abstract – Il seguente lavoro ha lo scopo di fornire una panoramica generale riguardante il fenomeno in continuo sviluppo delle cosiddette ‘cyber-farmacie’, ovvero quelle farmacie, o presunte tali, presenti online dove è possibile acquistare una vastissima gamma di farmaci e prodotti medicinali. In particola- re verranno messi in evidenza, oltre ai rischi e ai problemi derivanti dall’acquisizione di farmaci in rete, le leggi europee ed italiane vigenti in tale ambito.
keywords – farmacie online, e-commerce, Internet, rischi, leggi. Introduzione
Fino a qualche anno fa ogni cittadino che necessitava di un qualsivoglia farmaco o prodotto medici- nale era costretto a recarsi in farmacia, dove, successivamente ai dovuti controlli e al parere del farmaci- sta, gli veniva consegnato il prodotto ricercato con le annesse terapie e modalità d’uso.
Tuttavia, soprattutto negli ultimi anni, con la crescita di siti specializzati per lo shopping online, si sta ve- rificando un fenomeno preoccupante, ovvero l’espansione dell’e-commerce di farmaci, cioè la possibilità da parte del cittadino di poter trovare, comprare e farsi recapitare a casa qualsiasi prodotto, soprattutto rimedi contro l’influenza, prodotti dimagranti, anabolizzanti per muscoli, prodotti contro l’impotenza e antidolori- fici. Questa merce però nasconde spesso numerose insidie, soprattutto per la salute dell’utente che ne fa as- sunzione; quest’ultimo, come dimostra la costante crescita di acquisti di farmaci online, ne risulta attirato da diversi fattori: in primis la garanzia dell’anonimato nell’acquisto (che permette di evitare la fila dal medico per la ricetta, di non doversi recare in farmacia e di non imbarazzarsi nel ricercare determinati prodotti), oppure la convinzione di poter risparmiare o persino di poter comprare medicinali non reperibili nel proprio paese.
Rischi legati all’acquisto di farmaci in rete
«Le farmacie online (Online Pharmacies, OPs) sono riconosciute come una potenziale minaccia alla sanità pubblica. La crescita di un mercato incontrollato e globale di farmaci rischia di far incrementare la diffusione di medicine contraffatte che poi spesso sono spedite ai consumatori senza alcuna prescrizione medica»1. Infatti, tra i maggiori rischi nell’acquisto di medicinali online, al primo posto vi è quello di rice-
vere prodotti contraffatti e nocivi per la salute del consumatore. Tali farmaci risultano contraffatti poiché possiedono sulla propria etichetta informazioni false riguardo: l’origine, poiché non se ne conosce la prove- nienza, la scadenza, spesso falsificata allo scopo di riciclare medicinali scaduti, ma soprattutto la composi- zione del prodotto stesso, spesso contenente un quantitativo di principio attivo diverso, persino assente, da quello dichiarato sull’etichetta o, peggio ancora, contenente sostanze tossiche e nocive, a volte cancerogene.
«Il 32% dei farmaci venduti sul web non contiene il principio attivo, cioè non ha alcun effetto tera- peutico né alcun beneficio. Il 20% ne contiene quantità non corrette, il 21,4% è composto da ingredienti sbagliati e il 15,6% ha corrette quantità ma packaging falso. Il dato ancor più allarmante è quello che riguarda i livelli di impurità e contaminanti: l’8,5% dei farmaci venduti in rete è dannoso a causa delle sostanze che contiene»2. Un ulteriore rischio sorge durante le transizioni di denaro tramite carte di credi-
to: i gestori dei siti di queste farmacie possono rubare dati sensibili dei clienti, oppure numeri di carte di credito usandoli per compiere detrazioni illecite di denaro.
Un esempio riguardante il furto di dati sensibili è quello di ‘Alex Polyakov’, che promuove attraverso lo spam molti siti come Canadian Health&Care, VIP Pharmacy, per mezzo dei quali entra in possesso dei
dati relativi alle carte di credito degli acquirenti. Polyakov, attualmente considerato al primo posto nella diffusione di spam (circa il 12% del totale dello spam diffuso in rete), è ben noto per tutta una serie di atti- vità criminali quali spamming, truffe informatiche, riciclaggio di denaro, controllo di reti informatiche at- traverso virus (botnet), furto di identità informatiche, di server, di siti e sfruttamento di domini Internet3.
Infine è frequente che successivamente al pagamento il prodotto non arrivi al cliente, o che ci si ac- corga di averlo pagato maggiormente rispetto che in farmacia.
Per chi volesse approfondire quali sono i rischi derivanti dall’acquisto di farmaci online, è presente il sito www.impactitalia.gov.it, che rappresenta la struttura web creata dal Ministero della Salute, in colla- borazione con AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), ISS (Istituto Superiore di Sanità), Carabinieri NAS ed altre agenzie, che si batte per la lotta contro i farmaci contraffatti e contro le truffe in rete svolte per mezzo di farmacie online fasulle.
Leggi riguardo la vendita online di farmaci
Per quanto riguarda le normative vigenti in questo ambito, innanzitutto va fatta chiarezza riguardo le varie differenze tra la legislazione italiana e quella europea.
In Europa la legislazione per la vendita online dei prodotti farmaceutici è presente già da alcuni anni; alcune nazioni, quali Germania, Inghilterra e Francia, che per prime hanno redatto un regolamento per le vendite on line di farmaci, si erano basate su 2 principi:
1. liberalizzare la vendita online di farmaci senza obbligo di ricetta;
2. la sicurezza del consumatore deve essere garantita, dal fatto che i farmaci, che non necessitano obbli- go di ricetta medica, siano vendibili esclusivamente dalle farmacie con regolare licenza.
