Il progetto Gaucho. Si tratta dello sviluppo congiunto, tra Argentina e Brasile, di un veicolo leggero aviotrasportabile con compiti d’esplorazione e trasporto. Esso è caratterizzato dal basso costo e dalla facile manutenzione, in un C – 130 ne possono essere caricati sei.
Attualmente il progetto si trova nelle fasi finali di prova, normalizzazione e certificazione ed a breve dovrebbe iniziare la produzione in serie. I prototipi finora hanno richiesto molto tempo per la messa a punto, nonostante la semplicità del mezzo. L’assenza di tecnologia di punta ed un disinteresse diffuso dell’industrie che vi partecipano fa pensare che esso sia più un programma politico.
Il progetto Hornero. È stato approvato dalla Direzione Generale dell’esercito per la modernizzazione degli elicotteri da trasporto UH – 1H alla versione Huey II. Si tratta di applicare
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Per saperne di più cfr. op. cit. Libro de la Defensa Nacional, pag. 304 e ss; Rivista de Defensa N° 2, a cura del Ministero de la Defensa argentino, pag.117 e ss.
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delle migliorie attraverso dei kits sviluppati dall’industria produttrice. Affinche la trasformazione possa avvenire sono necessari:
da 5 ad 8 mesi per avere i kits; 4 mesi per la conversione;
3 mesi e 10 giorni affinché l’esercito sia in grado di gestire efficacemente il nuovo mezzo.
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Parte V.
Il Brasile
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Situazione Generale.
La presidentessa Rousseff, che ha giurato il primo gennaio 2011, ha dovuto, sin da subito, fare i conti con il dilagante problema della corruzione, infatti, dopo pochi mesi dall’entrata in carica della sua amministrazione sette ministri si sono dimessi.
Forma di governo Repubblica Federale
Superficie 8.502.728 kmq
Popolazione 190.755.799 (cens. 2010); 192.379.287 (stima 2001)
Densità 23ab./kmq
Capitale Brasilia 2.609.998 ab. (2011)3.718.000 ab.
l’agglomerato urbano (2010)
Moneta Real
Indice di Sviluppo Umano 0.718 (84° posto) Presidente e Capo del Governo Dilma Roussef
Membro UNASUR, MERCOSUR, OSA, ONU,.
Fonte: Calendario Atlante De Agostini 2013.
Ordinamento dello Stato. Indipendente dal Portogallo dal 7 settembre 1822, divenne repubblica
nel 1889, in seguito a una rivolta militare adottando la costituzione del 1891 che stabilisce una forma di governo presidenziale ed un asseto federale.
Nel 1964, dopo dieci anni di governi diretti dai partiti della sinistra populista, un colpo di stato militare ha instaurato una dittatura che è durata fino al 1988. Da allora il governo è rimasto saldamente nelle mani dei conservatori fino alle elezioni del 2002, quando si è affermata un’ampia coalizione di centro – sinistra guidata da Inácio “Lula” Da Silva.
Secondo la costituzione del 1988 ed il referendum del 1993 il Brasile è una repubblica federale presidenziale. Il Paese è composto da 26 Stati e dal distretto federale di Brasilia (la capitale); ogni Stato ha proprie istituzioni amministrative, legislative e giudiziarie.
Il Presidente, che è anche capo del governo, è eletto a suffragio universale. Il potere legislativo è esercitato dal Parlamento, formato dalla Camera dei Deputati e dal Senato.
Vi è anche un Consiglio della Repubblica, convocato nei casi di emergenza nazionale.
Territorio. Il suo territorio ha un’estensione di circa 8.5 mln di km2 e circa 4.5 mln di km2 di territorio marino. Confina con quasi tutti i Paesi dell’America meridionale, il che significa avere una frontiera di circa 16mila km di cui 12 mila in territorio amazzonico. Si affaccia ad Est sull’Oceano Atlantico con 7.491 km di coste. Nell’aria marittima200
brasiliana si incrociano importanti rotte di navigazione, vitali per l’economia nazionale.
