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Nomine di rettori di chiese, pievi e altari; nomine di canonic

L’attività professionale di Antonio da Borgonuovo

14. Nomine di rettori di chiese, pievi e altari; nomine di canonic

I capitoli cattedrali possedevano un certo numero di chiese, pievi e altari per le quali avevano il diritto di amministrare i sacramenti e gestire i beni immobili. L’amministrazione delle chiese era affi data dal collegio canonicale a un vicario, detto anche rettore, il quale otteneva in cambio una parte dei redditi riscossi, versando al Capitolo un canone annuo. Resasi vacante una pieve, una chiesa o un altare spettava al Capitolo nominare il nuovo vicario281. Fra la documentazione di

Antonio si hanno le seguenti nomine:

nome del benefi ciato data del conferimento tipologia e luogo del benefi cio Enrico, fi glio del nobile Odo-

rico de Velden, canonico di Augusta

17 ottobre 1401 pieve e chiesa di San Paolo in Appiano282

Tibaldo dalla Valsugana 19 settembre 1412 pieve di Meano283

Bertoldo Kol, prete della dio-

cesi di Trento 2 aprile 1424 cappella di Sant’Andrea a Bol-zano284

Federico del fu ser Andrea da

Ferrara prete 12 aprile 1427 altare dei Santi Pietro e Paolo nella cattedrale285

279 Cfr., a titolo esemplifi cativo, ADTn, ACap, capsa 32, n. 224 e capsa 8, n. 24.

280 Cfr. per l’ambito senese G. Chironi, La mitra e il calamo. Il sistema documentario della Chiesa senese in età pretridentina (secoli XIV-XV), Accademia senese degli Intronati-Ministero per i Beni culturali

e ambientali, Siena-Roma, 2005 (Monografi e di storia e letteratura senese, 13; Saggi 85); per Milano C. Belloni, Dove mancano registri vescovili ma esistono fondi notarili: Milano tra Tre e Quattrocento, in A. Bartoli Langeli, A. Rigon (a cura di), I registri vescovili dell’Italia settentrionale (secoli XII-XV), Atti del convegno (Monselice 24-25 novembre 2000), Herder, Roma 2003 (Italia Sacra, 72), pp. 53-56; per Padova B. Pagnin, Note di diplomatica episcopale padovana, in P. Cancian (a cura di), La memoria delle

chiese. Cancellerie vescovili e culture notarili nell’Italia centro-settentrionale (secoli X-XIII), Scriptorium,

Torino 1995 (I fl orilegi, 4), p. 18.

281 Curzel, I canonici e il Capitolo, cit., pp. 372 e ss. 282 ADTn, ACap, capsa 27, lunghe/a, n. [4].

283 Ivi, capsa 44, n. 12.

284 ADTn, ACap, Instrumenta capitularia 8bis, c.12r, n. 36 (concessa dal conte del Tirolo Federico). 285 Ivi, c. 84v, n. 239.

nome del benefi ciato data del conferimento tipologia e luogo del benefi cio Tommaso pievano di Santa

Maria in Castelfondo 2 luglio 1427 altare dei Santi Pietro e Paolo nella cattedrale (risconsegnato ai canonici da Federico del fu ser Andrea da Ferrara) 286

Pietro fi glio di Ulmannus de

Huleym prete 20 luglio 1430 altare di Santa Caterina in cattedra-le (conferito in seguito alla morte di Nicolò Saur, heri defunctus et

sepultus)287

Marquardo da Bamberga 20 marzo 1431 altare di Santa Dorotea in catte- drale288

Ulrico289 9 giugno 1431 pieve di Meano, priva di rettore

per la morte di Nicolò dalla val di Fassa290

Giovanni Zeiss iuvenis, procuratore del fratello, il canonico Giovanni Zeiss da Bopfi ngen

11 dicembre 1431 altare di Sant’Agostino e la cappel- la di San Giorgio presso Trento291

Bricius prete 1° febbraio 1433 altare di Santa Massenza, attribuito

a Giovanni Ottenheim nel 1431292

(conferimento da parte del canoni- co e preposito Stanislao)

Rugerio di Nicolò de Apulia 25 luglio 1433 pieve di Santa Maria di Baselga di Sopramonte293

Antonio da Palermo prete 20 luglio 1434 altare di Santa Massenza, nella cripta della cattedrale294

Ulrico Kuker, chierico della

diocesi di Augusta 11 marzo 1435 altare di Santa Massenza, nella cripta della cattedrale295

Ulrico, pievano a Meano 1° maggio 1435 altare di San Pietro e Paolo, in cattedrale296

Bertoldo da Trento prete 12 agosto 1435 altare dei Santi Innocenti, in cat- tedrale297

Tab. 4. Nomine a rettore di pieve e collazioni d’altare registrate da Antonio da Borgonuovo. 286 Ivi, c. 87r-v, n. 246.

