Le operazioni per la Garanzia della Legge e dell’Ordine (GLO) richiedono una preparazione ed un addestramento particolare. La dottrina d’impiego viene radicalmente modificata e non si riferisce più ad un nemico esterno che agisce con forze armate convenzionali. Per portare a termine questo cambio di paradigma è stato creato il Centro di Addestramento per le Operazioni di Garanzia della Legge e dell’Ordine. Il Presidente della Repubblica decide se far intervenire o meno le forze armate in questo tipo di operazioni. La legge specifica che dopo il messaggio presidenziale saranno attivati gli organi operativi delle forze armate; queste ultime saranno dispiegate in forma episodica, in un’area previamente definita e per un tempo limitato, per svolgere azioni preventive e repressive necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Affinché queste operazioni possano essere effettuate l’autorità competente, tramite un atto formale, deve trasferire il controllo operativo dagli organi di sicurezza pubblica alle forze armate; queste ultime dovranno costituire un centro di coordinazione delle operazioni. Il legislatore ha voluto sottolineare come queste azioni abbiano un carattere sussidiario.
Per partecipare a questo tipo di operazioni è stata creata la Forza di Pacificazione219 intervenuta nel complesso di Almão – Penha, nella città di Rio de Janeiro. Il complesso è stato occupato, nel novembre 2010, dopo un’azione congiunta di esercito, marina e polizia militare dello Stato di Rio. I militari sono chiamati a realizzare anche operazioni civico – sociali che possano migliorare la qualità di vita di oltre 100mila abitanti. Nell’ottobre del 2011, il ministro della difesa ed il governo di Rio hanno firmato un accordo stabilendo un cronogramma per la transizione e successivo passaggio dei compiti alla polizia. L’operazione è ufficialmente terminata nel 2012 ed ha comportato220:
62.489 azioni di pattuglia; 48.142 pattuglie a cavallo; 4.172 posti di blocco;
18 operazioni di ricerca e confisca di 42 armi e 2.015 munizioni; 250 kg di stupefacenti sequestrati;
733 arrestati.
L’esercito ha, però, registrato un aumento degli attacchi contro le sue posizioni al termine della missione il che di certo non depone affatto a favore del suo buon esito221.
Dal 2011, sono state lanciate una serie di operazioni denominate AGATA per la protezione delle frontiere e l’incremento della presenza delle forze armate nella regione amazzonica. Nella tabella seguente sono riportate le specifiche di ogni missione.
Operazione Stati Paesi alla frontiera
AGATA I Amazzonia Colombia, Perù e Venezuela
AGATA II Rio Grande del Sud, Paranà, Santa Catarina
Argentina, Paraguay ed Uruguay
AGATA III Mato Grosso del Sud, Mato Grosso, Rondonia, Acre ed Amazzonia
Bolivia, Colombia, Paraguay, Perù e Venezuela.
AGATA IV Amapà, Parà, Roraima ed
Amazzonia
Colombia, Guyana Francese, Guyana, Venezuela, Perù e
219Istituita, nel 2010, dal Ministero della Difesa per cooperare con l’amministrazione locale e ristabilire la pace sociale
ponendo fine agli atti illegali commessi dal crimine organizzato.
220Cfr. ATLAS Comparativo de la Defensa en America Latina y Caribe, edicion 2012, RESDAL, Buenos Aires 2012, pag.
156
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Suriname.
AGATA V Rio grande del Sud, Santa
Caterina, Paranà e Mato grosso del Sud
Argentina, Bolivia, Paraguay ed Uruguay
Fonte dati: ATLAS Comparativo de la Defensa en America Latina y Caribe, edicion 2012 pag 156. AGATA IV ha rappresentato la più vasta operazione congiunta mai condotta in Brasile con circa 8.500 a presidiare i 5.500 km del confine Nord del Paese. In luglio, una forza composta da 17.000 effettivi delle tre forze armate è stata dispiegata lungo i confini meridionali. Tutte le operazioni AGATA fanno parte del Piano Strategico Brasiliano per le Frontiere, il quale prevede operazioni di law – enforcement. Durante le prime tre AGATA sono state sequestrate più di 115 tonnellate di cocaina, l’aviazione con i Super Tucano A – 29 ha distrutto numerose piste di atterraggio clandestine222.
