• Non ci sono risultati.

CAPITOLO II I CASI DI STUDIO

2.3. La Valle Chicha-Soras

2.3.4. Gli aspetti produtt

L'agricoltura e l'allevamento sono le principali attività economiche della regione, e si sviluppano in base alle condizioni morfologiche, ambientali e d'idoneità ecologica. L'agricoltura è un'attività sviluppata per l'autosostentamento. La Regione Apurimac ha una superficie di 1.573.791.60 ha di cui 272.386.62 sono destinate all'attività agricola, il 48% di questa superficie ha irrigazione e il 52% sono terreni a irrigazione piovana, presenta altitudini che vanno dai 2.300 e 4.500 m e copre le zone ecologiche yunga, quechua, suni e puna. La superficie agricola ad Andahuaylas è di 347.406 ha di cui la superficie agricola corrisponde a 87.665 ha, il 45% dei terreni ha irrigazione e il restante 55% ha irrigazione piovana. Nelle comunità di studio gran parte dei terreni agricoli coltivabili si trovano abbandonati, una delle ragioni è la carenza d'acqua nelle zone

medio-alte delle valli che sono coltivate con le precipitazioni meteoriche e quindi dipendono dalle condizioni climatiche per la produzione. Pampachiri ha una superficie agraria coltivabile di 534.46 ha, di cui la metà circa (229 ha)13 sono aree terrazzate, un'alta percentuale della superficie agricola (88%) è destinata a pascoli in genere abbandonati, solo il 4% sono controllati in maniera adeguata. A Pomacocha la superficie agricola coltivabile è di 244.68 ha, di cui 195 ha sono aree terrazzate. Soras ha 481.05 ha di superficie agricola coltivabile, di 199 ha sono aree con terrazze, anche a Soras l'81% della superficie agricola è destinata ai pascoli.

Va sottolineato che la verticalità della valle consente di sfruttare le diverse zone ecologiche con ampie superfici coltivabili, con una varietà di climi e con un'alta biodiversità, come si osserva nella fig. N°3. Tali condizioni ci permettono di comprendere che la regione possiede delle potenzialità per incrementare la frontiera agricola attraverso il recupero di aree abbandonate.

Figura N°3 Aree terrazzate nella Valle Chicha-Soras

Lianet Cámara, 2012

La Regione Apurimac ha un enorme potenziale di popolazione in età lavorativa (86,29%), di cui il 66,2% è impegnata in diverse attività: il 39,9% si dedica alla cura della casa, il 54,3% è studente. Il 71% della popolazione attiva è impegnata nell'agricoltura, il 14% nei servizi, il 10% nel commercio, il 5% nell'industria e nella

costruzione (Región de Apurimac, 2010).

L'attività agricola nelle aree oggetto di studio si svolge prevalentemente con tecnologia tradizionale, gli strumenti utilizzati sono la chaquitaclla, il piccone, la vanga e altri attrezzi manuali; alcuni agricoltori utilizzano l'aratro trainato da buoi, la persistenza nell'uso di questi attrezzi sono dovuti alla morfologia del territorio, l'uso dei trattori non possono essere utilizzati in valli con pendenze superiori al 70%. Andahuaylas si trova in una migliore posizione geografica, si colloca in una valle più ampia con zone pianeggianti e altopiani lavorati intensivamente. Nelle comunità contadine il lavoro viene svolto attraverso l'ayni e la minka14, pratiche ancestrali di reciprocità e aiuto

comunitario.

