• Non ci sono risultati.

L A RESPONSABILITÀ SOCIALE DELL ’ IMPRESA : BREVI RIFLESSION

Come esaminato nei paragrafi che precedono, un’attenzione imprenditoriale a istanze di sostenibilità ambientale si legittima, nella prospettiva del legislatore e degli operatori giuridici, principalmente (i) in quanto i danni ambientali sono qualificabili come “esternalità negative” e come tali sono considerati fallimenti di mercato che legittimano quindi un intervento correttivo, nonché (ii) per istanze sociali, di politica del diritto, secondo una considerazione dell’attività economica come solidale, conformemente a quanto previsto dalla nostra Carta costituzionale. Può tuttavia sussistere un interesse dello stesso imprenditore, che potrebbe trarre giovamento in termini economici dall’adozione di politiche di produzione e gestione sensibili a istanze ambientali.

A considerazioni di questo terzo tipo sono orientate condotte imprenditoriali cosiddette “socialmente responsabili”.

Originariamente definita come «integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate»88, il fenomeno della responsabilità sociale dell’impresa (RSI) s’inserisce nel menzionato bilanciamento tra principi costituzionali (di cui in particolare all’art. 41 Cost.), ripensando la tradizionale conformazione della responsabilità d’impresa e apprezzandone nel complesso gli effetti prodotti sulla realtà sociale di riferimento, nel tentativo di ridurre le «distorsioni prodotte dalla gestione dell’impresa globalizzata, dalle crescenti asimmetrie informative, dalla subalternità dei portatori d’interessi (stakeholder) che, a vario titolo, si rapportano all’impresa», su sostanziale propulsione delle istituzioni europee89.

A tale prospettiva consegue una valutazione della rilevanza esterna di quegli atti di impresa in grado d’influenzare la sfera giuridica di soggetti terzi, anche prescindendo dal !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

88 Così il Libro verde Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese,

presentato dell’allora Commissione delle comunità europee a Bruxelles il 18 luglio 2011, COM(2001) 366.

89 Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico

e sociale europeo e al comitato delle regioni, Iniziativa per l’imprenditoria sociale. Costruire un

ecosistema per promuovere le imprese sociali al centro dell’economia e dell’innovazione sociale del 25

loro consenso formale, i cui interessi assumono ora rilevanza per l’agire imprenditoriale. Tale fenomeno si potrà realizzare sul piano negoziale, ossia nei confronti di stakeholders legati all’impresa da un rapporto di tipo contrattuale (pacificamente, dipendenti, fornitori o consumatori); ma altresì nei confronti di stakeholders non legati all’impresa da alcun rapporto obbligatorio, i destinatari ossia dei costi dell’attività d’impresa esternalizzati90. Tra gli eterogenei e complessi problemi di ordine etico e sociologico, economico ed altresì giuridico che la responsabilità sociale dell’impresa chiama in causa, le questioni ambientali assumono una posizione centrale91.

Imprese “socialmente responsabili” tendono a impegnarsi statuariamente alla tutela di istanze sociali o ambientali nell’esercizio della propria attività d’impresa che permane a scopo lucrativo (o mutualistico). Tale integrazione volontaria nello statuto di interessi terzi non è appunto del tutto scevra da considerazioni di tipo economico. Se si considera la reputazione come un asset dell’impresa, la strategie di RSI, infatti, acquistano rilevanza sul mercato, e ciò anche grazie all’attivismo di istituzioni e associazioni di volontariato92 sempre più sensibili all’impatto sociale ed ambientale dell’attività d’impresa, ed altresì – e soprattutto – a fronte di scelte, sempre più consapevoli e sensibili a istanze sociali e ambientali, dei consumatori (nonché degli stessi soci di società93).

È proprio in ragione dell’impatto economico positivo che le strategie di RSI possono realizzare, infatti, che si legittima la loro stessa predisposizione da parte degli !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

90 Con riferimento alla distinzione tra le due tipologie di stakeholders, in relazione al diverso

atteggiarsi della responsabilità sociale dell’impresa, si veda R. COSTI, La responsabilità sociale

dell’impresa e il diritto azionario, in Guida critica alla responsabilità sociale e al governo d’impresa, a

cura di L. Sacconi, Roma, 2005. Si veda anche G. BELLANTUONO, I contratti incompleti nel diritto

dell’economia, Padova, 2000.

91 Si veda A.ADDANTE, Ambiente e responsabilità sociale dell’impresa, in Manuale di diritto civile

dell’ambiente, a cura di M. Pennasilico, in Temi e problemi di diritto dell’ambiente, Roma, 2014, p. 175 ss.

92 Il caso Nike negli anni novanta del secolo scorso ne è esempio eclatante. A seguito di aggressive

denunce e pressioni da parte di Organizzazioni non-governative circa le condizioni dei lavoratori, la Nike ha rivoluzionato la sua strategia imprenditoriale e di marketing, adottando politiche di RSI proprio al fine di tutelare il marchio Nike. Cfr., sul punto, D. WELLS, Too weak for the Job – Corporate Codes of

Conduct, Non-Governmental Organizations and the Regulation of International Labor Standards, in Global Social Policy, 7, 2007, p. 51 ss. Similmente il caso delle automobili ibride della Toyota. Si veda

altresì S. ZADEK, The Path to Corporate Responsibility, in Harv. Bus. Rev., 82 (12), 2004, p. 125 ss.

