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1.3. La fine dell'epoca d'oro e il Neo-Visual-Kei (1997-2000) 1 Saturazione del mercato e irrigidimento del sistema

1.3.2. Cattiva nomea e decadenza del Visual-Kei: una breve analisi del caso SHAZNA

Sebbene già dalla metà degli anni '90 il mercato del Visual-Kei avesse perso la sua propulsione innovativa e si stesse avviando sempre di più a replicare i meccanismi di mercato delle altre case major, la fine dell'epoca d'oro venne decretata da una serie di fattori economici, di immagine pubblica e di rappresentanza.

Anche se spesso nelle ricostruzioni storiche del Visual-Kei si tende ad analizzare il declino del genere indipendentemente dai fattori economici del tempo, verso la fine degli anni '90 il mercato musicale giapponese iniziò ad arrancare, trovandosi ad affrontare un generale calo di vendite dei CD.103 Questo cambiamento danneggiò principalmente gli artisti Visual-Kei e le loro label tenute in piedi principalmente dalle vendite e non dalle sponsorship, a differenza di altre case discografiche. Non va infatti dimenticato che, negli anni del massimo successo musicale del Visual-Kei, altri generi e altri artisti avevano prosperato allo stesso modo sulla scena major104 (primi fra tutti gli artisti J-pop): questi furono poi coloro che presero il posto del Visual-Kei in cima alle classifiche nel decennio successivo. Questo passaggio di testimone avvenne a breve distanza dal graduale affievolirsi della sperimentazione musicale all'interno del rock e dei suoi derivati sulla scena musicale mondiale:105 il legame tra il Visual-Kei e questi generi fu sempre molto stretto e duraturo, riscontrabile dal fatto che nella “selezione di 30 brani che hanno contribuito a creare il Visual-Kei”106 si possono di fatto trovare tutti gli artisti rock e metal di punta dagli anni '70 in poi, come Alice Cooper, Kiss, Queen, Guns'N'Roses, Bon Jovi, David Bowie e molti altri fino a Marilyn Manson). E se gli artisti Visual-Kei, grazie a questa vicinanza, furono sempre in anticipo rispetto agli altri generi sulla scena musicale giapponese mainstream nel fare da tramite per queste nuove sonorità, con l'appropinquarsi della fine del decennio, i nuovi sound che emersero dai 103 A questo riguardo Saitō dà come spiegazione lo scoppio della “bubble economy” del Giappone, che portò di conseguenza ad un calo di vendite dei contenuti musicali (SAITŌ Muneaki, “2000 nen ikō no Visual Kei rokku rekishi: heisoku ōkyō to kaigai e no shinshutsu”, Graduate Course of Kansai University

– The Journal of Human Science – ,vol.79, Ōsaka, 2013, pp.18-19).

104 MARTIN, Ian F., Quit your band..., cit., p.79.

105 Va chiarito che non si tratta di una completa ed improvvisa scomparsa, ma di un graduale processo che arriverà a termine solo negli anni '10. Questo processo comunque inibirà parzialmente anche la sperimentazione all'interno del genere Visual-Kei.

106 YOSHIMURA Eichi, “Vijuaru-kei o tsukutta meiban 30 serekushon”, Ongakushi ga kakanai Jpoppu

panorami mondiali furono più orientati verso il pop e l'hip-pop, laddove il rock iniziava a suonare fuori moda: fu su quest'onda che il J-pop si portò al centro della scena major, rubando di fatto la posizione di tramite per la musica occidentale al Visual-Kei.

Con l'enorme espansione del mercato era inoltre diventato sempre più difficile per i rappresentanti del canone delimitare e definire la scena in modo ben preciso, e ciò diede luogo ad una serie di episodi che finirono per ledere l'immagine del Visual-Kei agli occhi dei fan e dell'opinione pubblica. Il primo in ordine temporale fu causato dai Glay che nel 1996, nel pieno del loro successo, dichiararono di “non aver ricevuto nessuna influenza dal Visual-Kei nell'ambito del proprio look e della propria musica”.107 Episodio simile fu quello dei L'arc~en~Ciel che, nel 1998, durante un'apparizione televisiva in un programma dedicato alla promozione di artisti Visual-Kei, rifiutarono di esibirsi in quanto “non desideravano essere inclusi nella categoria degli artisti Visual-Kei”.108 Morikawa interpreta il gesto di queste due band non tanto come un segno di rottura nei confronti del genere (inteso come gli artisti che gravitavano attorno alla Extasy Records) in sé, ma nei confronti della categoria per come era stata elaborata dai media (come abbiamo visto precedentemente, è attestato che anche altri artisti, prima della canonizzazione del termine, odiassero tale nomea), sentendosi limitati da essa: questi artisti avevano scelto di unirsi all'entourage di Yoshiki e al fenomeno del Visual-Kei non per essere definiti da esso, ma per poter esprimere al meglio la propria idea di musica.109 Posta in questi termini, la loro dichiarazione era perfettamente in linea con l'idea di base del genere, tuttavia essa fu per la maggior parte mal interpretata e fu vista come una rottura delle due band di punta del genere nei confronti di Yoshiki e dell'impero della Extasy. Tuttavia, se tra gli artisti coinvolti in questi casi non vi furono definitive spaccature,110 questi eventi ebbero due principali conseguenze. La prima fu che una parte del pubblico underground interpretò questo gesto come la riprova del fatto che alcune band Visual-Kei avessero sfruttato la popolarità del genere solo per farsi strada nel panorama major e attendere la prima occasione per disfarsi della propria immagine controversa da artisti Visual-Kei e poter guadagnare attraverso partnership commerciali. La seconda conseguenza fu che si venne a creare un precedente in cui la linea editoriale della Extasy e di Yoshiki veniva messa pubblicamente in discussione: 107 MORIKAWA, “Vijuaru rokku..., cit., p.96.

