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Analisi delle dinamiche recenti in Italia degli alberi fuori foresta e radure

Mario Broll

Session 4 Silviculture, landscape and impacts on land use changes

S. 4.06 Analisi delle dinamiche recenti in Italia degli alberi fuori foresta e radure

Marco di Cristofaro, Lorenzo Sallustio, Matteo Vizzarri, M.M. Hashmi, Bruno Lasserre, Marco Marchetti

Parole chiave: alberi fuori dalle foreste; radure; Modifica dell'uso del suolo; Inventario; Italia; pianificazione

del paesaggio.

I drivers antropici hanno fortemente influenzato le dinamiche del paesaggio attraverso i cambiamenti di uso del suolo (LUC), soprattutto nel corso dell’ultimo mezzo secolo. In particolare, nel Bacino Mediterraneo i fenomeni di emigrazione da zone marginali verso i centri hanno determinato espansione forestale in ambito montano in seguito all’abbandono delle pratiche rurali (agricoltura e pastorizia), e urbanizzazione ed intensificazione agricola nei fondivalle e lungo le coste, implicando una generale riduzione dell’eterogeneità del paesaggio. Le piccole componenti del paesaggio (small patches) sono le prime a subire l’influenza del LUC, in ragione della loro limitata estensione. Tali small patches sono rappresentate da Alberi Fuori Foresta (AFF), boschetti e corridoi che ricadono in usi del suolo non forestali, e radure, piccole aree all’interno dei boschi prive di copertura arborea. AFF e radure contribuiscono alla conservazione della biodiversità e alla fornitura di diversi servizi ecosistemici, aumentando l'eterogeneità e la complessità del paesaggio. La ricerca ha considerato a lungo le small patches “supplementari” anziché “complementari” alle patch di grandi dimensioni. Le lacune scientifiche su questo argomento sono poi ulteriormente dimostrate dall’attuale assenza di lavori che monitorino in maniera sistematica status e trend passati relativi a tali elementi del paesaggio a una scala più ampia, come ad esempio quella nazionale. Inoltre, le relazioni tra dinamiche delle small patches e LUC resta un ambito di studio particolarmente interessante e tutt’ora poco esplorato. Il presente studio è volto dunque a proporre un’analisi dei cambiamenti in termini di estensione, numero e dimensione media di AFF e radure in Italia tra il 1990 e il 2013 attraverso l’integrazione ed uso congiunto di approcci inventariali e cartografici. Per mezzo dell'Inventario dell’Uso delle Terre d’Italia (IUTI), sono stati dapprima identificati 368 punti di campionamento classificati come small patches, poiché ricadenti in poligoni di superficie inferiore a 0.5 ha all’interno di usi del suolo differenti dal proprio intorno di analisi. I punti di campionamento sono stati quindi classificati in radure in bosco ed AFF in altri usi del suolo non forestali, e le small patches classificate come radure sono state ulteriormente suddivise in due sottocategorie: radure in bosco (RB) e radure ai margini del bosco (RMB). Successivamente, le small patches contenenti i punti di campionamento precedentemente individuati sono state cartografate ai due istanti temporali (1990-2013) mediante fotointerpretazione. A partire da tali dati si è dunque proceduto alla stima di estensione, numerosità e grandezza media delle patches a scala nazionale.

I risultati principali hanno mostrato un aumento significativo sia in termini di abbondanza (numero delle patches) che di superficie delle small patches nel periodo di riferimento. Nello specifico, le radure sono aumentate in numero (+181.6%) e in superficie (+18.0%), riducendo però sensibilmente la loro dimensione media (-56.3%). Questa riduzione è per lo più dovuta ai fenomeni di ricolonizzazione e espansione della copertura delle chiome dei popolamenti in cui le radure ricadono. L’analisi incrociata tra tipologie di radure (RB e RMB) ed anni (1990 e 2013) mostra che la metà del campione totale ha subito cambiamenti (nuove patches, scomparsa o transizione tra le due sottocategorie), a testimonianza delle forti dinamiche in atto nel paesaggio forestale; dinamiche che meritano attenzione particolare da un punto di vista delle politiche e della pianificazione forestale in relazione non solo alle traiettorie ma anche all’intensità di tali cambiamenti. Per quanto riguarda gli AFF, tra il 1990 e il 2013 questi elementi sono aumentati del 17.1% in numero di patches e del 27.4% in termini di superficie coperta, mantenendo pressoché invariata la loro dimensione media. Questi risultati offrono preziose informazioni per comprendere meglio il ruolo di tali elementi

IV Congresso Nazionale di Selvicoltura - Torino, 5-9 Novembre 2018

Il bosco: bene indispensabile per un presente vivibile e un futuro possibile 129

all'interno della rete delle infrastrutture verdi, contribuendo così a chiarire anche la loro funzione in termini di connettività ecologica.

