Mappa 4. La posizione di Xinzhucun, tra le città di Judian e Ludian (si veda il sito: Google Maps).
4. Il sistema politico-amministrativo di Xinzhucun
Xinzhucun49 si trova all’interno dell’Area protetta dei tre fiumi paralleli, e in particolare nei pressi della riserva naturale della montagna Laojun (老君山片区 Laojunshan pian qu), appartenente alla catena montuosa dell’Hengduan. Sorge giusto accanto alla riserva botanica che da esso prende il nome: 新主植物园 Xinzhu zhiwuyuan. Il villaggio ha un’area di 13,04 km2, e si trova ad un’altitudine
media di 2400 m sul livello del mare, con il punto più basso a 2200 m e quello più alto a 3836 m. Tra clima e caratteristiche del territorio, si trova in una vallata che rientra pienamente nei canoni descritti in precedenza riguardo al Nord-ovest dello Yunnan: in particolare, coperta da ambo i lati del piccolo fiume che la attraversa (新主江 Xinzhujiang) da grandi campi privati coltivati a monocolture (fig. 1), le sue colline sono ammantate di foreste di conifere con macchie di una grande varietà di specie di
47 Si vedano: Sherman et al. 2008; Wilkes e Xu (tutti i lavori in bibliografia).
48 Si vedano: Lai (2000); Cruikshank (2012), Grant (2012), Pérez (2012), Lewis (2012).
49 Per quanto riguarda le nozioni relative a Xinzhucun, farò ampiamente ricorso a quanto ho visto e mi è stato
spiegato sul campo, nonché a quanto è riportato in un volume (non pubblicato) che mi è stato prestato dal rappresentante del comitato comunitario. Scritto da alcuni residenti del villaggio a seguito di diversi anni di indagini, tocca i più svariati ambiti della vita del luogo, dalla composizione della comunità, alla flora in cui è immersa, ai prodotti agricoli che vi sono prodotti, sino agli oggetti rituali posseduti da ogni singolo prete dongba del luogo.
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latifoglie. Si può ben dire che il villaggio sia inserito nel contesto storico e politico che descrivevo poco sopra, e che sia sempre stato sottoposto alle ingerenze dello Stato, con le sue riforme sulla proprietà terriera e sulla protezione dell’ambiente naturale in continuo mutamento. A colpo d’occhio però nulla di tutto questo si nota: finchè a qualcuno non è venuta voglia di accompagnarmi a visitare il parco botanico, esso è rimasto nella mia mente come nulla più di un bel luogo dove fare passeggiate nella parte nord-ovest dell’area appartenente al comune di Xinzhucun, che ormai tutti i locali hanno visto e che talvolta (ma molto raramente) qualche turista avventuriero viene a visitare. Ho anche scoperto che in passato nella valle avevano stabilito un impianto per la racconta di legname, della quale non c’è più traccia e il cui ricordo non emerge se non chiedendo esplicitamente (Colloquio 4, p. 272).
Come tutti i villaggi confinanti, Xinzhucun fa capo all’amministrazione di Ludian, un’altra cittadina poco più grande che si trova oltre le colline a sud. Lì, hanno sede gli organi amministrativi ufficiali ai quali il comitato comunitario di Xinzhucun rende conto e si appella in caso di problemi. Mentre in passato era un gruppo costituito dagli uomini più anziani dei vari lignaggi ad occuparsi degli affari del villaggio e ad essere responsabili per l’esecuzione delle leggi e la riscossione delle tasse, oggi la loro autorità è in parte stata sostituita da quella di un rappresentante governativo esterno (书记 shuji), designato da ufficiali del partito di rango più elevato, insieme alla persona eletta dal comitato per rappresentare l’intero paese (村长 cunzhang)50. Ogni frazione di Xinzhucun deve essere
rappresentata all’interno di questo organo, ed elegge una persona che adempia a questo compito. Il comitato così composto si raduna ogni qualvolta sia necessario per discutere problemi ed implementare strategie risolutive. Questo tipo di cariche non ufficiali prevedono un mandato di 3 anni e sono generalmente ricoperte da uomini, eletti dalla collettività delle persone maggiorenni. Il portavoce di una frazione ha delle responsabilità nei confronti dei suoi compaesani: egli ha il compito di far loro rispettare le norme governative e quelle imposte dal comitato e di raccogliere e riferire all’assemblea le questioni proposte da ciascuno. Inoltre, in caso qualcuno avesse problemi legali o sanitari e non potesse contare sull’aiuto di familiari o amici, sarebbe suo compito accompagnarlo a risolverli. Vi sono alcune regole riguardanti i turni di pulizia delle strade e la manutenzione di ambienti pubblici ed oggetti comuni, sia a livello dell’intero villaggio che a livello delle singole frazioni, che rimangono tendenzialmente costanti, e vengono generalmente accettate e rispettate da tutti. La possibilità del villaggio di interagire a livelli amministrativi e politici più alti, invece, si ferma a Ludian: all’interno del Paese monopartitico che è la Cina, oltre ad esporre le proprie problematiche e provare a suggerire soluzioni a livello di municipalità, gli abitanti non hanno accesso ad altri canali
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comunicativi né modo di scegliere alcunché riguardo alle politiche che il governo applicherà anche sul proprio villaggio, se non sperare che il sistema di rappresentazioni successive funzioni.
