e lunghe file di bandierine triangolari (a meno che non si tratti di un funerale) si staglieranno nell’intenso azzurro del cielo, ondeggiando alle folate di vento e gettando a terra un mosaico di piccole ombre in movimento. Quando gli ospiti arrivano, li si fa accomodare, e un turno alla volta si serve un lauto pasto a tutti (fig. 26). Ciascuno dei “volontari” tende a svolgere sempre lo stesso pezzo di quella catena di montaggio che in qualche ora trasformerà un comune cortile in una sorta di ristorante all’aperto. L’atmosfera che si respira è eccitata; benché questo tipo di eventi si ripeta ogni anno per un altissimo numero di volte, si percepisce una generale nota di divertimento per la rottura della routine e per la possibilità di passare tutta la giornata in mezzo a parenti ed amici. Quando non si hanno più compiti da svolgere, infatti, ci si può dedicare alle più svariate attività, come il majiang, il poker, le scommesse o semplicemente le chiacchiere (fig. 27). Questo sentimento ha un culmine nell’evento più atteso di ogni giornata e che tutti continuano a menzionare nel corso dei lavori. Una volta che la gente della frazione, l’ultima a consumare il pasto, ha terminato di mangiare, si sgombera e ripulisce in fretta e furia il cortile, e vi si accende al centro un enorme focolare, usando come base d’appoggio un ampio e pesante contenitore metallico. Data voce ad un potente impianto stereo, si danza alla musica di un cd (sempre lo stesso) i cui brani accostano le vivaci melodie tradizionali di queste zone, suonate con un particolare flauto chiamato 葫芦丝 hulusi, a suoni sintetici ritmati e decisamente più moderni. L’ultimo giorno, si aiuta a ripulire gli ambienti e si danza un’ultima volta.

Fig.24. Donna di Donghongdui cucina ad un

matrimonio utilizzando le vettovagli condivise: si noti il contrassegno 东 红 di Donghongdui sulla bacinella. Xinzhucun. Fotografia: L. Spinelli (2018).

Fig.25. Cucina improvvisata all’aperto in

occasione di un matrimonio, Donghongdui, Xinzhucun. Fotografia: L. Spinelli (2018).

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Questa forma di divertimento, che appare essere così intensamente apprezzata dalla quasi totalità degli abitanti di Xinzhucun di ogni genere ed età accostata a quella dei ritrovi serali a casa di parenti ed amici che abitino nella propria o nelle frazioni adiacenti, è una forma di collante sociale molto forte. Insieme, costituiscono, all’interno del panorama delle relazioni interpersonali delle piccole comunità costituite dagli abitanti delle frazioni, la controparte ludica di quell’insieme di doveri che la convivenza prevede. Un sistema fondato su una serie di vantaggi, costituiti dalla possibilità di contare, in caso di problemi di diverso tipo, su un gruppo di sostegno piuttosto saldo, e dalla facilità di stabilire contatti umani anche su un piano puramente ludico e disinteressato, ed una serie di obblighi, costituiti dalla necessità di donare tempo ed energie alla comunità per garantire, per quanto possibile, il benestare di tutti ed uno stile di vita approssimativamente equo, legano le persone in una rete sociale molto solida e che, almeno all’apparenza, è accettata di buon grado dalle persone. Tanto si sa, da un lato, di non poter evitare di abbandonare il lavoro nei campi per dare una mano nella preparazione del matrimonio di una cugina, quanto si è certi, dall’altro, che in caso si volesse provare ad intraprendere una piccola attività, (ad esempio, la produzione di tofu, come ho visto fare la signora presso la cui casa dove alloggiavo), si verrebbe prontamente sostenuti dai propri familiari e amici.

Fig.26. Disposizione dei tavolini in occasione

di una cerimonia di fenjia, Donghongdui, Xinzhucun. Fotografia: L. Spinelli (2018).

Fig.27. Il majiang nella pausa pomeridiana tra

un pasto e l’altro in occasione di un

matrimonio, Donghongdui, Xinzhucun.

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