Le Mercure de France au dix-neuvième siècle242 sostiene che nel corso della storia, in tutti i paesi
europei, si è sempre svolta sotto molteplici forme una “querelle de l'Autorité et du Libre
Examen”243. Nella Francia dell'Ottocento essa è incarnata perfettamente dallo scontro tra
Classicisti e Romantici. Secondo tale prospettiva, è classico un ordine o un modello indiscutibile,
239Ibidem, p. 669.
240Ibidem, vol. 6, n° 81, 2 agosto 1828, p. 589.
241 Nouveaux portraits et critiques littéraires, Charles Augustin de Sainte-Beuve, Bruxelles, Hauman, 1836, vol. 1, pp. 193-194.
242Le Mercure de France au XIXe siècle è una rivista letteraria fondata il 12 aprile del 1823. Era conosciuta anche con i
nomi di Mercure du dix-neuvième siècle o Mercure français du dix-neuvième siècle. A partire dal 1825 fu Henri de Latouche ad occuparsi delle sue edizioni. La rivista pubblicava recensioni letterarie sulle opere di autori di inizio Ottocento e dava spazio alle riflessioni sulle letterature straniere. A volte la letteratura diventava un pretesto per parlare di politica e, in modo particolare, per difendere i diritti ottenuti con la Rivoluzione francese. In generale fu vicino agli esponenti del Romanticismo liberale. Un volume del Mercure costava 15 franchi, due volumi 28 franchi, quattro volumi 50 franchi. La rivista cessò di essere pubblicata nel 1832.
mentre è romantica la forza che si oppone a qualsiasi sistema prestabilito. Tuttavia, rispetto a quelle che si sono verificate in precedenza, questa lotta va oltre i semplici interessi letterari. Le divergenze tra Classicismo e Romanticismo non sono perciò una novità, ma semmai rappresentano una peculiarità dell'epoca contemporanea. Le Mercure coglie il peso ereditato dagli stravolgimenti rivoluzionari, che adesso grava sullo sviluppo della cultura francese. La contesa tra ciò che è classico e ciò che è romantico non si svolge meramente al fine di raggiungere il vero e il bello nelle arti. Il dibattito sulla tradizione letteraria nasconde in realtà una battaglia tra il passato e il presente, la quale rischia di generare scompiglio nella vita politica e sociale del paese. Il pubblico è infatti stanco dei continui attacchi lanciati dalle due fazioni e la letteratura stessa risente di questa difficile situazione, poiché i giovani talenti non riescono ad esprimersi correttamente. Di conseguenza i redattori del Mercure condividono con quelli del Globe la necessità di trovare un compromesso tra i due pensieri. L'atteggiamento ostile e bellicoso non porta ad alcun progresso; i ragionamenti dei letterati diventano discorsi fanatici e vani. Solo un avvicinamento tra opere classiche e opere romantiche può far scaturire ricchezza e vivacità:
Après avoir long-temps semé, on sent le besoin de recueillir, on veut s'assurer qu'on laissera après soi quelque chose de plus que les pierres d'attente d'un édifice. Les besoins du présent ne doivent point faire oublier les hautes leçons du passé. Entre l'ardeur à tout détruire et l'obstination à tout conserver, il est un juste milieu qu'il faut enfin saisir, car c'est là qu'est la vérité.244
Le Mercure si impegna dunque a rifiutare ogni attitudine intollerante per favorire nelle arti la varietà
e la buona fede. La letteratura soprattutto deve essere come “le Panthéon de Rome, qui réunissait les images de tous les dieux de la terre”245. La Francia ha bisogno di ritrovare un equilibrio, poiché la
sua lingua poetica è diventata povera e sterile. Il principio di imitazione l'ha resa serva di una simmetria elegante, ma monotona. L'energia e gli slanci creativi sembrano non trovare più il loro spazio. Il rispetto delle regole e degli esempi classici non basta ad esprimere pienamente il talento degli artisti. Il genio artistico può perciò riacquistare la sua vivacità in un clima fatto di tolleranza e di indulgenza, capace di favorire il dialogo con la tradizione e il confronto con le culture straniere. I redattori del Mercure credono infatti che sia possibile trarre un notevole profitto dalla cooperazione tra letterature e paesi rivali. Nel mondo civilizzato, i popoli rinnovano le proprie idee grazie al contatto reciproco: le varie innovazioni costituiscono un unico patrimonio, da cui tutti possono attingere nei momenti di difficoltà. È questa dimensione cosmopolita che consente agli uomini di
