Il Manicheismo è la religione fondata da Mani (215-277), predicatore e teologo nato nel regno dei Parti e vissuto nell'impero Sasanide.
Il manicheismo fonde in modo originale elementi cristiani di derivazione giudaico- cristiana (Elcesaiti) e gnostica, in particolare di Bardesane e di Marcione, assieme ad una riformulazione del dualismo zoroastriano e di elementi della morale e
dell'organizzazione buddhisti.
Esso si diffuse molto rapidamente nell'impero Sasanide e, grazie allo spirito missionario dei suoi seguaci, si diffuse sia a Occidente nell'Impero Romano, a cominciare dalla Siria e dall'Egitto, per poi diffondersi a Roma, nel Nord Africa e poi in tutto l'Impero, sia a Oriente nelle regioni dell'Asia centrale, popolate da tribù turche, fino all'India, alla Cina e alla Siberia.
Trovò raramente supporto e tolleranza dai governi e fu frequentemente e duramente perseguitato in ogni dove dalle autorità e dalle altre religioni. In Occidente scomparve verso il V secolo, nel Medio Oriente verso il X secolo, mentre sopravvisse più a lungo in Estremo Oriente (XIV secolo) anche per la sua capacità di adattarsi e mascherarsi con le credenze locali.
Secondo i Manichei l'universo è diviso tra forze del bene e del male, in guerra eterna. La ierostoria manichea si divide in tre periodi. Dapprima bene e male, luce e tenebra erano completamente separata. Il principio della luce era divino e spirituale; quello della tenebra era malvagio e materiale. Essi erano personificati come Padre della Grandezza e Principe dell'Oscurità. Nel tempo presente il mondo del caos e della materia è mescolato e in conflitto con quello dell'ordine e della luce. Per battere il male cosmico, Il Padre della Grandezza ha manifestato la Madre della Vita, che a sua volta ha partorito l'Uomo Primordiale. Una seconda divinità, lo Spirito Vivente, ha
combattuto le forze delle tenebre con l'Uomo Primordiale. Nella battaglia il Principe delle Tenebre ha sconfitto l'uomo primordiale e ha divorato i sui cinque figli, sebbene una parte della luce che fuggì da loro divenne le sfere celesti. Lo Spirito Vivente salvò l'Uomo Primordiale e creò la terra fisica dai corpi dei demoni uccisi. Alla fine, tutte le particelle di luce imprigionate nella materia saranno riunite con la loro sorgente. Il Terzo Messaggero, un'altra emanazione del Padre della Grandezza, è stata mandata a catturare la luce rimasta nella creazione. Ogni mese, l'accrescersi della luca
rappresenta l'aggiunga di particelle di luce. Come la luna cala, queste particelle vanno nel sole, e finalmente nei cieli supremi.
Gli esseri umani sono la progenie dei demoni che hanno inghiottito particelle di luce. Il primo uomo, Adamo, è stato risvegliato dal Figlio di Dio e ha capito di contenere tale scintilla. Quando Gesù ritornerà il mondo collasserà nel fuoco e brucerà per 1468 anni fino a che non sarà completamente distrutto e le anime non pentite e i demoni saranno incarcerati per sempre. Attraverso il Terzo Messaggero e Gesù, il Padre riprende le particelle di luce perdute, che ora costituiscono anime umane ad un superiore livello spirituale, il Nuovo Uomo.
Alla morte l'animo di un eletto manicheo è purificata ritualmente e viene
portata direttamente al regno della luce. Gli uditori, che non hanno fatto i voti finali, normalmente si reincarnano. La morte aveva una valenza positiva, e quindi il lutto e i lamenti erano superflui e banditi.
