Die Verwandlung
3.4. Cinque chiavi interpretative di Die Verwandlung
3.4.5. Die Verwandlung come “mondo di interazioni” Il quinto punto di vista della
critica va oltre i singoli approcci biografici, psicoanalitici, economici ed etici, e considera l’opera come un insieme di interazioni tra i personaggi, concentrandosi meno sul protagonista e sui singoli personaggi e considerando il complesso
dell’opera. Questo tipo di lettura comprende in realtà anche gli altri: quello biografico perché ora, a essere considerato una «via d’uscita» non è più soltanto il testo del racconto, ma anche il processo di scrittura, elemento già notato nel 1975 dai già citati Gilles Deleuze e Félix Guattari nel loro celebre saggio Kafka. Per una letteratura
minore, in cui scrivono: «Il divenire animale non ha nulla di metaforico […]. È un
insieme di stati, tutti distinti gli uni dagli altri, innestati sull’uomo nella misura in cui crea una via d’uscita. È una linea di fuga creatrice».107 Allo stesso tempo si tiene
conto anche dell’elemento psicologico-psicoanalitico: ora l’analisi, infatti, non verte più su una sola figura, bensì su un’intera comunità familiare con le sue variegate relazioni di amore e dipendenza, e con i suoi sensi di colpa. Include anche l’aspetto economico, prendendo in esame non più la singola condizione di sfruttamento, ma le strutture generali che determinano il potere e i rapporti di dipendenza.
Questo approccio, più in generale, registra non più le singole “immagini” dei
personaggi, ma ne segue l’interazione, monitorandone le “metamorfosi” e le posizioni durante l’arco narrativo. Una delle interpretazioni più precise e interessanti è quella di
105 HOLGER RUDLOFF, Zu Kafkas Erzählung «Die Verwandlung». Metamorphose-Dichtung zwischen Degradation
und Emanzipation, in “Wirkendes Wort” 38 (1988), pp. 321-337.
106 EDMUND EDEL, Franz Kafka: Die Verwandlung. Eine Auslegung, in “Wirkendes Wort” 8 (1957/58), p. 219. 107 DELEUZE,GUATTARI, Kafka. Per una letteratura minore, op. cit., p. 65.
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Ulf Abraham, il quale basa la sua analisi sul ruolo del potere in Die Verwandlung.108
Abraham parte dall’immagine kafkiana della “carta geografica” in Brief an den Vater:
Manchmal stelle ich mir die Erdkarte ausgespannt und dich quer über sie ausgestreckt vor. Und es ist mir dann, als kämen für mein Leben nur die Gegenden in Betracht, die du weder nicht bedeckst oder die nicht in deiner Reichweite liegen.
Talvolta immagino di poter aprire davanti a me la carta terrestre e di stendertici sopra mi pare allora che per la mia vita si possano prendere in considerazione solo quei territori che né copri col tuo corpo né sono comunque alla tua
portata.109
I “detentori del potere” in Die Verwandlung sono diversi: tra questi, oltre al padre, ci sono «der Chef» e «der Prokurist». E la personalità di Gregor Samsa non è soltanto il frutto di un’educazione autoritaria (come emerge palesemente da Brief an den
Vater), ma anche da rapporti sociali autoritari e organizzati gerarchicamente, il che
traspare dalle figure dei tre «Zimmerherren», i pensionanti. Per Abraham, quindi, Die
Verwandlung è un testo sul potere, ma qui la degenerazione dei rapporti
interpersonali è conseguenza delle modalità di esplicazione del potere. Tanto che nel racconto si possono individuare diversi rapporti di interdipendenza che provocano reazioni di aggressività latente, di odio esplicito o di amore-odio. I personaggi di Die
Verwandlung “abusano l’uno dell’altro” non per disposizione caratteriale, ma a causa
di contraddizioni a livello economico e psicologico. Abraham cita, a tale proposito, il concetto del «doppio legame» derivato dalla psicologia interazionista:110 in pratica i
personaggi del racconto tenterebbero di assumere contemporaneamente più ruoli sociali inconciliabili tra loro, allo scopo di esaudire le aspettative altrui.
Un esempio di “doppio ruolo” è quello del padre, patriarca e allo stesso tempo uomo ormai anziano che la situazione economica ha privato del potere, così come la
108 ABRAHAM, Franz Kafka. Die Verwandlung, op. cit., pp. 53-59.
109 KAFKA, Hochzeitsvorbereitungen auf dem Lande, op. cit., p. 158. Traduzione di Francesca Ricci.
110 Cfr. PAUL WATZLAWICK,JANET H.BEAVIN,DON D.JACKSON, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei
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sorella di Gregor, Grete, è allo stesso tempo una giovane figlia che attende l’età per sposarsi e allo stesso tempo una donna adulta in grado di badare a sé stessa. Gregor Samsa ha in sé addirittura due doppi ruoli: nel lavoro deve essere un viaggiatore intraprendente e produttivo e allo stesso tempo deve rimanere
sottomesso alla disciplina imposta dal datore di lavoro; in famiglia è colui che porta i soldi a casa e allo stesso tempo figlio obbediente ai genitori. Un terzo doppio ruolo di Gregor è inquadrabile nel rapporto con Grete, nei confronti della quale è fratello e
allo stesso tempo la desidera.
Secondo Abraham, gli strani comportamenti dei Samsa si spiegano grazie a tre contraddizioni, visibili all’inizio del testo: quella di Gregor, nevrotico solitario, quella del padre, tiranno ipocondriaco e quella di Grete, una viziata che pensa solo a divertirsi. Il ruolo sociale della madre è molto più semplice, tanto che il suo personaggio non si trasforma nel corso della narrazione. Trasformandosi in un insetto, Gregor altera gli equilibri, e più avanti la sorella e il padre si approprieranno del potere (la prima convincendo la famiglia a liberarsi di Gregor, il secondo
cacciando i pensionanti). Die Verwandlung, secondo Abraham, “nasce” con tutti questi doppi legami per poi semplificarli: per Gregor il mezzo per liberarsi di questi è il suo allontanamento dal mondo e dalla comunità. Si tratta di un motivo presente anche nella vita di Franz Kafka, che affitterà diversi appartamenti per poter passare del tempo da solo a lavorare: la trasformazione in insetto di Gregor e la scrittura divengono quindi le «linee di fuga» di protagonista e autore. L’importanza della solitudine viene sottolineata anche da Joseph Vogl, che fa notare come «das leere
und friedliche Nachdenken» di Gregor Samsa prima di morire sembri l’anticipazione
di una condizione utopica che afferma l’indipendenza dell’esistenza dell’individuo da quella della comunità.111
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