Il Journal des débats politiques et littéraires148 afferma che, sfortunatamente, il pubblico francese
sta diventando insensibile alle bellezze artistiche di Racine e di Boileau. Gli spettatori cominciano a non sopportare più i grandi scrittori del secolo di Louis XIV, perché li accusano di dipingere personalità dal carattere molle. Il loro malcontento dimostra la mancanza di buon gusto e di sensibilità. Essi si ostinano a lamentarsi e finiscono per rendersi ridicoli. Si comportano infatti come un cieco che disprezza un bel fuoco d'artificio oppure come “un sourd, qui, dans un concert
145Ibidem.
146Ibidem, 29 novembre 1809, p. 2. 147Ibidem, p. 1.
148Journal des débats politiques et littéraires è il nome che assunse il Journal de l'Empire con l'avvento della Restaurazione. Ebbe un orientamento conservatore, ma rifiutò sempre le posizioni più reazionarie. Non risparmiò critiche alla politica ultra-reazionaria di Charles X e, per alcuni periodi, si avvicinò all'opposizione liberale. Fino alla Monarchia di Luglio, fu il quotidiano più diffuso dopo Le Constitutionnel. Venivano pubblicate infatti circa 13000 copie. Il giornale mantenne una struttura simile a quella del Journal de l'Empire. I lettori potevano trovarvi notizie di politica, di economia, di ambito giudiziario e di ambito culturale; informazioni sulla borsa; annunci, recensioni e articoli di critica letteraria. L'abbonamento prevedeva il pagamento di 20 franchi per tre mesi; 40 franchi per sei mesi; 80 franchi per un anno.
délicieux, s'inscriroit intrépidement en faux contre les sensations et le plaisir des gens pourvus de bonnes oreilles”149. Non si può non apprezzare il gusto squisito e la delicatezza estrema degli autori
classici. Non si deve offendere la memoria di Racine, il quale può essere definito come il gusto in persona. Gli autori che sostengono il bisogno di un rinnovamento letterario si vantano di aver creato nelle proprie opere eroi più moderni e si divertono a realizzare impietose caricature dei nobili personaggi del passato. Questo è l'atteggiamento che, ad esempio, mostrano alcuni intellettuali tedeschi. Goethe e Schiller però non sono onesti, poiché hanno preso spunto dai grandi testi classici. Così risulta che l'eroe dei Masnadieri150 è soltanto il figlio di Agamennone mascherato da bandito.
Le esemplari figure del mondo classico sono tristemente diventate il prototipo di “tous ces héros gigantesques et ridicules, qui ont une exagération si niaise, une sensibilité si maniérée, des passions si folles, des vertus si fausses, des travers si puérils et des excès si barbares”151. È meschino
utilizzare questa tecnica per suscitare sensazioni forti e impressioni profonde nello spirito delle moltitudini. Le invenzioni dei promotori di una nuova sensibilità estetica non sono originali, ma esecrabili: esse presentano dei tratti che feriscono il gusto e la delicatezza francese. Secondo il
Journal des débats, la Francia riconosce la sua identità nella tradizione classica e si rispecchia nella
cultura greca e romana. Lo spirito francese è troppo differente da quello inglese e tedesco. Questa constatazione non impedisce al giornale di riconoscere il fascino di certe opere letterarie straniere, quali quelle di Shakespeare, perché esso è innegabile. La presa di posizione nei confronti del nascente genere romantico resta comunque critica, dato che si sottolinea con forza la vicinanza della mentalità francese a quella del mondo classico. Le penne del Journal des débats mirano alla decostruzione della pretesa originalità romantica e danno enfasi alla divergenza tra il gusto francese e quello anglo-tedesco. Queste osservazioni emergono in un articolo dedicato al confronto tra le tragedie classiche e le tragedie inglesi. Louis-Aimé Martin espone queste interpretazioni:
Les tragédies de Racine, comme les tragédies antiques, ont un certain calme, une simplicité majestueuse dont rien ne peut exprimer la touchante douceur. Au contraire, une teinte sombre et mélancolique règne dans les ouvrages des poëtes anglais et allemands, et change pour ainsi dire la physionomie des passions. Quel que soit notre respect pour l'antiquité, il seroit injuste de croire qu'il exclut chez nous l'admiration des beautés de Shakespeare. Mais il est en France un sentiment des convenances qui tient au pouvoir que la société excerce sur les eprits, et qu'un poëte ne braveroit pas impunément. Par exemple, que Shakespeare peigne avec 149Journal des débats politiques et littéraires, 15 maggio 1814, p. 2.
