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I contratti cibernetici e l’agente software.

NEL CONTRATTO VIRTUALE E NEL CONTRATTO CIBERNETICO

3. I contratti cibernetici e l’agente software.

L’applicazione delle nuove tecnologie alla realtà economica e sociale comporta numerose e notevoli novità in materia di contratti. Ci si riferisce in particolare ai casi in cui lo strumento tecnologico non è utilizzato esclusivamente come veicolo della dichiarazione negoziale bensì come vero e proprio artefice della volontà contrattuale123. Accade infatti che l’elaboratore elettronico possa interferire autonomamente nella fase di formazione del contratto. Si tratta del fenomeno dei c.d. “software agents124” che possono influenzare il contenuto del contratto, ma anche selezionare la controparte contrattuale o determinare se un contratto si debba concludere o meno125. I contratti nei quali si può individuare un tale tipo di intervento dello strumento informatico vengono definiti contratti cibernetici126; intendendosi la cibernetica come la scienza che, basandosi sullo studio delle analogie tra le funzioni del cervello e i principi di funzionamento delle macchine, ha lo scopo di realizzare apparecchiature automatiche capaci di riprodurre le predette funzioni, ovvero di comportarsi in maniera simile al cervello umano127.

Gli agenti software sono programmi informatici capaci di azione autonoma in ambienti complessi128. Si tratta di una nozione che abbraccia diverse possibili soluzioni tecnologiche essendo caratterizzata esclusivamente dal risultato finale, ossia che si tratti di un software in grado di giocare un ruolo attivo nel rapporto con il contesto in cui

123 “Nella nuova fattispecie contrattuale destinata ad affacciarsi in questo terzo millennio, che

designeremo ricorrendo all'espressione "contratto cibernetico", le tecnologie informatiche e telematiche sono usate dal proprio utilizzatore non per veicolare una volontà contrattuale già formata, bensì per integrare la dichiarazione negoziale e giungere alla definitiva formazione del regolamento contrattuale, con un certo gradi di autonomia rispetto al suo utilizzatore, come se l'agente cibernetico fosse il rappresentante designato dal proprio utilizzatore per la conclusione del contratto, rimettendo ad esso la decisione se concluderlo o meno, con quale contraente, a quali condizioni (economiche e giuridiche) e con quali contenuti.” (F. BRAVO, Contratto cibernetico, in Dir. informatica, 2011, 2, p. 169).

124 Altresì noti come AI agents (S. GRUNDMANN, P. HACKER, Digital technology as a challenge to

european contract law. From the existing to the future architecture, su European Review of Contract Law, 2017, 3, p. 255).

125 S. GRUNDMANN, P. HACKER, Digital technology as a challenge to european contract law. From the

existing to the future architecture, su European Review of Contract Law, 2017, 3, p. 255.

126 E. TOSI, Contratti telematici, informatici e virtuali, Giuffrè, 2010, p. 39.

127 F. BRAVO, Contrattazione telematica e contrattazione cibernetica, Giuffrè, 2007, p. 180.

128 G. PASCUZZI, Il diritto dell’era digitale. Tecnologie informatiche e regole privatistiche, Il Mulino,

opera e con le possibili controparti (siano esse umane o a loro volta automatiche)129. La principale caratteristica dell’agente software è la sua autonomia, ossia la capacità di operare e compiere scelte senza l’intervento umano. Ad essa si affianca la sua capacità relazionale, ovvero la possibilità di interagire con l’esterno e in particolare con altri agenti o con soggetti umani terzi, la capacità di protrarre la propria attività nel tempo (persistenza) e di assumere iniziative per la realizzazione degli obiettivi che devono essere perseguiti, generando eventi e stimolando interazioni (proattività). Altra caratteristica degna di nota è la mobilità, da intendersi come la capacità di installarsi su diversi server (hardware) e continuare l’attività anche a prescindere dall’operatività del sistema dell’utilizzatore (il soggetto nel cui interesse opera l’agente)130

L’ultima caratteristica che merita di essere menzionata è la capacità di apprendimento da parte degli agenti in commento. Essi possono essere programmati per acquisire nuove conoscenze durante il loro funzionamento in modo tale da apprendere dalla propria esperienza e ottenere strumenti migliori per raggiungere gli obiettivi posti dall’utilizzatore. In base alle modalità di apprendimento dell’agente software si possono individuare cinque tipologie131: user looking132, user indirect feedback133, user direct

feedback134, learning by example135 e agent asking136.

Gli agenti software, come ogni programma informatico, sono caratterizzati da una struttura, (un codice) predisposta attraverso il linguaggio (binario) della

129 G. SARTOR, Gli agenti software: nuovi soggetti del ciberdiritto?, in Contratto e impresa, 2002, 2, p.

465.

130 F. BRAVO, Contratto cibernetico, in Dir. informatica, 2011, 2, p. 169; G. SARTOR, Gli agenti software:

nuovi soggetti del ciberdiritto?, in Contratto e impresa, 2002, 2, p. 465.

131 F. BRAVO, Contrattazione telematica e contrattazione cibernetica, Giuffrè, 2007, pp. 196 e ss.

L’autore riporta la classificazione prospettata dal Dipartimento di Informatica e Automazione dell’Università degli Studi di Roma III e illustra le caratteristiche di ogni tipologia che sono qui riportate alle successive note.

132 L’agente che è in grado di apprendere mediante l’osservazione dell’utilizzatore, tracciando le scelte da

questi effettuate.

133 Si tratta di una modalità di apprendimento che prevende la proposizione all’utilizzatore dei risultati

delle possibile scelte prendendo nota delle successive scelte operate dallo stesso, sia che esso accolga, sia che trascuri il suggerimento.

134 In questo caso l’apprendimento avviene attraverso la richiesta di specifici chiarimenti e indicazioni

all’utilizzatore.

135 L’agente software apprende mediante l’analisi delle risposte dell’utilizzatore relative ad esempi astratti

creati dall’agente medesimo a questo fine.

136 L’ultima tipologia si basa sulla collaborazione tra gli agenti cibernetici in modo che per la soluzione di

problemi che un agente non è in grado di affrontare sulla base delle proprie esperienze questi interroghi altri agenti che siano in grado di trovare le necessarie risposte.

programmazione informatica. Essi però si distinguono rispetto agli altri software per la presenza dell’intelligenza artificiale, che può manifestarsi di volta in volta in forma più o meno evoluta. Il tratto differenziale più evidente riguarda la modalità di gestione della conoscenza: nei programmi di tipo tradizionale la conoscenza viene applicata in modo rigidamente predeterminato137, diversamente all’intelligenza artificiale degli agenti

software è demandata la soluzione del problema al di fuori di schemi già previsti. È

stato efficacemente osservato che “mentre l'approccio dell'informatica tradizionale è di

fornire alla macchina la soluzione del problema, quello dell'intelligenza artificiale è di fornire invece i mezzi perché la macchina trovi da sola la soluzione”138. I software

agent, come già osservato, si distinguono quindi per la loro autonomia

nell’individuazione della strada per il raggiungimento dell’obiettivo (goal).

L’intelligenza artificiale può quindi arrivare a riprodurre una serie di attività che in passato si ritenevano riservate esclusivamente all’essere umano. Lo sviluppo tecnologico in commento porta con se la necessità di risolvere notevoli questioni giuridiche e concettuali le quali saranno affrontate dopo alcune riflessioni e esemplificazioni sulle applicazioni (presenti e future) degli agenti software.

4. Esempi e ipotesi per l’uso del sistema cibernetico nella conclusione dei contratti.

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