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L’istituzione della Corte costituzionale della Repubblica ceca

La terza generazione: il caso della Corte costituzionale della Repubblica ceca

3. La Corte costituzionale della Repubblica ceca: un organo “voluto ma contestato”

3.2. L’istituzione della Corte costituzionale della Repubblica ceca

In seguito al crollo del regime comunista, negli ordinamenti del centro e dell’est Europa la Corte costituzionale costituiva “un elemento istituzionale talmente scontato… che la necessità di istituirlo non venne mai dibattuta seriamente né tantomeno messa in discussione”776: tale organo rappresentava, infatti, “il marchio di fabbrica, la prova del carattere democratico del Paese”777.

770 P

ŘIBÁŇ J., Judicial Power vs. Democratic Representation: The Culture of Constitutionalism and Human Rights in the Czech Legal System, in SADURSKI W.(a cura di), Constitutional Justice, East and West. Democratic Legitimacy and Constitutional Courts in Post-Communist Europe in A Comparative Perspective, Kluwer Law International, The Hague, 2002, pag. 375.

771

Questo il giudizio dei Professori Blahoz e Matousek riportato da MASSIAS J.P., Justice constitutionnelle et transition democratique en Europe de l’Est, Les Presses Universitaires de la Faculté de Droit de Clermont-Ferrand, Clermont- Ferrand, 1998, pag. 300.

772

Sulle funzioni della Corte costituzionale cfr. KRESÁK P., Le riforme costituzionali nella Repubblica federale cecoslovacca, in Quad. cost., n. 3, 1992, pagg. 448-449.

773

Si rimanda ai parr. 1.1. e 1.2. 774

Per approfondimenti sulle precedenti esperienze di giustizia costituzionale nella regione si veda MAZZA M., La giustizia costituzionale in Europa orientale, Cedam, Padova, 1999, pag. 103 ss.

775

Cfr. PROCHÁZKA R., Mission Accomplished: On Founding Constitutional Adjudication in Central Europe, Central European University Press, Budapest-New York, 2002, pag. 62. Si rinvia altresì al par. 4.1.3.

776 L

ACH K.,SADURSKI W., Constitutional Courts of Central and Eastern Europe: Between Adolescence and Maturity, in Journal of Comparative Law, vol. 3, n. 2, 2008, pag. 217.

777

SÓLYOM L., The Role of Constitutional Courts in the Transition to Democracy: With Special Reference to Hungary, in International Sociology, n. 18, 2003, pag. 134.

154

Queste argomentazioni risultano essere valide anche per quanto riguarda la Repubblica ceca778. In tale ordinamento, infatti, erano numerose le ragioni che rendevano “inevitabile” la creazione di un organo di giustizia costituzionale. Si consideri, innanzitutto, che l’introduzione di una Corte costituzionale rappresentava “una rottura secca con il passato, nella misura in cui recepi[va] e porta[va] a compimento l’insegnamento delle democrazie occidentali in materia di separazione dei poteri e garanzie costituzionali”779. Non pare essere un caso, quindi, che il costituente ceco si sia ispirato, in particolare, ad una delle più importanti Corti costituzionali delle democrazie occidentali, vale a dire la Corte di Karlsruhe. Non deve essere sottovalutato, poi, il ruolo (ricordato in precedenza) svolto dal Consiglio d’Europa e dall’Unione Europea: la prospettiva di entrare a far parte di tali organizzazioni, infatti, pare abbia costituito un’ulteriore stimolo nell’istituzione di una Corte costituzionale780. E’ stato inoltre già evidenziato come fra gli elementi che deponevano maggiormente a favore dello Stato relativamente alla sua “capacità” di garantire i principi su cui si basava il Consiglio d’Europa vi era l’istituzione di un sistema di giustizia costituzionale781.

I motivi, tuttavia, che più di tutti sembrano essere stati determinanti nella creazione della Corte costituzionale riguardano, da un lato, la forza delle precedenti esperienze di giustizia costituzionale nella regione e, dall’altro, la sfiducia nel potere giudiziario. Per quanto riguarda la prima ragione, non pare esserci molto da aggiungere rispetto a quanto già ricordato in precedenza: è, infatti, evidente che la decisione del costituente ceco di non istituire una Corte costituzionale avrebbe rappresentato un’interruzione (difficilmente spiegabile) di una tradizione di giustizia costituzionale di lungo corso.

