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3. CASO PRATICO: LA TEMPESTA DISCHI

3.1. CENNI STORICI

3.1.1. Le origini

La Tempesta Dischi viene fondata nel 2000 a Pordenone su iniziativa dei tre componenti della band dei Tre Allegri Ragazzi Morti (di qui in avanti denominati Tarm), Davide Toffolo, Enrico Molteni e Luca Masseroni. La storia dell'etichetta è necessariamente legata alle vicende della band di Pordenone che appunto comincia la propria attività nel 1994, affermandosi nella scena punk friulana. Le apparizioni live dei Tarm si contraddistinguevano e si contraddistinguono tuttora, per il fatto che tutti e tre i membri portano una maschera a forma di teschio. La loro musica, la loro indole e il loro modo di apparire ai concerti sono totalmente distaccati dalle normali logiche dettate dal mercato discografico. È quella che in gergo musicale viene chiamata un'”anima punk”, alternativa e quindi, per forza di cose, “indipendente”. A conferma di ciò, nei primi due anni di attività, i Tarm realizzano tre demo autoprodotti e pubblicati solo su audiocassetta, senza l'appoggio di alcuna casa discografica.

Il primo avvicinamento con un'etichetta avviene nel 1997, quando l'A&R della Aspirine Music, Roberto Trinci, li contatta per metterli sotto contratto con la propria società. A questo punto comincia un sodalizio tra la band e Trinci che li porta a registrare il primo vero album del gruppo friulano intitolato “Piccolo intervento a vivo”: si tratta di una raccolta dei vecchi brani registrati live presenti nei tre demo precedenti. Il disco esce inizialmente per la Aspirine Music, ma qualche tempo dopo Trinci passa alla storica BMG Ricordi divenendo capo del dipartimento di A&R dell'etichetta e portandosi dietro i Tarm. La BMG, inoltre, acquista dall'Aspirine Music il master dell'album dei Tre Allegri, divenendone l'etichetta proprietaria.

Verso la fine degli anni Novanta, in Italia, comincia a formarsi un importante movimento di band indipendenti che stimola, inizialmente, l'interesse dei discografici perché si pensa che questo possa presagire una crescita esponenziale di un genere musicale diverso, lontano dalle normali sonorità pop del periodo. È per questo che in quegli anni molte etichette discografiche importanti cominciano a mettere sotto contratto band di questo calibro. Come

105 La maggior parte delle informazioni riportate in questo paragrafo sono frutto di un'intervista fatta a Enrico Molteni, fondatore de La Tempesta Dischi, effettuata in data 21/02/2017.

visto nel primo capitolo, sono le piccole realtà indipendenti ad essere in grado di creare quelle che in futuro saranno le nuove tendenze musicali. Ed anche in questo caso, quindi, si percepisce, tra gli addetti ai lavori, un cambiamento imminente nei gusti degli ascoltatori. Questo accade anche ai Tarm che, appunto, firmano un contratto con la BMG con la quale pubblicano il loro secondo album, “Mostri e normali”.

Nel corso degli anni, però, questa crescente attenzione nei confronti delle band, per così dire, alternative comincia a scemare. Quel cambiamento che si auspicava, in realtà tarda ad arrivare e quindi, le stesse case discografiche, perdono progressivamente interesse per la musica indipendente. Anche i Tarm percepiscono questa perdita di attenzione nei loro confronti da parte della BMG: l'etichetta si aspettava un boom dei nuovi artisti che aveva messo sotto contratto, ma questo non era avvenuto. Contestualmente Trinci passa al reparto edizioni dell'etichetta e quindi la band perde anche il suo punto di riferimento all'interno della società.

Per questi motivi e per il fatto che sentivano il bisogno di slegarsi dai “paletti” imposti dalla casa discografica, i Tarm decidono di risolvere il contratto con la BMG: una clausola prevedeva la pubblicazione di un terzo disco entro una certa data, che, però, non viene volutamente rispettata dalla band.

Nel frattempo, però, il seguito e l'attenzione intorno ai Tarm cresce, le date nei locali si fanno più numerose e diventa sempre più importante avere una struttura a cui appoggiarsi, anche solo per poter fatturare i concerti. Inizialmente la band friulana continua a rivolgersi a strutture di booking per l'organizzazione e la rendicontazione delle varie date fino a che nel 2000 non decide di aprirsi una propria etichetta discografica.

Nel 2000, quindi, Enrico Molteni, Davide Toffolo e Luca Masseroni fondano La Tempesta Dischi con l'esclusivo intento di dare una ragione fiscale e sociale alla propria attività. Inizialmente, quindi, l'etichetta ha al suo interno solo i Tarm. Nessuna immobilizzazione, nessun ufficio, nessun dipendente. Serve semplicemente una società iscritta al registro delle imprese per poter amministrare le entrate e le uscite della band.

Nei primi anni i Tarm produssero tre dischi: l'EP “Il Principe in bicicletta”, “La testa indipendente”, il primo vero e proprio album de La Tempesta e “Le origini”, che raccoglie i brani dei primi tre demo della band pubblicati solo su cassetta. Per realizzare e promuovere questi lavori, l'etichetta aveva a che fare con poche ma essenziali strutture a cui appoggiarsi.

Prima di tutto gli album necessitano degli ascoltatori e per arrivare a questi La Tempesta si affida alla Venus di Eugenio Cervi, società distributrice audio e video ben radicata nel settore visto che opera dal 1989106; per quanto riguarda l'editore musicale, quindi colui che si occupa del commercio, della valorizzazione e della protezione dell'opera intellettuale e che interagisce con la SIAE, l'etichetta si appoggia ancora a Roberto Trinci; infine operano con un ufficio stampa che è tuttora la Lunatik che ha il compito di fare arrivare il disco alle riviste di settore per essere recensito, alle radio e alle TV, organizza le interviste e emette i comunicati stampa per le nuove uscite.

Nel momento in cui la band vuole far uscire il disco chiede prima di tutto un anticipo di royalties al distributore sulle copie che pensano di vendere, cedono i 12/24 della proprietà dei diritti di pubblica esecuzione e di riproduzione fonomeccanica alla società editrice e con i finanziamenti raccolti provvedono autonomamente alla registrazione del disco, alle grafiche, ai videoclip di promozione dei brani ecc.. Il fatto che La Tempesta fosse solo dei Tarm, questo gli permette di acquisire un notevole know-how nella pubblicazione dei dischi. Know-how che in futuro utilizzeranno a favore delle band che entreranno a far parte del collettivo Tempesta.