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L’Esercito.
L’esercito ha il compito di preparare le truppe terrestri per la difesa della Patria e per garantire i posteri costituzionali della legge e dell’ordine. Queste funzioni principali sono affiancate da altre complementari:
cooperare per lo sviluppo nazionale e la difesa civile; appoggiare le politiche estere del Paese;
partecipare alle operazioni di pace internazionale.
L’esercito è parte integrante del Sistema Nazionale di Protezione e Difesa Civile, partecipa alle azione di soccorso ed assistenza alle vittime dei disastri naturali ed è un mezzo di pronta risposta per la ricostruzione. Altre missioni dell’esercito sono:
operare contro i delitti transfrontalieri ed ambientali, isolatamente o in cooperazione con altri organi dello Stato;
cooperare con organi federali, quando sia necessario, per la repressione dei delitti fornendo appoggio logistico, intelligence, comunicazione ed istruzioni;
cooperare, con organi federali, statali e municipali, per opere e servizi di ingegneria.
Per portare a termine i suoi compiti, l’esercito si basa su due concetti strategici: flessibilità ed elasticità. La flessibilità a sua volta include i requisiti di monitoraggio/controllo e mobilità. Essa, per il governo brasiliano, è la capacità d’impiegare forze militari con il minimo della rigidezza ed il massimo dell’adattabilità alle circostanze. In tempi di pace, si traduce con la versatilità cioè la possibilità di essere presenti (mobilità) una volta ricevute determinate informazioni (monitoraggio/controllo). In caso di conflitto, questa capacità deve portare il nemico ad essere sempre in disequilibrio di forze, sorprendendolo con rapide concentrazione di mezzi e de- concentrazioni.
La flessibilità, inoltre, relativizza le differenze tra conflitti convenzionali e non, porta le forze armate tradizionali ad avere alcune caratteristiche tipiche degli “insurgence”. L’intelligence è posta al di sopra del semplice accumulo di mezzi ed uomini, insiste sul ruolo della sorpresa e vede l’alta tecnologia come un aiuto in combattimento. Essa trasforma l’incertezza da problema a soluzione e combina la difesa meditata con attacchi fulminei. Il monitoraggio e controllo sono un imperativo della flessibilità e richiedono un vettore spaziale sotto totale controllo nazionale, anche se è prevista la compartecipazione con Paesi stranieri per la progettazione e realizzazione. In particolare il progetto prevede:
la fabbricazione dei velivoli per il lancio dei satelliti;
la produzione di satelliti di alta e bassa quota, soprattutto geostazionari ad uso multiplo; lo sviluppo di alternative nazionali ai sistemi di posizionamento GPS da cui il Brasile
dipende;
la fabbricazione di mezzi arei e terrestri per il monitoraggio ad alta risoluzione;
la creazione degli strumenti cibernetici necessari per assicurare comunicazioni sicure tra i mezzi aerei e spaziali e la forza terrestre.
Altro elemento imperativo è la mobilità che richiede lo sviluppo di veicoli terrestri e mezzi aerei di combattimento e trasporto. Essa vuole la modifica delle relazioni con le altre forze armate in modo da poter operare in modo congiunto.
L’elasticità è la capacità di aumentare rapidamente la dimensione della forza, quando le circostanze lo richiedono, mobilitando su larga scala le risorse umane e materiali del Paese. Essa richiede la creazione di forze di riserva da mobilitare se e quando necessario.
La flessibilità dipende, per la sua completa efficacia, dall’elasticità. Il suo potenzionale di dissuasione e difesa sarebbe estremamente limitato se non fosse possibile moltiplicare i mezzi materiali ed umani delle forze armate. Interpretare ed agire sono gli imperativi dell’elasticità che
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permettono una più incisiva azione della flessibilità; senza queste due qualità l’esercito non può difendere la nazione223.