• Non ci sono risultati.

La quarantacinquesima maqāma: quella di al-Kaliyān

Narrò al-Nāṣir b. Fattāḥ:

Fui colto da un indigenza da cui non si trovava rinstabilimento. Giunsi a non possedere moneta e non avevo più forza per pazientare. Sentii che a Kaliyān vi era un emiro che amava essere munifico specialmente con coloro che erano di rango: uomini di scienza e di lettere. Diressi la cavalcatura della mia decisione a lei dicendomi che che magari Dio mi avrebbe dato sollievo per mano sua.

Quando arrivai ad un miglio – o due miglia – vidi un uomo coi ceppi alle mani, con le spalle insanguinate e con gli occhi in lacrime il quale mi chiamò dicendo: «Liberami dalle catene! la mia anima è sul punto di raggiungere le mie clavicole».

Risposi: «Temo che colui il quale ha stretto le tue catene mi incateni con te o mi perseguiti vedendo la tua liberazione».

Disse «Chi mi ha oppresso ha già attraversato la terra – le sue angustie e facilità – ed è andato là dove lo ha portato la sua cavalcatura».

Gli tolsi allora i ceppi e affrettandomi nel liberarlo. Baciò dunque la mia testa e si mise a lusingarmi. Mi chiese poi dove ero diretto.

187 Poiché il narratore è al-Nāṣir b. Fattāḥ chi parla – in terza persona – è probabilmente la sua anima

(con la quale interloquiva all’inizio della narrazione.

Risposi: «Dall’emiro di Kaliyān».

Disse: «Tra me e lui vi è un affetto ereditato e un rispetto amichevole mai violato. Ti porterò a una felicità dopo la quale non ci sarà più miseria. Ti farò salire ad un livello nel quale nessun altro che te sarà mai salito».

Dissi: «Se ha una propensione per ʿulamāʾ, eruditi, segretari, astronomi, cantanti e per genti delle lettere, io non ho conoscenza alcuna su ciò e né familiarità su quanto è là».

Rispose: «La genti dell’India non riconoscono il migliore di loro neanche in minima parte, sono come bestie ma più sviate! Ti presenterò come colui il quale non ha simili in tutte le scienze. Quando sentiranno le mie parole ti temerà il grande e il piccolo, il suddito e l’emiro».

Quando arrivammo andò innanzi all’emiro. Questi lo onorò e lo fece sedere vicino al trono.

Disse: «Dove sei stato questo periodo?»

Rispose: «Mi è capitato quello che non ha colpito nessuno per avversità. Se non fosse che Dio mi ha concesso un uomo di buon augurio il quale mi ha liberato dalle catene e sono così uscito dal luogo della mia prigionia».

Gli disse allora: «Portalo a me e fammi conoscere la sua condizione e le sue doti così che gli dia una ricompensa».

Fui mandato a chiamare. Vidi l’assemblea affollata dalla sua gente le quali gridavano “lui dei rami è il tronco”. L’uomo andò innanzi all’emiro.

Disse: «Oh tu che hai grande potere, questo uomo ha padronanza su tutte le scienze: quelle in prosa e quelle in poesia, quelle secondarie e quelle primarie, quelle tramandate e quelle ragionate. Spicca tra i figli del suo tempo – tra quelli vecchi e quelli recenti – nella scienze del diritto e degli ḥadīth. Per ʿirāb non ha simili: è migliore di al-Zanjānī189. Nella grammatica è più eccelso di al-Akhfash190, al- Kasāʾī191, Sībawayh192, Ibn al-Khurūf al-Ḥaḍramī193, al-Rabīʿī194, al-Faḍīḥī195 e al-

189 Al-Zanjānī è ʿAbd al-Wahāb b. Ibrāhīm al-Zanjānī (m. 655/1257).

190 Al-Akhfash, secondo al-Ḥabashī (al-Ḥabashī, 1999, pag. 281), è Saʿīd b. Musaʿada al-Akhfash (m.

215/830).

191 Al-Kasā’ī è ʿAlī b. Ḥamza al-Kasā’ī (m. 189/804). 192

Siybawīh è ʿUmar b. ʿUthmān Siybawīh (m. 180/796).

193 Ibn al-Khurūf al-Ḥaḍramī è ʿAlī b. Muḥammad Abī Khurūf (m. 609/1212). 194 Al-Rabīʿī è ʿAlī b. ʿIysā Al-Rabīʿī (m. 420/1029).

