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Capitolo 2: Caratteristiche dell'estetica del Visual-Kei I Introduzione e struttura del secondo capitolo

II. L'importanza dei testi nel Visual-Ke

2.2. Temi generali all’interno del Visual-Kei 1 Estetica dell'oscurità

2.2.2. Amore e ballad

Per quanto il tema dell'amore possa sembrare difficilmente conciliabile con la figura dello yankī, esso è in realtà ampiamente diffuso all'interno del Visual-Kei. I primi a sdoganarlo e a adattarlo all'immagine del genere furono gli stessi X, che composero numerose ballad sullo stile di Kurenai (si veda la nota 14) e le affiancarono ad altri brani con tematiche più vicine alla controcultura. Questo genere di ballad, che influenzarono nello stile tutti gli artisti che seguirono i passi degli X, è caratterizzato dalla centralità dell'impossibilità di amare piuttosto che dal desiderio romantico nei confronti del partner. Per quanto non sia da escludere che queste canzoni abbiano come tema un amore omosessuale (specialmente se teniamo in considerazione i numerosi casi di fanservice yaoi che suggeriscono l’esistenza di relazioni omosessuali tra i membri

delle band), nei testi e nei video promozionali il partner viene sempre rappresentato da una figura femminile. L’approccio alla sofferenza d’amore è cambiato nel corso del tempo: se negli X, la massima espressione della figura dello yankī, il protagonista di queste ballad urla la sua sofferenza sotto la pioggia, negli artisti successivi lo sfortunato in amore diventa più taciturno, quasi chiuso in sé stesso in una riflessione sulla sua solitudine. Emblematico è il ritornello di Rosier dei Luna Sea, pubblicata nel 1994: 揺れて揺れて今心が 何も信じられないまま 咲いていたのは my rosy heart 揺れて揺れてこの世界で 愛することも出来ぬまま 哀しい程 鮮やかな 花弁の様に ROSIER 愛したキミには ROSIER 近づけない ROSIER 抱き締められない ROSIER 愛しすぎて53

Tremando, tremando, ora il mio cuore non riesce più a fidarsi di nulla ciò che è fiorito è my rosy heart

Tremando, tremando, non riesco nemmeno ad amare nessuno in questo mondo come dei petali di un fiore tanto freschi quanto tristi

ROSIER A te che ho amato ROSIER non riesco ad avvicinarmi ROSIER Non posso stringerti ROSIER Mi sei troppo cara

Il tema dell'amore, interpretato più che altro come “impossibilità di amare”, è successivamente entrato a far parte del canone del genere ed è stato interpretato in vari modi, mettendo l'accento su ciò che ostacola il protagonista nella sua ricerca di un partner. È interessante notare come anche lo stile dei testi e il sound cambino a seconda di quale sia l'elemento che impedisce al protagonista di amare il partner o avvicinarcisi: un sound duro e liriche con un linguaggio crudo quando la colpa è attribuibile ad un difetto del protagonista (come nel caso di Mimic dei Nightmare), sonorità più melodiche e un linguaggio più dolce quando la colpa è indefinita o attribuibile ad una generale 53 Il brano verrà analizzato anche nel capitolo 3 dell’elaborato (“Lyrics ROSIER by Luna Sea (romaji) from album – ROSIER”, in “JpopAsia”, 2010,

incomprensione col partner (come nel caso di Ame no ōkesutora, “L'orchestra della pioggia”, dei MUCC). La seconda categoria in particolare ha di fatto decretato il successo dei Plastic Tree, i quali nell'era Neo-Visual-Kei sono diventati i principali interpreti di questo genere, arricchendo il canone del Visual-Kei con un gran numero di canzoni d'amore. Il loro stile è lontanissimo da quello degli X, come si può vedere da alcuni passi del loro brano Makka na ito (Il filo rosso, un riferimento ad una leggenda del folklore giapponese secondo cui il destino di due anime gemelle sia legato da un invisibile filo rosso), pubblicato nel 2007:

さよなら ああ 会えなくなるね 結んだ想い 真っ赤な糸 ゆびきり ああ 優しい嘘に騙されながらいれたらいい うわごと ああ 名前を呼んだ 呪文みたいに繰り返した 忘れない ああ あたなの声も いろんな顔も 紡いだ心も54 Addio, ah

non ci incontreremo più, eh? I nostri sentimenti intrecciati sono un filo rosso Una promessa, ah

sarebbe bello se io potessi continuare ad essere ingannato da una gentile bugia Parlando in delirio, ah

