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L’istituzione dei collegi di probiviri a Catania

Ciononostante, con regio decreto 26 ottobre 1903 n. 437 venivano istituiti: il collegio dei probiviri per la macinazione dei cereali, panificazione e pastificazione, il collegio per l’industria dei trasporti e facchinaggio ed il collegio per l’industria dello zolfo con, rispettivamente, 12, 16 e 14 componenti e con le stesse circoscrizioni indicate dalla Camera di commercio609.

L’archivio della Camera di commercio non contiene materiale relativo alla fase della costituzione dei collegi, alle elezioni dei membri e all’effettiva attività svolta. Per averne un’idea è necessario consultare il Bollettino dell’Ufficio del Lavoro, in particolare le statistiche semestrali sul funzionamento dei collegi, con i limiti derivanti da tale tipo di approccio.

Con regio decreto dell’8 luglio 1904 venivano nominati presidenti Francesco De Rossi, consigliere presso la Corte d’Appello di Catania, per il collegio di probiviri per l’industria della macinazione dei cereali, panificazione e pastificazione; Antonio Marzano Englen per il collegio per l’industria dei trasporti e l’Avv. Antonio Olivotti per quello dello zolfo610. Poco dopo, tramite regio decreto 19 settembre 1904 n. 393

(in G.U. 13 ottobre 1904 n. 239) veniva nominato presidente supplente del collegio per l’industria della macinazione dei cereali Antonino Romano, giudice presso il tribunale di Catania611. Venivano altresì stabilite le sezioni elettorali dei tre collegi: per

l’industria della macinazione dei cereali veniva stabilita a Catania una sezione per gli industriali iscritti nelle liste elettorali del comune medesimo, di Acireale e di Misterbianco e quattro sezioni per gli operai, di cui due a Catania e le restanti ciascuna per un comune della circoscrizione. Per l’industria dei trasporti veniva fissata una sezione per ogni parte sociale, così come per l’industrie dello zolfo612.

Con decreto 2 gennaio 1905 venivano nuovamente fissate le elezioni per i tre collegi, al successivo 29 gennaio613. Il 2 aprile venivano rinnovate le elezioni per i collegi dello

zolfo e dei trasporti e facchinaggio. Gli eletti nei singoli collegi avrebbero dovuto assumere le funzioni la successiva domenica 9614. Tuttavia, mentre ebbero buon fine le

elezioni per i collegi della macinazione dei cereali e dello zolfo, il collegio per

609 Applicazione della legge sui probiviri. Elenco dei collegi di probiviri per le industrie istituiti dopo il 16

luglio 1903, in “Bollettino dell’Ufficio del lavoro”, vol. I, aprile-luglio 1904, p. 23.

610Nomine di presidenti e di presidenti supplenti,in “Bollettino dell’Ufficio del lavoro”, vol. II, agosto-dicembre

1904, p. 2.

611 Nomine di presidenti e di presidenti supplenti,in “Bollettino dell’Ufficio del lavoro”, vol. II, agosto-dicembre

1904, p. 407.

612 Costituzione di sezioni elettorali di collegi di probiviri, in “Bollettino dell’Ufficio del lavoro”, vol. II, agosto-

dicembre 1904, p. 408.

613 Elezione di probiviri, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. III, gennaio-giugno 1905, p. 188. 614 Elezione di probiviri, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. III, gennaio-giugno 1905, p. 562.

l’industria dei trasporti e facchinaggio non si potè costituire per astensione degli operai615.

Risulta che i collegi costituiti abbiano funzionato già nel secondo semestre del 1905: a quello per l’industria dello zolfo sarebbero state conferite tre controversie decise dalla giuria con sentenze sfavorevoli alle industrie, le quali avrebbero proposto appello. Mentre delle due controversie assegnate al collegio per la macinazione dei cereali, una causa risulta conciliata dall’ufficio di conciliazione, l’altra abbandonata o transatta616.

Altre due controversie sarebbero state attribuite a questo collegio nel primo semestre del 1906617.

Già dal secondo semestre del 1906, tuttavia, il collegio dei probiviri per l’industria solfifera non deciderà più alcuna controversia, per lo meno da quel che risulta dai dati statistici raccolti dall’Ufficio del lavoro. I dati pubblicati riguardano, però, soltanto quei collegi che abbiano fornito all’Ufficio le notizie richieste in merito al loro funzionamento; così si potrebbe pure ipotizzare che gli stessi abbiano svolto le proprie funzioni senza tuttavia darne notizia all’Ufficio. Il collegio per la macinazione dei cereali sarà l’unico effettivamente operante e che si distinguerà per il numero di cause ad esso attribuite, pur se non sempre adeguatamente o per tempo risolte618. Anche

dalle fonti analizzate presso l’archivio della Camera di commercio risulta tuttavia che l’unico collegio che operò fu quello per l’industria della macinazione dei cereali. Nonostante i collegi per l’industria dei trasporti e facchinaggio e per quella dello zolfo non abbiano funzionato – anzi il primo non si costituì nemmeno – i presidenti collegiali furono comunque nominati: con R.D. 3 marzo 1907 venivano accettate le dimissioni del presidente del collegio dello zolfo Antonio Olivotti e nominato Giuseppe Vadalà Papale, riconfermato nel primo semestre 1916619. Nuove elezioni per

i 14 membri del collegio (che già nel primo semestre 1909 aveva comunicato di non aver funzionato) venivano indette con D.M. 26 ottobre 1909 per il successivo 5