172

Nafṭawīh196. Per lingua sorpassa Ibn al-Qitāʿ, Ibn Fāris197, Ibn Darīd198, Ibn Sayda199, al-Jawahrī200 e Ibn ʿAbīd201. Nell’arte epistolare è migliore di al-Ṣābī202 e Ibn al-

ʿAmīd203. Nella scrittura è superiore di al-Shābishatī204, Yāquwt205, Ibn al-Bawāb206 e

ʿAbd al-Ḥamīd207. Nell’astronomia è maggiore a Abū Mushʿar208, Ibn al-Munjam209, Abū al-Ḥasan, ʿAlī b. al-Mahdī210, al-Nadīm211 – e i suoi discendenti – Mukhāriq212, Zilzal213; mentre di al-Māriq nel canto e nella bella voce. Eccelle inoltre nelle restanti scienze – e di eccetera che consumano la congiunzione “e” e l’esecuzione del saʿj con la lettera rāʾ».

Venne innanzi a me l’emiro. Gli feci sentire qualcosa della mia prosa e della mia poesia.

Disse allora all’uomo: «Ti renda felice il destino e il fato come mi ha reso felice la sua visione, oh Abū al-Ẓafar!» Al che si realizzò in me che era Abū al-Ẓafar l’indiano. Dopo – per la sua devozione – furono esaudite le richieste. Mi temevano e rispettavano al punto che uno di loro disse: «Sollevalo di qualche problema».

Gli disse allora: «Non esponetevi al tormento!»

L’emiro mi diede quanto mi sarebbe bastato per il periodo di tutta la mia vita e che sarebbe stato sufficiente ai miei figlio dopo la morte. In seguito, dopo di ciò,

196 Al-Nafṭawiyh è Ibrāhīm b. Muḥammad al-Nafṭawiyh (m. 323/934). 197 Ibn Fāris è Aḥmad b. Fāris (m. 395/1004).

198

Ibn Darīd è probabilmente Al-Jamhara b. Darīd (m. 321/933).

199

Ibn Saiyda è Ismāʿīl b. Sayda (m. 321/933).

200 Al-Jawahrī è Ismāʿīl b. Ḥimād al-Jawahirī (m. 393/1002).

201 Ibn ʿAbīd è, secondo al-Ḥabashī, Ibn al-ʿAbīda Muʿammar b. al-Muthannā (m. 209/824) (al-

Ḥabashī, 1999, pag. 281).

202 Al-Ṣābī è Abū Halāl al-Muḥsin bn Ibrāhīm al-Ṣābī (m. 401/1010). 203 Ibn al-ʿAmīd è Muḥammad b. al-Ḥusayn (m. 360/970).

204

Al-Shābishatī è Abū al-Ḥusayn b. Muḥammad al-Shābishatī (m. 388/998).

205 Yāquwt potrebbe essere Yāquwt b. ʿAbd Allah al-Ḥamawī (m. 626/1228) oppure Yāquwt b. ʿAbd

Allah al-Mustaʿṣamī (m. 349/960).

206 Ibn al-Bawāb è ʿAlī b. Hlāl (m. 423/1031).

207 ʿAbd al-Ḥamīd è ʿAbd al-Ḥamīd b. Yaḥyā (m. 132/749). 208 Abū Mushʿar è Jaʿfar b. Muḥammad Abū Mushʿar (m. 272/885). 209

Ibn al-Munjam è probabilmente Hārwn b. ʿAlī b. al-Munjam (m. 288/900).

210 ʿAlī bi Mhdī è probabilmente il califfo abbaside al-Manṣūr (126/744 o 127/745-169/785). Secondo

al-Ḥabashī è più probabile che si riferisse però a Ibrāhīm b. al-Mahdī, un cantante famoso (m. 224/838) (al-Ḥabashī, 1999, pag. 281).

211 Al-Nadīm è probabilmente a Abu al-Faraj Muḥammad b. Ishāq al-Nadīm (m. 385/995 o 388/998);

secondo al-Ḥabashī (al-Ḥabashī, 1999, pag. 281) potrebbe anche essere Ibrāhīm b. Māhān al-Mawsūlī (m. 188/803).

212 Al-Mukhāriq è Abū al-Muhannā Mukhāriq b. Yaḥyā al-Jazār (m. 231/846).

213 Zilzal è il cantante noto anche come Manṣūr citato nel Kitāb al-Aghānī (al-Ḥabashī, 1999, pag.

incalzarono le vicissitudini del tempo e non v’è dubbio: tutto quel che vaga per la terra perisce214.

Documenti correlati