Per meglio controllare il territorio nazionale esso è stato suddiviso in 5 grandi regioni con caratteristiche proprie (Nord, Nord – Est, Centro – Ovest, Sud – Est e Sud).
La regione del Nord equivale a poco più della metà del territorio nazionale ed è caratterizzata, tra le altre cose, da una bassa densità di popolazione ed una estrema fascia di frontiera. Il Nord – Est è la terza regione geografica più densamente popolata, la stragrande maggioranza delle persone vivono lungo la fascia costiera, dove sono localizzati i principali centri urbani. Il Centro – Ovest, seconda regione per estensione geografica, risulta poco popolato. Possiede una frontiera terreste di circa 2 mila km di estensione. Il Sud – Est è la regione più densamente popolata, urbanizzata e sviluppata
200 Nel libro bianco si legge la seguente definizione di area marittima : “acque interne e spazi marittimi nei quali il
Brasile esercita, in vari gradi, la giurisdizione sulle attività, persone, installazioni, imbarcazioni, risorse naturali vive e non che si possono trovare tanto in mare quanto nel fondo marino, per il controllo e la fiscalizzazione, all’interno dei limiti imposti dalla legislazione nazionale ed internazionale. Questo spazio marittimo comprende circa 200 miglia marine.”
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del Paese. La regione del Sud, confina con i Paesi della Plata, è la più piccola, ma presenta un elevato grado di urbanizzazione.
L’Amazzonia rappresenta una delle maggiori sfide per la difesa. La Pan – Amazzonia, equivalente alla totalità dell’Amazzonia in America Meridionale copre circa il 40% del territorio della regione e conserva il 20% delle riserve di acqua dolce nel mondo. La maggior parte dell’estensione amazzonica, circa il 70% appartiene al Brasile. All’interno di quest’area, circa 4 mln di km2,
vi sono grandi riserve minerarie e la più importante biodiversità del pianeta. Nel Paese sono presenti 12 grandi bacini idrografici. Il Brasile sfrutta queste aree non solo producendo energia idroelettrica ma usando le vie d’acqua per trasporto intermodale e per lo sviluppo delle zone interne del Paese. Il litorale brasiliano può essere diviso in due grandi segmenti: il primo va dal confine uruguaiano, a sud, fino al capo di São Roque (presso Pessoa); il secondo parte da capo di São Roque e termina al confine Nord del Brasile. Il primo segmento è quello più importante e che presenta le maggiori implicazioni geopolitiche, oltre a proiettare il Brasile nell’Atlantico del Sud, ospita i principali porti del Paese201, nei quali si svolge la maggior parte del commercio estero brasiliano. Inoltre, in quest settore sono presenti i confini con i principali partner sud americani del Paese. La proiezione ad Est garantisce più facili rapporti con tutti i Paesi dell’Africa occidentale oltre ad incrociare le rotte delle navi dal Capo di Buona Speranza202.
Il secondo segmento proietta il Brasile verso l’Africa del Nord, l’Europa Occidentale, il Canale di Panama e l’America Caraibica e del Nord.
201 Tra cui figurano Santos, Rio de Janeiro, Paranagua, Recife, Salvador e Vitoria. In particolare, a Rio la marina ha
creato i cantieri navali per la costruzione dei sottomarini nucleari.
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Nel loro insieme questi due segmenti fanno comprendere quanto il Brasile proietti la sua potenza anche in mare per controllare le sue acque territoriali, ricche di risorse, ma anche per incrementare il commercio estero ed estendere la sua influenza. Fanno, inoltre, parte del Brasile l’arcipelago
Fernando de Noronha, l’Atol de Rocas e gli scogli São Pedro e São Paolo, l’isola di Trinidade e gli
isolotti disabitati di Martim Vaz. L’importante estensione del mar territoriale e della zona economica esclusiva hanno fatto si che la regione marittima fosse denominata, dall’amministrazione brasiliana, Amazonia Azul.
