• Non ci sono risultati.

fronte agro-urbano di Torre del Lago Puccini Nicola Bianch

7. Il fronte agro-urbano

Quello di mettere in atto interventi che pos- sano aggiungere valore al margine e al fronte agro urbano risulta certamente il punto centrale del ca- so di studio. Le pratiche di costruzione delle nuo- ve campagne urbane si basano sulla ridefinizione dell’agricoltura con tante azioni collettive (dall’a- zienda, all’hobbista, all’orticoltore, al bambino che impara nella fattoria didattica ecc.; v. Poli 2007), riallacciando i legami con il passato e la popola- zione che vive nel territorio. Leitmotiv del nuovo disegno è l’accesso diretto ai prodotti, la cosiddet- ta filiera corta, anzi cortissima, tra il campo e la tavola, tra il coltivatore e l’utilizzatore: i mercati cittadini, i gruppi di acquisto collettivo e solidale, la raccolta diretta sul campo, gli orti sociali, i giar- dini paesistici con aree orticole, i parchi agricoli. All’interno si collocano le nuove strutture di ser- vizio alla città, in cui l’agricoltura gioca un ruolo importante: aziende agrituristiche, aziende agrarie rivolte al mercato cittadino che praticano la rac- colta diretta, che diffondono la cultura della colti- vazione orticola e floristica. Significa costruire un nuovo rapporto fra i cittadini e la campagna rima- sta, fortunatamente, legata alla città, rapporto, tra l’altro, in parte esistente e già dimostrato dal fatto che gli spazi agricoli presenti sono ad oggi utilizzati e produttivi nella forma descritta precedente- mente (rapporto abi- tante-area agricola; v. Maciocco, Pittaluga 2001). Per la riconver- sione del margine so- no state ipotizzate tre soluzioni progettuali inerenti alle tre infra- strutture che corrono sul limite di questa re- lazione, tutte incentrate sulla politica del leitmo- tiv in grado di rigenera- re il rapporto perduto.

Sono stati quindi individuati tre interventi prin- cipali per quanto concerne il fronte agro-urbano del paese.Tre infrastrutture di quartiere che delimitano il confine tra urbano e campagna; rispettivamente, in ordine di presentazione: Via della Guidicciona, Via Ceragioli e Via Carducci.

7.1 Margine di Via della Guidicciona

La prima ipotesi formulata consiste nella riqua- lificazione dell’asse viario ‘Via della Guidicciona’ mediante la costruzione di un percorso dedicato alla mobilità dolce, costituito da marciapiede e pi- sta ciclabile, con una fascia adiacente per la sosta delle autovetture intervallata da alberature da frut- to che caratterizzino il fronte agro-urbano. Questa operazione di rinnovo urbano potrebbe apparire non sufficiente alla ‘ricaratterizzazione’ del mar- gine. Il progetto prevede un possibile intervento anche sugli edifici prospicienti la via consistente nella possibilità di cambio di destinazione dei pia- ni terra con nuove funzioni commerciale ed arti- gianale/artistica legate ai saperi contestuali storici del luogo. Si prevede inoltre che debba essere in- serito come elemento caratterizzante del fronte un pergolato in legno con funzione di affaccio com- merciale e area di sosta ombreggiata per pedoni e ciclisti.

7.2 Margine di Via Ceragioli

La seconda ipotesi formulata consiste nella ri- qualificazione dell’asse viario ‘Via Ceragioli’ me- diante la costruzione di un percorso analogo al precedente dedicato alla mobilità dolce, costituito da marciapiede e pista ciclabile, con una fascia adia- cente per la sosta delle autovetture intervallata da alberature da frutto che ‘ricaratterizzino’ il fronte agro-urbano. Questa linea di mobilità, a differenza della prima, è situata sul bordo agricolo dell’infra- struttura viaria, non a ridosso degli edifici, adiacen- te ai primi campi coltivati dell’area periurbana. Tale variazione comporta la possibilità di attivare un mercato presso la stessa area produttiva, con l’op- portunità di un acquisto diretto dal coltivatore. Il pergolato previsto ha funzione di area espositiva dei prodotti locali.

7.3 Margine di Via Carducci

La terza ipotesi formulata consiste nella re- alizzazione della rete ciclabile-pedonale interna all’area agricola nei pressi degli edificati adiacen- ti l’area urbana ma non costituenti l’urbanizzato compatto cittadino. A tali residenze è consentito il cambio di destinazione del piano terra da resi- denziale a commerciale/artigianale (in modo da proseguire il percorso dolce con filiera cortissima) e la conseguente sopraelevazione dell’edificio esi- stente, purché l’attività commerciale sia inerente ai prodotti di produzione locale e/o ad attività ar- tigianali/artistiche che riprendano i saperi conte- stuali storici.

Attraverso la collaborazione con il Comune di Viareggio è stato possibile formulare un’ipotesi d’inserimento nel nuovo Regolamento urbanistico ed edilizio. In essa sarebbero inseriti gli interven- ti sui fronti con il relativo cambio di destinazione, la mitigazione delle serre prospicienti le residenze mediante alberi da frutto di conformi dimensioni e l’adeguamento del colore del fronte urbano in di- rezione dell’area agricola, secondo una scala tonale inerente i colori naturali della campagna.

