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Das Urteil: il “padre mostro” Il racconto Das Urteil (tradotto in italiano con

“Universo Kafka”

2.6 Le colonne del tempio kafkiano: Das Urteil, Der Proceß e Das Schloß.

2.6.1. Das Urteil: il “padre mostro” Il racconto Das Urteil (tradotto in italiano con

titoli La condanna, Il giudizio, La sentenza o Il verdetto)42 - senz’altro il più celebre

dopo Die Verwandlung – vede la luce nella notte tra il 22 e il 23 settembre 1912 (quindi poco meno di due mesi prima del testo oggetto del presente lavoro) e mostra alcuni dei tipici temi cari all’autore praghese: tra questi la figura ingombrante (o

42 Il racconto è stato tradotto da Emilio Castellani con il titolo La sentenza in: FRANZ KAFKA, La metamorfosi e altri

racconti, Garzanti, Milano 1966; il titolo Il verdetto è stato scelto da Andreina Lavagetto in: FRANZ KAFKA, La

metamorfosi e tutti i racconti pubblicati in vita, Feltrinelli, Milano 1991; Il giudizio è il titolo del racconto

tradotto da Henry Furst in: FRANZ KAFKA, I racconti, Longanesi, Milano 1953. Tutte le altre edizioni in italiano vedono il racconto intitolato La condanna.

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«gigantesca») del padre, che rispecchia l’immagine di Hermann Kafka, e quella del

Kaufmann, del commerciante (ulteriore riferimento al padre).

Il testo sembra risentire anche degli effetti derivanti dalla recente relazione con Felice Bauer, iniziata poco più di due mesi prima, e della sua lacerazione interna tra la possibilità di creare una famiglia, in perfetto spirito borghese, e la libertà necessaria a scrivere.

Il testo viene pubblicato per la prima volta nel 1913, nel volume Jahrbuch für

Dichtkunst Arkadia (a cura di Max Brod). Dopo il titolo si legge: «Eine Geschichte von Franz Kafka / für Fräulein Felice B.». L’edizione del racconto a sé stante, che avverrà

nel 1916, reca la dedica «Für F.». Nella terza edizione, pubblicata tra il 1919 e il 1920, quindi dopo il “doppio” fidanzamento, la dedica scompare. Nei mesi precedenti alla stesura del racconto, Kafka riflette a lungo sul dilemma tra famiglia borghese e esistenza da artista, e l’amicizia con Jizchak Löwy rafforza in lui l’immagine di quest’ultimo stile di vita.

Subito dopo aver scritto il racconto, Kafka scrive nel suo diario: «Nur so kann

geschrieben werden, nur in einem solchen Zusammenhang, mit solcher vollständigen Öffnung des Leibes und der Seele».43 Qualche tempo dopo, in occasione della

correzione delle bozze per la stampa di Das Urteil, definisce la genesi del suo

racconto come «wie eine regelrechte Geburt mit Schmutz und Schleim bedeckt».44

Aggiungendo, qualche anno più tardi, in una lettera al suo editore Kurt Wolff, che

Das Urteil sarebbe, tra tutte le opere, «die mir liebste Arbeit», il lavoro che amava di

più.45 Come sempre, nell’atteggiamento dell’autore nei confronti della sua “creatura”

c’è una profonda ambivalenza, che arriva quasi alle soglie del distacco, tanto che il 2 giugno 1913 Kafka arriva a scrivere, in una lettera a Felice Bauer:

43 FRANZ KAFKA, Tagebücher 1910-1923, op. cit., p. 214. “Soltanto così si può scrivere, soltanto in una simile

situazione, aprendo così interamente il corpo e l’anima” (traduzione italiana di Ervino Pocar e Anita Rho in Diari

vol. 1, Mondadori, Milano 1959, p. 274).

44 Ivi, p. 217. “Come un vero e proprio parto coperto di muco e lordura” (traduzione italiana di Ervino Pocar e

Anita Rho in Diari vol. 1, op. cit., p. 277).

67 Findest Du im Urteil irgendeinen Sinn, ich meine irgendeinen geraden,

zusammenhängenden, verfolgbaren Sinn? Ich finde ihn nicht und kann auch nichts darin erklären. Aber es ist vieles Merkwürdige daran.

