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Il dispositivo della PMA: il punto di vista degli operator

5.2 La patologizzazione dell’infertilità

5.2.2 Sessualità senza riproduzione e riproduzione senza sessualità

5.2.2.1 Scambi affettivi e affari economic

Nel discorso medico la sterilità di coppia è vista in prospettiva clinica: è necessario partire dal sintomo per individuare la malattia che è ancora sconosciuta. L’attività sessuale è definita dalle Linee Guida NICE un elemento rilevante che influisce sulla fertilità, occorre fare attenzione alla frequenza dei rapporti e timing rispetto al ciclo. Per questo motivo, si consiglia si avere rapporti durante la finestra fertile132 mentre altri sostengono che sia necessario avere rapporti a giorni alterni per aumentare le probabilità di successo. Si consiglia di rivolgersi al medico dopo un anno di tentativi senza successo, mentre nel caso in cui la donna abbia più di 36 anni è consigliabile dopo sei mesi. Durante il primo colloquio le questioni relative alla vita sessuale della coppia non vengono approfondite in modo adeguato, il medico pone una serie di domande che riguardano precisi aspetti della sessualità: la frequenza dei rapporti, il tipo di contraccettivo, la presenza eventuale di dolore da parte della donna durante i rapporti e/o problemi di eiaculazione.

A prescindere dalla diagnosi, gli operatori hanno notato la presenza di difficoltà, spesso non esplicitate, nell’ambito della sessualità di coppia. Dal lavoro sul campo e dalle interviste condotte, risulta che la quasi totalità delle coppie dichiara di avere tre rapporti a settimana, come consigliato per la ricerca di una gravidanza. Alcune dichiarano una frequenza settimanale inferiore a due, alcune coppie riferiscono di avere un paio di rapporti mensili a causa di problemi familiari, condizioni lavorative, stress. In generale, un operatore sottolinea che si tratta di una questione più ampia e

132 NICE definisce finestra fertile il periodo compreso fra 5 giorni che precedono l’ovulazione e il giorno

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complessa: per comprendere l’aumento d’astinenza dai rapporti, occorre considerare l’interpretazione dominante sul sesso che riduce la sessualità ad un atto fisico, separato dall’affetto, privo di emotività:

Perché questa società è una società molto malata dove il sesso è mercificato e c’è una disregolazione di questo sesso, abbiamo input ovunque e dati mali perché sono input sessuali di tipo crudo poco di affetto, poco di una sessualità che comprenda l’affetto, il legame, la sessualità organica. Noi vediamo il sesso come rapporto sessuale come qualcosa di crudo, molto scarno di emotività, dentro al sesso c’è molto di più. […] è la nostra personalità, le nostre emozioni, la nostra affettività, il nostro legame, la nostra intimità, tutto fa parte del sesso e tutto influenza il sesso (Biologo, centro infertilità).

La diagnosi di infertilità incide profondamente sulla vita sessuale della coppia perché definisce una condizione patologica. La presenza di una patologia individuale, una disfunzione organica che si ripercuote sulla coppia. Dal momento che l’atto sessuale non è finalizzato alla riproduzione come dovrebbe essere “normalmente”, si riscontra una minore motivazione che produce tensioni nella coppia. La sessualità è una condizione biologica, un’attività legata ad una “pulsione naturale”, un fatto di natura legato al modello di riproduzione dominante fondato sulla coppia eterosessuale e monogamica. Infatti, secondo gli operatori, la finalità riproduttiva dell’atto sessuale rappresenta un elemento centrale acquisito in modo inconsapevole che si traduce nella pulsione sessuale. La credenza nella diagnosi di infertilità condiziona la vita sessuale. Infatti, nelle coppie infertiliti il controllo esercitato sulla vita sessuale produce una programmazione eccessiva che va a discapito del desiderio “naturale”:

Nel nostro caso, quello che poi viene a mancare nell’infertilità questi pazienti è la pulsionalità naturale, è un po’ questa pulsionalità naturale che diventa forzata ragionata, […] nell’infertilità dove c’è questa programmazione del concepimento questa incapacità di concepire perché sono coppie infertili questo va a sconvolgere parametri che poi vanno a costituire il sesso, la pulsione anche la possibilità di concepire che è una delle cose fondamentali che spinge la coppia a farlo e attiva l’attrazione sessuale (biologo specializzando, centro infertilità).