Andahuaylas, nell'ultimo decennio ha avuto un grande sviluppo nell'attività agricola convertendosi in una delle aree con la più alta produzione soprattutto di patate, ma anche di mais, frutti, legumi etc. il capoluogo provinciale si trova in una buona posizione nell'asse stradale Cusco-Abancay-Puquio-Nazca-Lima, dove commercializza la quasi totalità della produzione. Invece l'infrastruttura stradale intra-regionale viene ostacolata dalle condizioni penose delle strade che collegano i comuni oggetto di studio con i principali luoghi di mercato (Andahuaylas, Abancay) ciò limita lo scambio e la rapida mobilitazione dei prodotti dai luoghi di produzione ai mercati. Nel 2012 il Governo Regionale di Apurimac in coordinamento con PROVIAS NACIONAL (Programa del Ministerio de Trasportes e Comunicaciones) ha iniziato la riabilitazione e il miglioramento della strada Andahuaylas-Pampachiri-Negromayo, area che copre una superficie di 120 km, anche se questa strada ridurrà il numero di ore di percorrenza, ciò non risolve l'isolamento di molte comunità della stessa provincia o di quella di Sucre localizzata nell'altra sponda del fiume Chicha. Sia il Comune di Soras che altri comuni della provincia di Sucre in Ayacucho, guardano questa zona come bacino di comunicazione e di commercio (su piccola scala) piuttosto che Querobamaba o Huamanga (capoluogo provinciale e regionale), perché molto più distanti e le cui condizioni di percorribilità sono più difficili.

L'avvio allo sviluppo di corridoi economici15 nella Regione Apurimac è di fondamentale importanza poiché a partire dal suo consolidamento la regione sarebbe integrata meglio ai mercati urbani, rurali ed extra-regionali. I corridoi sono stati pensati per collegare soprattutto il capoluogo regionale di Abancay con le più importanti provincie:

 Corridoio Abancay-Grau-Cotabambas  Corridoio Abancay-Andahuaylas-Chinchero  Corridoio Abancay-Aymaraes  Corridoio Abancay-Antabamba  Corridoio Abancay-Palpacachi-Cotabambas  Corridoio Andahuaylas-Pampachiri

I corridoi conducono ai mercati macro-regionali del Sud (Cusco, Arequipa e Puno) da una parte, e a quelli dell'ovest verso Ica e Lima.

Le località oggetto di studio impiegano il corridoio Andahuaylas-Pampachiri che

14 Per un approfondimento sui concetti si veda il Capitolo IV.

collega gli abitati più grandi delle provincia di Andahuaylas (Pamapachiri e Huayana) e di Sucre (Soras e Larcay). È lo spazio di collegamento viario, delle reti di energia e delle telecomunicazioni, dei sevizi economici e delle catene produttive per il commercio soprattutto con Arequipa dove vengono commercializzati fibre di camelidi (Si veda Fig. N°4). Gran parte della produzione agricola di Pampachiri, Pomacocha e Soras è destinata all'autoconsumo, ma una piccola percentuale è venduto nei mercati locali, regionali e nelle fiere settimanali.

Figura N°4 Corridoi Economici nella Regione Apurimac

Fonte: Elaborazione in base ai dati del CTAR Apurimac e Regione di Apurimac (1. Verde; 2. Blu; 3. Viola; 4. Arancio; 5. Nero; 6. Rosso)

I comuni di studio possiedono vantaggi ecologici che grazie ad una varietà di ecozone, producono varietà di patate, frumento, tarwi, olluco, oca, piselli, fave, fagioli, mais, anice e alcuni frutti, nelle zone di maggiore produzione e ad altitudini minori si è incrementata la coltivazione di chirimoya, avocado, arance, pomodori poiché hanno una maggiore domanda sul mercato urbano e soprattutto per l'esportazione.

L'agricoltura in questi comuni è ad alto rischio, la produttività dipende dalle condizioni meteorologiche (precipitazioni), l'irrigazione artificiale utilizza alcuni dei sistemi preispanici (canali di derivazione, sorgenti e lagune) collegati attraverso una rete capillare di canali.