Nella Condanna ci trovi qualche significato, voglio dire un significato chiaro, coerente, che si possa seguire? Io non lo trovo e non posso neanche darti una spiegazione, ma ci sono molte cose strane. 46

Nel caso di Das Urteil, inoltre, Kafka è molto preciso nel fornire alcune chiavi di interpretazione: l’11 febbraio 1913 scrive nel diario:

Georg hat soviel Buchstaben wie Franz. In Bendemann ist «mann» nur eine nur für alle noch unbekannten Möglichkeiten der Geschichte vorgenommene

Verstärkung von «Bende». Bende aber hat ebensoviele Buchstaben wie Kafka und der Vokal e wiederholt sich an den gleichen Stellen wie der Vokal a in Kafka. Frieda hat ebensoviel Buchstaben wie Felice und den gleichen

Anfangsbuchstaben, Brandenfeld hat den gleichen Anfangsbuchstaben wie Bauer und durch das Wort «Feld» auch in der Bedeutung eine gewisse Beziehung.

Georg ha altrettante lettere quante Franz. In Bendemann questo «mann» è soltanto un rinforzo di «Bende» per tutte le possibilità ancora ignote del racconto. Ma Bende ha esattamente tante lettere quante Kafka e la vocale «e» si ripete negli stessi punti della vocale «a» in Kafka. Frieda ha altrettante lettere di Felice e la medesima iniziale, Brandenfeld ha la stessa iniziale di Bauer e con la parola «Feld» una certa relazione anche nel significato. 47

Come afferma Richard T. Gray,48 a rendere Das Urteil un capolavoro della letteratura

moderna non è il fatto di rielaborare e generalizzare l’esperienza autobiografica,

46 KAFKA, Briefe an Felice, op. cit., p. 394 (traduzione italiana di Ervino Pocar in Lettere a Felice, op. cit., p. 396). 47 KAFKA, Tagebücher, op. cit., p. 217., traduzione italiana di Ervino Pocar in: -, Diari, op. cit., p. 361.

48 RICHARD T.GRAY, Das Urteil – Unheimliches Erzählen und die Unheimlichkeit des burgerlichen Subjekts, in:

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bensì il modo in cui fa tutto questo, e propone una riflessione prendendo a riferimento il saggio Das Unheimliche di Sigmund Freud (tradotto in italiano prevalentemente con il titolo Il perturbante, ma anche con Il sinistro e Lo

spaesamento), pubblicato ben sette anni dopo la genesi di Die Verwandlung: Freud

prende come esempio il racconto Der Sandmann di E.T.A. Hoffmann49 per spiegare

le caratteristiche che un testo deve avere per suscitare nel lettore un effetto

unheimlich. Freud identifica tali caratteristiche con due elementi di tecnica narrativa:

da una parte l’evento perturbante deve avvenire in un contesto di apparente

narrazione oggettiva, in secondo luogo la prospettiva del lettore deve coincidere alla perfezione con quella del protagonista.50 I due tratti narrativi non contraddistinguono

soltanto Der Sandmann, ma anche Das Urteil.

La tematica che viene considerata più di ogni altro nel racconto è senz’altro quella del potere, inteso come autorità e ordine, ideale incarnato senza dubbio dalla figura del padre. Un altro elemento perturbante, seppur non in senso freudiano, è il fatto che tale autorità non si traduca in forza esecutiva, ma che la “sentenza” venga eseguita dal condannato stesso. Il “kafkiano” di Das Urteil sta tutto nelle motivazioni del gesto finale di Georg Bendemann, che innesca nel lettore una raffica di

domande: perché un giovane commerciante con tanta fiducia nel futuro esegue in quel modo la propria condanna a morte? Georg è un codardo? È tormentato dai sensi di colpa? Georg è una vittima o un carnefice? E suo padre? La speranza di trovare una risposta negli scritti di Kafka è vana e l’unica annotazione utile è la seguente, trascritta nel diario l’11 febbraio 1913: «[…] nur weil er selbst nichts mehr

hat, als den Blick auf den Vater, wirkt das Urteil, das ihm den Vater gänzlich verschließt so stark auf ihn».51

