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L E ULTIME EVOLUZIONI DEL CONFLITTO COLLETTIVO NEI SERVIZ

“ PROTAGONISTI TIPICI IN LUOGHI CONFINATI ”

3. U NA RICOGNIZIONE DELLE FORME DI MANIFESTAZIONE DEL CONFLITTO COLLETTIVO TRA PASSATO E PRESENTE

3.3 L E ULTIME EVOLUZIONI DEL CONFLITTO COLLETTIVO NEI SERVIZ

Al di là dell’intensificarsi d’un massiccio conflitto molecolare (giacchè più che scioperi nazionali si sviluppano forme di conflitto radicate a livello locale)211 e d’un certo grado di pressione non sempre canalizzata soltanto verso la parte datoriale

205

ORLANDINI, The free movement of goods as a possible Community limitation on industrial conflict, ELJ, 2000, 341 s.; NOVITZ, International and European protection of the right to strike, Oxford, 2003, 254. 206

Si occupano del tema, GIUBBONI- ORLANDINI, Il conflitto collettivo nell’ordinamento comunitario,

Dem. Dir., 2004, 150; LASSANDARI, La tutela collettiva nell’età della competizione economica globale,

RGL, 2005, 334 s.

207

Salvo segnalare una più ampia trattazione della dimensione europea nel capitolo conclusivo del presente lavoro, basti per una visione d’insieme il commento di ORLANDINI, Autonomia collettiva e libertà

economiche nell’ordinamento europeo: alla ricerca dell’equilibrio perduto in un mercato aperto e in libera concorrenza, DLRI, 2008, 237 s.

208

CGCE 18/11/07 C-341/05- LAVAL UN PARTNERI LTD2, su cui funditus cap. III, par. 3 e successivi. 209

SUPIOT, Revisiter les droits d’action collective, Droit social, 2001, 7-8, 687 e LASSANDARI, La tutela

collettiva nell’età della competizione economica globale, RGL, 2005, 366.

210

In centomila su Facebook contro i licenziamenti OMSA, Il Sole 24 ore, 17/01/2012. 211

Gli scioperi riguardano spesso aree territoriali circoscritte o determinati soggetti, come le realtà dei Comune, delle ASL. Così la relazione ultima della Commissione di garanzia per l’esercizio dello sciopero nei servizi pubblici essenziali.

29 ma anche nei confronti della compagine politica212, nell’ambito dei servizi pubblici essenziali si delinea una protesta che si propone il raggiungimento di scopi non sempre coincidenti con vantaggi meramente economici213.

L’accentuarsi del “rischio interferenziale” derivante dal bilanciamento tra diritto all’astensione e diritti dell’utenza, acuito dal d.l. 1/12 convertito in L. 27/12214

, si coglie soprattutto nelle proteste messe a punto da tassisti, avvocati215, farmacisti, spesso proclamate, da quanto risulta dagli atti della Commissione di garanzia, in aperta violazione della l. 146/90 ss.mm.: l’impennata di blocchi stradali, di astensioni ad oltranza dalle udienze e di sospensioni dell’attività commerciale trova precipua ragion d’essere nella decisione politica, avviata nel 2006, di liberalizzare i servizi e lo status delle relative categorie216.

Agendo più in profondità, tornando anche a vicende meno recenti, per un verso, la protesta s’organizza ancora tendenzialmente secondo la formula tradizionale dell’astensione dal lavoro: a tal riguardo, si segnalano, per esempio, la sospensione della somministrazione di carburante per più d’una settimana, con evidente e grave pregiudizio alla libera circolazione delle persone e la (terza)217 minaccia d’astensione per la prima giornata di campionato messa a punto dall’Associazione italiana dei calciatori, per questioni legate alle garanzie relative al trasferimento presso altre società calcistiche”218

.