Il secondo motivo riguarda – in modo analogo a quanto avvenuto in Spagna782 – la sfiducia nei confronti del potere giudiziario, e in modo particolare delle supreme magistrature. Ciò risulta essere facilmente spiegabile se si considera che in Cecoslovacchia i giudici erano sotto il controllo (praticamente assoluto) del Partito comunista: non esisteva, infatti, un organo di autogoverno della magistratura, i giudici della Corte Suprema erano nominati dall’Assemblea nazionale (e dopo il 1968 dall’Assemblea federale), e le loro promozioni dipendevano sempre dalla volontà del Partito. Durante il regime le supreme magistrature erano considerate “baluardi” del regime stesso, ed erano chiamate a supervisionare, controllare e “mettere in riga” i giudici di rango inferiore783. Questi ultimi, inoltre, erano tenuti a seguire le linee guida, emanate sempre dalle supreme magistrature, che contenevano l’interpretazione che doveva essere data in importanti questioni giuridiche784. Parte della dottrina ha, poi, sottolineato come un altro problema che affonda le proprie origini nel passato, ma che continua ad essere presente anche oggi, riguarda la scarsa autonomia, anche da un punto di

778

Come sottolinea PROCHÁZKA R., Mission Accomplished: on Founding Constitutional Adjudication in Central Europe, cit., pag. 68, “a causa della sua incontestabilità, il controllo di costituzionalità non era nella lista delle principali preoccupazioni dei costituenti”.

779 B

ARTOLE S., Riforme costituzionali nell’Europa centro-orientale. Da satelliti comunisti a democrazie sovrane, cit., pag. 193. Si precisa che l’Autore si riferisce agli ordinamenti dell’Europa centrale e orientale in generale.

780

Secondo LACH K.,SADURSKI W., Constitutional Courts of Central and Eastern Europe: Between Adolescence and Maturity, cit., pag. 218, il collegamento tra la creazione della Corte e la prospettiva dell’entrata nell’Unione Europea costituisce un’ipotesi “errata” (sulla questione si rimanda al Cap. 1 par. 6.5.).

781 Si veda il par. 2.2. 782

Si rimanda al Cap. 3 par. 2.2. 783

Tali espressioni vengono utilizzate da BOBEK M., Quantity or Quality? Re-Assessing the Role of Supreme Jurisdiction in Central Europe, EUI Working Paper LAW n. 2007/36, pag. 10, disponibile on-line all’indirizzo http://cadmus.eui.eu/bitstream/handle/1814/7663/LAW-2007-36.pdf?sequence=1

784

Va sottolineato, tra l’altro, come tale pratica “para-legislativa” sia continuata anche dopo il 1989: sia la Corte Suprema, sia la Corte Suprema Amministrativa, infatti, “sono tuttora legittimate ad adottare delle interpretazioni nell’interesse dell’unità della pratica decisionale delle corti inferiori” (BOBEK M., Quantity or Quality? Re-Assessing the Role of Supreme Jurisdiction in Central Europe, cit., pag. 11).

155 vista mentale, della magistratura785.

Proprio in ragione dei motivi appena menzionati, il processo che ha portato all’entrata in funzione della Corte costituzionale è stato particolarmente rapido, soprattutto se lo si raffronta con le esperienze di alcuni ordinamenti (Italia, Germania, ma in parte anche Spagna) già ricordate precedentemente786. La legge sulla Corte costituzionale (182/1993) fu, infatti adottata il 16 giugno 1993, e la nomina di tredici giudici (su quindici totali) venne effettuata all’inizio di luglio dello stesso anno787: la Corte, dunque, a poco più di sei mesi dall’entrata in vigore della Costituzione, era già in grado di dare inizio alla propria attività.

Per quel che concerne il processo di nomina, va ricordato come, ai sensi dell’art. 84 Cost., i quindici giudici costituzionali sono nominati dal Presidente della Repubblica e confermati dal Senato, e restano in carica per dieci anni788. Nonostante le profonde differenze che sussistono tra i ruoli del Capo dello Stato e del Senato cechi e quelli delle rispettive controparti statunitensi789, è di tutta evidenza, dunque, che il costituente ceco abbia adottato il modello americano.

