Per le elezioni del 2009 sono stati raccolti sei spot elettorali, un corpus che, soprattutto tenendo conto del divieto di diffusione di questi contenuti e al ridotto investimento di risorse nelle attività di propaganda da parte dei diversi partiti danesi, possiamo considerare “numeroso”. La scelta di realizzare una strategia di campagna particolarmente ricca di messaggi audiovisivi è probabilmente dovuta alla necessità di avviare un dibattito attento alle criticità e alle possibilità derivanti dall’Unione.
Un obiettivo che il partito intende raggiungere attraverso questa campagna di spot, costituita da una serie di cinque spot realizzati con l’utilizzo delle stesse strutture e tecniche narrative. Protagonista della serie il lead candidate del DF, il ventottenne Morten Messerschmidt, che con la sua giovinezza e dinamicità rende fruibile e piacevole la visione dei contenuti.
A questa serie di spot, se ne aggiunte un sesto che è incentrato esclusivamente sul candidato e che è riconducibile al genere “biografico”. Le immagini del Messerschmidt “attuale”, che cammina per le strade della sua città natale, si alternano a fotografie della sua infanzia. Il destinatario ha la possibilità di “entrare” in quella che è la vita privata del candidato, di scoprire i luoghi in cui è cresciuto e di conoscere la sua famiglia, attraverso immagini che lo ritraggono con i genitori, mentre lui stesso racconta alcuni aneddoti della sua infanzia, ma anche le sue passioni, come nel caso in cui è ritratto mentre si esibisce in un canto lirico accompagnato dal pianoforte in un locale gremito di gente. L’ultima immagine legata alla sfera privata è quella con la moglie Dot Wessman, con cui tenendosi per mano passeggia in un parco; seguono poi immagini di Messerschmidt all’interno del Folketing, mentre tiene un discorso. Nella visione dello spot, il destinatario è guidato dalle parole del candidato stesso, che spiega quelle che sono e sono state le tappe fondamentali della sua vita e della sua carriera. Lo scopo di questo spot è sicuramente quello di coinvolgere emotivamente il destinatario, infatti il tipo di narrazione e i temi trattati rimandano a una connotazione fortemente emozionale. Le scelte di stile e di linguaggio, inoltre, riconducono lo spot alla pubblicità “mitica” ma anche “sostanziale”, poiché si cerca di promuovere il prodotto in sé, ossia il candidato, utilizzando una narrazione che spesso si distacca dalla realtà, trasportandoci in una dimensione onirica. Oltre che sul candidato, lo spot si focalizza sulle tradizioni nazionali, sui valori e sulle tradizioni, sulla collettività e sul senso di coesione sociale di cui il popolo danese ha bisogno, e pertanto è la dimensione nazionale ad essere richiamata.
Gli altri cinque spot, invece, sono del tutto focalizzati su issues che chiamano in causa la dimensione europea. Questi video sono parte di una serie in cinque puntate dal titolo “Mortens EU – skole”, ossia una vera e propria “scuola” in cui il candidato spiega alcune delle tematiche chiave del partito e di rilievo all’interno della campagna. Si tratta di spot della durata da un minimo di tre a un massimo di cinque minuti, e che hanno un esplicito intento informativo deducibile sia dalla lunghezza del video, si tratta infatti di un vero e proprio approfondimento su specifiche tematiche, sia dalla struttura semplice e lineare. Proprio questi elementi permettono di ricondurre tali spot alla tipologia della pubblicità “referenziale”, individuabile proprio nell’assenza di elementi estetici, nel realismo, nell’idea di onestà e competenza che sono immediatamente associate alla figura del candidato Messerschmidt. Sempre in ragione di tali osservazioni, gli spot sono caratterizzati da una connotazione argomentativo-razionale, dal momento che si tratta di un momento di
