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empoWerment Delle competenze in rapporto all'eta'

M.R. Rapuano

L'Italia è un paese che sta "invecchiando" in un sistema sanitario non adeguato ad affrontare il peso sanitario dovuto alle patologie croniche; patologie, queste, tipiche degli anziani e delle inabilità dovute a stili di vita sbagliati. Alla luce di quanto detto, è necessario adottare le strategie necessarie a far si che il paziente e la sua famiglia comprendano la malattia ed il suo trattamento e che cooperino con i curanti, affinchè il paziente stesso possa mantenere e/o migliorare la qualità della sua vita. Questo percorso deve riguardare anche le figure che ruotano intorno al paziente perchè possano accompagnarlo e sostenerlo adeguatamente durante questo cammino di apprendimento.

L'educazione terapeutica risponde a queste esigenze.

L'educazione terapeutica è "quel processo che permette al paziente ad acquisire e mantenere le competenze che lo aiutano a vivere in maniera ottimale con la sua vita".

E' un processo permanente che richiede attività organizzate:

- di sensibilizzazione, d'informazione, di apprendimento all'autogestione,

- di sostegno psicologico concernebte la malattia, il suo trattamento, la terapia ed il contesto ospedaliero e di cura,,

- di informazione riguardante i comportamenti salutarri e patologico e l'organizzazione del processo stesso,

I fattori che la rendono necessaria sono:

- i progressi della medicina che permettono di vivere più a lungo con una malattia cronica a condizione che i pazienti mettano in atto alcune cure,

- l'aumento dei pazienti affetti da malattie che rendono impossibile la presa in carico individuale e continua e che rendono necessaria la "delega",

- la concezione che " tutti sono capaci di autodeterminazione e di autonomia" ha attibuito "diritti" al soggetto, in qualità di malato e gli ha conferito il potere decisionale,

- la concezione della "salute come un bene di natura complesso" porta i pazienti a porsi come "produttori di salute" capaci di operare scelte terapeutiche che aspettano esclusivamente a loro.

L'educazione terapeutica deve essere erogata nelle strutture sanitarie (ospedali, strutture termali, studi libero-professionali) attraverso programmi educativi formalizzati che devono essere integrati perfettamente alle attività mediche e di assistenza.

La competenza del paziente si identifica con la molteplicità delle capacità necessarie al paziente stesso per risolvere le situazioni di vita quotidiana:

- usando la conoscenza di se stesso e della propria malattia, - esercitando l'auto-cura,il ragionamento e la decisione, - imparando a relazionarsi con le persone che lo circondano, - usando correttamente il servizio sanitario.

L'educazione terapeutica è un'educazione continua che accompagna il paziente durante tutta la sua vita e viene espletata secondo un "programma di educazione" vero e proprio.

Deve contenere:

- gli obiettivi generali e finali con le relative competenze da raggiungere, - gli obiettivi specifici che contribuiscono agli obiettivi generali,

Il progressivo raggiungimento degli obiettivi porta all'acquisizione della competenza programmata. Queste sono negoziate dall'equipe curante e dal paziente e formalizzate in un contratto di educazione. Questo è " l'accordo stabilito fra paziente ed equipe curante sugli obiettivi che il malato deve raggiungere al termine della sua formazione".

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SECONDA SESSIONE INFERMIERISTICA

fare al termine di un percorso di insegnamento/apprendimento";devono essere:

- formulati per il paziente e non devono essere confusi con quelli terapeutici e di assistenza, - osservabili,

- misurabili, - precisi, - pertinenti, - realizzabili.

L’educazione terapeutica passa attraverso tre fasi:

1°) fase di educazione iniziale; corrisponde all'annuncio della diagnosi di malattia ed è finalizzata al raggiungimento delle competenze attese; ha durata variabile a secondo del paziente e della malattia. Per questa fase si mettono a disposizione 16/24 ore annue

2°) fase di follow-up educativo ; ha lo scopo di accompagnare le esperienze del paziente ed è di breve durata ( 8 ore annue), può essere effettuata direttamente o a distanza (posta elettronica,telefono,posta...),

3°) fase di ripresa educativa; interviene in presenza di un evento giudicato Importante sia dal paziente che dai curante (16/24 ore annue) e viene proposta quando:

a) le competenze non sono sufficientemente padroneggiate, b) interviene un evento nuovo nella vita del paziente;

c) le complicanze compaiono o si aggravano.