287 Ivi, c. 153r-v, n. 397. 288 Ivi, c. 180r, n. 473.

289 Null’altro è noto su questo personaggio viste le lacune dovute a guasto meccanico che hanno compromesso la lettura di parte del documento.

290 ADTn, ACap, Instrumenta capitularia 8, c. 70v, n. 152. 291 ADTn, ACap, Instrumenta capitularia 8bis, c. 198r, n. 517. 292 Ivi, c. 211r, n. 560.

293 ADTn, ACap, capsa 3, n. 11; l’arcidiacono è in quest’occasione Antonio de Tosabech da Pa- via. La pieve era fi no ad allora detenuta dal prete Osvaldo, quel giorno stesso «sepultus in cimiterio ecclesie Tridentine».

294 ADTn, ACap, Instrumenta capitularia 8bis, c. 239v, n. 624. 295 Ivi, c. 248r, n. 645.

296 Ivi, c. 249v, n. 648. 297 Ivi, c. 252v, n. 657.

Stefano Malfatti

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scrittura da parte d’altro professionista, fu redatta proprio da Graziadeo da Terlago, che dunque – se non un vero e proprio rapporto di collaborazione – sembrava quantomeno godere di fi ducia da parte di ser Antonio279. Sulla questione poco altro

si può dire, poiché mentre altrove sono ben attestati per tutto il Medioevo rapporti di collaborazione, spesso in botteghe comuni, fra notai, a Trento, almeno da quanto risulta nella documentazione del XIV e della prima metà del XV secolo presa in esame, non sembrano emergere associazionismi di questo genere. Ciò non signifi ca, naturalmente, che siano esistiti rapporti di siffatta natura, che potevano condurre alla nascita di stationes specializzate nella redazione di particolari tipologie documenta- rie destinate a specifi ci enti (ecclesiastici ad esempio)280. Su questo tema, tuttavia,

si rende necessario lo studio di un numero maggiore di fonti, diversifi cate sia per committenza sia per redazione; soltanto attraverso uno spoglio sistematico e dilatato negli anni sarà forse possibile trarre qualche maggiore informazione.

14. Nomine di rettori di chiese, pievi e altari; nomine di canonici

I capitoli cattedrali possedevano un certo numero di chiese, pievi e altari per le quali avevano il diritto di amministrare i sacramenti e gestire i beni immobili. L’amministrazione delle chiese era affi data dal collegio canonicale a un vicario, detto anche rettore, il quale otteneva in cambio una parte dei redditi riscossi, versando al Capitolo un canone annuo. Resasi vacante una pieve, una chiesa o un altare spettava al Capitolo nominare il nuovo vicario281. Fra la documentazione di

Antonio si hanno le seguenti nomine:

nome del benefi ciato data del conferimento tipologia e luogo del benefi cio Enrico, fi glio del nobile Odo-

rico de Velden, canonico di Augusta

17 ottobre 1401 pieve e chiesa di San Paolo in Appiano282

Tibaldo dalla Valsugana 19 settembre 1412 pieve di Meano283

Bertoldo Kol, prete della dio-

cesi di Trento 2 aprile 1424 cappella di Sant’Andrea a Bol-zano284

Federico del fu ser Andrea da

Ferrara prete 12 aprile 1427 altare dei Santi Pietro e Paolo nella cattedrale285

279 Cfr., a titolo esemplifi cativo, ADTn, ACap, capsa 32, n. 224 e capsa 8, n. 24.

280 Cfr. per l’ambito senese G. Chironi, La mitra e il calamo. Il sistema documentario della Chiesa senese in età pretridentina (secoli XIV-XV), Accademia senese degli Intronati-Ministero per i Beni culturali

e ambientali, Siena-Roma, 2005 (Monografi e di storia e letteratura senese, 13; Saggi 85); per Milano C. Belloni, Dove mancano registri vescovili ma esistono fondi notarili: Milano tra Tre e Quattrocento, in A. Bartoli Langeli, A. Rigon (a cura di), I registri vescovili dell’Italia settentrionale (secoli XII-XV), Atti del convegno (Monselice 24-25 novembre 2000), Herder, Roma 2003 (Italia Sacra, 72), pp. 53-56; per Padova B. Pagnin, Note di diplomatica episcopale padovana, in P. Cancian (a cura di), La memoria delle

chiese. Cancellerie vescovili e culture notarili nell’Italia centro-settentrionale (secoli X-XIII), Scriptorium,

Torino 1995 (I fl orilegi, 4), p. 18.

