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Una lettura multisettoriale dei cambiamenti d’uso del suolo recenti in Italia

Mario Broll

Session 4 Silviculture, landscape and impacts on land use changes

S. 4.10 Una lettura multisettoriale dei cambiamenti d’uso del suolo recenti in Italia

Marco Marchetti, Lorenzo Sallustio

Parole chiave: inventario d’uso del suolo; IUTI; ricolonizzazione; urbanizzazione; abbandono.

Lo scopo del presente contributo è di fornire una visione d’insieme dei risultati e avanzamenti da un punto di vista anche metodologico ottenuti tramite l’applicazione, miglioramento e sviluppo dell’Inventario dell’Uso delle Terre d’Italia (IUTI) per l’analisi dei cambiamenti d’uso del suolo (LUC) avvenuti a scala nazionale nel corso degli ultimi tre decenni. IUTI è un inventario basato su un sistema di campionamento di tipo stratificato

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non allineato e sulla classificazione a video mediante fotointerpretazione di foto aeree. Le principali applicazioni e sperimentazioni hanno riguardato:

(i) l’analisi dei LUC in Italia negli ultimi tre decenni (in particolare l’espansione del bosco e delle superfici impermeabilizzate, e le dinamiche interne al comparto agricolo) e la loro distribuzione spaziale in funzione di diversi ambiti territoriali analizzati (zone montane, aree protette e aree interne) e diversi fattori (es, caratteristiche pedologiche);

(ii) l’analisi integrata dell’uso e copertura del suolo quale strumento per approfondire l’analisi dei LUC e dei relativi impatti;

(iii) la proposizione e applicazione di un sistema di campionamento a due fasi per ridurre tempi e costi di aggiornamento dei dati salvaguardandone l’accuratezza;

(iv) l’integrazione di approcci inventariali e cartografici e la possibilità di implementare approcci di monitoraggio multifase (dalla fotointerpretazione ai rilievi in campo), per aumentare la disponibilità di dati a supporto di processi decisionali a diversa scala.

Quest’ultimo aspetto è risultato particolarmente interessante in relazione alla possibilità di investigare particolari elementi del paesaggio, quali ad esempio le infrastrutture verdi e gli elementi paesaggistici di dimensioni ridotte (alberi fuori foresta e radure in bosco), o particolari problematiche legate ad esempio alla valutazione della biodiversità a seguito dei processi di ricolonizzazione forestale.

I risultati principali mostrano come il paesaggio italiano negli ultimi tre decenni sia stato prevalentemente interessato da tre dinamiche spesso interconnesse, quali:

(i) l’aumento della superficie forestale (+1,7% rispetto alla superficie nazionale), in primis a discapito di terreni coltivati nelle zone collinari e dei prati e pascoli a quote più elevate;

(ii) la riduzione dei terreni seminativi (-4,2%), dovuta principalmente all’espansione urbana e consumo di suolo nelle zone pianeggianti, alla conversione in impianti di arboricoltura da frutto (soprattutto oliveti e vigneti) nelle zone collinari, e alla ricolonizzazione forestale alle quote più elevate;

(iii) l’aumento delle superfici artificializzate (+1,6%). I risultati dell’aggiornamento IUTI al 2017 mostrano una riduzione dei tassi di variazione annuali rispetto al periodo precedente di osservazione (1990-2008), ma al tempo stesso riportano lo storico sorpasso, in termini di estensione, della superficie forestale (incluse le altre terre boscate e piantagioni) sulla superficie occupata dai seminativi, prati e pascoli.

L’approfondimento tematico sul sistema di classificazione IUTI, con particolare riferimento al comparto agricolo, ha altresì permesso di meglio caratterizzarne le dinamiche, offrendo dunque un supporto ulteriore alle future strategie e politiche di settore. Al tempo stesso, l’analisi approfondita su particolari contesti territoriali, come le aree montane, le aree protette e le aree interne, ha offerto utili ed interessanti spunti per meglio caratterizzare la polarizzazione dei fenomeni e quindi dei possibili impatti in termini ambientali, economici e sociali. Un esempio è dato dall’analisi dell’impatto dell’urbanizzazione in termini di riduzione della fissazione di carbonio nella Provincia di Roma e in Molise, o della perdita di suoli agricoli e relativa produttività anche in termini economici, a causa sia dell’urbanizzazione che dell’abbandono delle pratiche agricole in Abruzzo. In entrambi i casi, i LUC si sono confermati come delle serie minacce per la futura fornitura di servizi ecosistemici e, di conseguenza, per la sostenibilità di taluni sistemi territoriali. Di conseguenza, la possibilità di poter disporre di tali informazioni riveste un ruolo importante per orientare le future scelte riguardanti lo sviluppo sostenibile, con particolare riferimento al settore agricolo e forestale. I vari risultati ottenuti hanno dimostrato che la valutazione dei LUC tramite appositi sistemi di monitoraggio in grado di fornire stime aggiornate, accurate e affidabili, gioca un ruolo fondamentale nella fornitura di dati a supporto della politica e pianificazione territoriale, rilevandone al contempo le grandi potenzialità legate allo sviluppo di strumenti di monitoraggio sempre più affidabili, economici, ma al tempo stesso duttili e in grado di offrire un’ampia gamma di informazioni. L’esperienza condotta tramite l’utilizzo di uno strumento affidabile e flessibile come IUTI, offre dunque buone prospettive circa l’implementazione di sistemi di monitoraggio sempre più efficaci ed efficienti in tal senso. Le informazioni desumibili da IUTI, sono infatti già di per sé incoraggianti non essendo limitate al solo settore forestale bensì riferite agli altri usi del suolo adiacenti ed interconnessi. In prospettiva, questo rappresenta uno stimolante ambito di ricerca, col fine ultimo di agevolare l’adozione in termini operativi di principi ecologici all’interno di processi decisionali. A tal riguardo, uno degli spunti futuri su cui riflettere ed interrogarsi riguarda la quantificazione, localizzazione e caratterizzazione delle future nuove superfici forestali e, di riflesso, dei loro possibili risvolti ed implicazioni, positive e negative, in termini ecologici, economici e sociali.

