abstract – Il contenuto di questo lavoro concerne il cambiamento della pratica medica con l’utilizzo dei Social Media e in particolare l’utilizzo di tali strumenti da parte di chirurghi che, grazie a questi, ampliano l’approccio usuale, dimostrando la potenza dell’online communication a scopi professionali. L’obbiettivo è quello di far conoscere ai futuri medici e chirurghi un modo alternativo per comunicare con i loro futuri pazienti.
keywords – social media, Twitter, chirurghi, pratica medica, comunicazione. Introduzione
La buona pratica medica consiste nel saper conciliare il sapere scientifico, la tecnica e il ‘sapere uma- no’, per curare al meglio delle proprie capacità il paziente. Un buon medico deve quindi saper comunica- re, aiutare e tenersi sempre aggiornato ed informato riguardo alle recenti scoperte e applicazioni.
L’avvento di Internet e quindi la proliferazione dei social media hanno comportato una graduale tra- sformazione in quelli che sono i metodi di relazione al paziente e quindi alla pratica medica, non tra- lasciando il fatto che ormai il paziente non riceve passivamente le informazioni mediche ma richiede attivamente di poterle capire e comprendere per riuscire a valutare in autonomia quali opzioni sono mag- giormente conformabili alle proprie esigenze.
In questa prospettiva anche nel campo della chirurgia si sta realizzando un progressivo cambiamento riguardo alla relazione con il paziente in quanto ci sono sempre più chirurghi che più spesso utilizzano i social per coinvolgere, sensibilizzare e informare le persone ed i pazienti stessi.
La diffusione dei social media e quindi di professionisti o organizzazioni sanitarie che usano questi strumenti rende la pratica chirurgica un’esperienza condivisibile e formativa.
Nell’elaborato sarà quindi approfondito l’aspetto che riguarda l’impiego dei social da parte dei chi- rurghi che sempre di più li utilizzano nelle sale operatorie di tutto il mondo destando l’interesse di molti.
Discussione
Il social maggiormente utilizzato per informare in real-time e in modo conciso è Twitter, un servi- zio dinamico, essenziale e gratuito di microblogging che permette agli utenti di avere una propria pa- gina personale, modificabile tramite quelli che in gergo vengono chiamati tweets (sono 140 i caratteri utilizzabili in un tweet), per condividere informazioni, comunicare e alcune volte poter collaborare con gli altri.
La semplicità con cui è possibile tenersi in contatto con una o più persone in tutto il mondo è sor- prendente, poter scambiare idee e condividerle ci permette di comprendere la potenza di questo tipo di comunicazione che nell’arco degli ultimi anni ha avuto un crescente impiego.
Attualmente ci sono vari account verificati su Twitter di chirurghi e organizzazioni chirurgiche che lo utilizzano per diffondere informazioni e usarlo come strumento di health promotion and disease
prevention1.
Alcuni esempi di account verificati e utilizzati a scopi professionali su Twitter sono riportati nella tabella 1.
Tabella 1 – La tabella riassume alcuni real-account con la relativa descrizione a fianco. [Tratta da Kubben 20112]
Twittername Description
@SNInt Official account for Surgical Neurology International @NeurosurgeryCNS Official account for Congress of Neurological Surgeons
@thejins Official account for American Academy of Neurological Surgeons @NEUROSURGICcom Active neurosurgical weblog
@neurocirurgiabr Active Brazilian group, tweets in English @kevinmd Very active general medical weblog
@DigNeurosurgeon Neurosurgical mobile apps and information technology
Una ricerca ha evidenziato come già nel 2011 fossero presenti sui social e, più propriamente, 1068 pagine su Facebook, 8154 account in Twitter, 566 account in LinkedIn 575 canali su YouTube e 149 blog3,
le organizzazioni sanitarie che usavano ed usano questi mezzi per diffondere le loro informazioni. Queste infatti hanno riconosciuto le intenzioni dei pazienti che sempre di più cercano su internet le strutture ospedaliere, i medici e le varie informazioni per poi scegliere dove andare o da chi farsi seguire. Come conseguenza della continua e crescente quantità di persone che utilizzano i social anche alcuni chirurghi hanno adottato nuove maniere per far fronte alle richieste dei pazienti.
In Michigan nel 2009, all’Henry Ford Hospital4, il chirurgo Craig G. Rogers, mentre rimuoveva un
tumore da un rene di un paziente, ha utilizzato Twitter, previo consenso del paziente, per dare degli ag- giornamenti in real-time sulla procedura che stava eseguendo e contemporaneamente parenti, altri colla- boratori, studenti, esperti del settore e altre persone interessate stavano assistendo all’intervento.
Il dr. Craig G. Roger alla domanda «Why twitter a surgery?» rispose che lo aveva fatto per far capire e vedere agli utenti online che un tumore al rene può essere rimosso senza togliere l’intero rene, quindi ha utilizzato Twitter con lo scopo di informare le persone e renderle consapevoli del fatto che anche loro avrebbero potuto ricevere lo stesso trattamento.
