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L A S TRUTTURA G IURIDICO – I STITUZIONALE DELLE F ORZE A RMATE I RANIANE

3. Il Corpo delle guardie della Rivoluzione islamica

3.2 Lo Statuto dell’IRGC

3.3.2 Il progetto regionale della mezzaluna sciita

In effetti, i pāsdārān esportatori della rivoluzione, che operavano sotto il diretto comando di Qasem Soleimani, fino alla sua morte per mano americana, gestiscono tutte le attività di intelligence, eversione e diffusione dell’ideologia rivoluzionaria fuori dalla Repubblica islamica, fornendo sostegno diretto attraverso la formazione, il finanziamento e il rifornimento di armi a gruppi palestinesi come Hamas, la jihād islamica palestinese, le Brigate dei Martiri al-Aqsa e il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina; così come alla Brigata Badr, il braccio armato

78 Ibidem. 79 Ibidem.

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del partito politico sciita denominato il Consiglio Supremo per la Rivoluzione islamica in Iraq, e a Hezbollah in Libano. Inoltre, sembrerebbe che sia stato concesso rifugio in Iran nel 2004 a Abū Muṣʿab al-Zarqāwī, emiro di Al – Qaeda in Iraq, mentre nel 2007 il generale statunitense Peter Pace affermò che, non solo erano stati fabbricati in Iran armi ed esplosivi consegnati dai membri dell’unità Niru-ye Qods agli insorti sciiti in Iraq, ma anche che erano state intercettate spedizioni in Afghanistan dirette ai talebani: il rifornimento di armi da parte del bastione mondiale dell’Islam sciita, l’Iran, a combattenti sunniti ultraconservatori, i talebani, è stato interpretato da alcuni come la volontà di Teheran di chiudere un occhio, almeno momentaneamente, alle differenze confessionali per alimentare caos e scompiglio nella regione, al fine di assicurarsi un’egemonia regionale indiscussa dopo la partenza delle truppe occidentali.80

La strategia militare iraniana nella regione del Medio Oriente, compreso il sostegno fornito alle milizie sciite e non solo, è da leggere alla luce del grande obiettivo della Repubblica islamica dell’Iran, che aveva portato i leader politici di Teheran ad attribuire al generale Soleimani l’incarico ad ampio raggio di consolidare la cosiddetta “mezzaluna sciita”, una fascia di territorio che si estende tra l’Iraq, la Siria e il Libano e che, sotto il controllo sciita, garantisce all’Iran un corridoio di terra che conduce fino al Mar Mediterraneo. Il governo iraniano è fortemente diviso e vi sono molte figure intorno a Khāmeneī che contribuiscono a modellare la polita estera del Paese, inclusi i comandati dei pāsdārān e agli alti funzionari del Ministero degli Esteri, tuttavia, Qasem Soleimani ha goduto di ampia libertà nell’attuazione della visione politica della Guida suprema, riuscendo con successo a consolidare la presenza iraniana a livello regionale.81

3.3.2.1 L’esempio fornito dallo scenario bellico siriano

Un chiaro esempio del modus operandi dei pāsdārān all’estero è rinvenibile nell’attuale coinvolgimento di Teheran nel conflitto siriano: in tale contesto, infatti, l’IRGC è riuscito a condurre in Siria miliziani sciiti provenienti da vari Paesi nel mondo, che si sono schierati sul campo, al fianco delle Guardie Rivoluzionarie, nel contrasto all’avanzata del sedicente Stato Islamico. Nella realtà, la presenza iraniana in Siria, per tramite delle proprie forze armate, assolve anche ad un altro scopo, che è quello di rafforzare la connessione con Hezbollah in Libano e aumentare significativamente la propria deterrenza verso Israele. Al momento, le attività dell’IRGC non sono esplicitamente offensive nei confronti di Tel Aviv e mirano per lo più al mantenimento delle proprie posizioni sul suolo siriano, anche in vista di un possibile accordo per la creazione di

80 FRICK M.M., Iran’s Islamic Revolutionary Guard Corps. An Open Source Analysis, in Joint Force Quarterly, n. 49,

aprile 2008, pp. 123-124.

81 FILKINS D., The Shadow Commander. Qassem Suleimani is the Iranian Operative Who has been Reshaping the

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uno Stato siriano guidato da Baššār al-Assad, circostanza che rafforzerebbe notevolmente gli interessi economici del Corpo delle guardie rivoluzionarie in Siria.82

In particolare, a fronte del progressivo indebolimento delle principali minacce al regime siriano, Teheran ha deciso di modificare parte della propria strategia in Siria, con l’obiettivo di costruirvi nel medio – lungo periodo infrastrutture che, tuttavia, dal punto di vista israeliano, sono percepite come delle chiare minacce: più che al controllo del territorio, che potrebbe essere facilmente bombardato dall’avversario regionale, Teheran ora mira a stabilire relazioni con le forze locali siriane che condividono i medesimi obiettivi e, soprattutto, possono beneficiare di finanziamenti iraniani una volta che, terminato il conflitto siriano, sarà avviata la fase di ricostruzione post – bellica.83 Tali intenti sono resi ancor più evidenti dalla condivisione, nell’agosto del 2018, di un accordo siglato tra Teheran e Damasco, che consente alle società iraniane di intervenire per la ricostruzione delle infrastrutture di trasporto in Siria.84

In un recente discorso (precedente alla morte di Qasem Soleimani), la Guida suprema, Āyatollāh Khāmeneī, ha rimarcato il fatto che l’IRGC, congiuntamente con i propri alleati regionali (Hezbollah, Hamas e gli Houthi in Yemen), non deve limitare le proprie operazioni a specifiche aree geografiche e regionali, una dichiarazione che secondo molti è suonata come una sorta di avvertimento nei confronti degli Stati Uniti e dei loro alleati in Medio Oriente. Khāmeneī è dunque convinto che operazioni militari, sponsorizzate e sostenute da Teheran, possano contribuire enormemente agli interessi dell’Iran e, in tale prospettiva, ha recentemente incoraggiato i capi dei pāsdārān a “Do not build walls around yourself and stay within those walls”, esortando così ad una militanza regionale come parte della propria strategia di deterrenza. Pertanto, Teheran sembra essere alla ricerca di nuove strade percorribili, al fine di convincere l’Occidente che il raggiungimento di un accordo con la Repubblica islamica sia una soluzione di gran lunga migliore rispetto al relegare Teheran stessa in un angolo, senza alcuna via di uscita.85