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abstract – Questo elaborato vuole trattare il concetto dell’anonimato nel contesto relativo all’ambito informatico. L’obiettivo è quello di fornire al lettore una visione chiara sull’argomento, evidenziandone le sfaccettature. Sarà quindi necessario indagare sia gli aspetti positivi che quelli negativi di questo fenomeno, che interessa Internet.

Keywords – anonimato in rete, privacy, pseudonimi, Anonymous, sicurezza, illegalità. Introduzione

Nel nostro secolo la questione della gestione dell’anonimato e del controllo del traffico delle informa- zioni in rete ha assunto delle proporzioni sempre maggiori. Molti utenti scelgono di navigare in anoni- mato come forma di garanzia della protezione di informazioni che ritengono sensibili e che non vogliono vengano associate alla loro identità. Altri seguono questa via con lo scopo di compiere illecito senza che la loro identità venga portata alla luce. L’anonimato su Internet in definitiva è un bene o un male?

Utilizzo positivo dell’anonimato in rete

La possibilità di navigare celando la propria identità può avere tutta un utilizzo che si basa sulla buona fede dell’utilizzatore che ha la necessità di celare la propria identità per questioni di sicurezza. Fra gli esem- pi di utilizzo positivo ritroviamo per esempio molte persone che temendo ritorsioni possono decidere di proteggersi e divulgare informazioni riguardanti attività illegali alla giustizia proteggendo nel contempo la propria identità. Altri soggetti invece possono, coperti dall’anonimato, parlare di condizioni o situazioni imbarazzanti senza alcun timore. Questo tipo di discussone per esempio rientra nell’ambito medico, per cui per esempio determinate persone possono condividere la loro situazione di malattia e chiedere consi- gli (non di natura clinica) per affrontare al meglio una determinata patologia, che non potrebbero invece affrontare con estrema leggerezza nella consapevolezza che la loro identità è pubblica. Un altro ambito in- teressante riguarda persone che vivendo in un regime autoritario vedono limitati i loro diritto di esprimere un’opinione che posso essere in qualche modo in contrasto con l’autorità precostituita. In alternativa vi so- no anche individui che cercando una valutazione oggettiva di una loro produzione, desiderano sottoporla alla critica senza che vi sia alcun tipo di concetto pregresso e/o pregiudizio nei confronti della loro opera.

Controllo di Internet in Cina

Il caso del controllo dell’informazione in rete in Cina merita un discorso a sé. Nella repubblica po- polare cinese c’è uno stretto controllo dell’informazione che circola in rete. La Cina ha infatti costituito una vera e propria grande muraglia virtuale che grava nella rete e che è stata definita Grande Firewall. Internet non è completamente libero e l’accesso a determinati contenuti non è permesso perché non in linea con la politica del regime. Lo stesso governo cinese parla di una ‘sovranità della rete’ riferendosi a questo meccanismo che di fatto costituisce una forma di censura 2.0. La camera di commercio europea ha più volte condannato questo sistema accusando la Cina di trasformare di fatto Internet in un intranet. A questo punto l’anonimato in rete viene riconosciuto spesso come una forma stessa di protezione del singolo dalle ripercussioni che potrebbero gravare su di lui o sulla sua famiglia. In questo caso la stessa limitazione e controllo su Internet ha portato all’anonimato come una forma di protezione nei confronti di un proibizionismo informatico che grava sulla popolazione limitandone le possibilità di espressione1.

Utilizzo negativo dell’anonimato in rete

L’anonimato presenta comunque molto spesso dei fini di natura illecita che possono riguardare di- verse situazioni. Molto comune è per esempio l’utilizzo della piattaforma per diffondere materiale mul- timediale o altro di natura illecita come la pedo-pornografia. Inoltre il cyberbullismo e l’adescamento di minori su social tramite profili falsi può essere facilitato da queste forme di protezione identificativa. Un altro campo estremamente pericoloso è l’utilizzo dell’occultamento dell’identità ai fini di organizzare a distanza attività illecite o attentati di natura terroristica.

Sistemi di controllo e sorveglianza della rete

Insieme alla possibilità di navigazione in forma anonima molte entità come stati sovrani o multina- zionali hanno deciso di sottoporre questa mole di informazioni al filtro di sistemi di controllo, per citarne alcuni Echelon, Total information Awareness o Carnivore. Alcuni di questi sistemi di controllo sono stati attivati per esempio dagli Stati Uniti a seguito degli attentati dell’11 settembre che avevano la capacità di intercettare e-mail di determinati soggetti per conto dell’entità governativa dell’FBI2.