«We are trying to use this as a way to get the word out»4. Così afferma il dr. Craig G. Roger, gli ob-
biettivi dei Social Media come share communicate and keep in touch si intersecano così con quelli della medicina al fine di rendere migliore la qualità della vita delle persone;
Dal 2009 fino ad ora sono stati riportati numerosi casi di chirurghi che con il consenso del paziente hanno twittato il progressivo svolgimento delle operazioni e dei cambiamenti di stato di salute del paziente.
Il cardiochirurgo Gideon Cohen che lavora al Sunnybrook Hospital’s Sculich Heart Center, attual- mente condivide, con l’aiuto sia del personale sanitario che di vari collaboratori, le sue lives-surgeries su Twitter.
Qui è riportato un tweet del 20 febbraio 2014: <https://twitter.com/Sunnybrook/ status/435909356840706048/photo/1?ref_src=twsrc%5Etfw>.
Un ulteriore esempio dell’importanza di questo nuovo approccio tra chirurgia e Social Media è porta- to dai chirurghi del Abuja’s National Hospital, in Nigeria, che hanno postato su Twitter gli aggiornamenti dell’intervento al cuore di una bambina di 8 anni con l’intento di rendere più consapevoli le persone del
posto. Il dr. Tayo Haastrup, portavoce dell’ospedale, giustifica il loro tweet dicendo: «We have a lot of
Nigerians in need of these operations. This is for them to know it is possible to do it in this country»5.
Lo scopo quindi è anche quello di poter arrivare a più gente possibile per permettere e garantire a chi lo necessita, la giusta e corretta cura dimostrando che un buon uso dei social media diventa un buon metodo per veicolare in maniera molto allargata l’idea di Population Health.
«Doing this removes a real communication barrier. It helps make something scary much more comprehendable»4.
In quest’ottica però non tutto va preso per ovvio e semplice molti sono i dubbi che riguardano l’av- vento dei Social ad uso medico/chirurgico, infatti basta pensare al diritto alla privacy e al fatto che molte delle informazioni riguardo al paziente sono confidenziali e devono rimanere tali.
Gli elaborati di Informatica Biomedica prodotti dagli studenti 163
Se da un lato quindi questo cambiamento ci porta a dei vantaggi, dall’altro ci sono degli aspetti dif- ficili da valutare riguardo a quella che è la più intima relazione medico-paziente e il saper tener separati l’aspetto privato e quello professionale6.
Nel campo della medicina e in ogni settore di questa i social media rivestono un’importanza su larga scala e molte domande riguardo all’amministrazione, all’etica, alla professionalità, alla privacy e alla con- fidenzialità rimangono ancora irrisolte7.
Conclusione
L’idea che sta alla base di tutto questo è quella di continuare e spingersi sempre più in avanti per poter aiutare a creare migliori condizioni di salute; utilizzando i social media si crea un effetto domino in cui le testimonianze non rimangono isolate ma tutti possono venirne a conoscenza e ciò cambia radicalmente il modo in cui le persone si guardano intorno: quella che prima poteva essere solo un’isolata esperienza, se messa in rete, non lo è più.
L’utilizzo dei social media e di Twitter in questo caso, se utilizzati bene e da professionisti per scopi professionali hanno l’obbiettivo di far diventare consapevoli i pazienti in una branca della medicina molto raffinata e precisa quale è la chirurgia. Il coinvolgimento paziente-chirurgo porta ad uno scenario in cui il paziente è una persona consapevole delle proprie esigenze e preferenze e che deve essere informata in modo corretto per poter intervenire e gestire con responsabilità la propria patologia. La tendenza è quin- di di rendere il paziente maggiormente partecipe nella gestione della propria malattia8.
«With each technologic advance, information can be disseminated faster, easier, and sometimes even better. To better inform and care for patients it is important that we embrace these advances»9.
Bibliografia
1 Kapp J.M., LeMaster J.W., Lyon N.B., Zhang B., Hosokawa M.C. (2009) Updating public health teaching methods in the era of social media. Public Health CXXIV(6), 775-777.
2 Kubben P.L. (2011) Twitter for neurosurgeons. Surg Neurol Int 2, 28.
3 Bennett E. Found in Cache. Social media resources for health care professionals, <http://ebennett.org> (ulti- mo accesso: 03/2019).
4 Surgeons send “tweets” from operating room, <http://edition.cnn.com/2009/TECH/02/17/twitter.surgery/ index.html> (ultimo accesso: 02/2019).
5 Nigerian hospital live tweets open heart surgery on 8-year-old girl, <http://edition.cnn.com/2015/08/12/afri- ca/nigeria-hospital-live-tweet-heart-surgery/> (ultimo accesso: 02/2019).
6 Denecke K., Bamidis P., Bond C., Gabarron E., Househ M., Lau A.Y., Mayer M.A., Merolli M., Hansen M. (2015) Ethical issues of social media usage in healthcare.Yearb Med Inform X(1), 137-147.
7 Francisco J.G. et al. (2014) Social Media: A Review and Tutorial of Applications in Medicine and Health Care. J Med Internet Res XVI(2), 13.
8 Guelfi M.R., Masoni M. Guida Intenet per la medicina, <http://e-learning.med.unifi.it/curriculum/libri/ guida_internet/guida_internet.html> (free full text) (ultimo accesso: 02/2019).