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Le Printemps des Poétes, cui abbiamo in precedenza accennato, è un vasto festival, denso di iniziative rivolte alla diffusione della poesia e alla promozione delle cultura poetica nei più diversi settori. È una grande mobilitazione nazionale che si svolge, dal 1999, ogni anno nel mese di marzo (il 21 marzo è la giornata internazionale della poesia). Promossa da Jack Lang e de Emmanuel Hoog è realizzata e coordinata dall'associazione Centre de ressources pour la poésie, con il sostegno dal Ministero della Comunicazione e della Cultura, del Ministero dell'Educazione Nazionale e del Centro Nazionale del Libro. Vede in campo diversi attori culturali: scuole, librerie, case editrici, media... chiunque può promuovere un’iniziativa rivolta alla poesia e inserirsi nel programma del festival che ogni anno riscuote sempre più successo.

Ogni anno viene scelto un tema che fa da filo conduttore a tutte le iniziative. Il tema del 2015 (anno in cui il team Ethap si è ritrovato a Tolosa) era "L'insurrezione poetica", proposto all'insegna dell'invito di Vladimir Maiakowski "Dobbiamo strappare la gioia ai giorni che sfrecciano". Sulla scelta del tema, Jean–Pierre Siméon, direttore artistico del festival afferma:

Fait de langue, la poésie est aussi, et peut–être d'abord, «une manière d'être, d'habiter, de s'habiter » comme le disait Georges Perros. Parole levée, vent debout ou chant intérieur, elle manifeste dans la cité une objection radicale et obstinée à tout ce qui diminue l'homme, elle oppose aux vains prestiges du paraître, de l'avoir et du pouvoir, le voeu d'une vie intense et insoumise. Elle est une insurrection de la conscience contre tout ce qui enjoint, simplifie, limite et décourage. Même rebelle, son principe, disait Julien Gracq, est le « sentiment du oui ». Elle invite à prendre feu.483

483 L’INSURRECTION POETIQUE - OCCE Haute-Marne (no date) Disponibile all'URL: http://www.occe.coop/~ad52/spip.php?article137

La regione di Tolosa è la culla della tradizione trobadorica e della relativa cultura poetica che si è diffusa per il Mediterraneo e l'Europa, per tanto è particolarmente attenta e motivata alla partecipazione al festival.

Il team di Ethap nell'ultimo incontro in Francia è stato coinvolto nelle conclusioni delle iniziative organizzate dalle scuole per il festival, realizzate in collaborazione con l'Office Central de la Coopération à l'Ecole 484 (di seguito Occe). L'Occe è stato creato nel 1928 sulla spinta di insegnanti e militanti ispirati dalla pedagogia cooperativa di Freinet e promuove i valori di cooperazione educativa, opera in convenzione con il Ministero dell'Educazione Nazionale per far crescere i valori della solidarietà, del rispetto delle identità, della condivisione dei saperi, della democrazia nelle scuole e nell'educazione. Insieme a insegnanti e colleghi dell'Occe (membri del team francese del progetto Ethap) siamo stati coinvolti negli eventi finali delle attività scolastiche realizzate per il festival.

Presso le scuole della regione sono state organizzate "Brigate d'intervento poetico". La proposta è un adattamento tratto dalla lista d'azioni diffusa dagli organizzatori del festival. In questa lista si trovano diverse idee che ogni attore culturale che partecipa al festival può sviluppare. Come ad esempio:

Apéropoésie: écouter et lire des poèmes dans une ambiance conviviale à l’heure de l’apéro. Arbre à poèmes : arbre réel ou fabriqué sur lequel on peut accrocher des poèmes.

Bouteille–poème à la mer

Club de poésie : Création de 100 clubs de poésie dans les lycées à l'initiative du Printemps des Poètes : 10 lycéens par club parrainé par un poète. L'objectif du club est de lire et faire lire de la poésie publiée et d'assurer l'organisation du Printemps des Poètes dans l'établissement scolaire.

Fontaine à poèmes : dans des lieux publics, il est proposé que soit lu dans leur intégralité des oeuvres de poètes (marathon Hugo, Odyssée d'Homère…).

Parapluie poétique : écouter des poèmes dans l’obscurité sous un parapluie prévu à cet effet (concept inventé par l’association Lire dans le noir

Poèmes sur panneaux lumineux des villes : prendre contact avec le service communication de votre municipalité pour diffuser de courts poèmes.

Un poète au bout du fil : en composant un numéro de téléphone, un poète vous répond en disant un poème (expérience réalisée par Marc Delouze, les Parvis poétiques)

Vitrine poétique : mettre en valeur des ouvrages de poésie dans la vitrine de sa boutique485.

Proposte, come si vede molto diverse, che mirano all'originalità e alla mobilitazione "poetica", per creare una diffusione della poesia che vada oltre i canoni consueti e facilitare l'avvicinamento di pubblici non abituali e non specializzati.