150I Masnadieri è il dramma di esordio di Friedrich Schiller. Si compone di cinque atti. Fu rappresentato nel 1789 a Mannheim ed ottenne un grande successo di pubblico. Questo testo teatrale è una chiara espressione del Romanticismo tedesco.
énergie les fureurs jalouses d' Othello; qu'il nous les montre passant par degres de l'amour le plus tendre à la plus effroyable barbarie, tout ce qui est sentiment dans cette peinture nous remplit d'émotion, et fait couler nos pleurs; mais que dans son égarement il s'élance vers son épouse, qu'il environne sa tête d'un oreiller, qu'il la presse, et la presse encore jusqu'à ce qu'elle ait rendu le dernier soupir, voilà ce que la délicatesse de notre goût ne sauroit supporter. Il ne suffit pas pour la dignité tragique qu'une action soit vraie, il faut encore qu'elle soit noble. On veut bien pleurer sur Hédelmone expirante, mais on veut aussi qu'elle meure selon les règles. Nous ressemblons, en ce sens, aux Romains, qui huoient leur gladiateurs mourants lorsqu'en tombant sur l'arène ils ne prenoient pas une posture décente et agréable. Telles sont cependant les licences sur lesquelles des littérateurs étrangers ont voulu fonder un nouveau genre, qui porte le nom de genre
romantique. Le genre romantique ne considère point la tragédie comme une
imitation noble de la nature. Les auteurs peuvent y entrer dans les détails les plus minutieux de la vie, mettre en scène tous les états, se transporter dans tous les lieux, et blesser toutes les vraisemblances, sans craindre de déplaire aux spectateurs. Ainsi, en croyant inventer un nouveau genre, ils n'ont fait que se débarasser des règles. (…) Tout ce qui est véritablement beau, tout ce qui est l'expression des vrais sentiments de la nature, est classique; hors de là, il n'y a que des illusions et des rêveries.152
Il giornale mette quindi in cattiva luce il Romanticismo, poiché gli attribuisce un carattere illusorio e inconsistente. La Francia non può più mettersi al riparo dalle idee della nuova estetica : ormai gli intellettuali romantici brulicano per le strade di Parigi, spacciandosi per autentici uomini di lettere. In realtà essi sono dei ciarlatani che cospirano contro la gloria letteraria francese. Il loro fascino apparente maschera la barbarie dei loro costumi. La loro audacia compensa il loro scarso talento. La loro mediocrità presuntuosa li porta a disprezzare lo studio della tradizione classica. Le parole spese nei confronti di questi moderni letterati sono forti e violente:
Ces partisans du genre anglo-tedesque, ces renégats littéraires ont abandonné le culte des Chastes Soeurs, pour se livrer, corps et âme, aux Muses dissolues du Parnasse Romantique. Semblables aux débauchés de Rome, qui desertoient le temple de la Vénus pudique, pour suivre les déesses Cotytto et Volupie, il ne voient de genie que dans le mépris des principes, dans l'affranchissement de toute gêne, et dans les écarts d'une imagination déréglée. Ces nouveaux iconoclastes voudroient briser les statues des grands hommes dont la gloire les
humilie; et, n'ayant pas la force de les détruire, ils veulent au moins souiller le temple où ils savent que leurs noms ne seront jamais inscrits.153
I Romantici sono dei falsi innovatori, i quali esaltano l'indipendenza del genio allo stesso modo in cui i politici liberali predicano il valore della libertà. Secondo la loro prospettiva, la critica è odiosa. Il sostenitore dei veri principii è un pedante, gli ammiratori dei capolavori classici sono soltanto degli sciocchi fanatici. Chi apprezza la tradizione appare ai loro occhi come un individuo dispotico e intollerante. Tuttavia è l'intellettuale romantico ad essere il vero despota. Il Journal des débats si schiera apertamente dalla parte di tutti i difensori della tradizione che non vogliono sottomettersi alla schiavitù del Romanticismo e che si oppongono alle ambizioni del suo potere. Non mancano gli articoli che criticano aspramente Madame de Staël, e in particolare l'opera De l'Allemagne. In essa si trovano infatti “des absurdités présentées avec grâce, des erreurs pleines d'esprit et des hérésies de très bon ton”154. Madame de Staël consiglia di seguire l'esempio della rinnovata sensibiltà