La produzione agricola nella regione è buona, ma le rese sono più basse (meno del 50- 80%) rispetto a quelle della costa. I bassi livelli di produttività e di redditività agricola

(anche nelle aree di studio) si deve a numerose cause16: la frammentazione, la dispersione della terra e la dimensione degli appezzamenti sono considerati uno svantaggio per lo sviluppo agricolo, aspetti che limitano le economie di scala per poter ridurre al minimo i costi di produzione, l'accesso al credito, gli investimenti in tecnologia e l'accumulazione di capitale. Vi è un deficit nell'infrastruttura produttiva, i mercati sono deficitari così come i canali di commercializzazione, in questa'ultima intervengono gli intermediari che hanno un maggiore potere di negoziazione e finanziamento che il piccolo produttore non possiede.

L'allevamento è l'attività complementare dell'economia familiare, la produzione è in genere orientata al mercato. Per la sua funzione commerciale, la vendita di animali assicura una capitalizzazione che verrà utilizzata in caso di necessità sia per gli studi dei figli che in caso di malattia. Si allevano bovini, ovini, suini, caprini e camelidi, ma anche animali minori come il cuy (“porcellino d'india”) volatili, pollame etc. degli animali vengono utilizzati la carne e i derivati (latte, uova, carne, pelli, lana). Nelle comunità altoandine l'allevamento di camelidi fornisce importanti entrate con la vendita della lana grezza, spesso venduta agli intermediari. La domanda nel settore della lana è cresciuta negli ultimi anni sia nelle aree urbane che per le esportazioni con un indice di crescita del 12.6% (SUNAT, 2012) a livello nazionale, a cui la Regione Apurimac partecipa con il 3% della produzione (Regione Apurimac, 2010).

La pesca nella regione ha un straordinario potenziale idrico in fiumi, torrenti, stagni, ruscelli, sorgenti, che costituiscono per la pesca un'attività complementare alla dieta del contadino soprattutto rurale. Nella Regione Apurimac sono stati rilevati 317 lagune, 78 laghetti, 119 fiumi e 443 corsi d'acqua, dei quali 138 (79 fiumi e 59 lagune) sono adatti per lo sviluppo dell'acquacoltura (Regione Apurimac, 2010).

L'esistenza numerose risorse minerarie nel suolo e sottosuolo del territorio di Apurimac hanno spinto la necessità di prendere azioni urgenti per lo sfruttamento delle risorse minerarie. In Apurimac, l'estrazione è attualmente in una fase di esplorazione e prospezione che consentirà negli anni avvenire lo sviluppo di grandi progetti economici. La regione ha depositi metallici e riserve di minerali non metallici. Nella Regione esistono 74 progetti di sfruttamento minerario, le più importanti sono Xstrata AG (Las Bambas), Southern Perú (Los Chankas), Apurimac Ferrum (Opaban), Cordillera de las Minas (Antilla) e Buena Aventura (Trapiche), come di evince nella Fig. N°5, il 55% degli investimenti minerari si trovano in Apurimac.

L'attività mineraria svolge un ruolo fondamentale nella crescita del paese che è diventato la destinazione più attraente per investimenti in questo settore con alti profitti, tuttavia, ci sono molte obiezioni fondate da oneri ambientali nonché da benefici per le comunità in termini di entrate, possibilità di posti di lavoro qualificato, miglioramento delle infrastrutture, etc., tale situazione ha creato conflitti tra le comunità e le imprese estrattive e gli scontri si sono presto verificati con danni e problemi di inquinamento ambientale, delle risorse idriche, dei suoli etc, ma anche per i benefici apportati al paese e in bassa percentuale alle comunità. Il PDIPA (Plan de Desarrollo Integral de los Pueblos Andinos) afferma:

“La forte presenza di investimenti nel settore minerario, sconvolge naturalmente la cultura delle popolazioni andine e le fondamenta della struttura del sistema produttivo tradizionale della regione, cambia il quadro della situazione economica, sociale,

culturale, politica e spirituale e stabilisce una sfida che è quella di realizzare un nuovo approccio di sviluppo per il popolo” (MINAG, 2010).

Figura N°5 Concessioni minerarie nella Regione di Apurimac

Fonte: Cooper Accion e INGEMMET