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6. INTERVENTI A LIVELLO LOCALE (Pierluigi Bruzzo)

6.2 Le conseguenze generali del lockdown sul turismo a livello locale

In Italia e nel mondo, la priorità di fronte all’epidemia di Coronavirus è quella sanitaria e le misure urgenti di contenimento che sono state adottate hanno impattato in modo improvviso sul settore Turismo, paralizzandolo. In Italia, la crisi che interessa il settore è pesantissima, basti pensare al fatto che esso genera circa il 13% del PIL nazionale, 216 milioni di presenze (relative solo ai non residenti in Italia) ed una spesa turistica da parte degli stranieri di circa 42 miliardi di euro207; ed è destinata persino a peggiorare con il

protrarsi dell’emergenza.

Con molta probabilità, terminate le misure di contenimento in Italia, seguirà anche una fase di lockdown più “psicologico” nella quale le persone avranno paura di spostarsi tra paesi e al loro interno e che non sappiamo, con precisione, quanto potrà durare. Pertanto, quello che possiamo delineare, per il momento, è un quadro di stima delle ripercussioni sul turismo, frutto di previsioni e osservazioni emerse dallo scoppio dell’emergenza in Italia in poi, ovvero a partire dal mese di febbraio 2020. Così, secondo uno dei primi studi, condotto dall’istituto Demoskopika e il suo presidente Raffaele Rio, “nel 2020, l’emergenza Coronavirus potrebbe generare un segno negativo per l’incoming turistico italiano, con una contrazione della spesa turistica di ben 9,2 miliardi di euro, pari circa al 9,7 per cento del prodotto interno lordo del settore, il cui 70 per cento, pari a oltre 6,7 miliardi di euro, concentrata in quattro sistemi turistici regionali: Veneto, Lazio, Lombardia e Toscana”208.

Quanto appena evidenziato riguarda solo una parte delle perdite relative al turismo italiano, cioè quella che si riferisce ai turisti stranieri (non residenti) in Italia. Infatti, se considerassimo pure i turisti residenti in Italia, sempre secondo la stessa fonte, la perdita ammonterebbe ad un totale di almeno 18 miliardi di euro di spesa turistica (8,8 miliardi di

206 La Repubblica, “Coronavirus, la Calabria sfida il governo e riapre bar e ristoranti all'aperto. Ma alcuni sindaci non sono

d'accordo”, 30 aprile 2020, accesso 01/05/2020, in rete: https://www.repubblica.it/cronaca/2020/04/29/news/coronavirus_in_calabria_riprendono_domani_bar_e _ristoranti_all_aperto-255219395/,

207 Dati Istat, contenuti nell’ultimo report disponibile: Istat – Istituto nazionale di statistica, Movimento turistico

in Italia, anno 2018, (2018), in rete: https://www.istat.it/it/files//2019/11/Movimento-turistico-in-Italia-

2018.pdf

euro in più)209. Le stime riportate, seppur lungi dal descrivere con esattezza l’impatto

dell’epidemia sul turismo, dimostrano, nonché confermano, una certa dipendenza del turismo italiano agli arrivi stranieri da tenere in fortissima considerazione: “gli stranieri rappresentano infatti più del 50% delle presenze totali (50,5%)”210.

Questo dato, come ricordato in un recente articolo di Touring Club, è utile a comprendere che il rilancio del turismo in Italia, non dipenderà solo dalla fuoriuscita dall’emergenza Covid-19 del nostro Paese ma anche da quella degli altri. Inoltre, queste stime mettono in luce alcuni aspetti interessanti. Ad esempio, dei 9,2 miliardi di euro di perdita stimata relativi alla spesa turistica dei turisti stranieri, circa 4,2 miliardi (45,3%), dipenderebbero da tre Paesi: Germania, Stati Uniti e Cina211. Appaiono, poi, quattro le realtà regionali i cui

sistemi turistici locali sembrerebbero più colpiti: Veneto, Lombardia, Lazio e Toscana212. La

regione Veneto sembrerebbe quella più a rischio in cui le prolungate misure di contenimento potrebbero causare un calo di almeno 3,2 milioni di arrivi, 12,3 milioni di presenze e una contrazione della spesa turistica di circa 2 miliardi di euro per il 2020213.