Le frazioni del villaggio sono ventisei, divise in quattro maggiori raggruppamenti: 东字片
Dongzipian,新字片 Xinzipian,红字片 Hongzipian e 金字片 Jinzipian. Esse hanno dimensioni
variabili: quella centrale, 东元队 Dongyuandui, che ospita i punti di ristoro e diversi negozi, è una delle maggiori per numero di case, mentre quella dove ho alloggiato, 东红队 Donghongdui, è molto piccola: ospita in tutto 46 case/famiglie. Gli affari interni ad ogni frazione vengono gestiti direttamente dalle persone coinvolte, oppure, quando serve, sono mediati dal portavoce o da uno dei personaggi più influenti del villaggio: che siano persone che hanno un carattere più forte o che hanno studiato medicina o la scrittura Dongba, nessuno di loro si tira mai indietro quando c’è da fare un servizio pubblico o aiutare le persone del proprio villaggio, all’interno del quale si conoscono tutti, dal momento che nella maggioranza dei casi gli abitanti sono nati e cresciuti in quei luoghi. A Donghongdui, ad esempio, ci si riferiva spesso ad un ex rappresentante del comitato comunitario dall’aspetto autoritario e che aveva la tendenza di gestire le attività comuni, oppure ad una donna dal carattere forte che faceva l’infermiera al piccolo pronto soccorso di Xinzhucun, e che aiutava il comitato da parecchi anni.
Mentre alcune frazioni di Xinzhucun sono esclusivamente costituite da case a cortile di proprietà delle singole famiglie, quelle più grandi ed attraversate da strade carrabili presentano anche diversi tipi di edifici, come negozi e xiaochi, acquistati o affittati e gestiti da gente del posto. In particolare, a Dongyuandui, la frazione centrale, si possono trovare anche alcuni edifici di interesse collettivo. Si tratta della sede del comitato comunitario, dove si può trovare anche l’ufficio del rappresentante governativo, della scuola materna ed elementare, dell’ospedale e di un ampio palco, che si utilizza esclusivamente durante i festeggiamenti del capodanno. L’accesso a questi luoghi e la percorrenza su tutte le strade, che siano sterrate o meno, sono liberi, mentre, come si vedrà nel prossimo capitolo, per entrare in una casa privata ci sono alcune regole da rispettare.
La proprietà delle foreste, conseguentemente alle norme prescritte dalle Forest Tenure Reforms del 1981, è divisa tra Stato, collettività e famiglie. Quella dei terreni agricoli è privata. Ogni famiglia possiede diversi appezzamenti di terreno agricolo o forestale in diverse zone all’interno della valle e sui pendii delle colline che la circondano (a volte sui pendii che affacciano sulle valli circostanti, tutte coperte di foreste). Spesso, al variare della composizione delle singole case/famiglie, si effettuano prestiti o compravendite dei terreni. I prezzi, sempre con un occhio al mercato, sono in buona parte concordati dai contadini. Per esempio, se un ragazzo va a vivere in città, ai genitori conviene affittare parte delle proprie terre a famiglie più numerose, perché da soli non riuscirebbero
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a coltivarle tutte. L’area pro-capite di terreno posseduto è all’incirca la stessa. Questo fa sì che tra gli abitanti del posto, non essendovi grandi disparità, non vi siano grandi conflitti. Inoltre, anche nei rari casi in cui ci sono disparità economiche tra le famiglie, lo stile di vita delle persone rimane praticamente invariato, pertanto la differenza non si nota. Loro stessi mettono in relazione la palpabile armonia e voglia di collaborare che vige tra le persone con il fatto che si trovino tutti all’incirca nelle stesse condizioni economiche. Sembra in realtà che ci siano diverse famiglie in difficoltà: foto di queste persone e delle loro abitazioni sono appese in un tabellone nel cortile della sede del comitato comunitario, dal momento che ricevono indennizzi da parte dello Stato e ogni abitante del villaggio ha il diritto di sapere perché. Di fatto però, su una popolazione piuttosto numerosa come quella di Xinzhucun, queste persone non si notano. Sono in ogni caso pochi passi sotto la media dei contadini locali.
Nel paese sembra vigere un tacito accordo per cui nessuno trasgredisce (o almeno non in modo clamoroso) alle norme imposte dallo Stato e a quelle stabilite localmente per la collettività, nonostante non vi sia di fatto nessuna figura incaricata di verificare che esse siano rispettate. La consapevolezza in parte di avere gli occhi dell’intera comunità puntati addosso (fig. 3), in parte dei benefici derivanti dalla collaborazione con gli altri residenti, familiari e amici (nonché altri fattori che fortunatamente non si vedono in atto frequentemente, come misure punitive dirette da parte dello Stato), portano in generale le persone ad accettare e portare avanti le proprie attività e la propria vita meglio che possono all’interno dei confini imposti dal governo, dall’economia di mercato e degli andamenti di un mondo globalizzato. Quello che stupisce una persona proveniente dall’esterno, è l’ottimo funzionamento di questo sistema e l’armonia che vige nella sua applicazione, tanto che ad un primo sguardo esso sembra accettato dalla popolazione, quasi fosse un’emanazione dell’ordine naturale delle cose.
Fig.3. Cartello collocato su un viottolo di Donghongdui, recentemente asfaltato, recante le iscrizioni dei
nomi dei capifamiglia delle case/famiglie che avevano contribuito alla sua costruzione. Fotografia: L. Spinelli (2018).
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Ciò che appare come un’idilliaca immagine di campi punteggiati da semplici case e circondati da verdi foreste, e che spinge a pensare che la comunità del posto non abbia mai avuto grandi contatti con il mondo globale o con la Cina scintillante dei palazzi di vetro delle sue grandi metropoli, è tuttavia uno dei milioni di centri abitati di un enorme Stato, ed è sottoposto ad un’amministrazione capillare. La vita in queste zone periferiche, nonostante esse non siano manovrate direttamente dalle mani dello Stato, è comunque in qualche modo conformata sullo stampo delle modalità, delle concessioni e dei divieti imposti dal governo51.