281 Curzel, I canonici e il Capitolo, cit., pp. 372 e ss. 282 ADTn, ACap, capsa 27, lunghe/a, n. [4].

283 Ivi, capsa 44, n. 12.

284 ADTn, ACap, Instrumenta capitularia 8bis, c.12r, n. 36 (concessa dal conte del Tirolo Federico). 285 Ivi, c. 84v, n. 239.

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nome del benefi ciato data del conferimento tipologia e luogo del benefi cio Tommaso pievano di Santa

Maria in Castelfondo 2 luglio 1427 altare dei Santi Pietro e Paolo nella cattedrale (risconsegnato ai canonici da Federico del fu ser Andrea da Ferrara) 286

Pietro fi glio di Ulmannus de

Huleym prete 20 luglio 1430 altare di Santa Caterina in cattedra-le (conferito in seguito alla morte di Nicolò Saur, heri defunctus et

sepultus)287

Marquardo da Bamberga 20 marzo 1431 altare di Santa Dorotea in catte- drale288

Ulrico289 9 giugno 1431 pieve di Meano, priva di rettore

per la morte di Nicolò dalla val di Fassa290

Giovanni Zeiss iuvenis, procuratore del fratello, il canonico Giovanni Zeiss da Bopfi ngen

11 dicembre 1431 altare di Sant’Agostino e la cappel- la di San Giorgio presso Trento291

Bricius prete 1° febbraio 1433 altare di Santa Massenza, attribuito

a Giovanni Ottenheim nel 1431292

(conferimento da parte del canoni- co e preposito Stanislao)

Rugerio di Nicolò de Apulia 25 luglio 1433 pieve di Santa Maria di Baselga di Sopramonte293

Antonio da Palermo prete 20 luglio 1434 altare di Santa Massenza, nella cripta della cattedrale294

Ulrico Kuker, chierico della

diocesi di Augusta 11 marzo 1435 altare di Santa Massenza, nella cripta della cattedrale295

Ulrico, pievano a Meano 1° maggio 1435 altare di San Pietro e Paolo, in cattedrale296

Bertoldo da Trento prete 12 agosto 1435 altare dei Santi Innocenti, in cat- tedrale297

Tab. 4. Nomine a rettore di pieve e collazioni d’altare registrate da Antonio da Borgonuovo. 286 Ivi, c. 87r-v, n. 246.

287 Ivi, c. 153r-v, n. 397. 288 Ivi, c. 180r, n. 473.

289 Null’altro è noto su questo personaggio viste le lacune dovute a guasto meccanico che hanno compromesso la lettura di parte del documento.

290 ADTn, ACap, Instrumenta capitularia 8, c. 70v, n. 152. 291 ADTn, ACap, Instrumenta capitularia 8bis, c. 198r, n. 517. 292 Ivi, c. 211r, n. 560.

293 ADTn, ACap, capsa 3, n. 11; l’arcidiacono è in quest’occasione Antonio de Tosabech da Pa- via. La pieve era fi no ad allora detenuta dal prete Osvaldo, quel giorno stesso «sepultus in cimiterio ecclesie Tridentine».

294 ADTn, ACap, Instrumenta capitularia 8bis, c. 239v, n. 624. 295 Ivi, c. 248r, n. 645.

296 Ivi, c. 249v, n. 648. 297 Ivi, c. 252v, n. 657.

L’attività professionale di Antonio da Borgonuovo

Fra le nomine di spettanza capitolare si hanno pure quelle dei nuovi canonici, di cui si trovano vari esempi fra i rogiti redatti da Antonio per questo ente. nome del canonico nominato data del conferimento altre informazioni Nicolò Seldenhorn, chierico della

diocesi di Costanza e fi glio di En- rico, cancelliere del duca Federico d’Austria298