Per altro verso vanno rimarcate proteste un po’ più articolate, tra le quali vanno annoverate quelle del “movimento dei forconi”: sono alquanto recenti i disagi

212

Da ultimo, Lo sciopero del pane, Sole 24 ore 28/09/2010 e in via generale, le considerazioni di A. MARTONE, Relazione sull’attività della Commissione per il periodo 1 gennaio 2005 – 30 giugno 2006. 213

Su cui, in generale, M.T.CARINCI, L’improbabile rilievo costituzionale dell’autotutela collettiva di

lavoratori autonomi, professionisti e piccoli imprenditori. A proposito dell’art. 2 bis, l. n. 146/1990, ADL,

2001, 931. 214

Nello specifico, v. art. 1 Liberalizzazione delle attività economiche e riduzione degli oneri

amministrativi sulle imprese della l. 27/12, Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività. Attraverso la novità legislativa, s’introduce una maggiore competitività dei

mercati eliminando i vincoli che ostacolano la nascita di nuovi soggetti erogatori di servizi e per l’effetto non va escluso un possibile acuirsi del conflitto collettivo specie in relazione alla conclusione degli accordi sulle prestazioni indispensabili operanti nei s.p.e.

215

Emblematico ed evocativo l’articolo di DE TILLA, Senza l’apertura del confronto, legali pronti a un

autunno caldo, Sole 24 ore 14/08/2010, p. 19.

216

Relativamente al conflitto nei servizi pubblici essenziali, significativa risulta la crescita quantitativa del conflitto nel 2010: si sono registrate 2.093 proclamazioni di sciopero, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Sui dati della conflittualità, si richiamino a mo’ di esempio, seppur strettamente ai servizi pubblici essenziali, le più recenti Relazioni sull’attività della Commissione di garanzia alle Camere del Parlamento.

217

Dopo il primo sciopero che ha sancito lo stop del campionato nel 1969, è seguito una nuova sospensione del calendario 16-17 marzo 1996.

218

M.MARTONE, Il bomber non è un dipendente, Sole 24ore, 26/09/2010. Riflessioni sulle problematiche connesse all’esercizio dello sciopero dei calciatori in VIDIRI, L’organizzazione sindacale nel

30 arrecati ai supermercati impossibilitati a ricevere rifornimento di beni di prima necessità, per l’impossibilità di circolare tra la Calabria e la Sicilia a fronte di un blocco chilometrico alle uscite dal traghetto, d’un blocco stradale causato da camion fermi ai caselli autostradali in entrata e in uscita così grave da condurre il titolare dell’azione penale ad aprire fascicoli presso le procure di Palermo e Catania219

. Può riassumersi nell’espressione “sciopero di trasporto della persona a bordo” la pressione montata dai tassisti delle città metropolitane, in occasione dell’ultima tappa nel processo delle liberalizzazioni annunciata dal governo Monti220. Mentre l’Authority proclamava l’illegittimità del fermo, la protesta s’è diffusa capillarmente221, attraverso assemblee spontanee, nelle principali città italiane sedi d’aeroporto, servendosi d’una peculiare forma d’impedimento della libertà di circolazione degli utenti: farli mettere in fila senza permettere loro di salire immediatamente a bordo del taxi.

Si registra anche uno sciopero dello straordinario nella giornata di sabato per i dipendenti dell’Anagrafe del Comune di Vicenza222.

Dalle relazioni della Commissione di garanzia, sorprendenti anomalie si evidenziano nel settore dell’igiene ambientale. È questo il settore in cui si registra “l’impennata più significativa”223

di scioperi c.d. spontanei, perché attuati da «gruppi

di lavoratori indipendentemente dalla, o magari contro la, volontà e linea strategica dei sindacati cui aderiscono o dei sindacati comunque più rappresentativi del settore»224. È questa la sede in cui s’evidenzia il più preoccupante evolversi del

conflitto senza regole225, per il forte impatto sulla funzionalità del servizio e sull’opinione pubblica226

.

219

Per la notizia AMADORE, Sicilia, faro dei pm sui blocchi, Sole 24 ore, 12/01/2012; MARZIALETTI, TIR,

intervengono i prefetti, Il Sole 24 ore, 25/01/2012.. Epicentro della protesta era una rivendicazione di natura

politica consistente nella richiesta dell’abbassamento del prezzo del carburante, dei caselli autostradali e delle assicurazioni.

