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Metodologia e selezione dei casi studio

La presente ricerca è volta ad indagare circa gli assetti della governance a partire dall’osservazione dei network che si sviluppano e dei loro mutamenti in contesti di implementazione di policy per l’innovazione sociale.

La nostra ipotesi di ricerca è quella di comprendere se l’ingresso dell’imprenditoria sociale nel network delle politiche di rigenerazione urbana genera mutamento in termini di innovazione sociale.

Ci serviremo del metodo comparato per analizzare quattro casi studio che osserveremo con un approccio interpretativo e sincronico prevalentemente in un arco di tempo che coincide all’incirca con l’ultimo decennio.

Abbiamo individuato due aree subnazionali la Scozia e il Sud Italia inizialmente perché simili per alcuni caratteri strutturali: composizione territoriale compresenza di ampie aree rurali e popolose aree urbane, posizione periferica rispetto sia agli stati nazionali di cui sono parte sia all’Unione europea. Tali elementi acquisivano importanza per la nostra osservazione poiché l’obiettivo era quello di esplorare il settore delle politiche per l’innovazione sociale in aree non proprio maintream rispetto alle retoriche dei policy discourse sull’innovazione sociale, salvo poi renderci conto nel corso dell’indagine di trovarci di fronte a due modelli che nella dimensione di policy occupano posizioni diametralmente opposte.

La Scozia si caratterizza per essere un contesto in cui le politiche urbane e quelle della rigenerazione risultano essere consolidate in un sistema normativamente definito, così come le iniziative a supporto dell’innovazione sociale e dell’imprenditoria sociale. In Italia e quindi nel Sud Italia il settore delle politiche urbane è strettamente connesso e limitato al concetto di regolazione del territorio in termini di consumo del suolo; l’innovazione sociale è sostenuta a livello nazionale mediante avvisi pubblici che

138 rappresentano dei casi isolati, mentre un certo protagonismo è occupato dalle Regioni e dai Comuni, ma anche dalle Fondazioni filantropiche che sostengono il Terzo settore nell’implementazione di pratiche socialmente innovative.

All’interno quindi di queste due aree che osserveremo mediante il metodo del most different design system compareremo aree urbane e aree rurali.

I quattro casi studio sono stati selezionati a partire dalla mappatura da noi costruita e presente in appendice della presente tesi. Abbiamo individuato due casi studio di politiche per l’innovazione sociale relative ad aree periferiche urbane che avessero una dimensione, in termini di numero di abitanti più o meno simile, Palermo e Glasgow. Invece le politiche individuate per le aree rurali sono state individuate in territori più ampi rispetto ad una limitata porzione territoriale che ricalca la dimensione della provincia in linea generale: quella di Salerno per il Sud Italia quella di Inverclyde per la Scozia. Inoltre, i casi sono stati individuati uno per tipologia di interventi di rigenerazione urbana: - Rigenerazione che genera occupazione: il caso di Inverclyde;

- Rigenerazione attraverso l’arte e la cultura: il caso di Palermo; - Rigenerazione fisica e strutturale: il caso di Glasgow:

- Rigenerazione attraverso gli elementi della natura: il caso di Salerno.

Quindi, in sisntesi, alla luce di quanto fin qui riportato abbiamo individuato tre variabili indipendenti:

1. Dicotomia urbano/rurale;

2. Ambiti di regolazione del government; 3. Assetti della governance.

Nell’analisi dei casi considereremo i mutamenti degli assetti della governance attraverso l’osservazione di tre componenti principali individuate nello studio di Capano et al. del 2015: le dinamiche, le strategie e le capacità della governance.

Il fine principale è quello di osservare due variabili dipendenti: il network delle politiche e l’innovazione sociale prodotta.

Attraverso l’analisi di queste tre componenti cercheremo di capire quali i motivi alla base delle evoluzioni degli assetti della governance e quali interessi vengono mobilitati in questi passaggi da un equilibrio all’altro.

