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Capitolo 3: Antologia di brani Visual-Ke

3.2. Innovazioni del canone nel Neo-Visual-Ke

3.2.1. Merry Chiyodasen demokurashī: il Visual-Kei da avanguardia a resistenza artistica

クソッタレの日常! クソッタレだ この世界! 無駄無駄無駄無駄無駄無駄無駄無駄 俺が何をやっても 無駄! 僕らはみんな生かされて 笑い者 真実は全て隠されて ハリボテ 挫折、挫折が重なりあう!! 主役は奴らで俺じゃない 未 来 は 沈 黙 全 て が 現 実 万歳!!俺は道化者 いろはにほへと 打ちひしがれ 「飼いならされて犬になる…」 幸せは残酷に ただ追うだけに出来ている バラバラバラバラ 崩壊寸前 希望に釣られ崩壊寸前… さらば、友よ さらば、明日よ さらば、未来 さらば、太陽 天 国 目 差 し て 気 づ け ば 地 獄 万歳!!俺は道化者 いろはにほへと 夢幻 万歳!!俺は道化者 サーカス小屋のような社会

「心壊されて 犬になる!!」

「気づけば俺もナショナリスト!!」61

Merry - Democrazia della linea Chiyoda

Giorni di merda! Mondo di merda!

Inutileinutileinutileinutileinutileinutileinutileinutile Qualunque cosa faccia è inutile!

Tutti noi siamo sfruttati, siamo degli zimbelli

La verità ci viene completamente nascosta, è di cartapesta

Accumulo insuccessi su insuccessi!! I protagonisti sono loro, non io Il futuro è muto, tutto è realtà

Banzai!! Io sono un buffone Abcdefg massacratemi

“Sarai addomesticato e diventerai un cane...”

Sfortunatamente, la felicità si ottiene solo rincorrendola

Crackcrackcrackcrack sono sull’orlo della distruzione, vengo adescato dalla speranza e sono sull’orlo della distruzione...

Addio, amici, addio, domani, addio, futuro, addio, sole Punta al paradiso, poi ti rendi conto che è l’inferno Banzai!! Io sono un buffone

Abcdefg è tutto effimero Banzai!! Io sono un buffone

È una società come un tendone da circo

61 “MERRY” 「Chiyodasen Demokurashī」 MUSIC VIDEO”, in Youtube, 2015,

https://www.youtube.com/watch?v=qzvrDLzsCqk, 03/10/2020; “Lyrics Chiyoda-sen Democracy (Chiyodasen demokurashī by Merry (romaji) from album - NonSenseMARkeT”, in “JpopAsia”, 2015, https://www.jpopasia.com/merry/lyrics/252770/nonsense-market/chiyoda-sen-democracy-%E5%8D %83%E4%BB%A3%E7%94%B0%E7%B7%9A%E3%83%87%E3%83%A2%E3%82%AF%E3%8 3%A9%E3%82%B7%E3%83%BC/,03/10/2020.

“Ti verrà fatto a pezzi il cuore e diventerai un cane” “Ora che ci penso, anche io sono un nazionalista!!”

Chiyodasen demokurashī è il brano usato per la promozione dell’album NonSenseMARkeT, uscito nel 2014 sotto la Firewall Div., ha ottenuto la

trentaquattresima posizione nella classifica Oricon settimanale rimanendovi per tre settimane.

Il videoclip mostra Gara, il cantante, unirsi ad un’animata folla nel parco centrale del parco olimpico di Komazawa, nella zona di Setagaya, associabile alla periferia di Tokyo anche dalle immagini del video. La regia ricorda molto quella di alcuni brani rap americani descritti da Vernallis, che assegna a questi la funzione di rivendicare un luogo fisico come il proprio territorio di appartenenza e di dare un senso di immersione nella realtà quotidiana.62 Anche il pubblico che anima la piazza è tutt’altro che casuale: esso