244 Ibidem, p. 6. 245Ibidem, p. 8.
diversa cultura di apprezzare tutte le forme di bellezza ed ogni ispirazione artistica. Il Classicismo e il Romanticismo devono essere valutati tenendo conto di tale rapporto. La tradizione e la nuova tendenza romantica possono trarre vantaggio l'una dall'altra, a patto che esse siano interpretate secondo un'ottica europea. Certamente il Romanticismo è figlio della Rivoluzione ed è vero che esso rappresenta “une littérature libérale qui est aux doctrines d' Aristote ce que la Charte constitutionnelle est au pouvoir absolu de Louis XIV”246. Tuttavia il Romanticismo non è estraneo
alla cultura francese, come tanti intellettuali vogliono invece far credere. Per Le Mercure il pensiero romantico è degno di entrare a far parte del patrimonio culturale francese e può stare accanto ai grandi maestri classici, poiché esso ha le sue origini in Voltaire:
Le Romantisme n'aurait pas percé de non jours sans cette indépendance d'opinions, cette irrévérence des arrêts littéraires d'autrefois, sans cette habitude de chercher en soi une façon de penser, habitude à laquelle Voltaire nous a formés heureusement. (…) Incontestablement oseur, c'était en lui des symptômes de Romantisme; novateur en littérature (que de choses n'a-t-il pas innovées), il a mieux que tout autre fondé la nouvelle école. Qui eût, avant lui, pris la liberté grande de quitter en vers la Grèce, la Troade, pour faire retentir dans des hémistiches, les noms de Guise, de Henri, de Médicis, de Coligny, de Mayenne? Et au théâtre qui eût risqué une tragédie sans amour?247
L'essenza primitiva della letteratura nazionale è incarnata da ciò che adesso prende il nome di genere romantico. La convivenza tra Classicismo e Romanticismo nella storia della letteratura francese rispecchia d'altronde il carattere della popolazione, la quale può essere vista come l'insieme di costumi e di abitudini differenti. La civiltà francese è “un mélange de routine et de liberté d'esprit”248. La libertà e l'originalità sono le fondamenta di ogni arte: questi elementi attestano che il
genio artistico non è mai statico. Esso è sempre movimento e cambiamento. Forse è ancora presto per dire che il Romanticismo sarà una forma di progresso per le arti, ma si deve riconoscere che l'avvento di un nuovo 1789 nella cultura è frutto della legge della natura. Il secolo XIX esige tale regola: la mentalità dell'uomo si evolve nel tempo e, di conseguenza, anche le arti si devono adattare ai mutamenti affinché resti la possibilità di percepire il bello e il genio. Per Le Mercure non è un male che il Romanticismo affianchi la tradizione classica, dato che questo nuovo pensiero estetico la sta attualizzando. Tra le tante innovazioni portate dal Romanticismo, le firme del
Mercure giudicano l'attenzione per il vero storico quella più importante. L'interesse per la storia
246 Ibidem, vol. 26, 1829, p. 90. 247 Ibidem, p. 495.
obbliga l'artista a restare in contatto con la realtà ma, allo stesso tempo, gli permette di dare spazio alla sua creatività. In merito a questo aspetto è probabile che Le Mercure risenta dell'influenza della poetica del vero elaborata da Alessandro Manzoni nella sua nota Lettre à Monsieur Chauvet sur les
unités de temps et de lieu dans la tragédie249. Si è infatti sempre di più convinti che sia necessario
studiare la storia. Se essa possiede alcune oscurità, l'artista ha il dovere di completarla, creando personaggi e situazioni che rispettino la realtà. Secondo tale prospettiva la letteratura è rivestita perciò di un ruolo importante, dato che essa può chiarire e comprendere il reale. I compiti sociali svolti dalla letteratura classica possono essere portati avanti da quella romantica. È sbagliato quindi credere che il Romanticismo possa recare danno alla tradizione. La purezza delle dottrine classiche e la legittimità di un Racine non saranno certo messe in discussione dalla poetica di Schiller o di Shakespeare. I capolavori della tradizione resteranno tali. Le Mercure ha piena fiducia nel Romanticismo, poiché lo vede come l'unico strumento capace di rianimare la speranza delle moderne generazioni. A difesa dello spirito creativo di ogni aspirante artista, la rivista esprime così il suo sincero augurio: “Souhaitons que le romantisme du XIXe siècle porte dans le XXe ou même
avant, pour que nous puissions en jouir, des fruits aussi brillans que ceux dont le classicisme du XVIe siècle a déposé le germe dans le sein du XVIIe ”250.