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Metodologie integrate per la ricostruzione delle cause di crollo di alberi in ambiente urbano Un modello per la loro applicazione in ambito forense

Mario Broll

Session 5 Urban and periurban forests and ecosystem services

S. 5.12 Metodologie integrate per la ricostruzione delle cause di crollo di alberi in ambiente urbano Un modello per la loro applicazione in ambito forense

Manuela Romagnoli, Rocco Sgherzi, Naldo Anselmi

Parole chiave: biomeccanica; eziologia di crolli; analisi di stabilità; legni di reazione.

L’Italia vanta innumerevoli alberate urbane, periurbane e stradali, spesso caratterizzate da piante vetuste, di notevoli dimensioni, particolarmente maestose. Negli ultimi anni tuttavia, anche per gli aumentati stress indotti dai centri antropizzati, sono ricorrenti cronache su rovinosi crolli di alberi ornamentali, con danni a cose e persone e, talora, con implicazioni anche giudiziarie. Chiamati a svolgere indagini su un funesto crollo di un grosso ippocastano che fu causa di un morto e di vari feriti, con questa nota si illustrano alcuni procedimenti all’ uopo elaborati, che ci permisero di rilevare importanti elementi storici, colturali, strutturali e sanitari della pianta fondamentali per definire le cause e la dinamica dell’evento. Componente di un annoso filare, l’albero di ippocastano cresceva a fianco di una casa, a confine tra il piazzale della stazione ferroviaria della città di L’ Aquila e la proprietà privata dell’abitazione. Esso si schiantò improvvisamente sul piazzale il 9 aprile 2006, giornata pressoché priva di vento. Accanto ai consueti rilievi visivi sull’ albero e sul relativo apparato radicale ed alle analisi dei dati metereologici ed ambientali, l’eziologia del fenomeno è stata possibile solo in seguito ad alcuni rilievi integrati sul legno della pianta caduta. .

Analisi dendrocronologiche alla base del tronco ed a livello delle cicatrizzazioni da potature hanno permesso di rilevare l’anno di impianto, il ritmo di accrescimento nel tempo ed i momenti di eventuali relativi disturbi, nonché di datare (~1974 e 1991) le più significative potature degli ultimi trent’ anni. Attraverso l’analisi dello sviluppo del legno di tensione su gruppi di anelli annuali distribuiti lungo tutto l’arco della vita dell’albero è

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Il bosco: bene indispensabile per un presente vivibile e un futuro possibile 160

stato possibile stabilire l’avvio e l’evoluzione temporale dell’inclinazione del tronco, che è stata stimata fino ai 26 gradi sessagesimali valutati al momento dello schianto. L’ analisi di recenti e passate (1956, 1999, 2002) aerofotografie ha reso possibile valutare l’ampiezza, l’eccentricità, l’apparente vigoria e la cromaticità nel tempo della chioma, anche in rapporto con quelle delle piante contermini. L’ uso del dendrodensitometro “Resistograf” e di tomografo sonico ha consentito di escludere pericolose alterazioni interne del tronco, mentre analisi molecolari di tessuti legnosi cariati riscontrati nella parte centrale del colletto e della culatta hanno permesso di determinare l’identità dei relativi agenti degradativi.

Interpretando congiuntamente i vari suddetti rilievi è risultato che l’ippocastano fu messo a dimora intorno al 1906; ebbe un avvio di inclinazione ed una certa riduzione dell’accrescimento anulare del tronco negli anni 1916-1918, anno probabile della costruzione della casa; un aumento dell’inclinazione negli anni settanta, a cui si cercò probabilmente di rimediare con l’intensa potatura documentata, causa a sua volta di un momentaneo rallentamento dello sviluppo. Esso sembrerebbe aver mantenuto buona vigoria fino allo schianto, a testimonianza di un apparato radicale che, sebbene spazialmente eccentrico, garantiva sufficiente vicarianza nutritiva e buona stabilità. L’ improvviso crollo è sembrato collegarsi ad una subitanea stroncatura di una radice “tirante”, modesta ma fondamentale per la stabilità dell’albero, causata da una aggressiva alterazione cariogena ad opera di Bierkandera. E’ probabile che l’attacco del fungo sia stato innescato da una lesione conseguente ad un recente rifacimento del manto stradale. I vari risultati hanno anche permesso di delineare i possibili interventi che avrebbero potuto evitare il crollo o minimizzarne gli effetti.