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A comprehensive assessment of the recent land use changes in Italy

Keywords: land use inventory; IUTI; forest expansion; urban growth; land abandonment.

The aim of this contribution is to summarize recent outcomes and methodological remarks obtained by testing, improving and implementing the Italian Land Use Inventory (IUTI), in analyzing land use changes (LUC) occurred during the last three decades in Italy. IUTI is a survey system based on point sampling on digital aerial ortophotos, adopted in Italy at national and regional scales. In particular, the principal implementations and experiments have been aimed to:

(i) analyze LUC occurred in the Italian territory during last three decades (particularly forest expansion, urban growth and dynamics within the agricultural domain) and their spatial distribution along different contexts (i.e., mountain, protected and inner areas) and in relation to different aspects (i.e., soil features);

(ii) propose the integration and comparison of land use and land cover analysis as a quick and effective instrument to better characterize LUC and related impacts;

(iii) propose and check a two-phase strategy for LUC estimation based on a one-per-stratum stratified sampling to reduce costs and time while minimizing the precision lost;

(iv) to propose the interoperability of inventory and cartographic information and data, and the possibility to implement multi-phase sampling strategies (from photointerpretation to fieldworks), as quick and reliable options to increase data availability supporting decision-making processes.

The latter is particularly relevant when data on particular features and issues, e.g. green infrastructures and small patches estimates (i.e., trees outside forests and clearings), or biodiversity aspects related to trees encroachment and natural regrowth processes, are needed.

Main results highlighted three interlinked LUC patterns in Italy during last three decades:

(i) increase in forest lands (+ 1.7% of the Italian territory), primarily at the expenses of croplands in the hills, and pastures and grasslands in mountains;

(ii) consumption of arable lands (-4.2% of the Italian territory) due to urban growth in lowlands, conversions to permanent crops in hills (mainly orchards and vineyards) and natural reforestation in mountain areas; (iii) increase in built-up areas (+1.6% of the Italian territory).

Results of the updating process at 2017 show a decreased rate of the annual variation if compared with the first monitoring period (1990-2008), but at the same time show for the first time that the whole forest surface (including other wooded lands and forest plantations) is higher than the surface covered by arable lands, pastures and grasslands. The increase of the thematic accuracy of the IUTI classification system, with particular regard to the agricultural sector, allowed to better understand recent dynamics occurring within this sector, thus offering valuable information to support future policies and strategies. At the same time, the in-depth analysis of particular territorial contexts, such as those of the protected areas, mountain areas, inner areas etc., offered useful information highlighting the polarization of particular phenomena and their possible impacts in ecological, economic and social terms. An example of this kind of applications is offered by the estimation of the loss of carbon storage due to urban expansion in the Province of Rome and Molise Region, and the loss of fertile and profitable agricultural soils due to both urban growth and land abandonment in the Abruzzo Region. In both cases, LUC has been recognized as one of the causes leading to the future loss of ecosystem services provisioning and, as a main consequence, as a source of unsustainability. This information are crucial to better orient future strategies and policies dealing with sustainable development with particular regard to agriculture and forestry sectors.

Our findings demonstrate that the evaluation of LUC and the selection of a reliable and accurate approach acting as a standard for a large series of experiences play a primary role to support land use planning and sustainable development policies, and highlight the potential for further research to enhance the implementation of cost-effective monitoring instruments. In fact, the availability of a reliable and flexible instrument such as IUTI, offer the possibility to establish future monitoring activities aiming at offering a comprehensive set of information. This information won’t be limited to forests ecosystems but also enlarged to their relation with adjacent landscapes, such as urban and agricultural ones, which will represent an active and crucial research field for the effective operationalization of ecological principle into decision making contexts. Accordingly, one of the main opened and stimulating research challenges is to define how much,

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where and for which kind of forests we still have space, and in turn what could be the main positive and negative related impacts in ecological, economic and social terms.

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