Mario Broll
S. 3.06 Risultati di rimboschimenti realizzati in ambiente golenale con ‘POBIA’ un miscuglio clonale di Pioppo nero
Pier Mario Chiarabaglio, Achille Giorcelli, Lorenzo Vietto, Gianfranco Minotta, Giacomo Debernardi
Parole chiave: Populus nigra; POBIA; miscuglio clonale; riqualificazione fluviale.
Il pioppo nero europeo (Populus nigra L.) è una delle specie costitutrici degli habitat naturali di interesse comunitario ‘91.E0* Foreste alluviali di Alnus glutinosa, Fraxinus excelsior, Fraxinus angustifolia e Salix alba e ‘91.F0 Boschi misti ripari dei grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis, Ulmus minor, Fraxinus excelsior o F. angustifolia ed è stato inserito nella ‘Red list’ delle specie a rischio di estinzione della International Union for Conservation of Nature, categoria “Least Concern – LC”.
Gli ecosistemi fluviali hanno subito un intenso sfruttamento da parte dell’uomo per lo svolgimento di attività agricole e industriali. La costruzione di opere di difesa idrogeologica ha limitato la dinamica fluviale, ridotto
IV Congresso Nazionale di Selvicoltura - Torino, 5-9 Novembre 2018
Il bosco: bene indispensabile per un presente vivibile e un futuro possibile 101 la superficie degli habitat tipici della specie e condizionato negativamente la disseminazione e la sua rinnovazione naturale. Inoltre, l’impiego del pioppo nero cipressino (Populus nigra var. italica L.) per la costituzione di viali e alberate insieme alla coltivazione intensiva a scopi industriali nelle aree golenali di cloni Populus ×canadensis (con cui il pioppo nero è interfertile), favoriscono l’erosione del suo patrimonio genetico.
Attraverso l’applicazione dello ‘European Forest Genetic Resources Programme (EUFORGEN)’ alcuni Paesi europei hanno promosso la conservazione in-situ ed ex-situ del P. nigra. Il CREA Centro di ricerca Foreste e Legno – sede di Casale Monferrato (AL) fin dalle prime fasi del programma EUFORGEN ha dapprima individuato e poi raccolto e descritto genotipi autoctoni in tutto il territorio nazionale.
Circa 500 accessioni sono conservate in archivi vegetali presso l’Azienda Sperimentale Mezzi annessa al CREA. Per ogni genotipo sono state descritte le caratteristiche morfologiche, di accrescimento e di resistenza alle principali avversità.
Il materiale genetico è stato utilizzato da circa 25 anni per la realizzazione di interventi di riqualificazione ambientale, fluviale in particolare, per un totale di oltre 200 ha di piantagioni.
Grazie alle esperienze fino ad oggi realizzate è stato possibile selezionare un gruppo di 35 genotipi provenienti dal Centro-Nord Italia che garantisce una ampia variabilità genetica. I diversi individui sono stati scelti sulla base delle loro caratteristiche di attecchimento, di accrescimento, di resilienza in condizioni ambientali differenti e di comportamento verso le principali avversità biotiche. Il miscuglio comprende cloni di sesso maschile e femminile (22 maschi e 13 femmine) per garantire la possibilità di fecondazione e quindi di diffusione di seme per la ricolonizzazione di aree idonee e per il mantenimento della specie.
Il CREA Centro di ricerca Foreste e Legno ha recentemente proposto l’iscrizione al Registro Nazionale dei Materiali Forestali di Base di questo miscuglio clonale di pioppo nero, denominato ‘POBIA’ - nome dialettale piemontese con cui viene denominato il pioppo nero europeo - secondo le prescrizioni previste dal Decreto Lgs. 386/2003. Nel presente lavoro vengono illustrati alcuni dei risultati fino ad oggi ottenuti in rimboschimenti realizzati in ambito fluviale in circa venticinque anni con il miscuglio clonale “POBIA”. I risultati riguardano le caratteristiche vegetative in termini di sopravvivenza, accrescimento, sensibilità alle principali avversità biotiche, in funzione degli ambienti e dei modelli di rimboschimento adottati. Queste indagini rappresentano quindi un contributo a una più puntuale valutazione della adattabilità dei singoli cloni inclusi nel miscuglio “POBIA” alla realizzazione degli interventi di rinaturalizzazione degli ambienti fluviali.
Reforestation realized in floodplain with ‘POBIA’, a clonal mixture of European black poplar Keywords: Populus nigra; POBIA; clonal mixture; restoration activities.
European black poplar (Populus nigra L.) is one of the species of the European interest habitat 91.E0*: Alluvial forests with Alnus glutinosa and Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae) and 91.F0: Riparian mixed forest with Quercus robur, Ulmus laevis, Ulmus minor, Fraxinus excelsior or Fraxinus angustifolia and it is one of the species in the ‘Red list’ of the Threatened Species according to the International Union for Conservation of Nature, category “Least Concern – LC”. Riparian ecosystem suffered an intensive exploitation by human activities, especially industrial and agricultural activities, limiting the fluvial dynamic through the river banks and reducing typical habitats of P. nigra. Furthermore, the use of Lombardy poplar (Populus nigra var. italica L.) for realization of linear plantations with the cultivation of Populus xcanadensis clones (interfertile with European black poplar) in intensive poplar plantations can cause genetic erosion of Black poplar gene pool. The ‘European Forest Genetic Resources Programme (EUFORGEN)’ promotes in-situ and ex-situ conservation of P. nigra. The Council for Agricultural Research and Economics Research Centre for Forestry and Wood in Casale Monferrato (AL) identified, collected and characterized autochthonous genotypes of P. nigra all over Italy. About 500 accessions are maintained in vegetal archives at Azienda Sperimentale Mezzi annexed to the Research Centre in Casale Monferrato. For each genotype morphologic characteristics, rate of growth and main pests and diseases resistance were described. Genetic material was employed by 25 years for realization of restoration activities, in particular in flood areas, for a total of 200 hectares of plantations. Thanks to the experiences up to now realized, it was possible to select a clonal mixture of 35 genotypes coming from Centre-Nord Italy to guarantee a large genetic variability. Each clone were been chosen on the basis of their characteristics of rooting, growth, resiliency in different environmental conditions and behaviour towards main biotic adversities. The mixture includes male and
IV Congresso Nazionale di Selvicoltura - Torino, 5-9 Novembre 2018
Il bosco: bene indispensabile per un presente vivibile e un futuro possibile 102 female clones (22 males and 13 females) to ensure the possibility of fertilization and therefore seed diffusion for re-colonization of suitable areas and the maintaining of the species. The Research Centre for Forestry and Wood has recently proposed the inscription inside the National Register of the Basic Material of this clonal mixture, called ‘POBIA’ - dialectal name with which it is called the European black poplar - according to the prescription provided by Council Directive 1999/105/EC of 22 December 1999 on the marketing of forest reproductive material. In the present work are illustrated some of the results obtained up to now in restoration plantations realized in flood areas in about 25 years with the clonal mixture ‘POBIA’. The results concern vegetative characteristics, as survival and resilience, growth, susceptibility to the main biotic and abiotic adversities, in connection with the localisation, the ecosystem and the planting model. These surveys represent therefore a contribution to a more precise evaluation of adaptability of each clone included in the POBIA mixture to the realization of restoration activities in flood plain.
***
S. 3.07 Wood, soil, water. Interactions and forest management in the face of global environmental