Anonimato e diritto d’autore

La legge riconosce la possibilità di pubblicare un’opera anonima e eventualmente di rivendicarne suc- cessivamente il diritto. Vi sono tuttavia delle differenze che riguardano queste opere come sostiene l’artico- lo 27: «la durata dei diritti di utilizzazione economica è di settant’anni a partire dalla prima pubblicazione, qualunque sia la forma nella quale essa è stata effettuata». Se, quindi, la paternità dell’opera non viene rivelata entro i 70 anni dalla prima pubblicazione l’opera diventa automaticamente di dominio pubblico3. Dichiarazione dei diritti di Internet e software di occultamento dell’identità

Affrontando questo argomento è bene sottolineare che il diritto all’anonimato è stato sancito nella dichiarazione dei diritti in internet dalla Commissione per i Diritti e i Doveri in Internet. Nell’articolo 10 della dichiarazione infatti si sancisce il diritto per l’utente di comunicare e navigare in forma anonima nella rete disponendo di software che non vengono considerati illegali. Fra questi per citarne alcuni tro- viamo: Tor e Freenet che permettono all’utente un alto grado di anonimato facendo ‘rimbalzare’ l’infor- mazione fra migliaia di server. D’altra parte tuttavia si sostiene che in base alle normative previste dalla legge sovrana di uno stato, l’autorità giudiziaria può avere la possibilità di tracciare gli utenti.

Anonymous: cos’è?

Probabilmente uno dei fenomeni più peculiari che riguarda l’anonimato in Internet è Anonymous. Questa attività identifica un fenomeno di singoli o comunità, che agendo su internet si organizzano per perseguire uno scopo preciso. Questa attività di soggetti o come vengono spesso definiti hacker basa tutta la sua struttura sull’anonimato completo. Un’organizzazione di questo tipo può agire con forme di protesta, che possono portare per esempio a oscuramento di siti o rimozione di account dai social e molto altro4. Conclusione: privacy e sicurezza

Il contesto dell’anonimato in rete pone il fondamento di un dibattito molto più esteso che coinvolge in particolare la scontro fra la richiesta di privacy sempre crescente degli utenti e al contempo la neces- sità da parte delle autorità giudiziarie di poter operare anche a livello informatico. Ha fatto clamore nelle ultime settimane la questione che vede la contrapposizione fra l’FBI e la multinazionale Apple. Nel caso

Gli elaborati di Informatica Biomedica prodotti dagli studenti 133

specifico l’FBI ha richiesto lo sblocco dell’Iphone dell’attentatore della strage di Cupertino perché potreb- be contenere informazioni fondamentali per indagini che riguardano la sicurezza nazionale, visto che l’uomo apparteneva probabilmente a un nucleo di attivisti islamici. D’altra parte Apple non ha concesso il suo aiuto, sostenendo che in questo caso si sarebbe costituito un precedente definito come pericoloso. Anche se molti sostengono che la multinazionale si sia opposta principalmente per ragioni che derivano da danni che potrebbero conseguire all’immagine della società. Un telefono bloccato tuttavia potrebbe costituire un luogo (anche se virtuale) che risulterebbe fuori dalla possibilità d’azione delle autorità giudi- ziarie, fornendo importanti possibilità di evitare intercettazioni a organizzazioni illecite.

Il nuovo mondo di internet dovrà quindi trovare un equilibrio fra queste due situazioni che possa al contempo soddisfare le richieste delle rispettive controparti nei limiti del diritto e dei doveri dei singoli.

Bibliografia

1 Internet in Cina, così il governo controlla la censura, <http://www.linkiesta.it/it/article/2015/03/02/internet- in-cina-cosi-il-governo-controlla-e-censura/24894/> (ultimo accesso: 02/2019).

2 Carnivore (Wikipedia), <https://it.wikipedia.org/wiki/Carnivore> (ultimo accesso: 02/2019).

3 Finocchiaro G. (2008) Diritto all’anonimato: anonimato, nome e identità personale. Milano: Wolters Kluwer Italia.

La vita sociale su Internet

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