Le "Btrigate d'intervento poetico" si propongono di far ascoltare una poesia in un'occasione imprevista. Nelle scuole della regione di Tolosa, le brigate erano composte da piccoli gruppi di allievi preparati dagli insegnanti a recitare poesie. I gruppi potevano entravano nelle classi senza avvertire per declamare il poema e poi andarsene. Per evitare problemi, gli insegnanti delle classi erano al corrente della possibilità che nella giornata comparisse una brigata d'intervento poetico, ma non gli allievi.

Ho partecipato insieme ai colleghi di Ethap alla premiazione delle brigate poetiche al Collège486

Augustin–Malroux de Blaye–les–Mines, in un atmosfera di festa e di grande attenzione. Sono state anche premiate poesie scritte dagli allievi, che sono stati accompagnati dai docenti in un percorso di educazione alla poesia. Per valorizzare la nostra presenza ci è stato chiesto di tradurre e leggere nelle nostre lingue materne alcune poesie scelte per la premiazione. Ecco la poesia, un sonetto, che mi è stata attribuita, scritta da Marc B., allievo della classe 4, di 14 anni:

Les temps du changement

484 Si vedano, le pagine web dell'OCCe all'Url: http://www2.occe.coop/

485 Si veda, all'Url: http://www.printempsdespoetes.com/pjs/PJ28_repertoire-d-actions.pdf

Paris , 1789 , le règne de la révolution ne fait que commencer , le malheur , la peur présent , le pain n'est plus , la population meurt . Le temps est calme comme la résolution Un homme dirige , un homme est détruit . Un destin minable de même que sa fin . Un matin , tout se termine , un seul matin . Une douce lame sur la nuque , pour lui . Quelque chose à changé , on rit , on danse on écrit , on chante , on mange , on pense . Les jours heureux finissent , le temp avance . La démocratie ne durera pas longtemps

L'espoir de nombreux gens est gravé dans le temps . Elle reviendra , l'histoire aura un sens.

Oltre a queste esperienza, che mi ha colpito per la vivacità ma anche per l'impegno posto in atto dagli allievi che hanno partecipato al progetto, siamo stati coinvolti in una altro rituale di premiazione. Sempre con i colleghi dell'Occe siamo andati nei giardini di Albi per incontrare gli allievi della scuola elementare di Garric che, organizzati in grandi brigate di intervento poetico, si aggiravano nel parco pubblico. Il nostro compito era consegnare una targa celebrativa di partecipazione ad ogni gruppo. I gruppi recitavano a memoria una poesia di una poesia di Maram al Masri, di fronte a ignari passanti che incontravano nel parco. Mi colpiva la gioia con cui questi gruppi di piccolissimi attori (vi erano anche partecipanti della 2a e 3a elementare) declamavano in coro il poema, e mi tornavano alla mente i tormenti scolastici che avevo letto nelle biografie poetiche che ho presentato nel capitolo 7. Gli insegnanti francesi avevano realizzato un'esperienza in cui imparare a memoria dei versi prendeva senso e dava piacere. Un'esperienza che si basava sulla socialità e la partecipazione, che in fondo sono la fonte arcaica da cui sono scaturiti il canto e la poesia stessa.

A questo sentimento, si aggiungeva la commozione nell'udire il contenuto del poema, che era stato scelto dagli insegnanti in relazione agli avvenimenti della strage di Parigi al giornale satirico Charlie Hebdo, avvenuta nel gennaio dello stesso anno. I versi della poesia, che riporto si seguito, sono le parole di una madre araba che si rivolgeva al proprio figlio.

LETTRE D’UNE MERE ARABE A SON FILS487

La liberté est un cri

l'explosion d'une corde

dans une poitrine qui n'en peut plus. La liberté

est la maîtresse de la force la Belle des belles

déesse de la sagesse car le monde devient sourd aux cris des mères

car le monde

ne prend plus dans ses bras la gazelle blessée

qui a fui la balle du chasseur car il y a

entre nous, mon fils, des montagnes des mers des vents

et des nuits sans couleurs rythmées

de peur et d'espoir Mon fils, sois la goutte d'eau qui formera la vague avec les autres gouttes

qui nettoiera la côte du monde et adoucira le rocher pointu. Mon fils, sois le souffle qui s'unira à l'air

pour que la tempête arrache les racines de l'injustice Sois l'étincelle

dans la lumière, que le soleil de la liberté illumine ton pays. Ta vie m'est chère...

comme celle des enfants de toutes les mères je te dédie,

mon fils, à la liberté.

Come si vede, una poesia dalla forma complessa, che grazie a una scelta pedagogia riuscita è stata imparata a memoria, in un clima di festosa socialità, da gruppi di bambini che, all'improvviso, hanno proclamato, a passanti ancora toccati dagli eventi del terrore, la fiducia nell'umanità e il credo nella libertà. Fu un onore, per me, consegnare alle piccole brigate d’insurrezione poetica di Albi la meritatissima premiazione.