La tabella 6 ricapitola quanto appena detto e mette in luce la perdita stimata in valore assoluto per l’anno 2020, regione per regione, di arrivi, presenze e spesa turistica in euro. Purtroppo, si può ipotizzare, a un mese esatto dalla data di pubblicazione dello studio in cui è inserita214, che tale tabella presenti dei valori da ritenersi, ad oggi, fin troppo ottimistici

rispetto all’effettiva perdita che si riscontrerà e che potremo quantificare quando saranno disponibili i dati secondari di fine anno 2020. Tuttavia, i valori in essa riportati rappresentano già un’ottima sintesi della diversa portata di questa crisi del settore Turismo per le diverse Regioni italiane.

209 Così come riportato in R.Rio, Turismo in quarantena, Trento, Tangram Edizioni Scientifiche, 2020.

I dati riportati nel libro di Raffaele Rio riguardano la stima condotta dall’istituto Demoskopika, Roma, 30

marzo 2020, di cui in rete un estratto:

https://docs.wixstatic.com/ugd/779c1f_3a446e10e58c4f8baf5f3863c10c27f1.pdf

210 Touring Club Italiano, Milano, “Coronavirus: quali le conseguenze per il turismo in Italia?”, in rete:

https://www.touringclub.it/notizie-di-viaggio/coronavirus-quali-le-conseguenze-per-il-turismo-in-italia

211 R. Rio, Turismo in quarantena, Trento, Tangram Edizioni Scientifiche, 2020. 212 Ibid.

213 Ibid. 214 Ibid.

Tabella 6: Contrazione dell’incoming turistico italiano e della spesa turistica per Regione. Anno 2020. Valori stimati in valore assoluto.

Quest’ultima, differisce da Regione a Regione per le differenti e spesso soggettive caratteristiche del turismo che esse assumono, come, in particolare: i diversi flussi turistici di stranieri e di turisti residenti in Italia, le forme e segmenti di turismo che le interessano e a cui si ricollega una determinata stagionalità. Proprio come intuibile dal discorso affrontato nel paragrafo di questo capitolo dedicato a “Le risposte dal comparto del turismo” al livello nazionale.

Altri studi, come quello del Centro Studi Turistici Firenze, hanno poi dedotto conseguenze più gravi rispetto allo scenario ipotizzato dall’istituto Demoskopika che considerava possibile una graduale ripresa già da giugno 2020 e così si è passati dal prevedere circa 143 milioni di presenze215 in meno a 260 milioni216 rispetto al 2019 (che equivale a un -60%). In

questo modo, l’Italia chiuderebbe il 2020 con circa 30 miliardi di perdita in spesa turistica e appena 172 milioni di presenze turistiche217 che, come evidenziato da tutti gli studi citati,

sarebbero soprattutto dipese dal turismo domestico degli italiani. A tal proposito, ENIT ha stimato una contrazione dei pernottamenti relativi al mercato domestico tra il -26% e il - 45% rispetto ai volumi del 2019 e per quelli internazionali tra il -43% e il -72% rispetto ai

volumi del 2019218.

Approfondendo il discorso a livello regionale, lo stop del turismo, in linea con la più recente evoluzione dell’emergenza Covid-19, ha già comportato in soli tre mesi (marzo, aprile e maggio 2020) e rispetto all’anno di riferimento (2019) un difetto di:

1) Oltre 12 milioni di presenze turistiche per il Veneto. 2) Oltre 9 milioni di presenze per la Lombardia. 3) Più di 8,8 milioni di presenze per la Toscana. 4) Più di 8,5 milioni di presenze per il Lazio.

5) 8,1 milioni di presenze per il Trentino-Alto Adige.

I numeri suddetti, come sottolineati in un recente studio della Fondazione Think Tank Nord Est219, sono stati dedotti dallo studio dei dati secondari relativi ai movimenti turistici

del 2019 resi disponibili dalle Regioni e la Provincia Autonoma di Trento. Per esempio, per il Veneto, i movimenti turistici sono sintetizzati nella tabella 7, in cui si possono rilevare le

215 Istituto Demoskopika, Roma, 30 marzo 2020, in rete: https://8bddbd10-e41a-4fdb-b8f8-

1f01f54c0d15.filesusr.com/ugd/779c1f_3a446e10e58c4f8baf5f3863c10c27f1.pdf.