220

Su cui PICCHIO, E’ già blocco taxi a Termini e Fiumicino, Il Sole 24 ore, 13/01/2012. 221

Sul sito istituzionale della Commissione di garanzia per l’attuazione dello sciopero si legge che “un

blocco totale del servizio taxi non potrebbe essere considerato legittimo”. Sul tema ultimamente la

Commissione di vigilanza ha rinnovato il certo interesse. Cfr. all’uopo MONACI, Trasporti. Avviata

un’indagine conoscitiva per verificare se siano state garantite le prestazioni minime. L’autorità indaga sullo sciopero, Il Sole 24 ore, 4/10/2012, 49.

222

V. in proposito, Dipendenti Anagrafe, sabato mattina sciopero dello straordinario,

www.vicenzapiu.com/leggi/dipendenti-anagrafe-sabato-mattina-sciopero-dello-straordinario.

223

A seguire, i settori delle pulizie e, in misura minore, del trasporto pubblico locale e del trasporto aereo, con rilevanti ripercussioni sulla erogazione dei servizi e conseguente lesione dei diritti dei cittadini. 224

TARELLO, Teorie e ideologie nel diritto sindacale, Edizioni di Comunità, Milano, 1967, 63. 225

Su cui funditus MONTUSCHI, Lo sciopero senza regole in Diritto del lavoro. i nuovi problemi. Studi in

onore di Mattia Persiani, Padova, 2005, I, 219 s.

226

Da qui, l’adozione di provvedimenti preventivi per la segnalazione di illegittimità della condotta e gli interventi ex post, dai quali, fra l’altro, è scaturita una delibera a carattere generale (commissione di Garanzia, del. 08/518 del 16 ottobre 2008) con la quale la Commissione ha stabilito che, nei casi in cui non

31 Sempre sul fronte dei dipendenti pubblici, occorre riferire su due vicende. Assai interessante risulta l’astensione di talune categorie dell’alta burocrazia non contrattualizzata: i magistrati, per i quali in passato non era così pacifica la legittimità dell’astensione227

, hanno manifestato in più occasioni contro le scelte governative di tagliare il numero dei giudici di pace228 oppure d’introdurre la responsabilità civile dei magistrati ed in prossimità dell’approvazione d’una manovra economica229, ricorrendo alla forma dello sciopero bianco, non facendosi più carico dell'attività di supplenza del personale amministrativo e negando la trattazione delle cause o l’autorizzazione dei provvedimenti. Altrettanto peculiare risulta l’agitazione dei vigili urbani, minaccianti la restituzione della pistola. Anche in tale caso, l’agitazione organizzata dalle sigle sindacali di riferimento ha promosso la restituzione dell’arma in dotazione, come reazione alla scelta politica d’escludere per tali agenti di pubblica sicurezza il meccanismo dell’equo indennizzo, in caso d’infortunio occorso durante il servizio e di conseguenza la presentazione d’un atto di rinuncia ai servizi di ordine pubblico230.

Salve le eccezioni citati, in un contesto più generale non pare rintracciabile un massiccio ricorso al cd. sciopero a sorpresa: dopo il dissenso manifestato dagli autoferrotranvieri nel dicembre 2003 e “scaricato” a sorpresa su 150.000 persone impossibilitate a recarsi sul posto di lavoro231, la cronaca nulla di nuovo ci trasmette circa episodi simili.

Più interessanti invece per la modalità esecutiva utilizzata, risultano: il “lancio delle uova” contro le aziende sanitarie locali “colpevoli” di aver proceduto a tagli di personale; la protesta dei vigili del fuoco che hanno dato vita, a mo’ di sciopero dimostrativo o simbolico232, per pochi minuti, allo “sciopero delle sirene”,.

è possibile individuare il soggetto collettivo promotore dell’iniziativa conflittuale nei cui confronti deve essere attivato il procedimento di valutazione del comportamento, si richiede comunque al datore di lavoro di adottare direttamente i previsti provvedimenti disciplinari nei confronti dei singoli lavoratori che hanno attuato lo sciopero irregolare. Auspica una modifica legislativa dell’assetto attualmente in vigore, Pascucci, 2008, 715.