L’Amministrazione locale promuoverà delle ini- ziative volte al conseguimento di contributi PAC (Politica agricola comune) da assegnare ai proprie- tari delle serre, e finalizzati all’ammodernamento e alla riqualificazione delle stesse sotto l’aspetto pae- saggistico mediante ottimizzazione di materiali di costruzione e ingombri volumetrici.

Le proposte progettuali previste perseguono l’interesse pubblico o di pubblica utilità. Nella si- tuazione attuale, ipotizzando la realizzazione degli obiettivi previsti dal progetto, l’iter procedurale in- dividuato è orientato ad azioni di governance multi- livello che, di volta in volta a seconda della specifica necessità, offrano la possibilità di raccordare, me- diante lo strumento della partecipazione e la con- vocazione di tavoli tecnici, i soggetti pubblici e privati (Poli 2012). Affrontando le questioni con- nesse alla delocalizzazione dei volumi incompatibili con il contesto agro-urbano, nonché all’acquisizio- ne dei terreni (DPR 327/2003), si dovrà indivi- duare modalità perequative in grado di garantire,

oltre alla realizzazione delle opere, anche la ge- stione e la costante ma- nutenzione delle aree riqualificate da parte dei cittadini, promossi in questo ‘frontisti urbani’ (Tachieva 2010).3

Dalla quantificazio- ne economica degli in- terventi infrastrutturali proposti e dal compu- to metrico estimativo è stato possibile redigere una stima dei costi, da ripartire in tre inter- venti eseguibili in step di due anni ognuno. È stato anche ipotizzato l’inserimento nel Piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Viareggio (D.lgs 163/2006 - bilancio triennale 2014/2017).

8. Conclusioni

Per la realizzabilità di temi progettuali co- me quello proposto è necessario che essi ven- gano affrontati in mo- do che l’agricoltura torni ad essere posta al centro di un più am- pio disegno di piani- ficazione territoriale,

3 Sarà anche necessario attiva-

re un tavolo di concertazione idoneo alla trattazione degli aspetti di ordine civilistico connessi alla realizzazione delle opere, dialogando con i privati proprietari dei terreni interes- sati dalle previsioni progettuali.

in cui vi sia reale integrazione fra pianificazione ur- banistica e tutte le politiche che riguardano l’am- biente, le aree rurali, e lo sviluppo locale. È dunque necessario operare affinché abitanti, agricoltori e ‘consumatori’ abbiano la possibilità di rendere con- vergenti i loro interessi e divenire, assieme, protago- nisti di un nuovo e più equo modello di sviluppo territoriale fondato sui valori della sostenibilità am- bientale, economica, sociale e territoriale, nonché della bellezza del paesaggio. Il forte rapporto di complementarietà che lega agricoltori, consumatori e moderna distribuzione, fondato sul rafforzamento del mercato locale, deve tradursi in un patto socia- le forte, finalizzato a un modello agricolo coerente con gli interessi della collettività e non più preva- lentemente regolato in funzione delle logiche di profitto e della distribuzione a scala globale. Solo a partire da questo cambiamento di visione è possibi- le operare efficacemente nella ricucitura degli strap- pi fra città e campagna con un progetto di nuovi fronti agro-urbani di alta qualità, che affacciano su un territorio agricolo costruito a partire dalle reti sociali che mettono nuovamente in relazione la po- polazione urbana con le attività rurali.

Bibliografia

Carle L. (1998), L’identità urbana in Toscana: aspetti metodo-

logici e risvolti operativi di una ricerca pluridisciplinare,

Giunta regionale Toscana, Firenze.

Cartei G.F. (2007), Convenzione europea del paesaggio e gov-

erno del territorio, Il Mulino, Bologna.

Fanfani D. (2006), “Il governo del territorio e del paesaggio rurale nello spazio terzo periurbano. Il parco agricolo come strumento di politiche e di progetto”, Ri-Vista. Ricerche per

la progettazione del paesaggio, n. 6, , pp. 54-69.

Ferrari C.A. (2011), Gente del confino. Uomini e donne del

mio paese, Pezzini editore, Viareggio.

Gabellini P. (2007), Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma. Lynch K. (1960), L’immagine della città, Marsilio, Venezia. Maciocco G., Pittaluga P. (2001), La città latente. Il progetto

ambientale in aree di bordo, Franco Angeli, Milano.

Magnaghi A. (2010), Il progetto locale. Verso la coscienza di

luogo, Bollati Boringhieri, Torino.

PAyS.MeD.URBAN, Regione emilia-Romagna (2011),

Paesaggi in divenire, eRDF, Bruxelles.

PAyS.MeD.URBAN, Regione Lombardia (2011), Paesaggi

Periurbani. Linee guida paesaggistiche per il governo del ter- ritorio, eRDF, Bruxelles.

Poli D. (2007), Il bambino educatore. Progettare con i bambini

per migliorare la qualità urbana, Alinea, Firenze.

Poli D. (2012), Regole e progetti per il paesaggio, Firenze University Press, Firenze.

Tachieva G. (2010), Sprawl Repair Manual, Island Press, Washington.

Treu C., Palazzo D. (2006), Margini e bordi, Alinea, Firenze. Valentini A. (2005), Progettare paesaggi di limite, Firenze

I territori della contemporaneità. Percorsi di ricerca multidisciplinari, a cura di Claudio Saragosa e Maddalena Rossi

ISBN 978-88-6655-157-7 - CC BY 4.0, 2018 Firenze University Press

6. Per una politica energetica integrata con