Per un’interpretazione attenta del testo di Kafka si è dovuta attendere la

pubblicazione dei testi autobiografici: le analogie extratestuali riscontrate sono state numerose, le più importanti con il racconto in lingua yiddish sulla storia di Giobbe

Got, mentsh un tayvl («Dio, uomo e diavolo», del 1900) di Jacob Gordin (1853-

49 ERNST THEODOR AMADEUS HOFFMANN, L’uomo della sabbia, La vita felice, Milano 2018.

50 SIGMUND FREUD, Das Unheimliche; Freud-Studienausgabe, vol. 4, Fischer, Frankfurt am Main 1970, pp. 271-

274.

51 KAFKA, Tagebücher, op. cit., p. 217. “[…] e soltanto perché lui stesso non possiede altro che la vista del padre,

la condanna che gli preclude interamente il padre agisce così profondamente su di lui”, trad. it. di Ervino Pocar in Diari, op. cit., p. 360.

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1909).52 È stata notata anche una somiglianza con l’incipit della novella di Kleist Das

Erdbeben in Chili, in cui il protagonista si trova in carcere, sul punto di impiccarsi,

oltre che con la novella di Franz Grillparzer Der arme Spielmann, la storia di un giovane, oppresso dal padre, che vede naufragare il proprio fidanzamento e che si ritira in disparte, lontano da tutti.

Considerati gli anni di scrittura e di pubblicazione, la prima opzione interpretativa dominante è stata senz’altro quella psicologico-psicoanalitica, che ha trovato il materiale ideale nel conflitto padre-figlio. Hellmuth Kaiser, nel 1931, leggeva Das

Urteil come incentrata (alla pari di Die Verwandlung) sulla «fase punitiva del conflitto

edipico».53

Negli anni Sessanta prevalgono le interpretazioni in chiave biografica: E.R. Steinberg sostiene che, nel 1911, Das Urteil potesse rappresentare una reazione al senso di colpa suscitato nell’autore dalla sua condanna del culto ebraico, identificando la camera del padre con la sinagoga. Sullo stesso filone biografico, sono stati tirati in ballo anche l’ansia di Kafka al pensiero del contatto sessuale e del matrimonio. Walter Benjamin vede in Das Urteil un’opera che rappresenta in piccolo tutta la produzione di Kafka, nel tematizzare il «mondo dei padri». Lo stesso Richard T. Gray sostiene che Das Urteil offra «zwei Lebensalternativen für das junge

heranwachsende Bürgertum der europäischen Moderne», vale a dire due possibilità

letali: «Entweder Nachahmung der verhärteten Umstände […] oder Flucht in die

Ohnmacht des passiven Ausgesetztseins einer Revolution von unten […]».54

Interessante anche l’interpretazione, negli anni Settanta, da parte di John J. White di

Das Urteil come «Doppelgängergeschichte»:55 Georg rappresenta l’individuo che si è

adattato all’ordine e agli obblighi borghesi, mentre l’amico costituisce la controparte antisociale: Georg il lato più integrato e “da mostrare”, mentre l’amico è il lato da

52 JACOB GORDIN, Got, Mensh un tayvel, National Yiddish Book Center, Amherst MA,

https://archive.org/stream/nybc207793?ref=ol#page/n78/mode/2up, ultimo accesso 17 ottobre 2019.

53 HELLMUTH KAISER, Franz Kafkas Inferno, in “Imago. Zeitschrift für Anwendung der Psychoanalyse auf die Natur-

und Geisteswissenschaften” 17 (1931), p. 98, citata in: SCHMITZ-EMANS, Franz Kafka, op. cit., p. 165.

54 GRAY, Das Urteil, op. cit., p. 39. “Due alternative di esistenza per la giovane borghesia in ascesa della

modernità europea […] l’imitazione delle inasprite condizioni […] oppure la fuga nell’impotenza del trovarsi alla merce’ di una rivoluzione dal basso […]”. Mia traduzione.

55 JOHN J.WHITE, Georg Bendemann’s Friend in Russia: Symbolic Correspondences, in ANGEL FLORES (a cura di), The

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nascondere, Georg è il “conservatore”, colui che vuole mantenere intatto il sistema, l’amico il “rivoluzionario”.

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