LE CONOSCENZE TRADIZIONAL
6.6. L'esperienza di recupero dei camellones
Un esperimento di recupero di campi di camellones è stato condotto da Clark Erickson tra il 1981 e il 1986 a fini archeologici. Fu un lavoro pionieristico che diede inizio a diverse esperienze di ripristino di questa antica tecnologia nella zona intorno al Lago Titicaca.
Nel comune di Huata a nord di Puno sono stati realizzati i primi lavori di recupero, la tecnologia dei camellones non era più utilizzata da centinaia d'anni e i risultati dei lavori hanno svelato una importante tecnologia e un interessante patrimonio. Il comune di Huata era allora una delle poche comunità con un'ampia distesa di terreni comunitari vicino al lago e soggetta a inondazioni. Queste aree sono considerate tuttora marginali e poco adatte all'agricoltura, si tratta di terreni spesso destinati alla pastorizia estensiva di ovini e bovini, mentre che l'attività agricola si sviluppa prevalentemente sui versanti montuosi o su alcune zone della pampa.
I camellones sono stati ricostruiti seguendo i modelli delle piattaforme e dei canali riscontrati negli scavi archeologici che hanno fornito la guida per lavorare a Huata e a Coata (Si veda Fig. N°22). Tuttavia rispettando i disegni originali e le dimensioni, il ripristino della tecnologia ha significato il riapprendimento della coltivazione sui camellones sia per i contadini delle comunità dell'altopiano il cui approccio è stato orientato dalle conoscenze locali attualmente impiegate, e per gli agronomi che hanno partecipato ai lavori di recupero negli anni successivi. Si può quindi affermare che vi fu una “riappropriazione” della tecnologia funzionale alle condizioni odierne.
Nel 1983 è stato creato il progetto PACE (Proyecto Arqueológico de Campos Elevados), e iniziato lo studio e il recupero di campi di camellones nella zona di Huata. Il successo dei raccolti, di molto superiori a quelli verificati nella pampa hanno attirato l'attenzione di molte istituzioni private, di ONG, di agenzie di cooperazione e di enti statali istituiti a questi propositi e hanno promosso la ricostruzione estensiva di campi sopraelevati in numerose comunità dell'altopiano.
Figura N°22 Immagine di camellones recuperati negli anni ‘80
L'esperienza a diverse latitudini140 ha permesso di avere un'analisi del lavoro nel tempo e della quantità di energia necessaria per la costruzione dei camellones.
I risultati preliminari del lavoro svolto da Erickson nel Lago Titicaca rivelano che un gruppo di tre persone (due che rimuovono la terra del canale, e una che la colloca sulla superficie del terrapieno), potevano ritirare 3m³ di terra in un'ora, e 5m³ di terra in una giornata di lavoro di 5 ore, utilizzando l'aratro di piede tradizionale, lavoro che superò ampiamente le aspettative iniziali di Erickson (1988). Altri esperimenti condotti negli anni successivi hanno prodotto risultati simili. In Candile, Jucchata Viscachani ed Jucchata è stato evidenziato che una persona ritirava 5,15 m³ di terra al giorno. La stagione 1982-1983 ha riportato risultati migliori ottenendo 6 m³ di terra rimossa a persona in un giorno (Erickson 1988). Altre sperimentazioni effettuate da Garaycochea (1986) in Viscachani nella stagione di 1984-1985, hanno rivelato che una persona è in grado di ritirare 4m³ di terra in una giornata lavorativa.
Gran parte della ricerca sulla forza lavoro impiegata nella tecnologia dei camellones ha seguito un approccio di calcolo della costruzione iniziale, ma occorre segnalare che la ricostruzione delle piattaforme e dei canali sono un investimento relativamente permanente, tale sistema non richiede grosse manutenzioni negli anni successivi, e ciò si traduce in benefici a lungo termine.
Figura N°23 Vista aerea di camellones nella zona di Viscachani, Huata
Si osservi le abitazioni disperse con camellones abbandonati (Fonte: Google Earth)
140 Si veda i lavori di calcolo di manodopera effettuato da Denevan, (1983) utilizzando i dati di Erasmus (1965) e il lavoro di Puleston, (1977), entrambi in area mesoamericana.
I buoni risultati ottenuti in queste campagne si possono attribuire a diversi fattori: la fertilità del terreno lasciato a riposo per diversi anni ha permesso l'alta produttività nei primi anni di sperimentazione sui camellones, ma anche la buona organizzazione della comunità ha influenzato il rendimento del lavoro. I risultati della produzione di patate a Huata superò largamente la produzione tradizionale sulla pampa dove non furono utilizzati fertilizzanti chimici né pesticidi. La tabella N°8 evidenzia le rese comparative di produzione di patate sin dal primo esperimento nei campi sopraelevati nel decennio del '80.
Tabella N° 8
Quadro comparativo di rese di patate sui camellones, 1981-1989 Campagna Agricola Produzione in camellones Ha Produzione in Pampa Ha Fonte 1981-1982 8,4 3,2 Erickson, 1984 1983-1984 14,9 5,0 Garaycochea, 1986 1984-1985 8,3 6,0 Garaycochea, 1986 1985-1986 27,4 0 Vilca, 1986* 1988-1989 15,0 9,0 IIDSA-UNA, 1989 Media 12,1 4,6
Fonte: Elaborazione in base a dati di Garaycochea, 1986; Canahua, et al., 1992 *I rapporti sono stati presentati in area netta senza considerare i canali
La produzione in camellones si sono mantenute stabili con poche variazioni nel tempo. Una considerazione da tenere presente è che l'area di coltivazione corrisponde al 50% del terreno, l'altra metà corrisponde ai canali, di conseguenza anche la quantità di semi necessari per la coltivazione è anch'essa dimezzata, a dimostrazione dell'efficienza di produzione in camellones. Una famiglia del settore di Collana Segunda che ha partecipato al recupero di camellones afferma che dopo il primo anno di lavoro, periodo in cui le precipitazioni si sono presentati sufficienti, la produzione è stata molto buona, essi riconoscono che le inondazioni non hanno prodotto danni alle colture e i canali hanno fatto defluire l'acqua durante le inondazioni. Il primo anno la produzione non è riuscita, ricorda una contadina “quell'anno non ha piovuto e poi le gelate si sono portate via tutto”.
Negli anni '83-'84, '87-'88 i severi eventi di siccità collegati al fenomeno di El Niño hanno compromesso in bassa percentuale la produzione in camellones, i danni riportati dagli studiosi non sono stati devastanti in altre aree coltivate.
Alla fine del 1986, circa 30 ettari di campi di camellones sono stati ricostruiti in 10 diverse comunità. Nei settori di Viscachani, Primera Collana, Segunda Collana nel Comune Huata sono state coinvolte oltre 30 famiglie e oltre 500 famiglie hanno partecipato a tutti progetti di recupero. Gran parte del successo dei programmi fu dovuto alla partecipazione della comunità e allo sviluppo di materiali didattici efficaci e di un programma video per la diffusione della tecnologia (Garaycochea 1987; Erickson e Candler 1989;).
Quando finì il progetto, i lavori sui camellones sono stati accollati da uno dei programmi del Governo Peruviano, il PIWA (Programa Interinstitucional Waru Waru),