Date le domande poste dagli operatori ai pazienti, limitate ad un ambito specifico delle loro esistenze, il ginecologo viene a conoscenza solo di aspetti superficiali della vita sessuale: problemi anatomici, patologie infiammatorie e la trasmissione di infezioni. Altre questioni che interessano la sessualità di coppia e la possibilità di avere figli riguardano aspetti psicologici e scelte morali che vengono tralasciate (cfr. Flamigni, 1998). Oltre ad una scarsa educazione sessuale, occorre considerare alcuni aspetti rilevanti: in molti casi la sessualità è ridotta ad un “gioco banale e destrutturante” (Flamigni, 1998, pag. 189) dovuto al fatto che le esperienze sessuali sono disgiunte dall’affetto e dal rispetto (cfr. Devereux, 1965), inoltre l’esercizio della libertà sessuale deve comprendere necessariamente valutazioni morali e aspetti sociali. Le dimensioni socio-culturali e politiche collegate alla sessualità sono tralasciate dal discorso medico per un’impostazione scientifica che rivela una visione

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essenzialistica del genere, dell’appartenenza culturale e religiosa, della classe sociale e della “razza” (Ehrenreich, Hochschild, 1994; Mahler, Pessar, 2006; Baldassar, Merla, 2013).

Nonostante il numero di esami a cui è sottoposta la coppia (esami ormonali, ecografie, test genetici), spesso il medico formula una diagnosi senza poter nominare una causa organica. I casi di infertilità inspiegata e mista sono indice che la riduzione della malattia alla sua causa organica non rende conto in modo adeguato dell’infertilità. Il ruolo della sessualità nell’infertilità di coppia viene misconosciuto scientificamente in relazione al rifiuto culturale non solo di ammettere la presenza di un fattore maschile che causa l’infertilità di coppia, ma soprattutto nel riconoscimento di fattori politici, sociali che incidono sul comportamento sessuale. Attualmente, il discorso medico sull’infertilità permette di occultare il fatto che la sessualità si configura come problema sociale (Devereux, 1965).

Nell’ipotesi formulata da Devereux (1965) i modelli schizofrenici sono caratteristici della società moderna in cui viviamo. Nel nostro mondo i rapporti umani si basano sul distacco, riservatezza e ipo- reattività, mentre nella vita sessuale si nota un’assenza di affettività. Il modello di relazioni ideale condiviso prevede rapporti tra persone nei quali attaccamenti e emotività sono ridotti al minimo, ad un comportamento gelido e impassibile basato sul disprezzo profondo di chi ancora manifesta affettività verso gli altri. La costruzione dell’individuo occidentale enfatizza l’autodisciplina e la soppressione delle passioni più intime ma la presunta riservatezza, la sovrana indifferenza nasconde una profonda insicurezza e disprezzo di sé. Nei soggetti inibiti o iporeattivi che esprimono, allo stesso modo, carenza affettiva e il rifiuto di un impegno emotivo, la PMA rappresenta il mezzo per esprimere la loro impassibilità poiché giustificati dalla diagnosi medica.

Riguardo alla vita sessuale, Devereux sostiene che l’assenza di affettività riguarda le società moderna ma anche coloro che ad essa si oppongono criticamente. Si possono distinguere due gruppi: i puritani e i disinibiti. I primi ostentano un’adesione al puritanesimo solo in apparenza ma nella quotidianità si comportano come i membri dei gruppi che si vogliono “liberi”. Allo stesso modo, nel caso dei gruppi disinibiti l’attività sessuale è disordinata e non implica un legame affettivo. Per i membri di entrambi i gruppi descritti da Devereux, la sessualità è l’espressione dell’assenza di affetto e si manifesta solamente in un rapporto fisico.

Relazioni segmentate e impersonali hanno un ruolo sociale preponderante. La nostra società sostiene lo sviluppo di affari economici ma circoscrive l’ambito degli scambi affettivi ostacolando lo sviluppo umano. È necessario evitare i rischi di un coinvolgimento in ogni tipo di relazione. Il modello relazionale diffuso prevede rapporti con obiettivi precisi e assoggettati ai criteri di efficacia che si esprimono nella sottrazione da ogni tipo di coinvolgimento.

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