615 Notizie sui collegi di nuova istituzione o di nuova costituzione per l’anno 1905, in “Bollettino dell’Ufficio del

Lavoro”, vol. V, gennaio-giugno 1906, p. 554.

616 Notizie statistiche sul funzionamento dei collegi di probiviri industriali, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”,

vol. V, gennaio-giugno 1906, p. 558.

617 Notizie statistiche sul funzionamento dei collegi di probiviri industriali, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”,

vol. VI, luglio-dicembre 1906, p. 1082.

618 I collegi di probiviri esistenti nel Regno e la loro attività nel secondo semestre 1906, in “Bollettino dell’Ufficio del

lavoro”, vol. VII, gennaio-giugno 1907, pp. 1338-1355. Risulta che il collegio per l’industria della macinazione dei cereali, panificazione e pastificazione abbia, in questo semestre, conciliato una controversia.

619 Nomine di presidenti e presidenti supplenti di Collegi di probiviri, in “Bollettino dell’Ufficio del

lavoro”, vol. VII, gennaio-giugno 1907, p. 570 e I collegi di probiviri e la loro attività nel primo semestre 1916, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XXVII, gennaio-giugno 1917, p. 290.

dicembre620. Mentre alle successive del 12 settembre 1913 verranno eletti i soli

operai621.

Per quanto riguarda il collegio per l’industria dei trasporti, con R.D. 14 agosto 1908 verrà confermato presidente Antonio Marzano Englen (insieme a Francesco De Rossi per il collegio per l’industria della macinazione dei cereali)622. Sempre Marzano Englen

verrà riconfermato con R.D. 16 agosto 1912623.

In questi settori, il mancato funzionamento ed addirittura la mancata costituzione dei collegi per diserzione delle urne rientrano tra quelle circostanze ‘patologiche’ proprie delle relazioni tra le classi sociali contrapposte. Il punto è che a Catania, a causa della politica riformista defeliciana e di un pre-corporativismo portato avanti dalle classi dirigenti nei settori capitalizzati (certamente l’industria chimica e i trasporti), non c’era quell’antagonismo tra classi necessario per un buon attecchimento dell’istituto probivirale. Il modo di operare – o del non operare – dei collegi, allora, mette ancor più in risalto il limite di base della legge 295/1893, dal momento in cui presupposto di esistenza e di reale utilità dei collegi è la lotta di classe, la grande industria, la necessità cioè di dirimere controversie che investono interessi collettivi. Ed emerge altresì come l’opposizione tra i fautori dell’obbligatorietà o della facoltatività dei collegi vada risolta in favore dei secondi624.

Nelle raffinerie catanesi non si sentivano gli stessi problemi degli ‘zolfatari’ che lavoravano nelle miniere dell’entroterra siciliano e che, invece, avevano messo in atto numerosi scioperi, soprattutto al fine di aumentare i salari625. Per quanto concerne

l’industria dei trasporti, lo scarso interesse mostrato verso l’istituzione probivirale potrebbe essere derivata dall’esistenza di organismi probivirali statutari, costituiti nell’ambito delle associazioni dei lavoratori. Ad esempio, l’11 gennaio 1914, l’assemblea generale dei soci della Società cooperativa tra i lavoratori del porto di Catania eleggeva l’avv. Russo Schiros a componente del collegio di probiviri istituito ai sensi dell’articolo 10 dello statuto sociale, e lo invitava con lettera del 12 gennaio successivo ad accettare l’incarico nell’interesse dei lavoratori626.

620 Elezioni di probiviri, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XII, luglio-dicembre 1909, p. 836 e I collegi

di probiviri e la loro attività nel primo semestre 1909, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XII, luglio-

dicembre 1909, p. 1133.

621 I collegi di probiviri e la loro attività nel secondo semestre 1913, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol.

XXI, gennaio-giugno 1914, p. 446.

622 Nomine e conferme di presidenti di collegi di probiviri, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. X, luglio-

dicembre 1908, p. 680.

623 Nomine e conferme di presidenti e presidenti supplenti di Collegi di probiviri, in “Bollettino dell’Ufficio del

lavoro”, vol. XVIII, luglio-dicembre 1912, p. 347.

