In termini architettonici le linee che non sono né verticali né orizzontali, ma inclinate all’orizzonte, sono chiamate Rampanti, e gli archi, le cui origini non sono allo stesso livello, essendo le une più basse delle altre, sono chiamati Archi rampanti, come sono gli archi destri delle rampe di scale oblique, le cui basi dal centro della facciata sono allo stesso livello, e le arcate presenti al di sotto delle Rampe delle terrazze o delle scalinate.
Per spiegare geometricamente, e più in generale, il significato di questo termine riguardo alle linee curve, si può dire che tutte quelle le cui ordinate non sono perpendicolari ad un diametro verticale, mentre sono parallele alla linea che passa per le origini dell’arco, sono le curve Rampanti e gli Archi Rampanti.
E’ bene qui sottolineare che gli “Aparailleurs” chiamano particolarmente
Curva Rampante quella della longarina della scala a chiocciola a giorno;
ma noi non riteniamo di doverci privare di una espressione generale per conformarci ad un linguaggio così poco rispettabile.
Problema
CAMBIARE IN ARCO RAMPANTE UN ARCO DI CERCHIO, O DI UNA CURVA QUALUNQUE
Sia dato (Fig. 143) l’arco di cerchio AHB che supponiamo sia un semicerchio nonostante possa essere un segmento più o meno ampio; al centro C della corda AB, si eleva una perpendicolare indefinita Ch, dalla quale si tracciano due parallele dalle estremità A e B; dopo si prenderà su
Ch un punto c a piacere per il vertice dell’angolo Ccb, che si farà uguale
al complemento dell’inclinazione che si vuole dare alla Rampa con una linea di livello bM, e si traccerà la linea ab, che sarà delimitata dalle parallele indefinite Aa, Bb, le cui intersezioni in a e b determineranno i punti di origine superiore e inferiore dell’arco Rampante che ci siamo proposti di fare.
In seguito dopo aver tracciato a piacere diverse parallele OO, ii, DF alla corda AB, che taglieranno CH nei punti r, G, e; si riporteranno le ascisse
Cr, CG, Ce, CH in cR, cg, cE, e ch: e per i punti RgE, si tracceranno
delle parallele ad ab, sulle quali si riporteranno da una parte e dall’altra le distanze rO, Gi, eD del semicerchio che determineranno i punti o,
I, f, h, d, c, per i quali si traccerà a mano, o con una riga pieghevole il
contorno dell’arco rampante ahb, che è stato richiesto.
Si può fare la stessa cosa anche in un altro modo, tracciando a piacere (Fig. 144) tante parallele quante se ne vogliono alla linea Ch, prolungate indefinitamente, e riportando su ciascuna di queste parallele, quali ad esempio oR, oD, le distanze Or, Od comprese nel segmento di cerchio dato, in OR e OD, al di sotto della linea inclinata ab, e si avranno tanti punti quanti se ne vorranno aRhDb dell’arco rampante richiesto, che è come si vede una porzione di ellisse.
MATERIA E GEOMETRIA LA TEORIA E LA PRATICA del TAGLIO DELLE PIETRE e dei legni, per la costruzione delle volte CARMELA CRESCENZI TOMOPRIMO PL 13 DI AMEDEO FREZIER
SECONDO ESEMPIO PER TUTTE LE ALTRE CURVE TRANNE IL CERCHIO.
(Fig. 145) Data una spirale DBHLc che si vuole fare rampante in tutto o in parte, si prende per asse la verticale AB, che passa per il centro della spirale, alla quale gli Architetti hanno dato il nome di Cateto; da questo si tracceranno a piacere tante perpendicolari quante se ne vorranno dai punti della spirale rampante, come AD, EH, FN, GI, ecc. che si prolungheranno fino ad incontrare un’altra linea ab, parallela ad AB e distante a piacere, che determineranno i punti ahlkb; in seguito si farà l’angolo hki uguale al complemento dell’inclinazione che si vorrà dare alla Rampa, per determinare la posizione di una delle ordinate ki, dalla quale si tracceranno le parallele indefinite per i punti trovati ahlk, come
ad, he, ln, co, kg, sulle quali si tracceranno le lunghezze delle ordinate
dall’asse AB, come AD in ad, HE in he, LF in lf, ecc. secondo il loro ordine, e si avranno i punti defgbinhmlc, per i quali si traccerà a mano una spirale, che è quello che si domanda.
TERZO ESEMPIO PER LE FIGURE MISTE DALLE CURVE DIFFERENTI, PER ESEMPIO (FIG. 146) UN CONTORNO DELLA BALAUSTRA DRITTA, CHE SI VUOLE FARE RAMPANTE PER FARE UN SOSTEGNO DELLA RAMPA DELLA SCALINATA.
Avendo preso le perpendicolari all’asse AB, cioè, dalla linea di mezzo della Balaustra dritta, fino ad incontrare una parallela CD posta a una distanza presa a piacere, si tracceranno per tutti i punti di incontro tante linee inclinate a CD, secondo la pendenza della Rampa data, o determinata dai luoghi, che incroceranno una terza parallela ab presa per l’asse della Balaustra rampante, a una distanza a piacere, nei punti corrispondenti alle divisioni della Balaustra dritta, che saranno le metà delle distanze dei lati della Balaustra rampante, come si è appena detto per la spirale nell’esempio precedente; questo è ciò che la figura 146
Fig.144 Come determinare un arco rampante dato un arco di cerchio. Metodo 2.
C C A F T PL 13
illustra visivamente.
Utilizzo
Il problema, ed in particolare gli ultimi due esempi, sono il fondamento della pratica di tutti gli ornamenti di legno, di pietra o di ferro, che si mettono come sostegni delle rampe delle scalinate; poiché avendo cominciato a tracciare in linea di massima le Balaustre, le Incisioni e le Volute di Racemi e gli altri disegni, così come li si vuole in orizzontale; si allungano le parti inferiori, e si accorciano quelle superiori, in una giusta proporzione, tale che l’occhio non sia scioccato dal cambiamento, e lungi dal causare differenze nei contorni degli ornamenti, sembra al contrario che creino una varietà gradevole alla vista.
Ciò può servire per gli archi delle Arcate e delle volte Rampanti, quando non si ha alcuna limitazione di altezza o direzione del piedritto, perché allora non c’è che da cambiare l’arco circolare in Rampante; ma a causa delle differenze che possono insorgere, dobbiamo qui affrontare un Problema più generale.