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abstract – Questo elaborato vuole far luce sui possibili metodi di valutazione delle mobile health apps, migliori del classico star rating proposto nei comuni app store. Lo scopo è proprio quello di trova- re, e di conseguenza analizzare, un sistema capace di valutare in modo completo e totalmente affidabile la qualità di queste applicazioni.

keywords – mHealth apps, qualità, valutazione, metodo MARS. Introduzione

Con l’avvento di molti smartphone a basso prezzo, negli ultimi anni il bacino di utenza di questo strumento si è notevolmente allargato. Tra il 2013 e il 2014, in un solo anno, il numero di persone che ne hanno uno è aumentato del 5% e quelle che se ne servono per accedere ai servizi di Internet sono quasi raddoppiate1. Uno dei principali fattori che contribuisce al successo degli smartphone è la possibilità di

personalizzare il proprio dispositivo scaricando e istallando specifiche applicazioni, in base alle necessità. Questa operazione viene effettuata tramite degli appositi store, che sono una sorta di ‘grande mercato’ in cui ogni produttore ‘vende’ le proprie app. Questi sono dei veri e propri motori di ricerca, infatti raccol- gono informazioni da ciò che l’utente digita e cercano le applicazioni che più si addicono alla richiesta. Tuttavia, le applicazioni che lo store indica essere le più confacenti alle nostre richieste, spesso non so- no di fatto quelle qualitativamente migliori; questo sistema può comportare notevoli rischi se le app in questione hanno a che fare con il benessere fisico e mentale, le cosiddette health mobile apps, poiché fra queste, quelle qualitativamente scadenti possono offrire informazioni errate che inficiano dannosamente sulla salute di chi le usa. Per essere consapevoli della qualità del prodotto che si vuol utilizzare, occorre trovare uno strumento universale che valuti in modo oggettivo le singole componenti che costituiscono una mHealth app.

Le mHealth apps e il classico metodo di valutazione

Le mobile health apps sono applicazioni che offrono all’utente informazioni, consigli o strumenti di analisi che riguardano il suo benessere fisico e mentale. Queste, negli store degli smartphone possono essere facilmente trovate nelle sezioni ‘Salute e fitness’, ‘Medicina’ ecc. Il proprietario di una di queste app viene remunerato in due principali modi: imponendo un costo di acquisto o inserendo messaggi pubbli- citari all’interno; spesso è presente una terza forma di guadagno, che consiste nel rendere l’applicazione gratuita ed offrire allo stesso tempo a pagamento una versione avanzata di questa, con potenzialità mag- giori2. In linea di massima, quelle a pagamento hanno un bacino di utenza minore rispetto a quelle gra-

tuite; avviene così che quest’ultime, riuscendo a diffondere le proprie informazioni molto più di quanto facciano le altre, si prestano a essere più pericolose se di scarsa qualità.

Per quanto riguarda il metodo di valutazione di questi prodotti, all’utente viene chiesto di dare un voto da uno a cinque a seconda del gradimento. Col passare del tempo si è notato però che difficilmente la qualità di questi prodotti è correlata alla media dei voti espressi dagli utenti, probabilmente perché una corretta valutazione richiede di norma un’analisi più approfondita che non si limita ad un singolo pun- teggio generale. Anche per questo motivo, è risultato necessario trovare uno strumento universalmente valido che possa fornire una valutazione oggettiva e super partes. A tal proposito numerosi ricercatori hanno fornito vari metodi.

Gli elaborati di Informatica Biomedica prodotti dagli studenti 173

Alcuni metodi alternativi di valutazione

La creazione di un efficace strumento di valutazione è stato un processo graduale, fatto di continue migliorie su modelli preesistenti. Di seguito sono i riportati i più significativi degli ultimi anni.

Il metodo di Handel

Nel 2011 il ricercatore Marsha J. Handel e suoi collaboratori propongono un metodo di valutazione basato su parametri prestabiliti, come la facilità d’uso, l’affidabilità, la qualità, la portata delle informazio- ni e l’estetica. Secondo tale sistema, l’utente è chiamato a valutare più aspetti della propria esperienza con una determinata applicazione, non limitandosi semplicemente ad un unico voto generale. Tuttavia, non è stata trovata nessuna spiegazione razionale sul perché siano stati scelti questi criteri e non altri1.

Il metodo Khoja-Durrani-Scott

Sulla scia del precedente, nel 2013 il ricercatore Shariq Khoja e collaboratori forniscono un nuovo metodo di valutazione. Questo si basa su molti più criteri, raccolti in quattro categorie che rappresentano le fasi del ‘ciclo vitale’ di un’applicazione: lo sviluppo, l’attuazione, l’integrazione e il continuo funziona- mento. Tali parametri consentono sicuramente un’analisi approfondita, ma tuttavia non ancora completa, dato che non sono presenti voci sull’estetica e la chiarezza visiva dell’applicazione. Tale sistema inoltre è difficilmente utilizzabile per la sua complessità e tempistica di attuazione, in quanto occorrerebbe moni- torare il prodotto da valutare per tutto il suo sviluppo1,3.