93 Il riferimento è qui al fenomeno delle società benefit, per le quali si veda, infra, nota 94.

Sul tema si rinvia altresì all’analisi dell’impatto delle scelte ambientali sulle performance delle PMI

italiane, pubblicato dal Ministero dello sviluppo economico. Il rapporto è disponibile a http://pcnitalia.mise.gov.it/download/analisi-dellimpatto-delle-scelte-ambientali.pdf.

amministratori di società for-profit. Ed invero questi, in ottemperanza del loro obbligo di perseguimento dell’interesse sociale, potranno considerare gli interessi degli stakeholders nella gestione societaria soltanto laddove ciò comporti in ultima istanza un vantaggio patrimoniale per la società (tendenzialmente adottando una prospettiva gestoria di lungo periodo)94.

È questo lo spazio in cui spesso si muovono i sostenitori della RSI, interrogandosi se, incentivando obiettivi di lungo periodo, si riesca ad allineare l’interesse sociale con il benessere della collettività, mostrando quelli che sono gli spazi di profitto per un’impresa !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

94 Tra i numerosi contributi in tema di responsabilità sociale dell’impresa H. BOWEN, Social

Responsibility of Businessman, New York, 1953; E.D’ORAZIO, Responsabilità sociale ed etica d’impresa,

in Notizie di Politeia, 72, 2003, p. 3 ss.; G.F.RUSCIONI,M.DORIGATTI (a cura di), La responsabilità

sociale di impresa, Milano, 2004; F. CAFAGGI, La complementarità tra responsabilità sociale e

responsabilità giuridica d’impresa, in Guida critica alla responsabilità sociale e al governo d’impresa,

cit., p. 219 ss.; R. COSTI, La responsabilità sociale d’impresa e il diritto azionario italiano, cit.; F.

DENOZZA, L’interesse della società e la responsabilità sociale dell’impresa, in Bancaria, 12, 2005, p. 22 ss.; D. GALLETTI, Corporate Governance e responsabilità sociale di impresa, in Scritti in onore di

Vincenzo Buonocore, Milano, 2005, p. 2621 ss.; A.ANTONUCCI, La responsabilità sociale d’impresa, in

Nuova giur. civ. comm., II, 2007, p. 119 ss.; D.MCBARNET, Corporate Social Responsability beyond law,

through law, for law: the new corporate accountability, in The New Corporate Accountability. Corporate Sociale Responsibility and the Law, a cura di D. McBarnet, A. Voiculescu, T. Campbell, New York, 2007,

p. 9 ss. e ivi C.MCCRUDDEN, Corporate Sociale Responsibility and Public Procurement, p. 93 ss.; M.

PORTER,M.KRAMER, Strategia e società. Il punto d’incontro tra il vantaggio competitivo e la Corporate

Social Responsibility, in Harv. Bus. Rev. Italia, 2007, p. 1 ss.;S.SCIARELLI, Etica e responsabilità sociale

della impresa, Milano, 2007, in particolare p. 246 ss.; G. CONTE (a cura di), La responsabilità sociale

dell’impresa, Bari-Roma, 2008; G.DE FERRA, La responsabilità sociale dell’impresa, in Riv. soc., 2008, p.

349 ss.; A. GIGANTE, La politica delle istituzioni comunitarie in materia di responsabilità sociale

d’impresa: voluntary o mandatory approach?, in Dir. pubbl. comp. eur., 2008, p. 1991 ss.; E.C.KURUCZ, B.A. COLBERT, D.WHEELER, The Business Case for Corporate Social Responsability, in The Oxford

Handbook of Corporate Social Responsibility, Oxford-New York, 2008, p. 83 ss.; M.LIBERTINI, Impresa e

finalità sociali. Riflessioni sulla teoria della responsabilità sociale dell’impresa, in Riv. soc., 2009, p. 1 ss.;

F.DENOZZA, Responsabilità dell’impresa e “contratto sociale”: una critica, in Diritto mercato ed etica

dopo la crisi. Omaggio a Piergaetano Marchetti, Milano, 2010; G.PERONI,C.MIGANI, Le responsabilità

sociale dell’impresa multinazionale nell’attuale contesto internazionale, IANUS n. 2/2010, p. 1 ss. ; A.