tedesca ma, così agendo, inganna i suoi lettori. In materia di gusto una nazione straniera non ha assolutamente il diritto di imporre delle leggi alla Francia. I letterati tedeschi che si permettono di giudicare la tradizione classica come un'esperienza appartenente al passato dimostrano di possedere poca intelligenza e poca educazione. Ancora più grave è bollata la condotta di quegli intellettuali francesi “qui combattent dans les rangs des Barbares, et qui se croient bien plus honorés comme sicaires de M. Schlegel, que comme disciples de Racine et de Boileau”155. Anziché parlare di un
genere romantico si dovrebbe discutere di un “genre barbare”156. Questa parola è perfetta per
descrivere le caratteristiche del pensiero romantico: l'energia senza grazia, la forza priva di arte, lo slancio vigoroso e disordinato, l'espressione esagerata delle passioni, l'assenza della delicatezza, l'impeto sregolato. Non ha alcun senso utilizzare il termine romantico, poiché il suo significato è oscuro e inintelligibile. La sua definizione manca infatti di coerenza. Alcuni dicono che è romantico tutto ciò che si smarrisce in una poesia estatica e melancolica. La malinconia però si può facilmente accordare con il gusto, con la ragione e con il buon senso: lo dimostra il fatto che essa si trova nelle grandi opere classiche e che i grandi maestri della tradizione sono stati capaci di esprimerla meglio di tutti gli scrittori romantici. Altri sostengono che un'opera romantica è tale se presenta le idee del Cristianesimo, i costumi cavallereschi e l'atmosfera medievale. Molti testi ricchi di questi elementi non vengono però classificati come romantici dagli stessi partigiani del rinnovamento letterario. Molte opere povere di questi dettagli sono invece ritenute parte della scuola romantica. Altri ancora
153Ibidem, 6 febbraio 1815, p. 3. 154Ibidem.
155Ibidem, p. 4.
affermano che l'arte romantica assomiglia alla pittura, mentre l'arte classica alla scultura. Ma esiste una differenza tra il genio pittorico e il genio statuario? Il Journal des débats dubita di tutte le definizioni attribuite al genere romantico e si stupisce che certe personalità celebri propongano queste idee bizzarre come dei concetti chiari e netti. I testi romantici sono deboli e non hanno la stessa solidità di quelli classici. Gli scrittori moderni non possono pretendere di cancellare la tradizione, poiché sono destinati a scomparire. Dussault ne è convinto:
Pourquoi la constitution du Parnasse est-elle si solide et si durable? C'est parce qu'elle ne repose pas sur un vain système de métaphysique: elle a pour appuis l'expérience et l'observation. C'est vainement que le parti des anarchistes littéraires frémit contre elle depuis tant d'années; elle demeure ferme sur ses bases: les héritiers des doctrines séditieuses de l'illustre Perrault, les successeurs de l'auteur de Peau-d'Ane ont vu leurs efforts expirer, comme ceux de leur maître, au pied de ce roc inébranlable. Mercier a passé: les germaniques, les
romantiques passeront, et Boileau restera. On a beau vouloir ensevelir le petit
code constitutionnel qu'il a rédigé sous un amas de gros et pesans volumes remplis de l'érudition la plus massive et des argumentations les plus pédantesques, c'est une plante vivace, dont la sève inaltérable et l'immortelle vigueur se font jour à travers les débris vermoulns qui tombent sur elle, et dont le poids semble devoir l'étouffer; elle en sort même plus fraîche et plus verdoyante.157
Il Journal des débats non risparmia feroci critiche al Romanticismo. Tuttavia i suoi fogli lasciano un po' di spazio anche a firme meno ostili. L'esempio più noto è quello offerto dagli articoli di Charles Nodier. Questo letterato si mostra infatti disposto a sforzarsi di comprendere il movimento romantico. Egli sostiene che la letteratura romantica è “une des idées avancées du siècle”158, la quale
meriterebbe molte più attenzioni. Forse uno studio più approfondito della sua estetica permetterebbe ai critici letterari di riconoscere gli aspetti innovatori della sua filosofia. Purtroppo una buona parte della critica spreca il suo tempo ad urlare contro tutto ciò che non è classico ed è incapace di vedere quanto il Romanticismo stia diventando influente nella cultura e nella vita della società attuale. Nodier non vuole farsi beffa della posizione del Journal des débats: egli rispetta ed ammira con sincerità le battaglie condotte dai suoi colleghi giornalisti in nome della dottrina classica. Però il suo obiettivo è quello di arricchire il dibattito letterario con un'ampia analisi del fenomeno del Romanticismo. Tale analisi deve tener conto non solo degli elementi estetici, ma anche delle
157Ibidem, 26 aprile 1817, p. 1. 158Ibidem, 23 giugno 1818, p. 2.