In generale, questo lavoro contribuisce ad aumentare le conoscenze relative allo stato e ai trend di cambiamento di AFF e radure, nonché alle principali implicazioni sia ecologiche che socio-economiche nei paesaggi forestali e non forestali italiani. L'approccio integrato risulta particolarmente efficace, rispondendo positivamente alle attuali lacune nella ricerca scientifica sull'argomento. La metodologia applicata, infatti, ha permesso di ottenere stime affidabili e accurate su scala nazionale con tempi e costi limitati, consentendo inoltre di analizzare in maniera congiunta le dinamiche delle small patches e i LUC in corso. Questi vantaggi rendono l’approccio adottato un utilissimo strumento da integrare nelle future azioni di monitoraggio e valutazione. L'inclusione delle small patches nei sistemi di monitoraggio del paesaggio rappresenta infatti una prospettiva auspicabile al fine di fornire informazioni più complete e utili a supporto delle politiche e della pianificazione del paesaggio, contribuendo così alla loro conservazione e al miglioramento dei benefici che esse sono in grado di fornire.

Recent trends in trees outside forests and clearings in Italy

Keywords: trees outside forests; clearings; Land Use Change; Inventory; Italy; landscape planning.

In the second half of the last century, humans strongly influenced landscape dynamics through land use changes (LUC). In particular, the heterogeneity of Mediterranean landscapes progressively reduced, due to the migratory flows from marginal to urbanized areas. The abandonment of traditional rural practices (i.e., extensive agriculture and pastoralism) lead to the forest expansion in mountain areas, and the urbanization and agricultural intensification in lowlands and coastal areas. LUC primarily affected small landscape patches, because of their limited extension. Such small patches refer to Trees Outside Forests (TOF) – small woods and corridors falling in other land uses than forest – and clearings – uncovered small areas falling within forests. Both contribute to preserve biodiversity, to provide ecosystem services and to increase landscape heterogeneity and complexity. Available research considers small patches as a supplement to, but not a replacement for, large patches. Research gap on this topic is widened by the fact that only small-scale studies can be found so far in the literature. Furthermore, relationships between small patches dynamics and LUC remains a relatively unexplored topic as well as their understanding at a broader scale (e.g., national). Accordingly, the present study proposes an integrated approach to assess changes occurred in terms of number, coverage and average size of both TOF and clearings across the entire Italian national territory between 1990 and 2013. The approach is based on the integration of inventory and cartographic techniques. Indeed, on the basis of the Italian Land Use Inventory (IUTI), 368 sampling points were classified as "small patches". These points felt within polygons smaller than 0.5 ha in size and were characterized by a different land use from the surrounding area. Sampling points were classified into TOF, within the other non-forested land uses, and clearings, within the forests domain. Clearings were then further classified into Densely Vegetated Forest Clearings (DVFC) and Sparsely Vegetated Forest Clearings (SVFC). Polygons in which all the points felt were mapped at both 1990 and 2013 through photointerpretation. A design-based estimation approach was then implemented in order to estimate the abundance, coverage and average size of such features at national scale at the two time-steps.

Main results showed a significant increase of small patches in both number and covered surface during the 1990-2013 period. An overall increase of clearings coverage was observed, mainly due to their increase in number. Indeed, while clearings increased in number and surface by 181.6% and 18.1% respectively, their average patch size decreased by 56.3%. The latter, may depend on the reduction of forest gaps due to trees encroachment and the increase of the canopy cover in forest stands. Results about transitions between clearing sub-types (SVFC and DVFC) show that half of the total sample classified as clearings has changed from 1990 to 2013 (new patches, disappearance or shift between the two categories), confirming the important changes in structures occurring within Mediterranean landscapes. These dynamics deserve particular attention from forest policy and planning, in relation to not only trajectories but also their rates of change. During the reference period, TOF increased by 17.1% in number and 27.4% in covered surface, while its average size remains almost stable. These results offer valuable insights to better understand the role of such elements within the green infrastructure network, thus contributing to clarify their role, both past and present, for ecological connectivity.

IV Congresso Nazionale di Selvicoltura - Torino, 5-9 Novembre 2018

Il bosco: bene indispensabile per un presente vivibile e un futuro possibile 130

Our findings contribute to the understanding of the current conditions and recent trends regarding TOF and clearings, as well as of the main implications for both the ecological and social-economic side in forested and non-forested landscapes in Italy. From a methodological point of view, the integrated approach is particularly efficient, responding positively to current gaps in scientific research on the topic. In fact, the applied methodology allowed obtaining reliable and accurate estimates at national scale with limited time and costs for the photointerpretation process. In addition, the adoption of IUTI allowed to compare the small patches dynamics with the LUC occurred during the same period. Accordingly, such an approach represents a viable support tool to be integrated in future assessment and monitoring actions. In this regard, including small patches within landscape monitoring systems may be a feasible perspective to provide more comprehensive information to better support landscape policy and planning frameworks, thus contributing to their conservation and enhancing related benefits.

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