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Gli effetti della guerra civile 117

Un conflitto che dura da più di 40 anni ha delle inevitabili ripercussioni sulla popolazione. Come sempre le prime vittime di una guerra sono i bambini. Una stima dell’UNICEF calcola che siano circa 7 – 8.000 i bambini soldato arruolati dai vari gruppi guerriglieri. Nonostante l’elevato numero di guerriglieri smobilitati il reclutamento di minori continua a ritmo serrato. La loro età media è scesa dai 13,8 anni, del 2008, agli 11,8, nel 2009. Le forze di sicurezza hanno usato i bambini come informatori in aperta violazione della direttiva del ministro della difesa, risalente al 2007, e che proibisce esplicitamente l’impiego di minori per scopi d’intelligence.

Un ulteriore pericolo deriva dalle mine anti – uomo. La Colombia ha il più alto tasso al mondo di vittime provocate da mine e bombe inesplose, la situazione è particolarmente grave nelle zone rurali. Si stima che il numero di mine presenti ammonti a circa 6.000.

Come nei Balcani anche in Colombia lo stupro è usato come un’arma. Tutti i gruppi armati si sono macchiati di questo crimine. Forze armate statali, paramilitari e guerriglieri hanno usato la violenza sessuale con l’obettivo di terrorizzare le comunità usando le donne come strumento per realizzare i loro scopi. La negazione costante di questi crimini da parte dello Stato lascia impuniti i responsabili e scoraggia le donne a denunciare i propri aguzzini sia per paura di rappresaglie sia per vergogna. Chi ha la forza di denunciare gli abusi si trova d’innanzi ad una lunga serie di problemi, primo fra tutti la credibilità delle istituzioni e la mancanza di garanzie legali. Il 20% degli sfollati di sesso femminile pone come principale motivazione allo spostamento forzato dalle zone di origine la violenza sessuale. Il 50 – 60% della popolazione sfollata è costituita da donne, percentuale che sale al 75% se nel calcolo vengono inclusi i bambini.

A soffrire le conseguenze della guerra non è solo la popolazione civile, anche i reporter e gli attivisti dei diritti umani sono stati presi di mira. Il governo Uribe ha adottato un approccio che percepisce i diritti umani e la sicurezza come mutualmente incompatibili. Nelle dichiarazioni ufficiali spesso gli attivisti sono stati accusati di sostenere la guerriglia e di essere complici dei terroristi. Di recente è stata fatta una scoperta sconcertante, sotto la presidenza Uribe i servizi segreti hanno condotto un’operazione illecita di spionaggio e sorveglianza di persone che hanno osato criticare il governo; tra le persone coinvolte figurano personaggi di spicco dell’opposizione ed alcuni giudici della Corte Suprema. I sindacalisti uccisi dal ’78 sono più di 2.700 e per questo tipo di reato l’impunità la fa da padrona.

Una situazione tanto critica porta la Colombia ad essere il Paese che maggiormente destabilizza gli equilibri nel Nord della regione. Il nuovo Presidente Santos sta cercando di porre rimedio ai gravi errori della precedente amministrazione ma si trova a governare un Paese in guerra e dal futuro incerto. Oltre la buona volontà a Santos servirà anche un polso fermo ed un programma politico rigoroso.

80 Presidente della Repubblica

Ecuador

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Introduzione

Le perfomance del settore della difesa sono strettamente collegate all’evoluzione della tensione con la Colombia. Le riforme istituzionale del ministero della difesa e delle forze armate si sono rese necessarie per aumentare la sicurezza del Paese e garantirne la sovranità. Nel 2009, l’Ecuador è stato Presidente Pro – Tempore del CDS dell’UNASUR.

Struttura del settore della difesa119. Il Presidente ha come organo consultivo il Consiglio di

Sicurezza Pubblica e dello Stato di cui fanno parte il vice Presidente, i Presidenti dell’assemblea nazionale e della corte nazionale di giustizia, il Ministero della coordinazione e sicurezza, della difesa, di governo, polizia e culto, affari esteri, il Capo di Stato Maggiore delle forze armate ed il Comandante Generale della Polizia. Il ministro della coordinazione e sicurezza è responsabile della pianificazione e coordinazione di tutto l’apparato di sicurezza dello Stato. Il ministero della difesa è l’organo politico, strategico ed amministrativo della difesa nazionale. Il comando congiunto delle forze armate è il massimo organo di pianificazione, preparazione e conduzione strategica delle operazioni militari. L’assemblea segue le vicende inerenti questo settore attraverso un’apposita commissione.

Nel seguente grafico è riportata la struttura del settore della difesa. Rapporto di Comando

Rapporto Consultivo e/o di assistenza

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Per la redazione di questo capitolo sono stati consultati: AA.VV. SIPRI Yearbook, Armaments, Disarmament and International Security, Oxford University Press, Stoccolma, ed. 2008, 2009, 2010, 2011; AA.VV. The Military Balance, The International Institute for Strategic Studies, Routledge Taylor and Francis Group, Londra, ed. 2008, 2009, 2010, 2011; AA. VV. RESDAL (Red de Seguridad y Defensa en Amerila Latina), ATLAS Comparativo de la Defensa en America Latina y Caribe, Buenos Aires 2010, ed. 2010.