624 Si rivia sul punto al capitolo I.

625 Vedi quanto verrà detto infra nel paragrafo relativo al collegio di Assoro.

626 Società cooperativa tra i lavoratori del porto di Catania all’Avvocato Russo Schiros – Camera di

Come detto, l’unico collegio che esercitò un’attività fu quello per l’industria della macinazione dei cereali, panificazione e pastificazione. La maggior parte delle cause erano promosse dagli operai per licenziamento senza preavviso e mancata riammissione al lavoro, per pagamento di salario o di cottimo, per mantenimento del contratto di lavoro e mancata assunzione. Le poche azioni promosse dagli industriali riguardavano il licenziamento senza preavviso e l’abbandono del lavoro e risarcimento danni in genere. Certo, anche se il numero di cause attribuite al collegio cresceva di semestre in semestre, bisogna tener conto del fatto che molte provenivano dal semestre precedente in cui non erano state esaurite. La mole delle controversie definite era poi sensibilmente condizionata dal numero delle cause abbandonate, piuttosto elevato. Mentre si può dire che il collegio abbia funzionato secondo l’originaria ratio legislativa, più come organo di conciliazione che giurisdizionale. Poche sono infatti le sentenze in confronto alle conciliazioni avvenute davanti all’ufficio di conciliazione e alla giuria sia formalmente, con redazione del relativo verbale, che informalmente627. Caratteristiche mantenute nonostante il mutare dei

presidenti del collegio: con R.D. 3 agosto 1909, in sostituzione di Francesco De Rossi trasferito ad altra residenza, fu nominato Vito De Mercurio, del quale vennero

627 Cfr. I collegi di probiviri nel primo semestre del 1907,in “Bollettino dell’Ufficio del lavoro”, vol. VIII, luglio-

dicembre 1907, p. 1239-1251;I collegi di probiviri e la loro attività nel primo semestre del 1908, in “Bollettino

dell’Ufficio del Lavoro”, vol. X, luglio-dicembre 1908, pp. 1284-1296;I collegi di probiviri e la loro attività nel secondo semestre del 1908, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XI, gennaio-giugno 1909, pp. 1218-

1230; I collegi di probiviri e la loro attività nel primo semestre 1909, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XII, luglio-dicembre 1909, pp. 1133-1143; I collegi di probiviri e la loro attività nel secondo semestre 1909, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XIII, gennaio-giugno 1910, pp. 1364-1376;I collegi di probiviri e la loro attività nel primo semestre 1910, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XIV, luglio-dicembre 1910,

pp. 1158-1170; I collegi di probiviri e la loro attività nel secondo semestre 1910, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XV, gennaio-giugno 1911, pp. 1215-1231;I collegi di probiviri e la loro attività nel primo semestre 1911, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XVI, luglio-dicembre 1911, pp. 920-936; I collegi di probiviri e la loro attività nel secondo semestre 1911, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XVII, gennaio-

giugno 1912, pp. 841-856; I collegi di probiviri e la loro attività nel primo semestre 1912, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XVIII, luglio-dicembre 1912, pp. 738-754; I collegi di probiviri e la loro attività

nel secondo semestre 1912, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XX, luglio-dicembre 1913, pp. 82-98; I collegi di probiviri e la loro attività nel primo semestre 1913, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XX,

luglio-dicembre 1913, pp. 546-562; I collegi di probiviri e la loro attività nel secondo semestre 1913, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XXI, gennaio-giugno 1914, pp. 445-460; I collegi di probiviri e la loro attività nel

primo semestre 1914, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XXII, luglio-dicembre 1914, pp. 499-514; I collegi di probiviri e la loro attività nel secondo semestre 1914, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XXIII,

gennaio-giugno 1915, pp. 502-518; I collegi di probiviri e la loro attività nel primo semestre 1915, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XXV, gennaio-giugno 1916, pp. 114-130; I collegi di probiviri e la loro attività nel

secondo semestre 1915, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XXVI, luglio-dicembre 1916, pp. 88-104; I collegi di probiviri e la loro attività nel primo semestre 1916, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XXVII,

gennaio-giugno 1917, pp. 290-302; I collegi di probiviri e la loro attività nel secondo semestre 1916, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XXVII, luglio-dicembre 1917, pp. 113-124; I collegi di probiviri e la loro attività

nel primo semestre 1917, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XXVII, luglio-dicembre 1917, pp. 286-

298; I collegi di probiviri e la loro attività nel secondo semestre 1917, in “Bollettino dell’Ufficio del Lavoro”, vol. XXX, luglio-dicembre 1918, pp. 292-304.

accettate le dimissioni con R.D. 26 marzo 1911 e al suo posto fu nominato l’avv. Vincenzo Pupillo628.

Si può constatare infine, facendo un raffronto con quanto accaduto nella provincia meneghina, come l’industria della macinazione dei cereali, della panificazione e pastificazione, pur con le differenze socio–economiche territoriali, abbia avuto un ruolo propulsivo nello sviluppo dell’istituzione probivirale629.

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