spiegazione e di valutazione critica delle issues trattate. La centralità dei temi fa sì che la serie sia basata sull’utilizzo del genere “programma”, al quale si aggiungono gli elementi del “talking head”, essendo lo stesso candidato a parlare di tali argomentazioni. Pur se incentrati ognuno su diverse issues, la struttura narrativa e le tecniche adoperate rimangono costanti per tutti i cinque spot. In apertura, una musica, che diventerà un segno di riconoscimento associabile al clock radiofonico, accompagna l’immagine di una lavagna sulla quale il candidato scrive “Mortens EU – skole”; un’azione “in divenire” che restituisce un senso di vicinanza temporale con le azioni mostrate nel video. Successivamente, l’inquadratura si apre su un’aula vuota, dove Messerschmidt, in piedi davanti un’ampia lavagna, dà il benvenuto da vero padrone di casa. La narrazione prende avvio con una domanda, una parola o un dato che il candidato scrive sulla lavagna. Per tutto il video, Messerschmidt spiegherà il tema oggetto di dibattito, alternando al momento tradizionale in aula con tanto di schemi, appunti e parole fissate sulla lavagna, a immagini in ambientazioni esterne (industrie, campi, strade) che si ricollegano al tema di cui si sta parlando. In chiusura, ancora qualche informazione appuntata alla lavagna e, infine, il nome e il simbolo di partito che rappresentano una call to
vote. L’intento pedagogico è esplicitato sia dall’ambientazione, ossia l’aula con la lavagna, sia
dall’atteggiamento del candidato, che sembra abbandonare le vesti di esponente politico in cerca di consenso e indossare quelle del “maestro” impegnato nella diffusione della conoscenza, al fine di avviare una riflessione ragionata sui temi trattati. In generale, le issues trattate rispecchiano quelle che sono le priorità del partito stesso: la protezione dell’agricoltura e dell’industria nazionale, che sembrano essere messe a rischio soprattutto dal mercato unico e dalla concorrenza a livello europeo; la salvaguardia dell’ambiente, necessaria per poter continuare a basare la propria economia sull’allevamento e sull’agricoltura, e che necessita di politiche comunitarie capaci di limitare la distruzione e lo sfruttamento del territorio e delle sue risorse; la crescita e lo sviluppo economico che, a causa dell’impatto della crisi economico-finanziaria sull’area europea, sta lentamente mettendo a rischio la tenuta delle economie nazionali, ma anche il ruolo dell’Unione Europea quale centro economico di rilevanza internazionale; la disoccupazione e l’immigrazione, spesso associate tra loro, che stanno gradualmente rallentando la crescita economica e sociale a livello nazionale. In tutti gli spot, come si evince dall’obiettivo di questi contenuti espresso nel titolo di apertura, la dimensione europea assume un’ampia centralità, ma la valutazione è sempre orientata verso la negatività. Solo in un caso si ritrova una valutazione di principio, in cui la critica è rivolta all’attuale configurazione dell’Unione, incapace di rispondere sia alle esigenze nazionali sia a quelle comunitarie. Negli altri casi, la valutazione negativa è espressa verso specifiche policies. In primis, la non piena accettazione del “potere” sovranazionale, che rischia di limitare la sovranità nazionale, ma anche l’opposizione alla realizzazione di una Costituzione europea e la critica alla gestione dei fondi europei; sul piano strettamente
economico, la critica verso le politiche di austerity, le istituzioni economiche come la BCE, e la moneta unica, che sono considerate quali elementi responsabili dello sviluppo delle disuguaglianze economiche tra gli Stati membri; a questo, si aggiunge il tema della sicurezza e quello dell’immigrazione, in relazione ai quali si richiede il rispristino dei controlli alle frontiere e la definizione di regole più rigide in merito all’accoglienza e all’integrazione, soprattutto per i cittadini provenienti dai Paesi extra-europei.
La presenza di questi spot dimostra la volontà del partito di aprire un dibattito sull’Europa che, però, vista la complessità dei temi e la molteplicità delle interrelazioni, necessità di un maggiore approfondimento e di una maggiore conoscenza; l’obiettivo di questa campagna è proprio quello di fornire ai cittadini-elettori delle “pillole” in merito a questioni di grande rilevanza, che stanno gradualmente modificando la struttura politica ed economica del Paese.