139 • la letteratura prodotta finora su: urban policy, innovazione sociale, di imprenditoria sociale (in particolare attraverso le ricerche proposte all’interno di “EMES INTERNATIONAL RESEARCH NETWORK”) e di rigenerazione urbana, anche attraverso le varie declinazioni nei diversi livelli di policy; • analisi documentale, che si comporrà: da un lato di documenti ufficiali pubblici

(atti legislativi multilivello e report governativi, contratti); dall’altro lato, della rassegna stampa di ciò che è stato pubblicato su giornali, portali web etc. e dei documenti forniti dai soggetti intervistati (documenti multimediali, report, articoli scientifici) che riguardano le organizzazioni coinvolte nelle indagini. Questo materiale ci sarà utile a conoscere l’attuale stato dei contesti da un punto di vista istituzionale e socio-economici con particolare riferimento ai modelli di capitalismo dominanti;

• osservazione diretta dei processi socialmente innovativi attivati sui territori interessati di fenomeni di trasformazioni urbane nei quali rivestono un qualche ruolo le imprese sociali;

• interviste (la cui lista è collocata in appendice) a testimoni privilegiati, strumento operativo che sarà maggiormente utilizzato per la rilevazione delle informazioni che non si riuscirà a reperire mediante i precedenti strumenti.

Per quanto riguarda quest’ultimo strumento di rilevazione dei dati chiariamo che sono state effettuate interviste di tipo qualitativo e semi-strutturate. Si è deciso di adottare un approccio non eccessivamente rigido cercando di favorire il più possibile il libero discorrere dei fatti e degli eventi degli intervistati, intervenendo solo in caso di ulteriori chiarimenti e specificazioni.

Abbiamo costruito un protocollo che non riportiamo integralmente e del quale presenteremo i caratteri principali. La traccia di intervista si compone: di una parte generale e introduttiva che verrà sottoposta a tutti i tipi di intervistati e una seconda parte composta da tre tracce di intervista ciascuna riconducibile ai tre diversi tipi di attori che andremo a intervistare: attori pubblici, attori afferenti al settore privato e attori delle organizzazioni del Terzo Settore.

Ciascuna sezione è stata costruita grazie all’impiego di diversi item che riportiamo nell’elenco qui di seguito:

1. progetto, contesto, problemi e bisogni; 2. attori, tipologie e ruoli;

140 4. beneficiari;

5. interazioni tra attori; 6. strategia d’azione;

7. spazio pubblico tra partecipazione e deliberazione; 8. outcomes;

9. innovazione

Gli items individuati e sottoposti agli intervistati coincidenti con gli attori afferenti al settore privato vedranno domande relative:

1. all’autonomia dell’impresa sociale; 2. le finalità sociali degli interventi; 3. l’innovazione nell’impiego delle risorse; 4. il rapporto tra government e governance;

Gli item relativi alle domande che presenteremo agli attori di Enti pubblici e Istituzioni riguarderanno i seguenti ambiti:

4. i processi e le procedure;

5. le innovazioni nell’impiego delle risorse; 6. i rapporti tra governance e government;

Infine, gli items relativi alle domande che sottoporremo all’attenzione degli attori appartenenti alle organizzazioni del Terzo settore coincideranno con quelle degli attori del settore privato e tale ragione è da ricondurre al fatto che si tenterà di considerare quanto più possibile i diversi attori sullo stesso piano in relazione agli elementi sui quali indagheremo.

Gli items che sono riportati all’interno del protocollo sono il frutto di un lungo lavoro di riflessione sui modelli di governance derivante dall’approfondimento della letteratura scientifica; da colloqui con esperti sia in Italia che in Scozia; dalla partecipazione a seminari e convegni sui temi oggetto della trattazione.

Ciò che ci interessa mettere a fuoco sono le modalità con cui il network sottostante le politiche urbane si trasforma al fine di produrre impatti socialmente innovativi.

Nella traccia di intervista, nel suo complesso, maggiore enfasi è stata posta sugli attori e sulle interazioni tra essi, poiché avendo accertato ex ante che con i contenuti delle esperienze progettuali si rientra nell’ambito della rigenerazione urbana economica e sociale quindi nell’ambito di nostro interesse abbiamo preferito focalizzarci quasi immediatamente sulla sfera relazionale degli attori coinvolti.

141 Presenteremo i casi studio a partire da quelli italiani, l’Ecomuseo del Mare Memoria Viva e Rural Hub, e concluderemo con i due casi studio scozzesi, ICDT e Orkney Street Business Centre

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Palermo e l’Ecomuseo del Mare Memoria Viva:

presidio istituzionale e politico