227

Così JEMOLO, Lo sciopero dei magistrati, Rass. Mag., 1963, 97 s.; contra LAVAGNA, Il diritto di

sciopero dei magistrati, Democrazia e Dir., 1967, 229 s.

228

Cfr. Sciopero dei giudici di pace: oltre il 90% di adesioni, Comunicato U.NA.GI.PA. 10/11/2011; Sciopero dei giudici di pace: no al progetto di riforma del ministro della Giustizia, U.Na.Gi.Pa., 11/12/2007.

229

Sciopero dei magistrati il 1° luglio:tra il 7 e il 21 luglio ci saranno anche più giornate di sciopero bianco contro gli effetti della manovra, Il Sole 24 ore, 5/6/2010; Tremonti: "Emendamento su toghe". Ma l'Amn conferma lo sciopero, Repubblica, 30/06/2010.

230

In proposito, I vigili: senza tutele, restituiamo la pistola, Il Sole 24 ore, 25/01/2012. 231

Ne affronta le criticità ICHINO, A che cosa serve il sindacato? Le follie di un sistema bloccato e la

scommessa contro il declino, Milano, 2005, spec. 189-190.

232

Costituisce altro precedente d’interruzione assai breve della prestazione di lavoro e d’attuazione per fini definiti di una certa gravità la protesta della Conferenza unitaria dei rappresentanti per la sicurezza tenutasi

32 Altrettanto dimostrativo lo “sciopero breve degli ombrelloni” (chiusura forzosa degli ombrelloni per un’ora) da parte dei bagnini della Romagna, in protesta contro la scelta dell’UE d’assegnare le concessioni demaniali tramite asta pubblica233. C

osì come quello delle insegnanti della scuola primaria la cui astensione di un’ora, durante gli scrutini finali del 2010 ha suggerito una successiva contrattazione collettiva al fine di permettere l’astensione dal lavoro alternativamente alla prima od all’ultima ora della giornata lavorativa234

.

Per la “stravaganza” delle lotte sindacali messe a punto, s’indicano le vicende che hanno interessato 27 docenti bolognesi, passati alla cronaca come gli autori dello “sciopero del 10”. Tale appellativo deriva dalla scelta d’astenersi non dalla prestazione lavorativa, ma da una valutazione personalizzata di ciascuno studente, in spregio alla valutazione numerica prevista ed imposta dalla Riforma Gelmini235.

In ultimo, merita un breve cenno, considerato il successivo approfondimento nei paragrafi dedicati alla nozione sociale e giuridica dello sciopero, la protesta realizzatasi sotto forma di sciopero virtuale236. Tra gli episodi in cui tale manifestazione di dissenso collettivo ha trovato applicazione si richiamano: il caso dei piloti di Meridiana che hanno scioperato virtualmente contro l’azienda di trasporto aereo che, in cambio, ha versato i proventi relativi ai voli effettuati in pendenza dello sciopero ad associazioni umanitarie; i medici del servizio sanitario nazionale che hanno chiesto la devoluzione del compenso a favore d’una testata giornalistica che pubblicizzasse le ragioni del dissenso promosso, imitati successivamente da insegnanti della scuola primaria devolventi una parte dei compensi presso fondi di tutela dei minori e la restante ad una pubblicità esplicativa delle ragioni del malcontento; infine i giudici amministrativi che, nel 2003, hanno donato in beneficienza la retribuzione maturata dalle ore di “astensione virtuale”.

a Modena nel gennaio 2000. Così SANTINI, Le forme di sciopero in LUNARDON (a cura di), Conflitto,

concertazione, partecipazione, Padova, 2011, 90.

233Nell’estate del 2012, i bagnini romagnoli hanno protestato garantendo solo le attività di salvataggio dei bagnanti.

234

L’esigenza di una regolamentazione nel comparto scuola è stata promossa anche per via del precedente episodio dello sciopero generale del 22/11/2005 quando per breve periodo, nel momento centrale delle lezioni, gli insegnanti si sono astenuti dal lavoro.