108 Ibid.

109 MORIKAWA, “Vijuaru rokku..., cit., p.97.

110 I Glay non si fecero problemi a tenere un live nel dicembre del 1999 assieme ai Luna Sea, mentre Hyde, cantante dei L' arc~en~Ciel divenne produttore per la Danger Crue Records, una delle principali

agli occhi delle label major e dei media, Yoshiki non era più l'unico punto di riferimento per il genere Visual-Kei.

Un'altra serie di incidenti fu causata da IZAM, cantante degli SHAZNA e molto probabilmente furono proprio questi eventi a creare l'immagine di “Visual-Kei” da cui L'arc~en~Ciel e Glay volevano discostarsi.

Gli SHAZNA si formarono nel 1993 (non vi è alcuna informazione sul luogo di formazione della band) con IZAM alla voce, A ・ O ・ I alla chitarra, Niy al basso e Katsura alla batteria. Nei primi anni della carriera riscossero un discreto successo con le loro sonorità goth rock, senza però riuscire ad ottenere un contratto per un debutto major. La svolta per loro arriva nel 1996, anno in cui Katsura lascia la band e in cui gli SHAZNA cambiano drasticamente il loro sound: dal rock con influenze goth degli anni precedenti passano a sonorità più marcatamente electro-pop. Questo drastico cambiamento coincise con la loro partecipazione al programma televisivo Break Out, che li proiettò sulla scena major con il titolo di “Shitennō del Visual-Kei”. Grazie a questo enorme successo, tutti i principali brani dei loro singoli vennero usati come sigle di apertura o di chiusura di serie e programmi televisivi, piazzandosi frequentemente nella top ten della classifica Oricon al momento della loro release. Il cantante IZAM inoltre venne lanciato come attore in alcune serie televisive e divenne a tutti gli effetti un personaggio televisivo. Probabilmente a causa dell'ormai incolmabile distacco tra gli SHAZNA e la comunità

underground del Visual-Kei, i membri vennero giudicati come l'esempio principe di mikake taoshi no bando e infine la band si sciolse nel 2000. IZAM e gli SHAZNA rimangono ancora oggi delle personalità

controverse, considerati tra i principali rappresentanti del Visual-Kei alla fine dell'epoca d'oro ma allo stesso tempo al centro di scandali di costume.111

Sebbene il pubblico del Visual-Kei di fine anni '90 fosse in parte abituato ad un parziale cambiamento del sound di una band nel passaggio da indie a major, il drastico shift verso il pop degli SHAZNA lasciò allibiti tutti quei fan che ancora ritenevano che il Visual-Kei fosse strettamente legato al rock e ai suoi derivati.112 Tuttavia, poiché gli

SHAZNA furono tra i rappresentanti del genere per un periodo tra 1996 e il 2000, la loro cattiva nomea influenzò anche quella del Visual-Kei stesso, attorno a cui in poco tempo si accumularono voci di scandalo di vario genere. La principale di queste voci fu quella che legava il Visual-Kei ad atteggiamenti assimilabili al mondo della prostituzione, come viene ricordato da Ōtsuki Kenji, leader dei Kinniku Shōjo Tai e compagno di scena di buona parte degli artisti dell’epoca d’oro, in un'intervista del 2005:

111 Particolarmente noto è il divorzio in tempi record(quattro mesi dal matrimonio) tra IZAM la idol Yoshikawa Hinano, tra l'altro in fase di gravidanza. (ICHIKAWA, FUJITANI, Subete wa V-Kei e..., cit., p.136).