28 dicembre 1411

Corrado Czoppot, chierico della diocesi di Bamberga e notaio di Bertoldo, vescovo di Bressanone, come rappresentante del canonico Giorgio Hilprandi che ne era il legittimo detentore299

11 aprile 1424 Preceduta dalla rinuncia al ca- nonicato da parte del magister Giovanni di Luca, in qualità di procuratore del fi glio Luca, canonico, della prebenda fi no ad allora goduta

Goffredo Friling, già canonico di

Bressanone300 11 febbraio 1425

Artuico da Passau, già arciprete

in Rendena301 26 maggio 1425 Prese il posto di Florio da Denno, hodie defunctus

David Hayminger, prete della dio-

cesi di Varmia302 12 ottobre 1425

Zeno dalla Polonia303 1° dicembre 1426 Occupò lo stallo del defunto

Giovanni da Isny, già decano del Capitolo

Teobaldo di Michele Wolchestein, già canonico di Bressanone e di Zurigo304

29 aprile 1430

Giovanni di Pietro Glasberger

de Comitauu, diocesi di Praga305 6 maggio 1430

Corrado Prehemer, pievano di Flavon e cappellano della catte- drale306

21 marzo 1431 Canonicato e prebenda vacan- ti per la resignazione di Andrea di Corradohospitalarius da Chiusa,

cariche cedute ex causa permu-

tationis allo stesso Corrado in

cambio del benefi cio dell’altare di Santa Massenza, che era stato a sua volta attribuito allo scola- stico Giovanni Ottenheim, pro- curatore di Andrea.

298 ADTn, ACap, Instrumenta capitularia 8, c. 39v, n. 79. 299 Ivi, c. 12r, n. 37.

300 ADTn, ACap, Instrumenta capitularia 8bis, c. 28r, n. 81. 301 Ivi, c. 40r, n. 111. 302 Ivi, c. 49v, n. 133. 303 Ivi, cc. 74v-75r, n. 212. 304 Ivi, c. 146v, n. 382. 305 Ivi, c. 147r, n. 384. 306 Ivi, c. 180v, n. 475 e ivi, c. 182r, n. 480.

nome del canonico nominato data del conferimento altre informazioni

Nicolò Leonis da Venezia prete307 11 dicembre 1431 Con la nomina acquisì anche la

prebenda vacante per la morte di Giovanni de Empach detto da Lana, hodie in ipsa ecclesia

sepultus

Francesco fi glio del nobile Aldri-

ghetto da Castelbarco308 27 febbraio 1432

Nicolò fi glio del nobile Bongia-

como da Trissino309 6 novembre 1432

Percivalle Weinecker, fi glio del fu

Ingenuino da Cortaccia, nobile310 26 marzo 1433 Rappresentato presso i canonici dai procuratori fra Giovanni

dell’ordine dei Minori, vescovo di Tino e Micone e suffraganeo di Trento, e dal cancelliere del castello del Buonconsiglio Giovanni da Fraudental Matteo, fi glio di Ulrico da Monaco

di Baviera, già chierico della diocesi di Frisinga311

22 febbraio 1435 Fu provvisto anche della pre- benda canonicale che fu del defunto Osvaldo di Giovanni Keller

Giovanni Octhayn, già scolastico

presso la cattedrale312 14 aprile 1435 Costui fu inoltre provvisto della prebenda canonicale vacante per

la morte di Giovanni Zeiss da Bopfi ngen, «nocte proxime pre- cedente defunctus in Tridento et in dicta ecclesia Tridentina hodie sepultus»

Prospero de Thomasiis da Cre- mona, preposito di Santa Maria all’Arena di Padova313

27 luglio 1435 Rappresentato dal suo procura- tore Nicolò da Venezia

Tab. 5. Nomine a canonico registrate da Antonio da Borgonuovo.

307 Ivi, c. 198r, n. 517a. 308 Ivi, c. 202v, n. 531. 309 Ivi, c. 207v, n. 550. 310 Ivi, c. 213v, n. 569. 311 Ivi, c. 247r, n. 643.