235

Sulla vicenda, Lo sciopero del 10 non è reato, Repubblica 8/4/2009. 236

Per un inquadramento del tema, dopo BIAGI, Sciopero virtuale: ipotesi difficile ma non impossibile, Sole

33 3.4QUALCHE CONSIDERAZIONE CONCLUSIVA

Dopo una semplificata rassegna di alcune delle più diffuse forme di lotta, traspare la tendenza ad elaborare continuamente forme nuove di protesta, spesso nell'obiettivo di dare visibilità al disagio denunciato.

Ebbene, con tutte le cautele d’una ricerca che si colloca in un ambito di per sé complesso anche sotto il profilo della dimensione di un conflitto spesso consumato nelle realtà produttive237 su cui non interviene grossa pubblicità degli eventi, pare comunque opportuno segnalare che le più recenti azioni collettive arricchiscono il già vasto elenco delle manifestazioni di autotutela collettiva. Non sono più solo gli addetti ai servizi pubblici che “usano” il loro potere di condizionamento verso gli utenti-cittadini (gli autoferrotranvieri, i controllori di volo, i macchinisti delle ferrovie ecc.), quanto piuttosto gli operai che per “farsi sentire” “terziarizzano” il loro conflitto, coinvolgendo (al fine di fidelizzarli) gli utenti238.

L’attuale scenario richiama alla mente taluni avvenimenti dell’autunno caldo239. Come allora, lo sciopero industriale oggi riscopre l’importanza della rottura dell’isolamento della lotta. Oggi come allora il conflitto si porta fuori dalla fabbrica, si presenta ai media e si mostra all’utenza rendendo note le ragioni del malcontento (anche stavolta scelte pesantemente unilaterali di compressione salariale e di diritti individuali e collettivi)240; oggi come allora la necessità di spettacolarizzare l’azione di lotta trova ragion d’essere anzitutto nella debolezza del rapporto tra il rappresentante sindacale e il lavoratore241.

Si può allora concludere che la breve rassegna di forme del conflitto collettivo oggi offre soprattutto spunto per riflettere sul tema del coinvolgimento dei terzi, in un’ottica completamente diversa da quella che aveva portato al varo della l. 146/90. Ciò, almeno per quanto riguarda il conflitto messo in campo nel settore dell’agricoltura e ancor più dell’industria242

. Inoltre, il dato di fatto raccolto denota una certa tendenza del conflitto ad esprimersi più spesso in comportamenti positivi,

237

CARUSO, Il dialogo tra giuslavoristi nel villaggio globale in MONTUSCHI (a cura di), Un diritto in

evoluzione. Studi in onore di Yasuo Suwa, Milano, 2007, 255.

238

Così, oltre agli esempi citati, non denotano positiva adesione alle piattaforme rivendicative dei lavoratori in scioperi, gli episodi messi in campo dagli operai di Termini Imerese che hanno bloccato l’aeroporto di Palermo e l’autostrada, dagli operai dell’Ilva di Terni che hanno occupato la stazione ferroviaria, da quelli di Melfi che hanno bloccato il flusso delle merci, i forestali della Calabria che hanno impedito i trasporti nord-sud ecc.

239

Su cui, funditus, PIZZORNO –REYNERI –REGINI –REGALIA, Lotte operaie e sindacato: il ciclo 1968-

1972 in Italia, Bologna, 1978.

240

Ravvede molte somiglianze tra il presente e l’autunno caldo, anche CARUSO, La rappresentanza

negoziale irrisolta. Il caso Fiat tra teoria, ideologia, tecnica … e cronaca, RIDL, 2011, III, 279.

241

GIUGNI, ult. op. cit, 125. 242

Rispetto agli episodi passati in esame, utile rileggere, con la necessaria contestualizzazione, le pagine di PIZZORNO, I soggetti del pluralismo. Classi, partiti, sindacati, Bologna, 1980.

34 diversi ed ulteriori quindi rispetto alla mera astensione dal lavoro considerata forse una forma di protesta debole o comunque insufficiente rispetto all’accoglimento delle pretese avanzate.

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