Ho chiamato il tuo nome, l'ho ripetuto come un incantesimo Non dimenticherò, ah

la tua voce, le tue varie espressioni e i nostri cuori intrecciati

Va tuttavia precisato che, poiché il tema dell'amore è vastissimo e poiché la natura del genere Visual-Kei è di per sé magmatica, vi sono alcune eccezioni, specialmente in casi di band liminali rispetto al canone del genere. È questo il caso degli SHAZNA, di cui abbiamo precedentemente visto alcuni passi di Melty love: è interessante vedere come, in base alla propria scelta stilistica (molto più orientata verso l’electro-pop), la band è stata ostracizzata dal canone della scena. Altre eccezioni possono essere trovate in 54 “Lyrics Makka na ito (真っ赤な糸) by Plastic Tree (romaji) from album – Zero, in “JpopAsia”, 2010, https://www.jpopasia.com/plastictree/lyrics/151395/zero/makka-na-ito-%E7%9C%9F%E3%81%A3%E8 %B5%A4%E3%81%AA%E7%B3%B8/, 03/10/2020.

alcune band di nicchia della scena indie, come nel caso dei Moran, in cui l'aspetto romantico dell'amore fa parte della narrativa della band. In questo caso, l'elemento che segna la differenza con il tema dell'amore classico non è l'impossibilità di amare, ma il fatto che l'atto di amare sia dipinto come qualcosa di non completamente puro, come emerge dal loro brano Barairo no jigoku (Inferno dai colori di rosa) del 2013:

目がくらむような恋心 足元に長い影を宿し

それすらも気付かせない程眩しく いつしか視力を失くす 舌を当てその胸元の 深くまで根を下ろすから

君の中にだけ生きている意味を 途切れず伝えて欲しい55

Un amore tale da farmi girare la testa proietta una lunga ombra ai miei piedi

così splendente da non farmi accorgere di altro e che mi farà perdere la vista senza che io me ne renda conto

Appoggio la lingua sul tuo seno e calo una radice fino in profondità

voglio che tu mi dica senza interruzione il significato che vive solo dentro di te

Infine, è interessante notare il forse non troppo accidentale punto di comunione tra Visual-Kei ed enka nella scelta di rappresentare per la maggior parte amori perduti o irraggiungibili nelle proprie canzoni.56 Lo stile e le tematiche scelte dagli artisti Visual-Kei sono molto probabilmente nati dalla volontà di porsi in antitesi ad altri generi che si focalizzano di più sul sentimento di innamoramento (l'idol pop e il pop in generale) e non dalla volontà di seguire le tracce degli artisti enka. Anzi, l’adozione della tematica dell’amore infelice da parte del Visual-Kei potrebbe essere stata un tentativo del genere di appropriarsi del capitale simbolico sul mercato mainstream del genere enka. Infatti, laddove l’enka rimane confinato all’interno di un immaginario ben definito (i cosiddetti kata) che mostrava già i primi segni di invecchiamento negli anni ‘70,57 il Visual-Kei, attraverso l’onnivorismo, ha potuto ampliare le possibilità espressive di questa tematica. In questo senso, sarebbe possibile considerare questo filone del Visual-Kei come un concorrente dell’enka, non tanto nelle sonorità e nel pubblico (nettamente distinti), quanto piuttosto nella contesa degli spazi dedicati al tema 55 “Barairo no jigoku (jen:ga shūroku)/ Moran no kashi”, in “rocklyric.jp”, 2012,

https://rocklyric.jp/lyric.php?sid=115742, 03/10/2020.

56 Christine R. YANO, “The Marketing of Tears - Consuming Emotions in Japanese Popular Song”, in Craig Timothy J., Japan Pop!: Inside the world of Japanese Popular Culture, Londra, M.E. Sharp. Inc., 2000, p.60.

57 Ian F. MARTIN, Quit your band - Musical notes from the Japanese underground, New York, Awai Books, 2016, pp.56-62.

degli amori sconsolati sulla scena mainstream.

Tuttavia, poiché il Visual-Kei ha le sue radici nelle province, proprio come l'enka,58 non è da escludere una qualche forma di influenza, del genere più tradizionale su gli artisti del nuovo genere, anche se molto probabilmente in buona parte inconsapevole.

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