particolarità storiche e sociali che costituiscono lo sfondo del pensiero romantico. Nodier non esita ad affermare:
Il importe fort peu de savoir si le genre romantique sera classique à son tour, et si les chefs-d'oeuvre de l'école actuelle d'Allemagne seront encore des chefs- d'oeuvre aux yeux de la postérité; il suffit de voir que le mouvement général des idées vers un système nouveau de civilisation doit occasionner une révolution certaine dans les anciens systèmes littéraires; et, sous ce point de vue, les progrès de l'école romantique ne sont pas un simple objet de curiosité pour le critique, ils sont un objet très intéressant de meditation pour le publiciste et le philosophe. Après la création simultanée d'une nouvelle théorie de gouvernement, celle d'une nouvelle théorie dans les arts d'imagination est le plus grand des événements sociaux. Or, un événement pareil vaut bien la peine qu'on s'en occupe.159
È utile quindi conoscere la letteratura romantica in modo dettagliato, anche se essa si oppone nettamente alla tradizione e ai principii eterni del bello. Non è giusto considerare la cultura anglo- tedesca troppo distante da quella francese perché, in fondo, perfino l'organizzazione dei popoli più diversi può basarsi su alcuni precetti comuni. Gli scrittori romantici dei paesi stranieri hanno dato alla letteratura una nuova strada da percorrere: la lingua francese è ormai arrivata ad un grande livello espressivo e non può certo permettersi di disdegnare altre prospettive. L'avvicinamento tra la letteratura classica e quella romantica potrebbe generare effetti sorprendenti e inattesi proprio grazie all'evidente contrasto del loro carattere. A Nodier la prima appare pura, elegante e maestosa: la bellezza e la fierezza del Classicismo derivano dal perfezionamento graduale dei costumi francesi, dalla ricchezza delle corti del XVII secolo, dalla protezione dei sovrani, dal genio dei più abili oratori e dalla nobile ispirazione dei poeti. La seconda è libera, impetuosa e piena di passione e di arditezza: la sua imponenza ricorda il valore delle azioni cavalleresche e il fascino misterioso della storia medioevale. Comunque, nonostante le molteplici divergenze, Classicismo e Romanticismo non si devono escludere. Nodier non mira alla distruzione della tradizione e, allo stesso tempo, non pretende che i sostenitori dell'estetica classica realizzino un'apologia del genere romantico. Egli però ritiene necessario che cessino le lamentele di coloro che parlano senza nemmeno conoscere la letteratura romantica. Le discussioni sterili sarebbero infatti deleterie per la conservazione della tradizione stessa e non farebbero che ingrossare le file di chi appoggia il rinnovamento letterario. Nodier insiste sulla necessità di studiare la letteratura romantica e invita a non offendere più i nuovi
scrittori:
Personne encore n'a pu marquer les limites du beau, tant que la société est debout, et que la civilisation marche; mais il seroit absurde de les chercher dans l'inconnu. Toutefois, sans abandonner nos beaux titres littéraires, sans rien mettre en comparaison avec eux dans les productions irrégulières, dans les créations audacieuses et désordonnées de ces nouvelles Muses, qui n'ont pas subi les lois d'Aristote, et qui dédaignent trop souvent jusqu'aux bienséances du goût, il me semble qu'il est de notre intérêt de connaître au moins ce que nous jugeons, et de ne pas condamner sans les entendre ces nombreuses générations de poëtes qui font les délices du reste de l'Europe. Ce n'est pas en les accablant d'un profond mépris, en les rabaissant au-dessous des Bardes sauvages des peuplades les plus barbares, en les livrant à la dérision publique, sous d'indignes travestissemens, que nous parviendrons à détruire les inductions tirées en leur faveur du suffrage des nations. (…) Attaquer une renommée qui résiste à toutes les attaques, c'est s'avilir en pure perte.160
L'appello di Nodier non serve a smorzare i toni polemici del giornale. Aumentano le recensioni e gli articoli di critica dedicati alle opere romantiche, ma gli atteggiamenti che continuano a prevalere sono la sfiducia e lo scetticismo. Tanti vedono il Romanticismo come una forza pericolosa che corrompe il corso della storia e la politica. Essa non si addice alla Francia, la patria dell'eleganza e del buon gusto. Il trionfo della dottrina romantica rischia solo di far trionfare la barbarie tanto nella società quanto nell'arte. Il rispetto e la lealtà nei confronti della tradizione classica sono assoluti e i giornalisti del Journal des débats esclamano con impeto: “Oh! Si j'étois un puissant monarque, convaincu, comme je le suis, que le genre classique est très préférable au romantique, je m'emparerois de toute l'Allemagne, et les règles d'Aristote seroient la base de mon manifeste”161.