Il metodo MARS

Il Mobile App Rating Scale è sicuramente il metodo più idoneo per la valutazione della qualità di un’applicazione sanitaria. Questo è stato studiato nel 2014 da Stoyan R. Stoyanov e suoi collaboratori su un campione di più di 1500 applicazioni scelte a caso dall’app store dei dispositivi iOS. Alla stregua dei pre- cedenti, anch’esso si basa su dei criteri di valutazione prestabiliti, ma si differenzia per la sua completezza e affidabilità. Si tratta dunque di un sistema che interroga l’utente su ogni aspetto funzionale e necessario che un’app deve possedere, non commettendo allo stesso tempo errori di ordine logico: è stato calcolato il

coefficiente di coerenza interna, pari a 0,90, e il coefficiente di correlazione infraclasse, pari a 0,791,4.

I criteri su cui viene valutata un’applicazione posseggono ognuno un proprio indice di affidabilità specifico, e sono racchiusi in cinque categorie descritte di seguito.

• Bacino di utenza, contiene cinque voci: intrattenimento, interesse, personalizzazione, interattività e ‘gruppo target’.

• Funzionalità, quattro voci: performance, facilità di utilizzo, navigazione e design gestuale. • Estetica, tre voci: struttura, grafica, impatto visivo.

• Informazione, ben sette voci (è la sezione più ampia): accuratezza della descrizione dell’applicazione, obiettivi, qualità dell’informazione, quantità di informazioni, informazioni visive, credibilità, verifi- che in fase di produzione.

• Qualità soggettiva, quattro voci in forma di domanda: «consiglieresti questa app?», «quante volte pensi di usare questa app?», «sei disposto a spendere per questa app?», «qual è il tuo voto complessivo dell’app?»1.

Questo sistema si presenta di fatto molto lontano dalla singola votazione a cui generalmente sono tenuti a dare gli utenti, infatti l’elevato numero di voci garantisce un’indagine più accurata. Rispetto ai precedenti metodi descritti, qui viene dato molto spazio alla chiarezza visiva e alla qualità dell’informa- zione in sé, infatti entrambi i parametri costituiscono una categoria a sé. Per quanto riguarda appunto l’informazione, questa viene valutata nella suo complesso, con maggiore propensione verso la veridicità del contenuto e i fini a cui tende.

Il calcolo del punteggio è un processo lungo che richiede molti strumenti di analisi statistica, ma per semplicità mi limiterò a sintetizzarlo nei seguenti passaggi fondamentali. Per prima cosa le ventitré voci vengono trasformate in domande, in modo da facilitarne la comprensione da parte dell’utente che è tenu- to a rispondere dando un giudizio (da ‘fortemente in disaccordo’ a ‘molto d’accordo’). Questo viene poi convertito in un punteggio compreso tra uno e cinque: migliore sarà il giudizio, maggiore sarà il punteg- gio. Al termine del test viene fatta la media dei risultati ottenuti all’interno di ogni categoria, e successiva- mente, una media di tutte queste. Il risultato finale è un numero compreso tra uno e cinque: più alto sarà il punteggio, più l’app sarà ritenuta di qualità1.

Conclusioni

Il duro lavoro di molti ricercatori nel creare uno strumento utile per valutare in modo corretto la qualità delle mHealth Apps, ha dato i suoi frutti. Al momento il metodo più accreditato sembra essere proprio MARS, grazie alla sua completezza e affidabilità; le potenzialità di questo strumento sono enormi e in continuo accrescimento, infatti la sua fama sta aumentando a tal punto da poter diventare in futuro il principale sistema di valutazione di tutte le mobile app.

Bibliografia2*

1 Stoyanov S.R., Hides L., Kavanagh D.J., Zelenko O., Tjondronegoro D., Mani M. (2015) Mobile App Rating, Scale: A New Tool for Assessing the Quality of Health Mobile Apps, JMIR mHealth uHealth III(1), e27, <http://mhealth.jmir.org/2015/1/e27>, DOI: 10.2196/mhealth.3422, PMID: 25760773, PMCID: 4376132. 2 Come guadagnare con le app modelli (Starbytes), <https://www.starbytes.it/blog/come-guadagnare-con-le-

app-modelli/> (ultimo accesso: 02/2019).

3 Khoja S., Durrani H., Scott R.E., Sajwani A., Piryani U. (2013) Telemedicine and e-Health. XIX(1), January, 48-53, doi:10.1089/tmj.2012.0073.

4 Internal consistency (Wikipedia), <https://en.wikipedia.org/wiki/Internal_consistency> (ultimo accesso: 02/2019).

2* Per un consulto sul corretto uso dei forestierismi utilizzati è stato visionato: Accademia Della Crusca. Plurale dei fo- restierismi non adattati, <http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/

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Valutazione delle mHealth-app, metodi, mancanze e

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