ADDANTE, Rapporti di impresa e responsabilità sociale, cit.; C. ANGELICI, Responsabilità sociale

dell’impresa, codici etici ed autodisciplina, in Giur. comm., II, 2011, p. 159 ss.; G.BOSI, Impresa Etica,

Etica d’impresa e diritto societario, in Giur. comm., I, 2011, p. 124 ss.; V. CALANDRA BUONAURA,

Responsabilità sociale dell’impresa e doveri degli amministratori, in Giur. comm., I, 2011, p. 526 ss. e

altresì in AA. VV., Studi in ricordo di Pier Giusto Jaeger, Milano, 2011, p. 268 ss.; D. RUSSO, La

promozione della responsabilità sociale d’impresa nell’Unione europea, in Dir. Unione eur., 2011, p. 477

ss.; E. BELLISARIO, La responsabilità sociale delle imprese fra autonomia e autorità privata, Torino, 2012;

D.SICLARI, La responsabilità sociale di impresa e le società pubbliche, in Dir. econ., 2012, p. 55 ss.; V.DI

CATALDO,P.M.SANFILIPPO, La responsabilità sociale dellimpresa, in ricordo di Giuseppe Auletta, Torino, 2013; A.FERRELL,H.LIANG,L.RENNEBOOG, Socially Responsible Firms, cit.

Per una critica delle teorie della responsabilità sociale d’impresa si vedano G.S.BECKER,R.A. POSNER, Uncommon sense, Chicago-Londra, 2010; ma si vedano anche le riflessioni di G. ROSSI, Il

sensibile alle istanze sociali e ambientali95. Non sempre tuttavia l’interesse sociale di lungo periodo coincide con quello della società civile.

Di contro, inoltre, poiché la decisione circa l’adozione di determinate politiche di RSI è in grado di orientare le scelte dei consumatori, e coloro che più in generale entrano in contatto con la società, si è da tempo percepita l’esigenza di attribuire un certo grado di coercibilità a tali strategie imprenditoriali, per quanto volontariamente adottate, in particolare qualora queste diventino oggetto di espressa manifestazione all’esterno, rientrando in strategie di marketing o di pubblicità del business96.

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

95 Possono essere considerate come evoluzione delle prassi di responsabilità sociale, le società

benefit. Introdotte con la legge di stabilità 2016 (legge n. 208 del 28 dicembre 2015), esse, per definizione, affiancano allo scopo di lucro «una o più finalità di beneficio comune», ovvero si pongono come obiettivo il perseguimento, nell’esercizio di un’attività economica, della produzione di effetti positivi o la riduzione di effetti negativi su persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri «portatori di interesse», ossia ulteriori soggetti o gruppi di soggetti che sono coinvolti, in modo diretto ma anche indiretto, nell’attività della società, quali «lavoratori, clienti, fornitori, creditori, pubblica amministrazione e società civile». Nelle società benefit, interessi terzi sono internalizzati dalla società per scelta dei soci. Questa s’inserisce nella scia dell’impresa sociale (introdotta con il d.lgs. 24 marzo 2006, n. 155), la quale può costituirsi per l’esercizio in via stabile e principale di una attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi di utilità sociale, così come definita dall’art. 21, dello stesso decreto; indipendentemente dall’attività esercitata, sono altresì imprese sociali le organizzazioni che esercitano attività d’impresa per l’inserimento lavorativo di determinate categorie di soggetti, elencati all’art. 12 (come ad esempio i lavoratori disabili).

Tra i contributi in materia di società benefit, si menzionano:B. BERTARINI, La società benefit.

Spunti di riflessione sulle nuove prospettive del settore non profit, in Diritto e giustizia, 2016, p. 13 ss.; S.

CORSO,Le società benefit nell’ordinamento italiano: una nuova “qualifica” tra profit e non-profit, in Le

nuovi leggi civili commentate, 5, 2016, p. 995 ss.; F. DENOZZA, A. STABILINI, Due visioni della

responsabilità sociale dell'impresa, con una applicazione alla società benefit, relazione a convegno

Orizzonti del diritto commerciale 2017; D. LENZI,Le società benefit, in Giur. comm., 2016, I, p. 894 ss; D.

SICLARI,Le società benefit nell’ordinamento italiano, in Riv. trim. dir. econ., I, 2016, p. 38 ss.; e M.

STELLA RICHTER, Società benefit e società non benefit, in Riv. dir. comm., II, 2017, p. 271 ss. Con

riferimento alle imprese sociali e in particolare, per un confronto tra i due istituti, P. VENTURI,S.RAGO,

Benefit corporation e impresa sociale. Convergenza e distinzione, in Impresa sociale,2015,VI, p. 35 ss. Parte della dottrina sostiene, tuttavia, che le società benefit non abbiano sconvolto il paradigma della lucratività, ma lo scopo del beneficio comune come declinato in statuto deve necessariamente essere perseguito in modo subordinato rispetto al normale scopo lucrativo o mutualistico, senza dunque abbandonare la prospettiva del cosiddetto “shareholder value approach”, così M. PALMIERI,L’interesse

sociale: dallo shareholder value alle società benefit, relazione al Convegno di Orizzonti del diritto

Commerciale, Roma, 17-18 febbraio 2017, disponibile al link

http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:ys2GmIKH5vQJ:rivistaodc.eu/media/65665/palmi eri.pdf+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it&client=firefox-b-ab.

96 Sul punto si veda quanto discusso con riferimento ai codici etici, in particolare, Capitolo Quarto,

Outline

Documenti correlati