119Cfr. op. cit. Atlas, pag. 192 e ss.

Consiglio di Sicurezza Pubblica e dello Stato

Ministro della Difesa Nazionale

Comando Congiunto delle Forze armate Comando dell’Esercito Comando della Forza Aerea Comando della Marina Ministero della Coordinazione e Sicurezza

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Acquisizioni di sistemi d’arma ed economia della difesa.

Il 1° Marzo 2008, il piccolo Paese sud americano è stato invaso dalle truppe colombiane che davano la caccia alle formazioni delle FARC rifugiatesi nella zona di confine tra i due Stati.

Anni 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Spesa militare 1.011 945 1.240 1.198 1.616 1.873 2.109 2.188 2.454 2.263 Incidenza % sul PIL 2,6 2,2 2,6 2,3 2,9 3 3,7 3,6 3,7 3,4

Fonte: SIPRI Military Expenditure Database:

http://www.sipri.org/research/armaments/milex/milex_database, cifre espresse in mln di dollari a prezzi costanti dal 2011.

Nel gennaio del 2007 gli sforzi per trasformare le forze armate ed aggiornare il loro equipaggiamento sono frustrati dalla morte, in un incidente aereo, del ministro della difesa Guadalupe Larriva. Lorena Escudero è nominata ministro della difesa solo otto mesi dopo la scomparsa del suo predecessore. Il Paese è impegnato nella costruzione di un complesso di sistemi aria terra per la protezione dei confini; in particolare, quello colombiano desta le maggiori preoccupazioni a causa dell’attività delle forze armate che danno la caccia alle FARC. Queste operazioni hanno aumentato la tensione diplomatica tra i due Paesi. Nell’aprile 2007, il presidente Correa ha lanciato il Plan Ecuador come risposta di pace, giustizia e sviluppo all’insicurezza dei confini regionali. I costi sono stimati in circa 135 mln di dollari, tra gli obiettivi del piano figurano la promozione della sicurezza dei confini e l’avvio di uno sviluppo socio – economico nella regione settentrionale del Paese. L’alto commissariato per i rifugiati dell’ONU ha stimato che circa 250.000 profughi colombiani vivono nel Paese120. Un altro nodo spinoso è costituito dalla presenza statunitense nel Paese; il Presidente ha espresso intenzione di non rinnovare il permesso alla IV flotta USA. Dalla fine del 2009, gli statunitensi non avranno più alcuna base per la marina in territorio sud americano121.

Dopo l’invasione colombiana, del 1° marzo 2008, in Ecuador si sono dimessi il Ministro della difesa Wellington Sandoval, il Capo di Stato Maggiore ed i comandanti delle tre forze armate. Contemporaneamente è stato finanziato un programma, dal valore di 500 mln di dollari, per acquisire ventisette EMB 314 Super Tucano, sette elicotteri da trasporto medio Hal Dhruv, un Heron ed un UAV da ricognizione. La presenza militare lungo il confine Nord è stata incrementata ed il costo di questa missione è stimato in 100 mln di dollari all’anno. Pochi mesi dopo l’invasione il governo ha reso pubblico un piano decennale, suddiviso in due parti, che pone l’accento sulla presenza dell’esercito al confine colombiano. La prima parte del piano prevede la creazione di un battaglione aerotrasportato di reazione immediata supportato da quindici elicotteri da trasporto medio e diciotto d’attacco/ricognizione. La seconda si occupa delle acquisizioni di radar per la difesa dello spazio aereo, modernizzazione degli aeroporti e nuove infrastrutture militari. Nell’agosto 2008, l’Ecuador ha ordinato alla IAI due UAV “Medium Altitude – Long Endurance” Heron, quattro UAV tattici “Searcher” ed un pacchetto radar di sorveglianza marittima.

120La cifra dei profughi colombiani in fuga dalla guerra fa dell’Ecuador il primo Paese latino – americano per numero

di rifugiati ospitati.

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Ad ottobre, Ecuado e Cina hanno sottoscritto un accordo che prevede la vendita di strutture militari cinesi in cambio di petrolio. Il Paese ha firmato un contratto, da 60 mln, con il China Electronic Technology Group per la fornitura di quattro radar di sorveglianza aerea122; un secondo è stato sottoscritto con la China National Aero – Technology Import – Export Corporation per l’acquisto di un aereo da trasporto XAC – MA60. L’aviazione beneficerà, inoltre, dell’acquisto di trentotto caccia e sette elicotteri: ventiquattro caccia leggeri d’attacco al suolo Super Tucano, quattordici Mirage 50 (ex cileni) e 7 elicotteri multiruolo leggeri Dhruv123.

La struttura delle forze armate è stata profondamente modificata. Il vecchio comando di difesa territoriale è stato sostituito da un nuovo comando centrale. Quest’ultimo ha il compito di dispiegare task force per specifiche missioni come la protezione dei confini o delle risorse energetiche124.

Nel 2010, si è verificata una rivolta delle forze di polizia che protestavano per la riforma salariale e pensionistica. Durante la crisi il Presidente è rimasto in ostaggio dei dimostranti per varie ore. Le forze armate sono intervenute e una volta liberato Correa hanno duramente represso la protesta. Questo gesto ha, di certo, approfondito le relazioni tra militari ed amministrazione centrale.