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La strategia di andare in Italia all’interno del contesto sociale analizzato ha ragioni pratiche e segue logiche pratiche che non essendo del tutto razionali (basate sul calcolo di costi e benefici e su una logica rigorosa, che Bourdieu definisce come logica della logica in contrapposizione alla logica della pratica) ciò nonostante è ragionevole. Questa strategia è considerata come una soluzione per il miglioramento delle condizioni di vita per questo il desiderio della migrazione risulta essere così forte e diffuso tra la popolazione. In questa impresa, i rischi vengono per lo più sottostimati ma di certo hanno un effetto considerevole

sulla vita dei migranti e degli aspiranti migranti; sulle traiettorie dei loro percorsi migratori e delle loro vite.

Un’analisi delle migrazioni, per comprendere le logiche sociali e gli ambienti sociali in cui tali logiche sono praticamente ragionevoli, deve muoversi su più fronti sia a livello spaziale sia a livello temporale, deve prendere in considerazione diversi contesti sociali con le loro connessioni e deve prendere in considerazione il processo migratorio nel suo svolgersi nel tempo.

La dinamica globale/locale, che ha anch’essa una sua storia, porta alla collisione di desideri che sono informati globalmente e di possibilità che sono locali. Queste ultime sono a loro volta il frutto di una storia di connessioni e di meccanismi interni al processo di globalizzazione che tendono a riprodurre rapporti di potere, e di disuguaglianza a svariati livelli. Il contesto locale presenta difficoltà socio-economiche che rendono difficile il progettare una vita basata su aspettative e immaginari globali. Il gap tra desideri e possibilità ha diverse cause. Le persone sono chiamate ad affrontare un contesto sociale nel quale il campo economico occupa una posizione egemone, il sistema educativo è altamente competitivo e i salari sono inferiori alle aspettative e agli obiettivi di uno standard di vita orientato dalle necessità “imposte” dalla cultura dei consumi. Vivono all’interno di un’economia locale debole e marginale rispetto all’economia globale.

In questo contesto sociale la migrazione verso l’Italia gioca un ruolo di rilievo da oltre trent’anni. Ha portato ricchezza, ha creato squilibri economici, ha aumentato il desiderio di successo economico e la convinzione di poterlo raggiungere. L’Italia nel corso degli anni ha assunto un elevato valore simbolico che i migranti precedenti, quelli attuali e quelli potenziali, ed anche i non-migranti contribuiscono continuamente a riprodurre attraverso i loro comportamenti e i loro pensieri.

Più ampie sono le chance che uno ha per poter andare in Italia, più difficile diventa rifiutare questa strategia e pensare ad alternative, lo spettro di ciò che è possibile e pensabile (Augé, 1977, trad. it. 2003 e Augé1986) per il futuro diventa più stretto e orientato dalla soluzione dell’Italia. Questo è ad esempio il caso di Harris, che avendo la madre in Italia, molto probabilmente finirà per arrivarci anche lui. Strategia pratica che però non perde quel margine di incertezza, di improvvisazione, che caratterizza tutte le pratiche:

Do you like to go to Italy? Yea. You see, for Sri Lankan people Italy is a dream land. It is a

dream land but from my point of view it is like a kind of hell. Hell? Yes kind of hell, living-

hell it means [in] Italy we should work harder and harder. But these people just don’t think about that, they think if we… if they go to Italy they become rich. But they should work, no?

Without working they cannot earn money. So you are going to Italy, but you are not so

happy to go? Yea, not so happy, but happy. Not much happy, a kind of happy, like in the

middle. (Intervista a Harris, Wennapuwa, 11.08)

Determinazione e indecisione, speranze e paure, obiettivi basati su viaggi indefiniti e su un futuro incerto, immaginari simbolici: tutte queste sono caratteristiche che non vengono prese in considerazione dalle teorie strutturaliste sulla migrazione che negano l’individuo e dalle teorie della scelta razionale che confonde una strategia pratica legata ad un cosmo sociale (o a più cosmi sociali) con un calcolo. Ma tutte queste caratteristiche sono caratteristiche che spiegano la pratica sociale di colui che dallo Sri Lanka desidera e attende l’Italia. E forse spiegano anche un sogno.

Figura 4 – La città di Wennapuwa e la Main Road

Wennapuwa è considerata da suoi abitanti come una città in continuo sviluppo economico. La Main Road è la zona centrale della città, dove si possono trovare numerosi negozi, banche, agenzie, ristoranti, uffici, scuole e ospedali privati. Per i servizi e le opportunità che offre numerose solo le persone che quotidianamente arrivano da fuori città per lavorare o per differenti necessità

Figura 5 – Tracce d’Italia

A Wennapuwa e nelle città vicine, come ad esempio a Marawila, è possibile trovare volantini che pubblicizzano terreni in vendita con nomi di città italiane o che

comunque fanno riferimento all’Italia.

Le agenzie che vendono terreni e costruiscono case pensano la loro pubblicità considerando come destinatario privilegiato il migrante. In uno di questi volantini il migrante è addirittura chiamata “Italian Citizen” e la pubblicità rappresenta una scena legata alla migrazione: la madre in Sri Lanka chiama il figlio in Italia suggerendogli l’acquisto di un terreno di prestigio (a Wennapuwa).

In figura compare anche il volantino dell’Hotel Verona di Wennapuwa a dimostrazione di come molte persone scelgano nomi italiani per le loro attività economiche. Questo concorre ad amplificare il desiderio di andare in Italia poiché rende evidente il legame tra successo economico e migrazione in Italia.

Figura 6 - Italian House

Esempio di casa “lussuosa” che nella città di Wennapuwa e nelle città vicine vengono anche definite come Italian Houses sia per il loro stile, sia soprattutto perché principalmente costruite da migranti andati in Italia. Soprattutto a

Wennapuwa, poiché molto numerose, le case di grandi dimensioni e lussuose sono diventate rappresentative della città.