La necessità di una ripresa educativa si evince dal palesamento di un "evento rivelatore" quale l'aggravarsi dei sintomi, un ricovero, il deterioramento di importanti parametri bio-chimici.

Nell'età pediatrica il paziente è sottoposto a continui cambiamenti poiché i bambini sono organismi in progressivo sviluppo psico-motorio ed affettivo.

L'equipe di educatori è costituita da diverse figure professionali che possono apportare aiuti validi al malato cronico e che hanno una formazione specifica per l'educazione terapeutica.

Ogni intervento educativo deve essere calibrato in base allo sviluppo intellettivo del paziente a cui si rivolge poiché, in base all'età, esistono diversi modi di apprendere:

il bambino apprende più volentieri attraverso il gioco,i giocattoli,i racconti le marionette,le simulazioni, l'adolescente vuole trovare, in questa educazione, qualcosa di diverso dal metodo scolastico che si svolge al chiuso in un'aula, soggetto all'autorità del docente,quindi,preferisce i campi estivi, la riproduzione di video in sale apposite, i meeting sportivi.

l'adulto cerca risposte concrete a ai suoi problemi; è favorevole ad una pedagogia attiva fatta di studio dei casi, di lavori di gruppo,di momenti di scambio di opinioni e di condivisione " fra pari".

gli anziani preferiscono un rapporto personale e diretto con l'educatore curante che dovrà dare loro tutta l'attenzione richiesta mediante colloqui individuali ogni volta che il paziente ne avverta la necessità. I metodi di educazione possono essere:

- collettivi per adulti, bambini e adolescenti,

- di tutorato individuale per adulti,adolescenti e bambini, - di auto-apprendimento.

e ognuno di questi tiene conto dei tre campi in cui si dividono gli obiettivi:

- quello cognitivo che è il campo " dell'acquisizione teorica " del sapere (memorizzazione, interpretazione dei dati, soluzione dei problemi),

- quello senso-motorio che è il campo " del saper fare " (imitazione del gesto, controllo del gesto, automatismo di esso),

- quello psico-affettivo che riguarda le attitudini, l'attenzione,le risposte,l'interazione, METODI COLLETTIVI

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Nei metodi collettivi il primo passo è la formazione di gruppi omogenei per età e patologia.

Con i bambini le sedute di educazione si tengono usando le favole,i personaggi dei fumetti,le canzoncine per bambini,l’apprendimento si ottiene attraverso le dimostrazione del gesto effettuata dal giocattolo preferito,dalle marionette,attraverso l’interazione del piccolo paziente con i personaggi che stimolano la ripetizione del gesto fino all’apprendimento.

L’adolescente respinge l’idea della scolarizzazione e preferisce quello che avviene fuori dalla “costrizione di quattro mura”.Il suo apprendimento passerà attraverso lo studio di casi,le tavole rotonde,la proiezione di filmati ed il loro commento, attraverso le rappresentazioni teatrali messe in scena per l’acquisizione delle abilità gestuali, si organizzeranno, stage,attività sportive, gite.

METODI DI TUTORATO INDIVIDUALE.

Questi si differenziano da quelli collettivi perché il rapporto educatore curante/paziente è diretto. Nei bambini le metodiche sono le stesse.

Negli adolescenti la seduta educativa avviene mediante i colloqui, la classificazione di immagini,le consultazioni telefoniche per l’aiuto decisionale,mediante dimostrazioni pratiche.

METODI DI AUTO-APPRENDIMENTO.

I metodi di auto-apprendimento per bambini si servono della lettura dei fumetti,di puzzle, di disegni da colorare, di film, di programmi per computer, di simulazioni, di audiocassette,di letture.

Nell’adolescente si usano letture,proiezione di video, si usa internet,la simulazione, la visione di film,la compilazione di diari.

Tutto questo inizialmente richiederà un impegno di risorse umane ed economiche non indifferente ma, a lungo andare, limiterà di molto l’aggravio sul sistema sanitario dovuto alle recidive ed al mancato controllo delle complicanze delle malattie cronico-degenerative.

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il ruolo Del tecnico e Dell’inFermiere negli esami Di

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