La zona interna del Brasile è costituita da un grande altopiano digradante verso le pianure del Paranà, del Paraguay e dell’Amazonia. Il tavolato orientale (altopiano del Brasile) presenta margini montuosi (serre), dove si raggiungono le cime più elevate; al centro l’altopiano del Mato Grosso declina verso il bassopiano amazzonico, vasta conca di circa 5 mln di kmq ricoperta dalla foresta pluviale.
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Popolazione. La popolazione brasiliana è il risultato di un incontro di genti di origine geografica ed
etnia differente. Alla fine del XIX° ed all’inizio del XX° secolo, il Paese fu al centro di importanti ondate migratorie. A metà del secolo passato si assiste ad un aumento del movimento migratorio interno dovuto alla crescente urbanizzazione ed industrializzazione del Paese. Questi movimenti erano associati a fattori socioeconomici ed a politiche che incentivavano l’occupazione del territorio. I processi di industrializzazione hanno fatto si che la regione Sud – Est sia la più densamente popolata. Nel censimento del 2010 per la prima volta si è verificata una riduzione della migrazione verso le metropoli del Sud – Est, questo fenomeno è in gran parte dovuto alla decentralizzazione delle attività industriali. Ad oggi, si assiste ad un aumento dei poli produttivi in diverse regioni il che ha portato alla creazione di nuovi flussi migratori.
Lo Stato sta promuovendo incentivi per l’occupazione di aree poco popolate con l’obiettivo di integrarle con il resto del territorio nazionale. La conosciuta “marcia per l’Ovest”, ad esempio, fu un movimento creato dal governo di Getulio Vargas per promuovere l’occupazione della regione centro – occidentale. Alla fine del XIX° secolo l’occupazione della regione Nord fu incentivata dall’estrazione della gomma.
Evoluzione della popolazione. Nel 1872 fu realizzato il primo censimento ufficiale che registrò
una popolazione di circa 10 mln di abitanti. Nel 2010, la stessa era aumentata fino a toccare 191 mln di abitanti. Di fatto la popolazione nel XX° secolo si è decuplicata. Nella seconda metà del secolo scorso, la piramide demografica era caratterizzata da una larga base ed era molto stretta al top; ciò indicava una popolazione molto giovane ed economicamente dipendente. La situazione attuale della piramide mostra una diminuzione della popolazione economicamente dipendente, il Brasile sta attraversando il c.d. “bonus demografico”. Si tratta di un periodo di transizione demografica, nel quale la fecondità è diminuita, ma la popolazione attiva continua ad aumentare. Pertanto il Brasile si trova in una situazione privilegiata per ottenere un cambiamento della sua posizione sul piano internazionale.
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Economia della Difesa.
Per comprendere l’esatto ammontare delle spese militari di un Paese non si può prescindere dalla comparazione internazionale. Anche se nel settore della difesa comparare i dati può risultare parecchio problematica a causa di ciò che gli Stati considerano o meno come spesa militare; ad esempio, il Brasile include nel bilancio alla difesa le spese per il personale pensionato ed inattivo. L’eliminazione di questa voce porterebbe ad una riduzione del bilancio del 45%203
.
Prendendo come riferimento i dati del SIPRI, il Brasile occupa l’11° posto a livello mondiale per stanziamento alla difesa con un incidenza sul PIL del 1,5%. Tra i Paesi appartenenti ai BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), il Brasile ha una spesa militare superiore solo a quella del Sud Africa. Tra il 2003 ed il 2012 ha aumentato i propri stanziamenti del 56%204; anche in questo caso il Paese sud americano ha una crescita molto inferiore rispetto a Cina (+175%), India (+65%) e Russia (+113)205.
Tra i primi 10 Paesi al mondo il Brasile è l’ottava nazione per incidenza sul PIL (1,5%) dietro di lui si piazzano Germania e Giappone; ancora una volta tra i BRICS il Brasile riesce a superare solo il Sud Africa.
La sua spesa militare rappresenta il 2% del totale mondiale, tutti i BRICS con l’esclusione del Sud Africa arrivano al 17,1% dell’interno ammontare. Gli USA, che da soli coprono quasi il 50% del totale degli stanziamenti alla difesa restano inarrivabili.