216 Secondo lo studio di Centro Studi Turistici, Covid 19 e turismo: prime stime sugli effetti in Italia e interventi a

sostegno, Firenze, 24 marzo 2020, in rete: http://centrostudituristicifirenze.it/blog/covid-19-e-turismo-prime-

stime-effetti-in-italia-e-interventi-a-sostegno/.

217 Centro studi Turistici, Covid 19 e turismo: prime stime sugli effetti in Italia e interventi a sostegno, Firenze, 24 marzo

2020, in rete: http://centrostudituristicifirenze.it/blog/covid-19-e-turismo-prime-stime-effetti-in-italia-e- interventi-a-sostegno/.

218 ENIT, Bollettino N.0, Roma, in rete:

http://www.enit.it/images/amministrazionetrasparenteepe/comunicati/BOLLETTINO%20ENIT%20N.0. pdf.

219 Fondazione Think Tank Nord Est, Venezia-Mestre, in rete: http://www.fondazionethinktank.it/la-

fondazione/ , lo studio viene sintetizzato nell’articolo seguente di Opinione-Agenzia giornalistica, Trento: https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/lancio-dagenzia/fondazione-think-tank-nord-est-covid-turismo- tra-marzo-e-maggio-in-italia-persi-75-milioni-di-presenze-il-veneto-la-regione-piu-colpita/.

presenze di marzo, aprile e maggio 2019 corrispondenti, nello stesso ordine, a 2.686.842, 4.586.365, 5.310.091 milioni220.

Tuttavia, come si evince dalle presenze dei mesi successivi di giugno (10.351.458), luglio (13.168.258) e agosto (14.541.377), la situazione, per la stagione estiva, potrebbe risultare ancora più preoccupante all’interno del quadro di emergenza Covid-19 che stiamo vivendo e non sappiamo, con certezza, quanto riuscirà a resistere nella migliore delle ipotesi di ripresa dell’attività turistica da giugno 2020.

L’area di Roma Capitale risulta quella più colpita dal lockdown con una riduzione stimata di 7,7 milioni di presenze relative al periodo marzo-maggio 2020. A un livello provinciale invece, si segnalano le ripercussioni di Venezia con un calo di 5,5 milioni di presenze, seguita da Bolzano con 5,4 milioni221. Importanti anche i casi di Milano, Verona, Firenze,

Napoli e Trento in cui le presenze sono declinate rispettivamente di 4; 3,7; 3,5; 3,2 e 2,7 milioni222.

Infine, a un livello prettamente locale, si possono individuare i Comuni più dipendenti dalla presenza di turisti stranieri, ovvero con il più alto tasso di internazionalità, per individuare le destinazioni che potrebbero pagare di più le conseguenze sul turismo a causa della pandemia. Vengono di seguito riportati, in tabella 8, i Comuni italiani dall’alto tasso di internazionalità e con presenze annuali significative di oltre 1 milione, come individuati nella recente indagine del Touring Club Italiano, su base dati Istat223.

Spiccano i casi della località lacuale di Limone del Garda (BS) con il 94,5% di dipendenza alle presenze turistiche di stranieri, la località montana di Scena (BZ) con il 94,2% e la località, ancora lacuale, di Malcesine (VR) con il 93,3%.

220 Dati su base Istat del Sistema Statistico Regionale - Regione Veneto, in rete:

http://statistica.regione.veneto.it/jsp/turi1.jsp?D0=2019&D1=REGIONE+VENETO&D2=00Totale+ann o&D3=Movimento+annuale+per+mese&B1=Visualizza.

221 Fondazione Think Tank Nord Est, Venezia-Mestre, in rete: http://www.fondazionethinktank.it/la-

fondazione/.

222 Fondazione Think Tank Nord Est, Venezia-Mestre, in rete: http://www.fondazionethinktank.it/la-

fondazione/

223 Touring Club Italiano, Milano, Turismo in Italia senza stranieri: ecco quali località soffriranno maggiormente, in rete:

https://www.touringclub.it/notizie-di-viaggio/turismo-in-italia-senza-stranieri-ecco-quali-localita- soffriranno-maggiormente.

Tabella 7: Elaborazione per Regione del Veneto, Movimento annuale per mese – Anno 2019. (Fonte: Ufficio di Statistica su dati Istat - Regione Veneto).

6.3 Un caso di studio: limpatto del lockdown sul turismo su una città unica come