«Più recentemente la Commissione Europea ha adottato un regolamento di attuazione nel contesto della direttiva sui medicinali falsificati (direttiva (2011/62/UE) che stabilisce un logo comune per le farmacie online, nonché i requisiti tecnici per assicurarne l’autenticità»4; il logo, disponibile dal secondo semestre del 2015, per-
mette al consumatore di essere certo di comprare da una farmacia autorizzata e riconosciuta a livello nazionale. Infatti, cercando sulla homepage della farmacia online il logo seguente (nel cui rettangolo, qui accanto bianco, è presente la bandiera del paese in cui è sita la farmacia online), e cliccandovi sopra, si viene indiriz- zati al sito web dell’autorità nazionale di regolamentazione che elenca tutte le farmacie online che operano legalmente e tutti i dettagli dei medicinali autorizzati.
Figura 1 – Logo europeo di autenticità delle farmacie online.
In Italia, la legislazione prevede la possibilità sia di acquistare che di vendere i cosiddetti farmaci da banco, anche detti OTC (Over The Counter), ma anche tutti quei farmaci senza obbligo di prescrizione,
Gli elaborati di Informatica Biomedica prodotti dagli studenti 153
cosiddetti SOP, quali prodotti medicinali da automedicazione; per quest’ultimi, che sono utilizzati per curare disturbi di bassa-lieve entità e dovrebbero essere usati per un breve periodo di tempo, non è infat- ti necessario l’intervento del medico. Questi farmaci sono facilmente riconoscibili grazie ad un bollino identificativo presente sulla loro confezione.
Invece, per quanto riguarda i farmaci richiedenti prescrizione medica, in Italia non è consentita la loro vendita, come affermato nel riferimento normativo D.Lgs. n. 219/2006 (Codice dei Medicinali):
È vietato vendere online sia farmaci con obbligo di ricetta medica che tutti i farmaci veterinari. È permessa la vendita di medicinali omeopatici senza obbligo di ricetta […]. Nessun medicinale può essere immesso in commercio sul territorio nazionale senza aver ottenuto un’autorizzazione dell’AIFA o un’autorizzazione comunitaria a norma del regolamento (CE) n. 726/2004.
Sempre nel solito riferimento normativo D.Lgs. n. 219/2006 sono presenti due appositi articoli, n. 55 e n. 147, riguardanti la legislazione in merito all’importazione di alcuni medicinali in territorio nazio- nale: questi articoli infatti puniscono chiunque importi nel territorio nazionale medicinali farmacologica-
mente attivi, senza autorizzazione rilasciata dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Teoricamente, ciò
implica che chiunque compia un acquisto di tali farmaci può incorrere, all’atto della consegna, nel reato di «importazione di medicinali senza prescritta autorizzazione», il quale prevede pene molte severe che vanno da una multa da 10.000 a 100.000 euro fino all’arresto da 6 a 12 mesi. Tuttavia è prevista l’esclu- sione del reato quando l’acquisto viene fatto da privati per uso esclusivamente personale, a patto che siano farmaci registrati e riconosciuti anche in Italia, per evitare contraffazioni, e che ne siano ordinate quantità modeste, non ricollegabili ad un’attività di impresa.
Conclusioni
Le farmacie online, se da una parte costituiscono una nuova frontiera dell’e-commerce di medicinali, dall’altra sicuramente rappresentano un potenziale rischio. Questo fenomeno necessita quindi delle rego- le ferree che minimizzino tutti i rischi in cui è possibile imbattersi, permettendo ciò nonostante i possibili benefici che ne potrebbero derivare. Sulla base di questi presupposti, dovrebbe essere costituita una nor- mativa internazionale che permetta la tutela dell’utente da un punto di vista sanitario, economico e della privacy; quindi, per permettere questo, sarebbe necessaria una collaborazione, di quanti più possibili enti sanitari mondiali, atta a creare un organo internazionale che, per mezzo di controlli approfonditi e leggi ad hoc con valenza internazionale, possa: contrastare eventuali truffe attuate da singoli soggetti o associa- zioni a delinquere ed evitare la circolazione di medicinali contraffatti, dannosi per l’utente.
Tuttavia, il modo migliore per combattere le truffe online di vendite di farmaci, sarebbe quello di im- partire ad ogni utente una ‘conoscenza della salute sul web’, che gli permetta di acquisire il senso critico per compiere gli acquisti in rete, riconoscendo rischi ed opportunità offertegli.
Bibliografia
1 Orizio G., Rubinelli S., Schulz P.J., Domenighini S., Bressanelli M., Caimi L. et al. (2010) “Save 30 % if you buy today”. Online pharmacies and the enhancement of peripheral thinking in consumers. Pharmacoepide- miol Drug Saf.
2 <http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/conad/2016/06/22/news/un_italiano_su_ quattro_compra_farmaci_sul_web_ma_e_quasi_sempre_illegale-142551947/> (ultimo accesso: 03/2019). 3 Istituto Superiore di Sanità, <http://www.impactitalia.gov.it/faco/cont.php?id=212&lang=1&tipo=33> (ul-
timo accesso: 02/2019).
4 European Commission, Acquistare medicinali online? La Commissione introduce un logo per garantire la si- curezza dei consumatori, <http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-712_it.htm> (ultimo accesso: 02/2019).