Durante la Presidenza di Havel il sistema di nomina “funzionò senza intoppi”790. Il Capo dello Stato ceco si preoccupò di acquisire il maggior numero di informazioni possibile sui candidati, chiedendo consiglio ad alcune istituzioni (scuole di legge, ordine degli avvocati, alte Corti), e nominando un gruppo di esperti al fine di aiutarlo nell’incarico. Tra i giudici nominati da Havel, diversi si erano formati all’estero, e/o erano stati oppositori del regime comunista nel periodo 1948- 1989 (fra cui anche il suo primo Presidente (Zdeněk Kessler))791: come verrà evidenziato anche più avanti, con ogni probabilità ciò ha avuto una notevole influenza sulla giurisprudenza della Corte792.

Il fatto che il processo di nomina avvenne senza particolari problemi risulta essere significativo soprattutto alla luce del fatto che le nomine effettuate nel 2003 dal nuovo Presidente Klaus risultarono, invece, fortemente contestate. Klaus, ex Primo Ministro e leader del Partito civico-democratico, era stato uno dei maggiori critici della Corte costituzionale, accusandola, in particolare, di eccessivo “attivismo”. Le nuove nomine dei giudici costituzionali rappresentarono, dunque, per il nuovo Presidente una fondamentale occasione per tentare di creare un organo che fosse più simile a quella che era la sua idea di Corte costituzionale. Egli, tuttavia, incontrò la dura opposizione del Senato, il quale era formato nella sua maggioranza da membri appartenenti al partito rivale, vale a dire il Čssd. Più specificatamente, i motivi della discordia riguardavano innanzitutto la possibilità per gli ex politici di divenire membri della Corte, nonché l’opportunità di nominare per la seconda volta coloro che erano già stati eletti come giudici costituzionali. La prima

785 Secondo B

OBEK M., The Fortress of Judicial Independence and the Mental Transitions of the Central European Judiciaries, in European Public Law, vol. 14, n. 1, 2008, infatti, “i giudici cechi si considerano meri interpreti della volontà del legislatore. Il pensiero critico e la morale critica non esistono o sono molto rari. Questo approccio servile risulta essere evidente non solo nei confronti degli altri poteri dello Stato, ma anche nei confronti delle Corti europee...”. Secondo l’Autore, insomma, nella Repubblica ceca vi è una “indipendenza (strutturale) del potere giudiziario, ma non giudici (mentalmente) indipendenti”.

786

Si rimanda al Cap. 3 par. 2.3. 787

Per quel che riguarda i restanti due giudici, uno venne nominato nell’autunno del 1993, l’altro nella primavera del 1994.

788

Per quel che concerne le prime nomine, va detto che, poiché il Senato non era stato ancora istituito, la funzione di conferma delle scelte del Presidente venne effettuata dalla Camera bassa.

789

Il Presidente ceco svolge, infatti, un ruolo perlopiù di tipo formale, mentre è noto che il Presidente americano costituisce il vertice del potere esecutivo; il Senato ceco, poi, non è espressione degli enti decentrati, a differenza di quello statunitense dove, invece, sono rappresentati i 50 Stati membri.

790

KÜHN Z., KYSELA J., Nomination of Constitutional Justices in Post-Communist Coutries: Trial, Error, Conflict in the Czech Republic, cit., pag. 191.

791

Sulla formazione e sul “passato” dei giudici costituzionali si veda il sito della Corte ceca: http://www.usoud.cz 792

156

occasione in cui il Senato procedette a rigettare la nomina presidenziale fu il 16 luglio 2003, ma l’apice del contrasto si raggiunse il 6 agosto dello stesso anno, quando la Camera alta respinse ben tre nomine su quattro. La situazione risultava essere particolarmente grave, dal momento che nel corso dell’estate del 2003 la Corte scese al di sotto dei dodici membri, e dunque era priva del numero legale necessario per poter decidere. Fu solamente nell’autunno del 2004 che essa riuscì nuovamente a raggiungere la soglia dei dodici giudici: per più di un anno, dunque, l’attività del giudice costituzionale ceco rimase “congelata”. La “saga della nomina”793 si concluse nel dicembre 2005, quando finalmente la Corte ritornò ad essere composta da tutti e quindici i suoi membri794.

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