312 Ivi, c. (foglio inserto) 248/1r-248/2r, n. 646.

Stefano Malfatti

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Fra le nomine di spettanza capitolare si hanno pure quelle dei nuovi canonici, di cui si trovano vari esempi fra i rogiti redatti da Antonio per questo ente. nome del canonico nominato data del conferimento altre informazioni Nicolò Seldenhorn, chierico della

diocesi di Costanza e fi glio di En- rico, cancelliere del duca Federico d’Austria298

28 dicembre 1411

Corrado Czoppot, chierico della diocesi di Bamberga e notaio di Bertoldo, vescovo di Bressanone, come rappresentante del canonico Giorgio Hilprandi che ne era il legittimo detentore299

11 aprile 1424 Preceduta dalla rinuncia al ca- nonicato da parte del magister Giovanni di Luca, in qualità di procuratore del fi glio Luca, canonico, della prebenda fi no ad allora goduta

Goffredo Friling, già canonico di

Bressanone300 11 febbraio 1425

Artuico da Passau, già arciprete

in Rendena301 26 maggio 1425 Prese il posto di Florio da Denno, hodie defunctus

David Hayminger, prete della dio-

cesi di Varmia302 12 ottobre 1425

Zeno dalla Polonia303 1° dicembre 1426 Occupò lo stallo del defunto

Giovanni da Isny, già decano del Capitolo

Teobaldo di Michele Wolchestein, già canonico di Bressanone e di Zurigo304

29 aprile 1430

Giovanni di Pietro Glasberger

de Comitauu, diocesi di Praga305 6 maggio 1430

Corrado Prehemer, pievano di Flavon e cappellano della catte- drale306

21 marzo 1431 Canonicato e prebenda vacan- ti per la resignazione di Andrea di Corradohospitalarius da Chiusa,

cariche cedute ex causa permu-

tationis allo stesso Corrado in

cambio del benefi cio dell’altare di Santa Massenza, che era stato a sua volta attribuito allo scola- stico Giovanni Ottenheim, pro- curatore di Andrea.

298 ADTn, ACap, Instrumenta capitularia 8, c. 39v, n. 79. 299 Ivi, c. 12r, n. 37.

300 ADTn, ACap, Instrumenta capitularia 8bis, c. 28r, n. 81. 301 Ivi, c. 40r, n. 111. 302 Ivi, c. 49v, n. 133. 303 Ivi, cc. 74v-75r, n. 212. 304 Ivi, c. 146v, n. 382. 305 Ivi, c. 147r, n. 384. 306 Ivi, c. 180v, n. 475 e ivi, c. 182r, n. 480. 129

nome del canonico nominato data del conferimento altre informazioni

Nicolò Leonis da Venezia prete307 11 dicembre 1431 Con la nomina acquisì anche la

prebenda vacante per la morte di Giovanni de Empach detto da Lana, hodie in ipsa ecclesia

sepultus

Francesco fi glio del nobile Aldri-

ghetto da Castelbarco308 27 febbraio 1432

Nicolò fi glio del nobile Bongia-

como da Trissino309 6 novembre 1432

Percivalle Weinecker, fi glio del fu

Ingenuino da Cortaccia, nobile310 26 marzo 1433 Rappresentato presso i canonici dai procuratori fra Giovanni

dell’ordine dei Minori, vescovo di Tino e Micone e suffraganeo di Trento, e dal cancelliere del castello del Buonconsiglio Giovanni da Fraudental Matteo, fi glio di Ulrico da Monaco

di Baviera, già chierico della diocesi di Frisinga311

22 febbraio 1435 Fu provvisto anche della pre- benda canonicale che fu del defunto Osvaldo di Giovanni Keller

Giovanni Octhayn, già scolastico

presso la cattedrale312 14 aprile 1435 Costui fu inoltre provvisto della prebenda canonicale vacante per

la morte di Giovanni Zeiss da Bopfi ngen, «nocte proxime pre- cedente defunctus in Tridento et in dicta ecclesia Tridentina hodie sepultus»

Prospero de Thomasiis da Cre- mona, preposito di Santa Maria all’Arena di Padova313

27 luglio 1435 Rappresentato dal suo procura- tore Nicolò da Venezia

Tab. 5. Nomine a canonico registrate da Antonio da Borgonuovo.

307 Ivi, c. 198r, n. 517a. 308 Ivi, c. 202v, n. 531. 309 Ivi, c. 207v, n. 550. 310 Ivi, c. 213v, n. 569. 311 Ivi, c. 247r, n. 643.

312 Ivi, c. (foglio inserto) 248/1r-248/2r, n. 646.

313 ADTn, ACap, Instrumenta capitularia 8bis, c. 252r, n. 656.

Capitolo 4

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