Permettendo di rilevare il ritmo di sviluppo, le pregresse potature e l’evoluzione dell’eventuale inclinazione del fusto, detti metodologie potrebbero risultare molto utili anche per approfondimenti di indagini sullo stato di vigoria e sicurezza di alberi di particolare pregio o caratterizzati da situazioni a rischio.

Integrated methodologies in order to have a reconstruct of the causes of tree collapse in an urban environment. A model for their application for forensic purposes

Keywords: biomechanics; etiology of collapses; stability analysis; reaction woods.

In Italy there is a big amount of urban, periurban and road trees which are old-growth, of considerable size, and majestic. In recent years, however, also due to the increased stress induced by the anthropized centers, chronic reports more and more recurrent collapses of ornamental trees with damage to objects, people and, sometimes, with judicial implications. The group of experts was called to investigate a fatal collapse of a large horse-chestnut (Aesculus hippocastanum) which was the cause of a dead and various injuries, this note illustrates some integrated procedures, which allowed to detect important historical elements and tree structure in order to define the causes and the dynamics of the breakdown. Horse chestnut tree grew beside a house, on the border between the square of the railway station of the city of L 'Aquila and the private property of the house. It suddenly felt down on the side of the square, on April 9, 2006, a day almost windless. Visual surveys on the tree and on the root system, together with the analysis of the meteorological and environmental data, was integrated by wood analysis which allowed to fully understand the etiology of the phenomenon. Dendrochronological analysis carried out at the bottom of the trunk and at a different height where scars of pruning were detected. The Dendrochronological analysis allowed to locate the year of tree plantation, the rate of growth over time and the temporal location of possible disturbances, as well as to date (~1974 and 1991), so as the most significant pruning of the last thirty years. Through the analysis of the development of tension wood on the ring sequences it was possible to establish the start and the temporal evolution of the slope f the trunk, this last was estimated up to 26 sexagesimal grades looking to the photograph at the time of the collapse. The analysis of recent and past (1956, 1999, 2002) aerial photographs has allowed to evaluate the width, the eccentricity, the apparent vigor and the chromaticity of the foliage in time, comparing the parameters with the sorroundings trees. The use of “Resistograph” and the sonic tomograph allowed to exclude dangerous internal wood-decay in the trunk, while molecular analyses of woody tissues in the central part of the collar and of the breech allowed to identify the agents responsable of decaying.

Interpreting the whole findings of the different techniques, it was found that the horse chestnut was planted around 1906; tension wood presence together with a decrease in ring growth started in the years 1916-1918, probably due to the construction of the close house; the amount of tension wood increased in the seventies and in this period there are also the scars of pruning also documented used in order to remediate tree

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inclination. Tree seems to have been in good vigor until the crash, the root system, although spatially eccentric, guaranteed sufficient nutrient and good stability. The sudden collapse seems to have been connected to a sudden break of a "pulling" root, which was modest but fundamental for the stability of the tree, and the break was caused by an aggressive cariogenic alteration by Bierkandera. The attack of the fungus was likely triggered by an injury resulting from a recent reconstruction of the road surface. The various results also allowed us to outline the possible interventions that could have prevented the collapse or minimized its effects. Dendrochronological analysis which has detected the moment of development, pruning during time and the possible evolution of the inclination of the stem, together with the other methodologies has proved to be a usefull tool for forensic purposes establishing the state of vigor and safety of trees.

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