è composto da personalità note della scena underground: da artisti Visual-Kei a rapper, da attori comici di nicchia a gruppi idol. Fra tutti questi personaggi si nascondono anche gli altri membri dei Merry, tra cui spicca Nero, il batterista, travestito da spregiudicato politico in piena campagna elettorale. In questo modo, la rivendicazione del territorio non si limita più alla singola band dei Merry, ma si estende ad una fetta molto più ampia della scena underground che convive nelle periferie della metropoli senza prestare attenzione alle evidenti differenze tra le sue componenti. La scelta della linea Chiyoda come componente del titolo è verosimilmente dovuta alle sue fermate, che collegano zone periferiche di Tōkyō all’area di Harajuku e Akasaka (due roccaforti della scena Visual-Kei indipendente, punteggiate da locali di musica dal vivo dedicati al genere, come lo Akasaka Blitz, e botique di moda gothic lolita) e perfino alla zona del palazzo imperiale.

I Merry vengono generalmente inclusi all’interno dello stile angura-kei (dove angura è abbreviazione di andāguraundo, underground, e kei significa stile), termine che ha sostituito la vecchia categoria di chikashitsu-kei (letteralmente “stile da stanza sotterranea”, probabilmente indicando i classici luoghi di fruizione del genere, ossia locali di musica dal vivo situati in piani interrati), formulata verso la fine degli anni ‘90 e definita così dalle riviste:

Band ispirate alla cultura underground, costruite sul concept di eroguro-nansensu [condensazione delle tre principali caratteristiche di questo genere: erotismo, immagini grottesche e nonsense]. Per questo motivo, il loro trucco non mira ad essere bello o affascinante. Sia visivamente che musicalmente che spiritualmente hanno una marcata aura d’avanguardia.63

Il termine angura (o andāguraundo) non si limita ad indicare un successo inferiore del genere rispetto alla corrente mainstream, ma acquista anche il significato di resistenza e opposizione ad essa nel contesto musicale indie:

"Underground" seems most appropriate here as it is a comfortable translation from the Japanese term,

angura which is used as a prefix to a variety of expressions, as in "underground film" or, of course,

"underground music." Approaches to underground music-making are often associated with a political movement and here the term underground refers to music-making associated with bands without labels, or on local, independent labels. […] These scenes, particularly those associated with a musical aesthetic [...], are often viewed as existing in some sort of opposition to mainstream dominant culture, even sharing more with other similar scenes globally than with music production closer to home.64

La posizione dei Merry emerge dunque come molto più carica di un’esplicita opposizione alla politica e alla società contemporanea di quanto non fosse quella del Visual-Kei delle origini. In particolare, l’intero brano contrappone l’identità collettiva dell’underground (“Noi tutti”) ad un “loro” che nei brani degli X era muto, mentre qui pronuncia attraverso un coro (e quindi una voce diversa da quella del cantante) i virgolettati tra le varie strofe. Nel mirino della band non vi sono dunque solo i politici, ma anche tutti quelli che hanno accettato questo sistema diventando “cani” e “nazionalisti”. Ma se da un lato la protesta dei Merry è più aspra di quella dei loro predecessori, dall’altro la band ha un atteggiamento di rassegnazione nei confronti della lotta. Il testo, per quanto incisivo nelle proteste, svilisce l’efficacia della resistenza (al verso tre, “qualunque cosa faccia è inutile”) e dipinge come un clown chi vi prende parte: una posizione decisamente lontana da quella degli X, molto più spavaldi e sicuri di sé.

Lo stile dei Merry fotografa (non senza rimpianti) la nuova consapevolezza del Visual-Kei riguardo la sua posizione all’interno della società giapponese ponendosi 63 SUGIE Yuki, FUNAMI Keiko, “Otōsan no tame no Vijuaru kei kīwādo kōza”, Ongakushi ga kakanai

Jpoppu hihyō, vol. 27, 28 luglio 2003, p.112.

64 Jennifer MILIOTO MATSUE, Performing underground sounds: an ethnography of music-making in

come baluardo della resistenza underground nel nome delle proprie origini, ma con la disillusione di chi si è rassegnato ad essere una minoranza sempre più emarginata (anche fisicamente) nella società giapponese.

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