Testamento; perciò sono diaboliche tutte le sue manifestazioni: la Legge mosaica, i suoi profeti (in particolare Elia, Enoch e Giovanni Battista), il suo culto. Come si negano i sacramenti del matrimonio e del battesimo, cosi si nega l'Eucaristia (ma il passo relativo nell'apocrifo è mutilo). Gli unici punti dottrinali che concordano con
l'ortodossia della Chiesa sono: la caduta di Lucifero, la tentazione di Eva e il giudizio universale, con la salvezza dei giusti. Fa stupire che il Libro di Giovanni evangelista concluda con la sconfitta definitiva di Satana da parte di Dio, perché è noto che,
secondo la dottrina manichea, il conflitto tra il Dio del bene e il Dio del male è eterno e insolubile. Per tale motivo qualcuno pensa che il finale dell'apocrifo sia un'aggiunta posteriore, proveniente da altra fonte '. Ma poiché le varie sette manichee dei secoli X- XIV (bogomili, catari, albigesi, patarini) erano animate, oltre che da vivi motivi di protesta contro la corruzione della Chiesa ufficiale, anche e soprattutto da motivi di protesta sociale, può darsi che questa interpretazione del giudizio universale venisse accettata come conforto dei diseredati, nella speranza, almeno, di una giustizia nell'oltretomba, con un premio per i buoni. I quali, naturalmente, non sono i seguaci della Chiesa cattolica o ortodossa, ma i catari (la parola significa « puri »).
Non appena l'anima dell'eletto lascia il corpo, incontra il suo gemello, il redentore e salvatore, che già dimorava in lui, anche se sconosciuto, e tre angeli accompagnatori. Insieme, essi ascendono in una colonna di luce sulla luna, dove compaiono di fronte al Giudice della Verità. L'anima viene esortata da ottanta angeli a salire al Paradiso di Luce e a sperimentare la beatitudine. Gli uditori perfetti potevano ricevere la salvezza definitiva, ma gli altri uditori meno spiritualmente evoluti erano "riforgiati" e
reincarnati nel corpo degli eletti prima di poter ottenere l'ingresso nel Paradiso. Coloro che erano giudicati "non risvegliati" ritornavano sulla terra sotto forma di animali. I Manichei si dividevano in Puri o Eletti e Uditori. Agli eletti era affidato il compito di riscattare gli elementi di luce dai vincoli della materia e conducevano una vita
missionaria e di stretto ascetismo. Unti con olio e vincolati dalle regole dei Tre Sigilli
Morali, il Sigillo della Bocca, quello delle Mani e quello del Petto, non potevano avere
proprietà, potevano accettare cibo solo per un giorno e vestiti per un anno. Non
potevano avere rapporti sessuali, bestemmiare, bere vino, mangiare carne o dedicarsi a lavori che danneggiassero gli elementi di luce (lo stesso Mani, da giovane, rifiutò il lavoro nei campi per paura di danneggiare le particelle di luce contenute negli organismi viventi). Essi pregavano sette volte al giorno.
Una persona che non era in grado di aderire a questo esigente codice di condotta poteva diventare Uditore, riconoscere i Quattro Sigilli Brillanti: amore per la divinità, fede nel Sole e nella Luna, reverenza per l'Uomo Primordiale e fede nell'esistenza di messaggeri divini che recano al mondo ispirazioni e conoscenza. I laici dovevano osservare i dieci comandamenti di Mani, che proibivano l'idolatria, la menzogna, l'avarizia, l'assassinio, l'adulterio, il furto, la falsa dottrina, la magia, il dubbio e la pigrizia. Essi dovevano fornire supporto agli eletti, in tal modo accumulando meriti per le loro anime. Dovevano vivere in monogamia, evitare la "procreazione demoniaca"; osservare i digiuni; pregare da quattro a sei volte al giorno; partecipare alle feste dei giorni sacri e confessarsi regolarmente.
Corrispondentemente ai cinque mondi di luce c'erano cinque gradi nella gerarchia manichea: Maestri o Figli della Gentilezza; Illuminati dal Sole o Figli della Conoscenza; Presbiteri o Figli dell'Intelligenza; Proferitori di parola vera o Figli della discrezione; e uditori o figli della Ricerca.
La chiesa manichea della luce era guidata da un Archegos; al disotto di lui c'erano dodici apostoli, seguito da settantadue vescovi o diaconi e poi da trecentosessanta anziani. Non si può non notare le corrispondenze astrologiche dei numeri.