[…] [Alcuni nella scena underground] dicono che nel Visual-Kei degli ultimi tempi [riferendosi agli ultimi anni dell'epoca d'oro] ci sia un business di prostituzione [irokoi eigyō]. Dicono che i membri delle band scrivano messaggi come “voglio conoscerti meglio, vieni anche al mio prossimo live?” ai fan che ai live scrivono i loro indirizzi e-mail nei questionari. […] Ormai non credo nemmeno più che [questi artisti] pensino a diventare dei professionisti nel settore o ad arrivare a fare concerti al Tokyo Dome. Magari è solo una parte di loro [gli artisti visual], però mi chiedo se a questi non basti essere popolari tra le fan.113 Queste voci dunque, per quanto fino a prova contraria false o quantomeno legate ad un gruppo ristretto di band, furono estese all'intero genere e ancora oggi vi sono personaggi e testi che ancora le usano per definire il Visual-Kei. Ad esempio, gli SHAZNA, nella loro biografia del 2008, legarono particolarmente l'immagine delle band Visual-Kei alla prostituzione, dichiarando che “al tempo [negli anni '90] vi erano artisti che erano aiutati economicamente da ragazze che lavoravano part-time nei quartieri a luci rosse”.114 Questa immagine venne ripresa anche dalla mangaka Amamiya Karin, che nel suo manga Bangyaru a gogo (Bangyaru a gogò, pubblicato nel 2006 dalla Kōdansha) rappresentò “l'intera comunità dei fan come un gruppo di ragazzine che lavoravano part-time nei quartieri di piacere per sostenere economicamente i loro idoli”,115 legando

il genere al trend delle kogyaru,116 esploso nella seconda metà degli anni '90 ma scomparso altrettanto velocemente, anche a causa delle voci che legavano la moda a pratiche vicine alla prostituzione minorile. E se agli occhi di qualcuno dei fan vi era ancora qualche dubbio che alcuni artisti della generazione più recente avessero cavalcato il trend del genere solo per il successo, nel 1999, Gackt, frontman dei Malice Mizer e uno dei principali rappresentanti delle nuove promesse della scena, lasciò improvvisamente la band per riconvertirsi ad artista solista J-pop, abbandonando il look pesantemente truccato e androgino per uno molto più pulito, come a sottolineare che i giorni del Visual-Kei fossero ormai alla fine.

Se sul fronte delle nuove generazioni del Visual-Kei si era scatenata una vera e propria tempesta, gli artisti delle generazioni precedenti mantenevano comunque un'immagine 113 ICHIKAWA, Watashi ga..., cit., p.24.

114 SHAZNA, Hōmuresu Bijuaru Kei, Goma-books, Tokyo, 2008. 115 SAITŌ, “2000 nen ikō no Visual Kei rokku rekishi: ..., cit., pp.17-36.

116 “According to the authors [Patrick Macias, Izumi Evers, Kazumi Nonaka], Kogals emerged in the mid-1990s and disappeared in the late 1990s. The Kogal took its name from the words kodomo (child) and gal (for a fashionable young girl). The Kogal subculture may be the most identifiable and

controversial of the gal subcultures discussed in Japanese Schoolgirl Inferno because of their overtly sexualized schoolgirl uniforms and (rumors of) dating older men for money.”(WINGE, “Review: Molten Hot: Japanese Gal Subcultures ..., cit., pp.318-321).

coesa e coesiva. Tuttavia mancò da parte di tali rappresentanti del canone una presa di posizione determinante nei confronti degli episodi di fine anni '90. Non vi fu quindi nessuna presa di posizione che molti fan si aspettavano nel delegittimare artisti come SHAZNA e GACKT in quanto artisti Visual-Kei. Le cause furono molteplici. Nel 1997 gli X decisero di sciogliersi a causa di divergenze interne e si dedicarono a progetti solisti o esterni alla band e, pochi anni dopo, nel 2000, anche i Luna Sea tennero il loro ultimo live prima di sciogliersi: nell'arco di tre anni, il Visual-Kei aveva perso le due band di punta della nuova generazione e due delle principali band delle origini. Nei confronti degli scandali non arrivò nessuna reazione da parte della Extasy Records, probabilmente perché Yoshiki era impegnato in America per il proprio progetto solista; tuttavia ciò apparve anche come un tacito assenso alle prese di posizione di tutti gli artisti della scena coinvolti in scandali. L'ultimo baluardo del canone del primo Visual-Kei era hide, chitarrista degli X, il quale, come detto precedentemente, coltivava un nutrito numero di band di cui faceva parte, oltre ad essere un frequente ospite di programmi tv dedicati a band indie: se infatti la posizione di Yoshiki nel tempo si era consolidata in quella del produttore e compositore di successo (con una sorta di aura di elitismo, lontana dalla base del Visual-Kei), hide, grazie alla sua partecipazione a progetti strettamente collegati alla scena underground, si era guadagnato la posizione di rappresentante delle istanze della musica underground. Egli tuttavia venne a mancare il 2 maggio 1998 e la notizia della sua prematura dipartita sconvolse l'intera scena del Visual-Kei, a tal punto che tutte le ricostruzioni storiche fanno corrispondere la fine dell'epoca d'oro con la data della sua morte:

At his funeral, 50,000 young fans mobbed the streets. By the day's end, some 60 of them were taken to hospitals, and nearly 200 received medical treatment in first-aid tents after passing out or injuring themselves. (One girl tried to slit her wrists with a plastic knife.) ''Please do not follow him,'' urged the surviving members of X. ''Do not commit suicide. Send him off to heaven warmly.''117

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