CAPITOLO 7 I KURGAN DELLA NECROPOLI KASPAN: ANALISI ARCHITETTONICA E STRATIGRAFICA 78 E ANALISI DEI REPERT
7.5 I reperti paleoantropologic
Il materiale presentato in questo paragrafo è estrapolato dalla relazione di E.P. Kitov, direttore del laboratorio di ricerca di studi paleoantropologici dell'istituto Margulan di Archeologia di Almaty, sullo studio preliminare dei rinvenimenti osteologici provenienti dal gruppo di Kaspan 6. Le ossa analizzate provengono dai due kurgan maggiori e dai kurgan minori. In quest'ultimi gli scheletri sono stati rinvenuti, ad eccezione di due casi (Kaspan 6, Kurgan nn. 5 e 6), e a differenza dei grandi kurgan, in connessione anatomica e deposizione primaria. Il materiale antropologico risultava in un buono stato di conservazione generale, nonostante alcuni resti scheletrici fossero costituiti da ossa disarticolate e frammenti craniali e postcraniali, forse anche a causa delle azioni di "violazione" avvenute nei kurgan. Per la definizione di sesso ed età sono stati utilizzati i metodi standard (Gerasimov 1955; Alekseev, Debetz 1964; Pashkov 1963; Alekseev 1966; Walker, Johnson, Lambert 1988).
7.5.1 Kaspan 6 Kurgan n.1
Le ossa furono rinvenute in vari contesti deposizionali, e a diverse profondità all'interno della fossa funeraria, fortemente mescolate al riempimento, insieme a pietre e ossa animali. Elencando le ossa ritrovate alle varie profondità, emergerà chiaramente come il contesto appaia fortemente disturbato, con le ossa appartenenti a tre diversi individui completamente mescolate fra loro, senza alcun apparente ordine. Le ossa hanno permesso di individuare tre individui: una donna di 25-35 anni, un uomo di 35-45 anni e un bambino d 7-8 anni.
Nel riempimento dell'imbuto, sopra al legname della copertura della fossa, fu rinvenuta una concentrazione di ossa, fra cui sacro, mandibola e vertebre toraciche appartenenti ad una persona adulta (35-45 anni), e ulna, ossa del radio e mandibola
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relativi ad un bambino. Poco più in basso si trovavano epifisi tibiale sinistra, scapola destra, ulna e radio sinistri, senza epifisi.
Nel riempimento della fossa funeraria, a -1,5 m di profondità si trovavano il frammento di un osso occipitale e altri piccoli frammenti dello scheletro postcraniale di un adulto, mentre a -1,84/-1,88 m femore e tibia destra del bambino, ilio e vertebre della donna, femore e tibia destra di un adulto.
Nel riempimento della fossa, ad una profondità di circa -1,8 metri sono stati rinvenuti alcuni frammenti ossei sparsi: scapola destra, radio sinistro, articolazione dell'arto superiore destro, metà superiore del femore sinistro, frammenti della tibia destra, clavicola destra. Tutte queste ossa appartenevano alla donna e al bambino, in particolare la metà destra della mandibola e 2 vertebre lombari appartenevano al bambino. Nella parte inferiore,del riempimento della fossa funeraria, alla profondità di - 1,8-2 metri, non lontano dal fondo, sono stati rinvenuti: frammento di femore sinistro, ulna e frammenti di vertebre appartenenti al bambino, l'ilio della donna, frammenti di ossa temporali dell'uomo e della donna, calcagno, due vertebre toraciche e frammenti di costole e scapola sinistra del bambino, scapola destra e sinistra, frammenti del femore destro e della tibia sinistra dell'individuo maschile. Quasi sul fondo della fossa si trovavano il lobo temporale destro e piccoli frammenti appartenenti all'individuo maschile, parte della mandibola del bambino; al centro della fossa, zigomo sinistro e frammenti della mascella superiore dell'individuo maschile. Sul fondo della fossa si trovavano frammenti dell'osso parietale destro e dell'ilio del bacino del bambino.
Nella piccola fossa secondaria sono state rinvenute 2 vertebre, la scapola destra del bambino e costole dell'adulto, più altri piccoli frammenti di ossa umane.
Dunque nel complesso tre individui furono sepolti nel Kurgan n.1, ovvero un uomo, una donna ed un bambino. Purtroppo non è possibile stabilire se siano stati inumati tutti insieme o se nella sepoltura vi siano stati due o addirittura tre diversi momenti di inumazione. Quello che è certo è che i resti osteologici si trovavano completamente mescolati dalla sommità al fondo della fossa funeraria. Questo ci farebbe pensare che possano essere stati deposti più o meno contemporaneamente, a meno che, nel momento di una sepoltura successiva alla prima, l'intero tumulo sia stato riaperto e tutto sia stato stravolto fino ad assumere le condizioni definitive in cui è stato ritrovato. Non è possibile, in mancanza di analisi genetiche, stabilire l'eventuale legame di parentela fra il bambino e gli adulti, perché a causa della frammentazione delle ossa non è possibile analizzare eventuali marcatori ereditari nella morfologia del cranio e nello scheletro postcraniale, ma è verosimile che si trattasse di un gruppo famigliare. La presenza di alcune ossa (fra cui due mandibole) al di fuori della fossa, in un punto della superficie del terrapieno circolare, conferma lo svolgimento di una serie di attività rituali che doveva aver avuto luogo nella fossa funeraria, con la successiva deposizione di alcuni frammenti ossei (in particolare due mandibole) in un contesto esterno ad essa. 7.5.1.1 Trapanazione post-mortem
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Il cranio femminile è stato oggetto di una analisi maggiormente approfondita perché vi furono individuate tracce di manipolazione post-mortem. Il cranio è brachicefalico, con una combinazione di lunghezza e larghezza media della scatola cranica. L'osso frontale è ampio. Lo scheletro facciale è molto ampio nel senso della larghezza superiore, e ampio nel diametro dello zigomo (Fig. 118). La caratteristica principale di questo cranio è la presenza di un foro di trapanazione nell'osso occipitale, proprio sotto l'occipite (Fig. 119). Il foro è stato realizzato con un utensile del diametro di 6,5-6,7 mm, come indicato dai margini esterni del foro. La posizione del foro e la mancanza di obliterazione dei suoi bordi mostrano come esso sia stato realizzato post-mortem, anche perché per forare il cranio in quel punto era necessario rimuovere i muscoli del collo. Questo potrebbe forse, secondo Kitov, testimoniare una possibile imbalsamazione del corpo femminile dopo la sua morte. Il cranio infatti veniva forato per rimuovere le parti interne del cervello, come del resto avveniva per gli altri organi interni, per proseguire poi con l'imbalsamazione del resto dei tessuti.
7.5.2 I resti antropologici dei kurgan minori
Nel Kurgan n. 4 di Kaspan 6 sono venuti alla luce pochi resti sparsi, fra cui un frammento di osso frontale riconducibile ad un individuo maschio di 45-55 anni. Nel Kurgan n. 5 di Kaspan 6 ossa umane, tra cui un'ulna destra e un frammento di costola appartenente ad un individuo adulto, sono state ritrovate soprattutto ad una profondità compresa fra -1,45 e -1,85 metri. Altri frammenti di costole sono stati rinvenuti all'interno delle pietre mescolati con varie ossa di animali. Tra le ossa conservate nel Kurgan n. 6 di Kaspan 6 troviamo tibia, omero, perone, vertebre e sterno, appartenenti ad una donna di età compresa tra 24 e 35 anni. Il Kurgan n. 2 di Kaspan 2, infine, ha restituito lo scheletro completo di un bambino di circa 11 anni.